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Esordio felice in Champions : 2-1 a Kiev e 3 punti che valgono doppio

Il Napoli debutta con una vittoria pesante a Kiev, 2-1 con doppietta di Milik, dopo essere passato in svantaggio, e porta a casa 3 punti pesantissimi che, per ora, valgono la testa del Girone, con Benfica e Besiktas che si sono divisi la posta in palio allo Stadio “La Luz” di Lisbona (1-1, con vantaggio di Cervi per i lusitani e pari allo scadere dell’ex Talisca su calcio di punizione).

L’esordio non era dei più facili, su un campo che non evocava ricordi felici, contro una squadra tignosa e un tantino più esperta di molti azzurri, alla prima in Champions.

Debutto nella “Coppa dalle grandi orecchie” anche per il Maestro Sarri, che ha confermato il suo essere vincente anche in Europa (dopo il 5-0 alla prima gara europea in assoluto, roboante contro il Bruges nel girone di EL la scorsa stagione).

Insomma 3 punti pesantissimi (giova ribadirlo), considerando la difficile trasferta, l’emozione del debutto (che ci ha fatto commettere molti errori, non da Napoli), l’avversario ostico che è anche passato in vantaggio e con oltre un mese di lavoro in più nelle gambe (e ben 8 gare già disputate).

Punti che assumono un valore doppio, non solo per il pari delle altre rivali, ma soprattutto perchè ottenuti vincendo una gara non giocata benissimo…e quando non giochi al top e vinci, il segnale è molto positivo.

Felicissimo per Milik, alla seconda doppietta stagionale : un inizio così esplosivo forse non se lo aspettava nessuno, nemmeno Sarri e il giocatore polacco, ma è un partenza felice che scrolla di dosso i primi pensieri e consente di affrontare con maggiore serenità l’avventura in un Campionato difficile come la serie A e di acquistare autostima, fattore determinante per il prosieguo di stagione.

Non è un caso, forse, che almeno due suoi illustri predecessori iniziarono l’avventura in maglia azzurra proprio con doppiette decisive (il Presidente ci ha visto giusto anche stavolta e la fortuna, lui ne ha molta,  aiutagli audaci…e ce la teniamo stretta).

Milk ha confermato le sue doti di stoccatore e di essere veramente forte di testa, da scaltro attaccante d’area (e non solo). Sono certo che anche Gabbiadini , che tecnicamente vale il polacco, dirà presto la sua e che i suo essere seconda punta verrà favorito dall’accorgimento tattico di Sarri, che porta gli esterni a giocare vicini all’attaccante centrale in fase offensiva. Spero che il tempo mi darà ben presto ragione.

La squadra non ha giocato benissimo, come dicevo,  l’esordio ha appesantito teste e forse muscoli (non ancora al top), facendo commettere molti errori di misura nei passaggi e frenando il consueto impeto.

Movimenti di squadra incerti, qualche distrazione di troppo (in Europa non sono ammesse e vieni punito quasi sistematicamente).

Primo tempo con un vantaggio quasi miracoloso (con secondo gol a tempo scaduto) e ripresa in relativa sofferenza con un pò di ansia da prestazione, anzi da risultato e un pò di “braccino del tennista” nel finale, nonostante la superiorità numerica, con il pensiero di portare a casa i 3 punti che ha un pò bloccato la squadra, ancora incerta nel gestire la palla e la gara in queste situazioni.

Ma veniamo alla gara e agli aspetti tecnico-tattici.

Sarri deve fare i conti con il turn over e, come detto più volte ,con elementi non ancora pronti che rendono, allo stato, le scelte di formazione non eccessivamente difficili e concentrate su pochi elementi (da non trascurare che tra campo e panchina in Champions ne vanno solo in 18).

Reina tra i pali, ovviamente.

Ritorna Hysaj a destra (riposato), conferma per Ghoulam a sinistra (con Strinic non convocato, per un affaticamento muscolare che lo ha costretto ad un allenamento differenziato), che ha dimostrato ancora una volta di avere una capacità di resistenza alla stanchezza ben oltre la media.

Albiol e Koulibaly centrali, coppia titolare che per il momento non dà solo il maggior affidamento, ma che non ha alternative da prendere in considerazione (Maksimovic non pronto e Tonelli e Chiriches fuori uso, il primo escluso dalla lista Champions a causa del fastidioso infortunio).

Callejon (altro che non conosce soste e sente poco la fatica) e Jorginho in campo (con Diawara non ancora pronto fisicamente e alle prese con il praticantato) si sobbarcano la terza gara consecutiva (stanchi nel finale di partita anche loro).

A centrocampo tocca ad Allan (a riposo a Palermo) e al debutto ovviamente al Capitano Hamsik, che non può restare fuori (ci rimase nella semifinale col Dnipro a Kiev 2 anni fa), ma che ha mostrato una condizione fisica non ottimale, uscendo stremato dopo un’ora di gioco non a livelli esaltanti.

La coppia di attacco è quella che ha mostrato più affiatamento e condizione fino ad ora : Mertens e Milik, con Insigne e Gabbiadini che si accomodano in panchina (e subentreranno nei minuti conclusivi).

La Dinamo Kiev, depauperata di 4 pedine fondamentali durante il mercato estivo, deve fare a meno anche del terzino destro Danilo e dall’ala sinistra Derlis Gonzales, sostituito a sorpresa dal Primavera Tsygankov (ala sinistra di appena 17 anni, che avrebbe dovuto debuttare contro gli azzurrini in Youth League, sconfitti sonoramente per 4-1 a ora di pranzo, e che ha fatto ammattire addirittura Hysaj nel primo tempo).

Rebrov, storico attaccante della Dinamo (in coppia con Shevchenko) e ora allenatore, schiera il suo solito 4-2-3-1 (lda leggere anche come 4-3-3 in alcuni frangenti o come 4-5-1 in fase passiva).

Il 41enne portiere Shovkovskly tra i pali.

Difesa a 4 con Makarenko a destra (in duello con Mertens) e il brasiliano (ex Roma) Antunes a sinistra (dalla parte di Callejon) e i prestanti difensori centrali Vida e Kacheridi.

A centrocampo Rybalka in cabina di regia con Garmash accanto e il lungagnone Sydorchuk leggermente più avanzato.

In attacco, larghi sulle ali Yarmolenko a destra (dalla parte di Ghoulam) e Tsygankov a sinistra dal lato di Hysaj, la punta centrale è il brasiliano Moraes, impalpabile ieri tra Albiol e Koulibaly.

LA GARA

Pronti via e subito un brivido per il Napoli  : Albiol che perde palla in fase di impostazione e tiro improvviso di Sydorchuk da centrocampo, che vede Reina (giustamente) fuori dai pali e cerca di beffarlo. Bravissimo il portiere azzurro a prodigarsi in un recupero all’indietro della posizione e a deviare con un balzo la palla in angolo, proprio mentre si stava infilando in porta a fil di traversa.

Scampato il pericolo il Napoli, un pò frastornato, cerca la reazione e la giusta calma per cominciare il suo gioco palla a terra.

Fase di studio ampia tra le squadre e zero occasioni nei primi 15 minuti, qualche errore di misura nei passaggi, ma maggior controllo della situazione in fase difensiva, con Ghoulam e Koulibaly che tengono bene il lato sinistro dove c’è il pericolo numero uno, Yarmolenko.

Gli azzurri non sono brillanti, la manovra è compassata e poco fluida, con poche palle che arrivano agli attaccanti, un paio di tentativi di scambio in velocità tra Milik e Mertens senza sbocco e un paio di calci d’angolo conquistati.

I tempi di gioco lenti e movimenti in ritardo 3-4 volte gli avanti azzurri pescati in fuori gioco (per un tempo di giocata in più), con una Dinamo arroccata in difesa, che lascia spazi angusti,  e pronta a pungere di rimessa. Sembra di rivedere l’inizio di Palermo, anche se l’avversario è certamente di caratura superiore.

Il Napoli comincia anche a perdere alcune palle pericolose, siamo intorno al 20° minuto : una Hamsik a centrocampo che genera un tiro dal limite di Rybalka con palla deviata in angolo, un’altra (l’unica della frazione a dir la verità) di Ghoulam che provoca una punizione dal limite che per fortuna Yarmolenko calcia alta.

Gara bruttina con gli azzurri mai pericolosi, unico spunto di Mertens e Milik, con il folletto belga che manca il controllo al momento di andare verso la porta.

Al 26° la Dinamo passa in vantaggio : cross dalla destra da fermo di Yarmolenko, lungo sul secondo palo, Hysaj perde la marcatura su Tsygankov che rimette la palla in area. L’albanese che non aveva seguito l’avversario e che si era accentrato resta nel mezzo e Albiol, un pò lento nella chiusura, fa girare Garmash che batte a rete spalle alla porta, mettendo la palla nel sacco a fil di palo, trafiggendo l’incolpevole Reina.

Gol evitabile con la difesa azzurra che si è addormentata, con Hysaj il maggior indiziato di colpevolezza e Albiol poco scaltro in chiusura.

Il Napoli, più infastidito che frastornato non riesce a trovare subito la giusta reazione, con la Dinamo che già si difendeva con tutti gli effettivi e che trova nuova manna con il gol, che favorisce nettamente la tattica attendista.

Il primo sussulto offensivo arriva al 33° da destra con discesa di Hysaj e palla all’indietro in area per Callejon, anticipato da un difensore ucraino.

Improvviso arriva, invece, il pareggio di Milik al 35°. Apertura sulla sinistra per Ghoulam in corsa che fa partire un perfetto e calibrato cross (molto alto, ma con la giusta dose di forza) dal fondo in area, dove Milik prende il tempo a tutti, stacca alto e beffa con un perfetto colpo di testa sul secondo palo il portiere, che è piazzato male (incerto tra l’uscita o meno).

Palla in rete e 1-1.

Trovato il pareggio, il Napoli ci prova con un affondo di Mertens dalla sinistra, dribbling epenetrazione in area, sceglie il tiro aprendo il piattone e sballando la conclusione (molto larga) da ottima posizione, invece di servire l’accorrente Callejon, ben smarcatosi sottoporta.

A tempo pressocchè scaduto, l’arbitro scozzese Collum decide di far terminare l’azione con il Napoli in attacco, cross in area di Callejon dalla destra, primo colpo di testa di Mertens da posizione ravvicinata con palla che si sta per infilare in porta e salvataggio miracoloso sulla linea di Kacheridi. La palla arriva sulla testa di Milik che con un leggero pallonetto da due passi beffa tutti e porta il Napoli in vantaggio 2-1.

Il tempo si conclude per fortuna con gli azzurri avanti, dopo il vantaggio ucraino.

Nella ripresa la Dinamo, sotto di un gol,  è costretta a cambiare tattica e atteggiamento e mostra evidenti limiti in costruzione.

Il Napoli controlla bene la gara ed è molto attento in fase difensiva, con la linea molto concentrata e Albiol e Koulibaly che svettano su ogni palla, Hysaj in netta ripresa (dopo aver sofferto nel primo tempo) e Ghoulam che, grazie all’apporto di Kalidou mette il bavaglio a Yarmolenko.

Jorginho non perde una palla, anche se poi le sue verticalizzazioni non sono sempre precise.

Hamsik , apparso già non brillante, cala vistosamente col passare del tempo e , nonostante Allan non offra una gran prestazione, Sarri al 60°sostituisce il capitano, con il brasiliano che ha più energie d spendere.

E’ il Napoli stavolta a difendersi (bene) e ad agire di rimessa, situazione più congeniale per Mertens che ha due buone occasioni a cavallo del 60° minuto, nella prima cincischia in area e si fa ribattere la conclusione in angolo. Nella seconda coglie un clamoroso palo interno con un piattone sul secondo palo rasoterra e dritto per dritto.

Al 67° la svolta : espulsione di Sydorchuk per doppia ammonizione, con l’arbitro Collum che punisce severamente e giustamente una sua simulazione in area (gli ucraini ci avevano già provato con Garmash pco prima, anch’egli ammonito).

Il Napoli in superiorità numerica controlla la gara senza affondare e ci lascia con il fiato sospeso sino al termine, non avendo ne suo Dna la capacità di gestire il risultato, per di più con un vantaggio di una sola rete.

Gli azzurri abbassano  ritmi, limitandosi al giro palla.

Arrivano i cambi , entrano prima Insigne per Mertens, poi Gabbiadini per Milik a 10 dal termine ( con il polacco che si è visto molto poco nella ripresa, ma è tutto normale, considerata la terza gara consecutiva in maglia azzurra e gli impegni con la nazionale).

Insigne è un pò deludente e riesce a trattenere pochi palloni, al Napoli viene il “braccino” e Albiol perde una palla pericolosa al limite dell’area (la terza).

Brivido finale con punizione di Yarmolenko dal limite e per fortuna la palla è alta di molto.

Finisce con un pò di apprensione, ma con 3 punti d’oro.

Bravi ragazzi, esordio positivo e risultato importantissimo, con ampi margini di miglioramento.

#FNS

 

Dinamo Kiew (4-5-1): Shovkovskly; Makarenko, Vida, Khacheridi, Antunes; Yarmolenko, Sydorchuk, Rybalka (81′ Korzun), Garmash, Tsygankow (72′ Gusev); Junior Moraes (86′ Gladkiy). All. Rebrov Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (62′ Zielinski); Callejon, Milik (81′ Gabbiadini), Mertens (73′ Insigne). All. Sarri Arbitro: Collum (Scozia) Marcatori: 26′ Garmash (D), 36′, 45′+2′ Milik (N) Ammoniti: Sydorchuk, Garmash (D), Milik (N) Espulsi: Sydorchuk (D)

 

 

 

 
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