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Il Napoli reagisce e batte il Verona

Il Napoli reagisce alla pesante sconfitta di Udine e sopperisce con il gioco e con i suoi uomini chiave alla assenza di Higuain, battendo il Verona al S.Paolo con un secco 3-0, con reti di Gabbiadini, Insigne su rigore e Callejon. Tre punti pesanti che tengono gli azzurri in corsa per il secondo posto.

6 punti dalla vetta restano tanti e solo la matematica non esclude niente, troppo poco per tenere accese speranze, ormai vane, di gloria. La Juventus vince anche a S.Siro col Milan, in una di quelle gare dalle quali capisci che non c’è proprio niente da fare, che purtroppo la fortuna ha girato da un’altra parte. Quando Buffon para sulla linea di porta 3 volte, quando la palla non vuole entrarenella rete, quando arrivano i 3 punti anche in queste gare, come quella contro gli azzurri col tiro di Zaza all’87°, allora comprendi che, nonostante gli sforzi profusi e il gioco mostrato, non è proprio la tua annata, ma di qualcun altro.

Gli azzurri avevano il dovere di ritrovare serenità e ricompattarsi dopo Udine e la perdita probabile dei sogni di gloria, in vista del rush finale, con un calendario ostico e la Roma tornata pericolosa e a soli 4 punti con lo scontro diretto dell’Olimpico da giocare in vista dell’obiettivo Champions.

Sarebbe stato peccato mortale perdere ulteriori punti per strada dopo un’annata top, visto che mancano ancora 6 giornate e 18 punti disponibili, ancora troppi per mollare e abbandonare quel che ci siamo guadagnati col sudore, col gioco, e a suon di gol.

Il Verona era avversario scarso, ma non morbido. Molte le insidie sottese ad una gara che andava affrontata con lo spirito giusto, la massima concentrazione e con pochi margini di errore.

Alcune verifiche da fare nel post Udine:

- le condizioni fisiche di Reina (in dubbio sino all’ultimo istante), le assenze di Kouilibaly, Mertens, ma soprattutto quella di Higuain e di Sarri in panchina.

- Lo stato psico-fisico della squadra per la perdita dell’obiettivo agognato.

- La prestazione di Gabbiadini e quella dei compagni di squadra e in particolar modo di quelli del reparto offensivo, deputati ad aiutare Manolo e a dar concretezza all’attacco, orfano del Pipita;

Ebbene tutti hanno risposto presente, il gioco, la reazione, Manolo e i compagni, su tutti Hamsik (autore di una gara di responsabilità, sacrificio e condita da tante giocate decisive), Callejon (una vera spina nel fianco della difesa veronese, ha fatto ammattire Souprayen, con scatti e tagli continui, provocando il rigore e l’espulsione del frastornato avversario diretto. Presente in tutte le azioni pericolose e decisivo su tutti e 3 i gol, l’ultimo messo a segno).

Senza dimenticare le buone prove di Ghoulam, del solito Hysaj, di Albiol e del sempre presente Chiriches, ottimo in ogni occasione in cui è sceso in campo da inizio stagione. Lucido e faro come al solito Jorginho, ma anche un buon Lopez, chiamato a sostituire il più stanco Allan.

Gabbiadini ha segnato e si è fatto trovare sempre pronto sottoporta, sfortunato in almeno 3 occasioni prima del gol che ha sbloccato la gara, sostituito nella ripresa da un altro giocatore che avrei voluto vedere più spesso (come Manolo) in campo. Un El Kaddouri bravissimo, autore dell’assist vincente per il terzo gol di Callejon e di altre giocate superlative, che si è giocato benissimo le sue carte, pur avendo un mnutaggio inferiore a quello dei compagni e che spero resti in questo fantastico gruppo anche nella prossima stagione.

Contento anche per il rigore di Insigne, a segno dopo un pò di tempo, autore di sprazzi di genio e di giocate pregevoli, anche se non sempre continuo nelle ultime gare.

La classifica di gol e assist stagionale vede protagonisti proprio Callejon, El Kaddouri, Gabbiadini e Insigne. Numeri straordinari, oltre che per il Pipita, dominatore incontrastato, anche per Callejon e Insigne. Ottimo lo score di Hamsik e dei sostituti di lusso : Mertens, Gabbiadini ed El Kaddouri, decisivi in ben 33 occasioni in 3.

Siamo a 92 reti stagionali, a 12 lunghezze dal doppio record di Benitez, con 6 giornate ancora da disputare.

Higuain 32+4= 36

Insigne 13+11 =   24

Callejon 12+8= 20

Hamsik 7+7= 14

Mertens 8+5 =   13

El Kaddouri 3+7= 10

Gabbia 7+3= 10

Allan 3+6= 9

Jorginho 0+6= 6

Valdifiori 0+2 = 2

Ghoulam 0+3 = 3

Albiol 1 +1 = 2

Chiriches 2 +0= 2

Chalobah = 1 +0= 1

Maggio 1+0 = 1

Lopez 0+1= 1

Hysaj 0+1 =1

Il Napoli c’è, è vivo e venderà cara la pelle, nonostante un calendario non proprio agevole con le trasferte di Milano e Roma alle porte ed in attesa delle decisioni della CAF sul ricorso presentato dal Napoli avverso la squalifica di Higuain, che con ogni probabilità potrà essere ridotta a 3 giornate , con Gonzalo pronto per la decisiva gara dell’Olimpico del 25 aprile (lunedì, ore 15).

Gara in cassaforte già nel primo tempo (unico rischio le proteste di Albiol), con la rete del 2-0 su rigore ed espulsione di Souprayen allo scadere della frazione, sigillata da un grande Callejon nella ripresa.

Pubblico numeroso e gaudente con il sole che è spuntato nel primaverile e festoso pomeriggio al San Paolo.

Ora testa all’Inter, in una gara dura e per niente facile, con Mancini che vorrà riscattarsi dopo le polemiche di Coppa Italia e che ha l’obbligo di vincere per mantenere il posto in Europa League, evitando il preliminare, e che vorrà mantenere accese le fioche speranze Champions, ridotte al lumicino in caso di vittoria della Roma sul Bologna nel posticipo odierno.

Insomma 6 giornate tutte da vivere e da giocare alla morte per mantenere quel che di buono abbiamo mostrato di ottenere e credo di meritare, sino al termine.

#FNS

 

 
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