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Il Napoli batte l’Empoli 2-0 col gioco

Il Napoli riesce ad ottenere 3 punti importanti battendo 2-0 l’Empoli al San Paolo, giocando una discreta gara e venendone a capo grazie ai gol di Mertens e Chiriches (ancora su calcio d’angolo e siamo a quota 5 in stagione dalla bandierina, di cui 3 nelle ultime 3 gare) e ad un superlativo Pepe Reina, autore di una parata decisiva e spettacolare sull’1-0, oltre che di una prestazione super.

La gara era molto importante, come da me indicato alla vigilia e con Sarri ben consapevole di ciò.

Con l’assenza di Milik il Napoli ha infatti la necessità di vincere tutte le gare contro avversari sulla carta abbordabili e costruire la propria stagione in Campionato, ottenendo più punti possibili contro le medio-piccole, mantenendo alta la concentrazione in fase difensiva e riuscendo a mettere a segno almeno 1-2 reti attraverso il gioco.

Gli uomini di Sarri, senza terminale offensivo, devono venirne a capo col gioco e, dopo che l’allenatore ha tentato di modificare qualcosa per sopperire alla mancanza di un attaccante di peso, perdendo le gare contro Roma e Besiktas, ha ben intuito che la soluzione migliore sarebbe stata quella di “tornare all’antico”, disponendo la squadra con l’usuale 4-3-3, quello che prevede i movimenti difensivi degli esterni d’attacco che ripiegano sui terzini e l’accentrarsi delle mezzeali a copertura delle zone centrali del campo.

Non è un caso che tutta la fase difensiva ne abbia tratto giovamento e, a parte qualche distrazione e calo di tensione (che lo stesso Sarri ha indicato come da evitare nel post gara), i movimenti e le posizioni naturali degli azzurri dello scorso anno, hanno riportato il Napoli sui giusti binari, consentendo maggiore copertura alla linea difensiva, sia sulle fasce laterali che centralmente.

Non è un caso che Jorginho (a prescindere dal non elevato spessore dell’avversario) abbia giocato di nuovo una buona gara, non solo in fase di impostazione della manovra, dettando ritmi e tempi di gioco, ma abbia migliorato sensibilmente nella sua azione di copertura, risultando prezioso nel tappare i buchi e nel fermare le ripartenze avversarie, non trovandosi a dover rincorrere 2 avversari centralmente (con inutile e poco concreto dipendio di energie), dovendo coprire una fetta di campo molto meno ampia.

Da elogiare il rendimento e l’abnegazione di Dries Mertens nella non usuale posizione di attaccante centrale, che con il suo moto perpetuo e tarantolato ha messo più volte in difficoltà la difesa avversaria, puntando gli avversari in ogni occasione con encomiabile generosità, risultando ancora una volta decisivo con una sua rete , con i suoi movimenti e le sue giocate.

Da rimarcare il 5° gol stagionale da calcio d’angolo, una rarità nella passata stagione. Frutto raccolto per merito di cross ben calibrati da Insigne, Callejon e Ghoulam e non più da Jorginho (i cui traversoni lasciavano molto a desiderare), che dovrebbe far riflettere Sarri anche sulla pericolosità e concretezza di calci d’angolo sfruttati attraverso battuta diretta in area, visto che gli schemi spesso tentati dagli azzurri riescono di rado (se non mai), somigliando più a “gags comiche” degne di Benny Hill che a tentativi di sorprendere gli avversari.

Ma veniamo alla gara.

Sarri schiera Reina tra i pali.

Concede un turno di riposo ad un non brillantissimo Hysaj nel periodo (e in questo inizio di stagione), in vista della doppia trasferta di Torino e Istanbul, in cui serviranno tutti gli effettivi con tante energie ed attenzione, schierando per quarta volta in stagione Maggio, autore di un’altra prova poco brillante dopo quella col Besiktas.

Torna Ghoulam sulla fascia sinistra, che in una gara da vincere assicura più spinta di Strinic.

Costretto a scendere in campo sempre e ancora Koulibaly  a causa dell’infortunio di Albiol (sulla via del recupero, ma con ogni probabilità assente dall’11 titolare anche a Torino), che non consente stravolgimenti alla linea difensiva eccessivi.

Gioca Chiriches al posto di Maksimovic, per consentire anche al difensore rumeno di trovare il ritmo gara dopo l’infortuni subito ad inizio stagione (sempre in nazionale), ottima mossa, con Chiriches che risulterà tra i migliori in campo, nonchè autore del prezioso gol del 2-0, che ha chiuso di fatto la gara a 10 minuti dal termine.

Torna in mezzo al campo Jorginho, che dopo un periodo niente affatto brillante (e anche deleterio nella gara di Coppa), ha goduto di un turno di riposo per riprendere energie fisiche e mentali, mostrando una buona “verve” durante la gara (nonostante un leggero calo fisico nel finale).

Ai suoi lati Allan e Zielinski, con Hamsik che, finalmente, dopo 15 gare consecutive ogni 3 giorni tra Napoli e Nazionale slovacca, gode di un meritatissimo turno di riposo, direi obbligato in vista dei prossimi 2 probanti impegni, in cui il Capitano dovrebbe essere importante e decisivo.

Il tridente offensivo è il migliore possibile (considerate le assenze di Milik e Gabbiadini), Callejon-Insigne-Mertens, a dimostrazione che Sarri è consapevole dell’importanza di una gara da vincere assolutamente.

L’Empoli di Martusciello, in evidente difficoltà in questo inizio di Campionato soprattutto per la mancanza dei gol (appena 2 in stagione, che relegano l’Empoli come peggior attacco europeo con l’Amburgo), schiera una formazione abbastanza difensiva con Mchedlidze unico punto di riferimento offensivo.

Il Napoli domina nella prima frazione di gioco, la manovra è fluida ed avvolgente, i passaggi precisi fino alla trequarti, dove la mancanza del terminale offensivo pesa un pò troppo sulla fase realizzativa, nonostante il tridente offensivo si impegni e ci provi a ripetizione con scarse fortune.

Nei primi minuti ci provano Allan (tiro al lato), Callejon, Mertens e Insigne (in ben 5-6 occasioni), ma tutti i tiri nei pressi dell’area di rigore vengono ribattuti e contrati dai difensori avversari.

Le azioni manovrate provengono da destra (spesso vanificate da errori di Maggio), centralmente e da sinistra, a dimostrazione della costanza e varietà del gioco del Napoli, che ci tenta, scegliendo soluzioni sempre diverse.

Buoni cross provengono da Ghoulam dalla sinistra, ma Mertens , pur facendo i giusti movimenti in area , riuscendo ad arrivare sul pallone, non riesce ad inquadrare lo specchio della porta di testa, non essendo proprio un ariete in area di rigore per caratteristiche tecniche e morfologiche.

Il Napoli mantiene altissimo il baricentro, è attento e uniforme nel pressing, riuscendo a recuperare palla puntualmente sulla trequarti avversaria, evitando le ripartenze dell’Empoli (mai realmente pericoloso dallle parti di Reina) e conferendo continuità al forcing  offensivo.

Nonostante lo sforzo profuso e un gioco sempre all’altezza sono poche le conclusioni pericolose degli azzurri nella prima mezz’ora.

Insigne è ispirato nell’assist (come accade di frequente), ma molto impreciso al tiro, non riuscendo ad inquadrare la porta in almeno 3 occasioni e calciando centrale almeno in un altro paio.

Nei 15 finali il Napoli insiste e crea almeno 4 occasioni da gol nitide, con Mertens (girata in area di un soffio al lato), Callejon (tra le braccia di Skopruski di testa a soli 2 metri dalla porta), ancora con Mertens (miracolo del portiere che salva sul tap in di Dries quasi sulla linea di porta) e di nuovo sul diagonale a botta sicura di Josè, con Skopruski che si supera, deviando in angolo.

Si va negli spogliatoi sullo 0-0, ma col gol nell’aria.

La rete arriva difatti subito nella ripresa, dopo 5 minuti cross di Callejon dalla destra, deviato da un difensore, che finisce sui piedi di Mertens, con Skopruski che non ci arriva e il diavoletto belga corregge in rete da pochi passi.

1-0 meritatissimo.

Il Napoli sfiora in raddoppio con un bolide di Jorginho dal limite, ma Skopruski si supera deviando la palla sopra la traversa.

L’Empoli con Tello e Maccarone in campo tenta la reazione e arriva dalle parti di Reina in 2-3 occasioni, ma gli azzurri con un pò di apprensione ci mettono sempre una pezza.

Tra il 65°e l’81°l’Empoli sfiora il gol del pari in 2-3 occasioni : parata miracolosa di Reina sul tiro ravvicinato e a botta sicura di Maccarone, che dopo poco impegna nuovamente il portiere azzurro.

Entrano Croce (che mette in difficoltà Maggio, tant’è che il terzino verrà sostituito da Hysaj dopo poco) e Hamsik e Diawara al posto di Jorginho (stanco) e Allan.

Il Napoli soffre per 5 minuti l’Empoli , ma per fortuna su angolo di Insigne, Marek trova la deviazione sul primo palo, palla che arriva sul secondo , dove è ben appostato Chiriches che spinge la palla in rete : 2-0 Napoli e gara chiusa.

Il Napoli con i 3 punti odierni, risale in terza posizione in classifica, grazie anche alla sconfitta del Milan (che precedeva gli azzurri) a Genova, restando inalterate le distanze da primo e secondo posto per le vittorie di Roma (3-1 a Sassuolo) e Juventus (agevole 4-1 alla samp allo Juventus Stadium).

Ora ci attendono 2 trasferte difficili allo Juventus Stadium e a Istanbul in Champions la gara determinante col Besiktas (da non perdere assolutamente).

A Torino ci andremo a giocare la partita senza assilli e preoccupazioni, conoscendo la forza dell’avversario e la nostra condizione di squadra “monca” in attacco, senza Gabbiadini e Milik (e forse ancora priva dell’esperienza di Albiol).

Sappiamo di non essere i favoriti, ma andremo a giocarci la gara senza paura, sapendo anche che la Juve non ha mai pareggiato in Campionato…a volte la cabala…

 

 

 
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