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Spal-Napoli ai raggi x e le pagelle analitiche

TATTICA

Ancelotti deve fare a meno di mezza difesa (out Manolas, Hysaj, Rui , con Maksimovic in panchina ancora non al meglio) ed è costretto a modificare l’assetto tattico.

Non si tratta di semplice turn over , ma di una precisa disposizione tattica, scelta in base alle caratteristiche dell’avversario, sia per quanto concerne le posizioni che nella scelta degli uomini, per peculiari caratteristiche.

La Spal gioca col 5-3-2, quindi Ancelotti sceglie di far giocare Allan, pur affaticato dalla doppia sfida precedente, posizionandolo accanto ai 2 centrali, Luperto e KK, per contenere le 2 punte della Spal (Floccari e Petagna) e per per liberare i terzini, (sempre alti entrambi) che vanno nell’uno contro uno con i 2 esterni della Spal : si creano i duelli Di Lorenzo-Strefezza da una parte (Di Lorenzo è più adatto alla marcatura sul piccoletto della Spal rispetto a Ghoulam, che resta in panca) e Malcuit-Reca sul lato opposto.

Piotr centrale in cabina di regia (se la vede con Murgia il più delle volte) con ai lati Elmas e Insigne, più alti, che vengono presi da Kurtic e Missiroli quando la Spal difende.

Milik e Mertens di punta, contenuti dal trio difensivo della Spal, Vicari-Tomovic-Igor.

LO SVILUPPO della GARA

Il Napoli ha un buon approccio, nonostante qualche errore di misura e passa in vantaggio dopo 8 minuti con Milik.

Un paio di disattenzioni, una di KK che concede una punizione dal limite (Petagna coglie la traversa) e una di fase al 16° che purtroppo ci costa il gol del pari di Kurtic (Allan in posizione ibrida, Luperto e e Insigne che non chiudono su Strefezza, anche se su Kurtic c’è Elmas e lo lascia proprio al limite dell’area, libero di concludere).

Dopo il gol il Napoli non alza il ritmo, che resta blando per 20 lunghi minuti, con la Spal che bada unicamente a difendersi, ne nascono solo 2 colpi di testa di Milik, non pericolosi.

Nel finale 2 occasioni, abbastanza casuali, unici 2 spunti pericolosi di Insigne da sinistra (Elmas mai nulla a destra), filtrante per Dries che da ottima posizione serve Milik al centro , anticipato da Tomovic sulla linea di porta e il rigore prima assegnato e poi annullato dal Var.

Nella ripresa il Napoli non accelera, anzi rischia di prendere gol (paratona di Ospina su Vicari).

Entra Fabian per un evanescente Elmas e va alla conclusione da fuori, deviata (una spanna alta, ma era indirizzata sotto la traversa).

Non si giocano 10 minuti tra infortunio Ospina e quello grave di Malcuit, oltre le sostituzioni (entrano Callejon per Malcuit e a 15 dalla fine Llorente per Dries) e quelle della Spal…ma alla fine i minuti di recupero saranno solo 6.

Il Napoli accelera solo negli ultimi 15 minuti : palo clamoroso di Fabian, 2 tiri per Milik parati da Berisha, un cross pericoloso di Di Lorenzo, uno allo scadere fortissimo di Milik per Llorente, che non può deviare in porta. 5 occasioni non bastano a portare a casa i 3 punti.

Il Napoli corre poco, ma non per mancanza di energie, proprio per indole di squadra, fa girare la palla e nei finali spesso le energie non vengono a mancare, anzi sono quasi sempre superiori a quelle degli avversari.

POSSESSO e PRECISIONE

Il Napoli ha vinto il possesso in maniera netta come contro tutte le squadre che si difendono contro gli azzurri, che raramente alzano il pressingcon molti uomini e che sono di caratura inferiore, sempre ben oltre il 60%, stavolta si è attestato addirittura sul 69%%, ma il giro palla è stato per oltre un’ora lento e improduttivo sin da inizio azione e spesso si è fermato sulla trequarti dove gli uomini deputati alla creazione hanno deluso in tutto o in parte.

Di Lorenzo non ha a sinistra la stessa capacità di spinta che a destra, Malcuit non ha prodotto alcunchè dall’altro lato.

Elmas ha sbagliato quasi tutto. Insigne ha giocato di raccordo con la squadra , ma non ha creato quasi nulla, 2-3 buone palle, uno spunto (solo un tiro ribattuto).

Mertens evanescente e solo Milik ci ha provato, ma a parte il gol, sempre in maniera poco incisiva.

Un pò meglio con Fabian in campo, ma senza fortuna nelle sue 2 conclusioni.

La precisione dei passaggi è stata  alta dell’88%, ma ai ritmi in cui si è giocata la gara anche troppo bassa. Il Napoli ha giocato facile sino alla trequarti della Spal, senza troppa pressione, e ha spesso verticalizzato male, sbagliando assist e tentativi di imbucata per gli attaccanti (anche loro per niente bravi).

La media stagionale dell’88%, molto alta, già aveva subito una flessione col Toro, grazie alla garra dei granata e a un pò si stanchezza generale post Champions (84%).  In precedenza  l’89% col Brescia, con la Samp 91%, 87% col Cagliari, 90% contro il Lecce e 85% col Liverpool (gara in cui si è giocato a velocità doppia con spazi risteretti). Con Salisburgo e Verona si è abbassata , grazie al pressig avversario, con un 79 e 80 e parecchi errori di misura.

30 le palle perse, non poche, ma a Salisburgo ben 49.

FASE DIFENSIVA

E’ ritornato un gol preso di fase (a Salisburgo 2 errori individuali).

Gli azzurri non hanno concesso molto alla Spal, ma la squadra dui Ferrara ha badato molto a difendersi.

- Restano 5 le“clean sheet”stagionali, sulle 12 partite  disputate ,13 le reti subite, 7 nelle 2 agostine, 6 nelle restanti 10 gare (una buona media)

Napoli miglior difesa della serie A nelle ultime 7 giornate con sole 4 reti subite.

TIRI e AZIONI PERICOLOSE

il Napoli ne ha fatti 13, pochi (8 conclusioni di Milik, solo una ben indirizzata e a segno). Di solito sono molte di più (record con il Cagliari 30, con la Samp 26), con una media stagionale che, per la prima volta, è scesa sotto i 20 tiri a partita, per la precisione 19,8.

Gli azzurri non sono sono stati sempre precisi, centrando la porta in 4 occasioni, segnando 1 sola rete e impegnando 2 volte il portiere (doppia conclusione di Milik) ben 6 i tiri , invece, fuori lo specchio, di cui 5 da fuori area, 3 ben distanti dai pali, ci vanno vicino i tiri di Fabian, che coglie anche un legno clamoroso.

7% la percentuale realizzativa. 

La Spal è arrivata alla conclusione 10 volte, oltre al gol solo 2 volte in maniera pericolosa e sul calcio da fermo.

AZIONE di ATTACCO

Il Napoli ha manovrato solo nel 36% dei casi sulla preferita fascia sinistra, 36% a destra e 29% al centro, creando veramente poco sugli esterni.

27 i cross, molti nel finale, quasi tutti bassi e sbagliati (ben 7 , uno peggio dell’altro, di Callejon), nonostante la presenza di Llorente.

PAGELLE

OSPINA 7

Gioca ogni 3-4 partite, 3 le gare da titolare sulle 12 disputate, ma si fa sempre trovare pronto, fa bene l’ordinaria amministrazione. Paratone stratosferico su colpo di testa di Vicari.

MALCUIT 5,5

Gravissimo e deleterio infortunio al 65°., rottura del crociato, stagione compromessa.

Ha giocato una gara difensiva, sicuramente sufficiente, creando veramente poco in fase offensiva, nonostante avesse grande spazio per affondare, senza compiti gravosi in fase difensiva e con il solo Reca dal suo lato da attaccare.

56 palloni giocati, 33 passaggi, 82% di precisione.

4 le chiusure difensive, 4 palle perse, solo 2 volte al cross (sballati).

DI LORENZO 5,5

A sinistra di solito fa il suo in fase difensiva (oggi meno bene, contro Strefezza), ma non conferisce lo stesso apporto offensivo che di solito offre a destra.

6 chiusure difensive, gioca ben 86 palloni, 56 i passaggi con l’83% di precisione, sbagliando qualcosina. Sono 6 le palle perse.

5 i cross, solo 1 decente, basso, nel finale.

Azione di appoggio più che di affondo, crea poco, ma è adattato e da lui a sinistra non si può pretendere chissà che cosa.

KOULIBALY 5,5

Primo tempo imbambolato, spesso fuori tempo in marcatura, soffre Petagna (come Luperto) nello scontro, spesso falloso.

Sbaglia quasi tutte le verticalizzazioni, alcune in maniera incomprensibile, poco preciso (4 lanci nel vuoto),

Meglio nella ripresa (8 su 8 precise).

Gioca ben 111 palloni, con una precisione del 92%, ma si tratta quasi sempre di appoggi scolastici e senza pressione, al compagno di reparto o sugli esterni.

Sono comunque 12 gli interventi difensivi positivi. una sola palla persa. Gara non molto impegnativa, con primo tempo al di sotto della sufficienza.

LUPERTO 5,5

Dopo il passaggio corto sul gol della Spal non si riprende subito, sbaglia qualcosa e soffre anche lui il corpo a corpo con Petagna.

Non gioca tanti palloni e verticalizza poco, 56 passaggi facili con il 92% di precisione.

6 interventi difensivi positivi, non combina guai per il resto.

ELMAS 5-

Meno di un’ora in campo, presenza impalpabile.

21 palle giocate con un basso 76% di precisione, non inventa nulla, non uno spunto, impreciso, perde una palla, non chiude sul gol.

Molti hanno detto che non era il suo ruolo, ma nelle non numerose presenze da titolare nel Fenerbhace lo ha fatto 10 volte.

La giornata era di quelle storte più che altro, non incide, ma a 19 anni, giocando poco, non è detto che tutto riesca sempre bene. Si rifarà.

ALLAN 6+

Da terzino aggiunto fa il suo dovere e l’assist per Milik. Con compiti difensivi e di smistamento ad inizio azione fa quello che deve e che può. Normale che non possa incidere in fase offensiva più di tanto.

Un cross in mezzo, 4 palle lunghe precise su 8, uno strano 91% di precisione, perche spesso si limita all’appoggio, senza strafare, tocca anche più palloni partecipando allo sterile giropalla difensivo.

ZIELINSKI 6+

Vertice alto del rombo difensivo, ha il compito di salire portando palla e di smistarla, lo fa bene, in maniera precisa e ordinata, anche se gioca lontano dalla porta e non riesce a dare alcun apporto offensivo (nessun assist e nessun tiro).

Partita sicuramente sufficiente, con 86 passaggi e un buon 93% di precisione /3 lanci lunghi precisi su 4), Non forza mai la giocata (un fatto positivo per quel che deve fare), solo 2 dribbling (li sbaglia). Recupera 2 palle in mezzo al campo ed è diligente tatticamente.

(FABIAN RUIZ 6 In campo nella ripresa per un poco redditizio Elmas, ci prova con 2 conclusioni dalla distanza che meriterebbero miglior fortuna (palo clamoroso, veramente sfortunato, il tiro era quasi perfetto).Tenta il dribbling e la giocata, non sempre gli riescono).

INSIGNE 6

Gioca con e per la squadra. Fa un lavoro di raccordo, abbastanza preciso (57 passaggi con un buon 91% di precisione), soprattutto nel primo tempo, mette 2-3 palle di gran qualità a Milik e Mertens e un paio di buoni cross. 5 aperture precise su 6.

Uomo assist, assente in zona gol, zero i tiri tentati (anzi uno ribattuto).

Non una contribuzione difensiva ineccepibile.

3 dribbling falliti e una palla persa.Gara sufficiente.

MILIK 6,5

Segna da fuori col suo sinistro. Si muove è presente in area di testa, non sempre preciso alla conclusione e non sempre abile a sfruttare le occasioni, che non sono certo clamorose. Ci prova nel finale, impegnando 2 volte Berisha.

Cicca l’assist vincente a Llorente, tirando un cross al centravanti che è una mina, indirizzabile in porta…vuota… al 95°.

8 conclusioni dimostrano che gioca (56 le palle giocate) e se la gioca, anche se non sempre bene. 28 passaggi, la precisione è del 71%.

Recupera anche 3 palloni.

MERTENS 5

Vista la prestazione è un altro che avrebbe dovuto riposare. Zero tiri, zero dribbling, dicono tutto sul suo stato fisico. Non li ha nemmeno pensati. 3 palle perse.

Non tira da posizione favorevole , la mette a Milik, ma Tomovic lo anticipa sulla linea di porta. Si vede quasi solo nell’episodio del rigore.

solo 22 passaggi con un 77% di precisione. Non incide.

CALLEJON 4,5

Entra, non riesce ad alzare un cross che sia uno. Da 5, ma è stato parecchio irritante.

LLORENTE s.v

Non gli arriva un cross in 20 minuti, fatta eccezione per il missile di Milik.

 

 

 

 
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