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Il Napoli spreca una ghiotta occasione e pareggia a Ferrara : 1-1 con la Spal

Il Napoli non riesce a sfruttare l’occasione, non vince a Ferrara e perde un altro treno per avvicinarsi alle prime 2 in classifica, bloccate a sorpresa da Lecce e Parma.

Un’occasione ghiotta per rimediare allo scivolone casalingo col Cagliari ed accorciare le distanze e rientrare in corsa per competere per il massimo risultato.

Certo il Campionato è lungo, siamo appena a un quarto dei giochi, ma siamo già alla seconda occasione fallita e non credo ce ne saranno moltissime da qui alla fine dei giochi, a prescindere dagli scontri diretti.

Un Napoli che gioca una gara nemmeno pessima e deleteria, ma non con la dovuta convinzione e determinazione per portare a casa 3 punti importantissimi in questo momento. Questione anche di mentalità.

Inutile l’assalto finale nell’ultimo quarto d’ora, se vogliamo anche un pò tardivo, contro un avversario coriaceo, ma non certo irresistibile, che ha giocato la sua onesta gara, ma che è relegato da inizio stagione nei bassifondi della classifica, non dando l’impressione di poterci impensierire, almeno sulla carta.

Dopo l’immediato vantaggio iniziale, arrivato con Milik dopo poco meno di 10 minuti, abbiamo subito troppo presto il gol del pari di Kurtic (ci è successo anche a Salisburgo 2 volte in settimana), in maniera troppo ingenua, senza riuscire a segnare nei restanti 75 minuti di gara, con le migliori occasioni, come detto, arrivate solo nei 15 finali e non sfruttate.

La delusione è tanta, anche perchè gli azzurri da troppo tempo (si parla di gennaio scorso) non riescono a ottenere un filotto di vittorie che vada oltre le 3 gare consecutive e questa mancanza di continuità nei risultati e nelle prestazioni ci ha penalizzato non poco, escludendoci di fatto dalla possibilità di competere per l’obiettivo principe, ancora una volta troppo lontano.

In un periodo poco fortunato (infortuni a ripetizione, molti dovuti a semplice casualità) siamo riusciti a fare un’impresa (proprio per il momento della squadra) in Champions, ma non abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo a Ferrara, non riuscendo ad espugnare il campo della Spal, dimostrando ancora una volta poca personalità e convinzione, a prescindere dalle scelte di campo e dal rendimento di alcuni nella gara di ieri.

Le distanze dalle prime restano invariate, anzi allunga l’Atalanta, che travolge con ben 7 reti l’Udinese, dimostrando una forma invidiabile e un gran rendimento in Campionato, dove conferma di essere una squadra di tutto rispetto ed una macchina da gioco e di gol, posizionata al 3° posto a soli 3 punti dalla capolista.

Per ora è la vera rivelazione di questa stagione (a prescindere dalla Champions, in cui ha palesato tutta l’inesperienza del caso) e sarà il nostro prossimo avversario in Campionato, nel turno infrasettimanale al San Paolo. Avversario ben più probante della Spal e che deve essere battuto per ritrovare entusiasmo e non mollare l’abbrivio con le prime in classifica.

Partita per nulla facile, tra l’altro, sulla carta aperta a ogni risultato, con Muriel che non sta facendo per nulla rimpiangere Zapata, segnando ben 5 reti in assenza e in sostituzione del colombiano in 2 gare.

Il Napoli si appresta ad affrontare un trittico di gare decisivo per campionato e Champions, Atalanta e Roma (all’Olimpico) prima del Salisburgo al San Paolo, che va affrontato senza pressione, ma con la consapevolezza della importanza delle gare e della forza degli avversari.

Come detto il momento non è dei migliori, agli infortuni di Hysaj, Manolas, Rui e Maksimovic, si è aggiunto ieri quello di Malcuit (non sembra una cosa da poco, vedemo cosa diranno gli esami strumentali).

Stupisce l’assenza di Ghoulam in queste gare in cui già siamo ridotti all’osso (mancano 2 terzini) e Di Lorenzo le ha in pratica giocate tutte ogni 3 giorni. Recupero veramente enigmatico quello di Faouzi.

Tra l’altro per coprire una difesa con tante assenze anche Allan è stato costretto (e lo sarà ancora) a fare gli straordinari, ha giocato le ultime 3 tutti e 90 minuti, proprio alla vigilia di un trittico di gare dove la sua presenza sarebbe fondamentale.

Ieri non ha riposato proprio per dare maggiore copertura ad una linea costruita e presente per necessità da 3 gare consecutive.

La presenza di Allan con Piotr centrale ha poi indotto Ancelotti a schierare Elmas a destra, sacrificando Callejon, ma purtroppo la gara del giovane centrocampista non è stata all’altezza nella doppia fase.

Non è questione di ruolo, perchè Elmas aveva giocato ben 10 gare in questa posizione col Fenerbhace.

L’unico costretto al riposo è stato Fabian, che aveva giocato anche con la Spagna e che Ancelotti ha preservato dall’inizio proprio in previsione delle prossime 3 gare.

Anche Mertens avrebbe dovuto osservare un turno di riposo, ma il doppio passo falso delle prime in classifica ha indotto il tecnico azzurro a schierarlo proprio per non avere scrupoli e critiche di sorta, ma in fin dei conti e col senno di poi, vista la prestazione sotto tono di Dries, avrebbe potuto anche riposare.

Ha riposato, invece, Callejon, che di solito è uno che non conosce pause e che forse avrebbe potuto giocare (lo ha fatto, molto male, nell’assalto finale, con 7 cross tutti bassi, non riuscendo a metterne nemmeno uno alto e buono per la testa di Llorente).

Insomma tanta delusione per un’altra occasione sprecata e nonostante l’equilibrio in questo primo quarto della serie A, anche le altre hanno stentato dopo il turno Champions, ma, come detto e ripetuto più volte, era l’occasione giusta per approfittarne e per sopperire alla sciagurata sconfitta col Cagliari.

#FNS

 
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