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Non basta un’ottima gara : Napoli punito da 2 errori a Torino

Il Napoli perde 2-1 con la Juventus a Torino, giocando una buona gara e punito da 2 errori difensivi che non si potrebbero concedere ad un avversario già ostico e difficilmente battibile per gli azzurri in questo momento della stagione.

Non riponevo chissà quali speranze per questa gara, mi aspettavo un Napoli battagliero e concentrato (l0 è stato per gran parte), sperando che la concentrazione aiutasse quantomeno a non perdere.

Il Napoli ha giocato in maniera tatticamente e agonisticamente quasi impeccabile, purtroppo si sono ripetuti un paio di errori evitabili e, nonostante un’ottima prestazione, gli azzurri escono sconfitti.

Uno svarione (che giustamente Sarri ha definito un “infortunio”) di Ghoulam e una distrazione sul secondo gol (con Allan che non segue l’azione e l’uomo , come dovuto) ci puniscono oltremodo e vanificano una prestazione molto positiva.

Sarri (ancora orfano di Albiol, unico errore grave della stagione non farlo riposare dopo 7 gare consecutive, facendocelo perdere per un mese), conferma Chiriches al fianco di Koulibaly e sceglie, un pò a sorpresa di schierare Diawara dal primo minuto al posto di Jorginho.

Le mosse si sono verificate azzeccate e i 2 saranno i migliori in campo.

La fisicità di Diawara e la sua ottima prestazione fanno ben sperare per il futuro e arruolano di fatto un’altra pedina a quelle già disponibili e su cui si può contare.

Il centrocampista ha mostrato qualità e personalità e possiamo tranquillamente concludere che potrà essere una valida alternativa a Jorginho per il prosieguo e non solo una riserva del brasiliano.

Conoscevo a menadito le qualità di Diawara e le sue potenzialità, quantomeno in chiave futura, felicissimo del suo acquisto.

Se la gara di Crotone le aveva appena abbozzate, la prestazione contro la Juventus, gara impegnativa e mentamente non semplice, ha confermato che il ragazzo c’è, che ha imparato gli schemi e che potrà essere un’arma in più durante la stagione, ovviamente senza caricarlo di pesi e responsabilità eccessive o pretendere che giochi sempre a questi livelli (ieri molto alti).

E’ giovane , ha ampi margini di crescita, ma non lo si deve esaltare per 2 ottime prestazioni, ma considerarlo una risorsa certamente si.

86 palloni giocati, 93% di precisione nei passaggi, la metà giocati in verticale (46 su 49 riusciti), rendono l’idea di come il ragazzo abbia risposto sul campo alla chiamata di Sarri.

Ecco, in un periodo non proprio felice per gli azzurri (4 sconfitte in un mese, che hanno minato la qualificazione in Champions e ridimensionato per il momento gli obiettivi in Campionato, obiettivamente più difficili da raggiungere) Diawara è una nota lieta che non deve passare inosservata.

L’altra nota lieta proviene dal gioco ed al ritorno “all’antica”, come già detto e scritto nell’articolo post Empoli, nonostante le difficoltà realizzative (per l’assenza del terminale offensivo).

Avevo predicato bene, nell’imminenza dell’infortunio di Milik, sottolineando che il Napoli avrebbe potuto in questo momento storico vincere (o meglio, non perdere) punti e partite , solo limitando gli errori difensivi e svolgendo la fase difensiva in maniera perfetta, o quasi.

Avere nel Dna 1-2 reti a partita e non infinite (con il terminale), ti consente di portare a casa punti solo tenendo botta in difesa.

1 rete con la Roma, 2 col Besiktas, 2 col Crotone, 2 con l’Empoli, 1 con la Juve. Questo è il nostro potenziale 1-2 gol a gara.

3 errori con la Roma e Besiktas, 2 con la Juve non sono ammissibili e , infatti, le sconfitte sono arrivate puntuali, mentre con Crotone ed Empoli, subendo 1 e zero gol, i punti li abbiamo portati a casa.

La fase è migliorata molto, le distrazioni e gli errori, invece, si sono ripetuti.

Ho sottolineato in un tweet come il Tottenham, orfano del suo bomber Harry Kane (sostituito da Son prima, che non è attaccante centrale, ma anche da un ottimo Janssen poi, che punta lo è di ruolo), abbia sopperito alla mancanza de suo bomber, migliorando lo score in fase difensiva.

Gli “Spurs” hanno subito solo 4 reti in 9 gare (5 in 11, contando anche le 2 di Champions), restando imbattuti in 11 partite (6 pareggiate, ma comunque utili alla causa), mentre gli azzurri senza Milik, a fronte di un ridotto apporto offensivo, hanno subito ben 9 gol in 5 gare, perdendone 3.

Eppure a Torino, la difesa stava reggendo bene, Hysaj non trascendentale, ma quantomeno attento, Chiriches e Koulibaly impeccabili, Ghoulam discreto (almeno fino all’ingresso di Cuadrado e sino allo svarione decisivo).

Bravissimo Diawara ad accorciare su Hernanes (direi annichilito), generoso ed efficace Allan su Pjanic e nei raddoppi (sino alla dormita sul gol del 2-1), Hamsik ben disposto al sacrificio su Khedira.

Una mano anche dal tridente, che ha ripiegato spesso e pressato come richiesto dal mister.

Il gol lo avevamo anche trovato e per poco non ci è scappato il secondo (qualche rimpallo sfavorevole in area, un paio di palle uscite di un soffio, e almeno 3 ripartenze gestite male sull’1-1, che poptevano mandarci in porta).

Insomma poco da rimproverarci, anzi nulla, per la prestazione, poi se sbagli e regali 2 reti alla Juve c’è poco da recriminare per il risultato.

Ora testa alla Champions, senza farci condizionare mentalmente da questo risultato, visto che alcune tossine dal punto di vista fisico vanno sicuramente smaltite e le energie recuperate.

La gara in Turchia contro il Besiktas è fondamentale sia per il morale che, ovviamente , per la qualificazione.

Fondamentale giocare al massimo delle potenzialità e ridurre a zero gli errori, la gara è crocevia in questo momento della stagione e anche decisiva per la qualificazione, o almeno sarà importantissimo non perderla.

#FNS

 

 

 

 
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