Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Il Napoli non va oltre lo 0-0 a S.Siro : sorpasso Juve
formats

Il Napoli non va oltre lo 0-0 a S.Siro : sorpasso Juve

Il Napoli, dopo la sfortunata e scellerata gara contro la Roma, non riesce a compiere l’impresa a San Siro (0-0), nonostante una buona gara difensiva con cui mantiene l’imbattibilità stagionale in trasferta, dove non perde dalla gara con la Juventus del 29 ottobre 2016, 23 vittorie e 4 pareggi.

L’anomalia , quindi, non è il pari di ieri, ma il cammino esterno del Napoli e il ruolino di marcia degli azzurri da un anno e mezzo. Stratosferico.

L’anomalia è che nonostante le 10 vittorie consecutive, nonostante i record su tutti i fronti e i 48 punti del girone di andata e quelli del ritorno dell’anno scorso, ci troviamo dietro la Juventus di un punto (virtualmente addirittura 4).

L’anomalia sta nei 7 risultati per 1-0 della Juventus, nel 2018 bomba dei bianconeri, 8 vittorie senza subire gol, 11 la striscia che dura dal pareggio interno con l’Inter allo Stadium.

L’anomalia sta nell’abilità e nella fortuna dei bianconeri di non perdere punti nel derby (contro un Toro sommesso), a Firenze (con palo dei viola e rigore revocato dal var sullo 0-0), con la Lazio a 15 secondi dal termine di una gara ormai chiusa sullo 0-0, a Cagliari (salvata da Calvarese e dal Var sul braccio di Bernardeschi evidente e in gol con il Cagliari in 10), a Verona col Chievo ridotto in 9.

5 vittorie con gare sofferte da cui è uscita indenne.

Insomma, nonostante il grande Campionato degli azzurri pare che le difficoltà, molte, siano quasi insormontabili contro un’avversaria non solo più forte nella rosa, che ha saputo sopperire alle assenze, abbastanza lunghe dei vari Dybala, Higuain, Bernardeschi, Cuadrado e Mandzukic, ma che è pure fortunata negli episodi e nelle decisioni arbitrali.

Nonostante questo, il Napoli gioca e continuerà a battersi sino alla fine, perchè il cammino è ancora lungo, mancano 10 giornate e 30 punti, che gli azzurri sono pronti a conquistare, sperando che la Juventus, disumana sino ad oggi, riesca a tornare sul mondo terreno, perdendo qualche punticino più in là e nello scontro diretto con gli azzurri.

Ma veniamo alla gara di ieri.

Il Napoli in formazione tipo.

Spalletti anche (solo Ranocchia assente), sceglie Brozovic e Rafinha in mezzo al campo.

Il Napoli domina il possesso nel primo tempo, fa circolare bene la palla, anche abbastanza rapidamente, cerca di riprendere il filo del discorso col gioco, perchè questo è quel che abbiamo, perchè il gioco ci aiuta a non pensare e a tenere la testa lontana anche dai fantasmi della Roma.

Nei primi 15 minuti arriviamo anche bene nei pressi dell’area nerazzurra, ma un pò di imprecisione e leziosità negli ultimi metri non ci consentono d essere eccessivamente pericolosi.

L’Inter tutta rintanata nella propria metà campo, tenta rare e poco fruttuose ripartenze.

Il gioco degli azzurri si sviluppa bene, ma si perde molto di frequente sulla trequarti avversaria e sul muro nerazzurro.

Si gioca spesso a sinistra, numeri da record, da quel lato parto il 55% delle azioni offensive e dalle retrovie.

Callejon, quindi resta fuori dal gioco, nè arrivano palle giocabili per la conclusione dal suo lato, nonostante i tagli numerosi, nelle rare occasioni in cui il gioco si sviluppa a destra Josè è poco preciso.

Insigne tocca molti palloni, fa la sua gara, anche se non inventa granchè, tamponato da quel lato da Cancelo prima e poi da D’Ambrosio nella ripresa.

Mertens si impegna , ma resta imbottigliato nella morsa Skriniar-Miranda, e si disinnesca spesso da solo, uscendo poco a prendere palla in mezzo al campo.

Jorginho  Hamsik offrono un buon palleggio e una buona copertura difensiva, che fa anche Allan, ma con pco costrutto in fase di creazione del gioco.

Bravi Mario Rui e Hysaj a contenere Perisic e Candreva, non proprio brillanti nel periodo, anzi.

Albiol e KK, non senza qualche errore in disimpegno, controllano Icardi.

Il Napoli è stranamente poco pericoloso, ma lo 0-0 del primo tempo non è un cattivo risultato.

Nella ripresa il Napoli cerca l’imbucata in verticale con maggiore frequenza e crea qualche pericolo in più.

Vanno al tiro 3 volte Insigne e 2 Mertens, con palloni che sibilano vicini alla porta di Handanovic.

La palla più clamorosa capita ad Insigne, che solo davanti ad Handanovic, con la palla che gli si alza davanti grazie a un campo abbastanza irregolare di san Siro (che ha penalizzato anche gli azzurri nel giro palla e nelle verticalizzazioni), e Lorenzo che si improvvisa Romario e tenta un improbabile pallonetto, invece di piazzare con la rabbia di chi vuole vincere il tiro…di punta di collo, come voleva…ma non in quella maniera.

Ci stanno le critiche per la conclusione, visto che era un’occasione importantissima in un momento in cui ti giochi una buona fetta di stagione e stai anche in difficoltà realizzativa, sapendo che la gara si poteva risolvere con un episodio.

Aldilà dell’errore è proprio il pensiero di fare il pallonetto che non se ne scende.

Comunque cose che capitano, anche perchè Lorenzo è quello che ha giocato meglio nel tridente e ha fatto di tutto per segnare anche contro i giallorossi.

Il Napoli continua a cercare di arrivare in porta col palleggio sino al termine, in una gara in cui senza saltatori e con l’Inter tutta arroccata nella propria area è difficile trovare la trama e lo spazio giusto.

Verranno tempi migliori, il peggio dovrebbe essere passato, le speranze erano poche e forse oggi minori, ma nulla è perduto, si andrà avanti col gioco e combattendo sino alla fine.

Era impensabile vincerle tutte, è impensabile che lo faccia anche la Juventus (poi tanto di cappello se succederà), quindi il Campionato non era nelle nostre mani prima, non è finito adesso, ci sarà spazio più in là per eventuali consuntivi.

#FNS

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>