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IL NAPOLI batte l’Atalanta 3-1 e vola ai quarti di Coppa Italia : grande Callejon !!!

Il Napoli debutta in Coppa Italia con un successo per 3-1 al S.Paolo contro l’Atalanta e approda ai quarti di finale, dove fra 2 settimane incontrerà la detentrice della Coppa, la Lazio, affidata da un paio di settimane alle sapienti mani dell’ex mister azzurro, Edy Reja.

Si giocherà di nuovo al S. Paolo la sfida ad eliminazione diretta contro i biancoazzurri capitolini, mentre all’Olimpico si disputerà l’altra sfida di lusso dei quarti di finale, tra Roma e Juventus, rivali azzurre dall’inizio di questa stagione.

Il Napoli, ancora imballato sul mercato (si attendono i primi colpi da 15 giorni) e reduce dalla esaltante trasferta di Verona, propone una formazione priva di alcuni titolari, così come l’Atalanta, che lascia a casa i suoi pezzi da 90.

Oltre agli infortunati Zuniga (ancora alle prese con il recupero post infortunio, rimandato di settimana in settimana), Mesto e Cannavaro,gli azzurri fanno a meno di Reina (recuperato dall’infortunio muscolare, ma ancora a riposo precauzionale).

In panchina Fernandez, Armero, Dzemaili, Mertens ed Higuain, oltre all’ormai pronto Hamsik, Benitez schiera dal primo minuto Britos, Revelliere (a sinistra), Insigne e Pandev, oltre a dar fiducia dal primo minuto ai poco utilizzati Radosevic e Zapata, che hanno finalmente l’occasione di mettersi in mostra.

Colantuono fa a meno di molti titolari, tra i quali Denis e Moralez (rimasti a Bergamo), proponendo una inedita, giovane e veloce coppia di attacco, Livaja-De Luca.

Il Napoli inizia bene, mantenendo il pallino del gioco, ma è l’Atalanta a farsi pericolosa con un forte tiro dalla distanza di Livaja (sfuggito a Inler), ben respinto di pugni da Rafael.

Dopop un paio di incursioni di Pandev (infruttuose), l’Atalanta passa inaspettatamente in vantaggio al quarto d’ora: Britos ed Albiol si addormentano e lasciano soli i 2 attaccanti orobici, Livaja che crossa dalla sinistra e De Luca che insacca solo a centro area, con Britos in nettissimo ritardo in chiusura.

La reazione degli azzuri non si fa attendere ed arriva l’immediato pareggio di Callejon, gol spettacolare e per palati fini : splendido tiro a volo di destro su calibrato cross dalla sinistra di Revelliere, impatto di leggero collo esterno, da Playstation, e palla che come un fulmine si insacca imparabilmente a mezz’altezza sul secondo palo.

Insomma l’edizione riveduta e corretta del gol messo a segno dallo stesso Callejon a Firenze, ma ancora più precisa e spettacolare la conclusione…un eurogol da cineteca, da mostrare in continuazione ai bambini dalle scuole calcio e da inserire in ogni sigla di programmi dedicati al calcio.

Callejon ci sta stupendo per rendimento e qualità delle giocate, che lo collocheranno da qui a breve tra i top players assoluti nel ruolo, un acquisto straordinario, come quello di Mertens, per l’esiguo prezzo di soli 9 milioni di euro cadauno (peraltro rateizzati)  in rapporto alla eccelsa qualità dei giocatori, con un rendimento altissimo.

Callejon è addirittura al gol n.12 in stagione (a un solo gol da Higuain), oltre ad essere sempre uno dei migliori in campo.

Insomma un gol che vale da solo il prezzo del biglietto (e oserei dire anche di quello del giocatore) e che ha fatto sobbalzare i tifosi, increduli di quello che hanno visto e certi di avere un altro campione in squadra.

L’Atalanta si dimostra squadra coriacea e difficile da affrontare e gli azzurri non riescono a raddoppiare nel primo tempo, anzi rischiano di capitolare nuovamente, con Britos che in scivolata rischia l’autogol su cross di Livaja (perso nuovamente da Albiol sull’out destro). Per fortuna la deviazione del centrale uruguaiano si spegne di poco al lato, a Rafael battuto.

Il Napoli non gioca male, nonostante la discreta prova di Maggio (in splendida forma) e Revelliere, sia Britos che Albiol sembrano lenti ed impacciati e non offrono una prestazione convncente.

Radosevic ed Inler non illuminano in mezzo al campo, con il debuttante giovane croato, diligente, ma poco ispirato palla al piede (la tecnica non è una sua dote primaria) e lo svizzero a corrente alternata.

Callejon si danna come al solito l’anima sulla destra, Insigne, bravo in alcuni assist, sbaglia qualche palla di troppo, mentre Pandev, pur cercando con frequenza la giocata,   non riesce a fare molto meglio che a Verona.

Zapata si impegna, ma mostra tutti suoi evidenti limiti tecnici e di età.

La ripresa vede un Napoli più spigliato, ma in difficoltà sino al contestatissimo gol del 2-1, segnato da Insigne, dopo che la difesa orobica si era poco astutamente fermata, aspettando il fischio dell’arbitro per un fuorigioco di Higuain (entrato a 25 minuti dal termine). Offside che c’era, ma che è risultato ininfluente. Gol regolare, nonostante le polemiche sorte a caldo e che hanno determinato anche l’espulsione di Yepes, oltre ad un nervosismo diffuso tra gli avversari.

Ci ha pensato Callejon a chiudere la gara con un altro inserimento dei suoi e conclusione al volo su cross di Inler, spuntando dietro il disastroso Del Grosso, gravemente colpevole su tutti e 3 i gol del Napoli.

Da segnalare il buon ritorno di Hamsik, 30 minuti giocati nella ripresa (ed anche vicino al gol con uno dei suoi inserimenti senza palla, con conclusione volante alta).

Ora si ritorna a parlare per altri 15 giorni di mercato, tra Jorginho e Capoue (ed altri), in attesa della prima giornata del girone di ritorno (domenica ore 15 a Bologna) e della sfida dei quarti a fine mese contro la Lazio.

Il Napoli va !!!

 
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