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Il Napoli torna alla vittoria, in una gara che fa poco testo : 1-2 a Crotone.

Il Napoli, reduce da 3 sconfitte consecutive, doveva necessariamente vincere sul campo del modestissimo Crotone e ci è riuscito, sebbene con alcune difficoltà conseguenti una deprecabile e prematura espulsione di Gabbiadini nel primo tempo, che ha minato il risultato fino al termine.

2-1 con le reti di Callejon e Maksimovic, con i crotonesi che accorciavano le distanze nel finale con Rosi, facendoci trascorrere 5 minuti di relativa apprensione.

Una gara in cui erano fondamentali i 3 punti, cercando di ridurre i macroscopici errori individuali delle ultime 2 partite  e ritrovando un pò di equilibrio tra i reparti.

L’espulsione di Gabbiadini, per un fallo di reazione sotto gli occhi dell’arbitro, non solo non ha aiutato, ma non consente di comprendere appieno i miglioramenti della squadra, considerando anche la poca attendibilità dell‘avversario, veramente di categoria inferiore e nemmeno agonisticamente apprezzabile.

Le incognite erano rappresentate :

- dal debutto su un campo sulla carta “caldo”, con i calabresi al debutto proprio sul loro terreno (circostanza che di fatto non ha influito sul match)

- dalla reazione emotiva della squadra dopo le 3 sconfitte

- dall’inserimento di alcuni nuovi elementi, ormai imprescindibile con alcuni punti fermi della squadra in evidente calo dopo un inizio di stagione dispendioso dal punto di vista psicofisico (Jorginho, Ghoulam, Hamsik, Callejon).

Sarri opera le sue scelte, fa debuttare (come prevedibile) Diawara, unica alternativa a Jorginho, concede il secondo turno di riposo a Ghoulam, dentro Strinic.

Non stravolge l’assetto di fensivo, ritorna Hysaj dopo la panchina col Besiktas (ma anche ieri non ha giocato una gran gara), ritorna Maksimovic (il migliore in campo ieri, anche in rete) al posto di Chiriches, gioca ancora Koulibaly (siamo a 12 consecutive), costretto a scendere di nuovo in campo per il perdurare dell’assenza di Albiol.

Sarri preferisce schierare due elementi affidabili da affiancare al debuttante Diawara, mandando in campo il fresco Allan (che col Besiktas ha riposato) e ancora una volta Hamsik, che ha meno di un’ora nelle gambe (e giusto un’ora resterà in campo, tra l’altro con il Napoli in 10 uomini).

Il tridente offensivo è Mertens-Callejon-Gabbiadini. Il primo in gran forma, il secondo desideroso di riscatto (dopo il rigore col Besiktas e il buon impatto in Champions), il terzo costretto a scendere nuovamente in campo, non solo perchè è quello che sente meno la fatica, ma anche perchè Giaccherini non è ancora del tutto affidabile e, tra l’altro, meno offensivo per una gara da vincere.

La partita ha poco da dire, il Crotone si dimostra avversario non temibile come prevedibile e accertato.

Il Napoli gioca semplice, cerca di evitare errori (qualcuno lo commette in disimpegno, a dir la verità), spreca 3 favorevoli occasioni (con Callejon e Gabbiadini) e si porta in vantaggio con Callejon, con la difesa avversaria da brividi.

Gli azzurri, pur non giocando un a calcio scintillante, dimostrano di poter facilmente avere la meglio sul più debole contendente, ma l’espulsione ingenua e da stress di Gabbiadini (che sarà squalificato per almeno 2 gare) complica la situazione, con gli azzurri bravi e fortunati a trovare l’immediato gol del raddoppio con Maksimovic, dimostrando di saper andare in rete con relativa e sorprendente continuità da calcio d’angolo.

Gli azzurri in inferiorità numerica dimostrano di poter tenere agevolmente il campo e non subiscono la reazione avversaria, che di fatto non c’è, e sfiorano con Callejon la rete del 3-0 sul finire del tempo.

Nella ripresa altra occasione clamorosa per Mertens per il 3-0, in una gara a dir poco bruttina e per niente esaltante, che non vediamo l’ora si chiuda con i 3 punti (difficile che il crotone ne conquisterà molti altri in questo campionato, dimostrando come negli anni passati che 20 squadre sono davvero troppe, abbassando il livello già non eccelso, anzi, della serie A, auspicabile a 18, se non a 16 squadre).

Escono, come preventivato, prima Hamsik (per Zielinski) e poi Callejon (per Giaccherini).

Il Napoli concede un paio di occasioni agli avversari (una divorata dal neo entrato Simmy, l’altra sventata da una gran parata di Reina su Falcinelli), subisce il gol di Rosi da distanza ravvicinata (tenuto in gioco da una incomprensibile posizione di Koulibaly) a una manciata di minuti dalla fine, ma riesce a portare a casa una vittoria importante, ma anche scontata, che in caso contrario avrebbe potuto ingenerare nuove delusioni e fantasmi.

Insomma prendiamo per buoni i 3 punti (che di certo non perderà nessuno contro questo Crotone) e rimandiamo ogni valutazione sullo spirito e la serenità ritrovata quantomeno alla prossima gara contro l’Empoli, nel turno infrasettimanale al San Paolo (che precede l’attesa, per alcuni non per me, trasferta a Torino contro la Juventus).

La stagione senza Milik è tutta in salita e gli azzurri dovranno restare in scia alle prime, conquistando tutti i punti disponibili con le medio piccole, sudandosi gara per gara quel che resta sino a gennaio.

Restare in scia alle prime sarà fondamentale, non perdere terreno in vista del mercato di gennaio in cui serviranno un attaccante e un terzino (considerando anche la partenza di Ghoulam per la Coppa d’Africa).

Così come sarà importante restare in Champions, superando il girone, dove ci attendono 2 trasferte su campi molto insidiosi e la gara interna (da vincere, ovviamente) conn tro la Dinamo Kiev.

Le nostre speranze sono legate a questi 2 obiettivi e al mercato di gennaio, che potrebbe consentirci di recuperare qualcosa dal punto di vista del potenziale da esprimere e della rosa.

Quindi tenere duro, tenere botta e vincere tutte le gare alla portata, proferendo il massimo sforzo con le altre, evitando di commettere errori difensivi e tornando ad una fase difensiva che dovrà compensare le diminuite capacità offensive.

Avevo detto in tempi non sospetti che il potenziale offensivo, infinito con Milik (ossia col terminale), sarebbe sceso a 1-2 reti a partita e così è stato (1 gol con la Roma, 2 con Besiktas e Crotone, con difese più abbordabili e contro le quali ci stava certamente anche il terzo gol). Inammissibile prendere più di una rete per portare a casa i risultati (e anche qui mi pare chhe il campo lo abbia confermato).

Alcune note liete :

- il debutto di Diawara, gran potenziale, nonostante la giovane età, che non conferisce certezze (sulla carta potrebbe giocare al massimo 10 gare sulle potenziali 60, ancora poche, essendo l’unica alternativa a Jorginho). La sua prestazione, con giocate semplici ed efficaci, nonostante l’avversario malleabile, fanno ben sperare almeno dal punto di vista della tenuta mentale. Il bagaglio tecnico e fisico indiscusso fa da controaltare alla giovane età e se va bene schierarlo in gare non troppo probanti e senza grosse responsabilità per evitargli pesi gravosi, non abbiamo certezze sulla sua tenuta a livelli che forse ancora non gli appartengono, ma che saranno il suo pane futuro.

- un’altra discreta prestazione di Maksimovic, ancora non in forma smagliante e con margini di apprendimento di schemi e movimenti ancora ampi, ma già utile alla causa.

- la certezza di avere tre mezzeali di buon livello, aspettando con calma una gara di Rog, per valutare meglio questo ragazzo ancora semisconosciuto.

- la forma e l’attaccamento alla maglia di Mertens, che si è mostrato vero trascinatore in questi momenti, con massima disponiblità al sacrificio, tanto agonismo, oltre a gol e assist.

- l’immediato riscatto di Reina, che ha nuovamente dimostrato carisma e spessore, con almeno 2 parate decisive, e che deve trovare continuità di prestazioni, visto che è elemento imprescindibile per questo gruppo, dentro e fuori dal campo.

Ora un pò di riposo anche per Koulibaly, Marek e Callejon, così come è stato e sarà salutare averlo concesso a Jorginho e Ghoulam ieri, artefici di un buon inizio di stagione e logorati nelle ultime gare da un sovraccarico di gare, che ne hanno rallentato il rendimento.

Ritrovare alla causa Hysaj (non proprio bene dopo il rinnovo), ma soprattutto Albiol da recuperare (leader difensivo fondamentale), in attesa che anche Tonelli, Giaccherini, Rog e El Kaddouri facciano la loro parte.

Ho lasciato per ultimo 2 casi emblematici, Insigne e Gabbiadini.

Lorenzo, che per ora ha spazzato via quell’insopportabile ciuffo biondo, dovrà essere umile e serio, ritrovando il gol e le sue giocate (anche se 2-3 assist a gara li ha sempre fatti), ritornando ad essere decisivo come in gran parte della stagione scorsa.

Manolo, poco sereno ed esploso ieri (basta guardare la faccia al momento della parata di Cordaz sul suo tiro da pochi metri per comprendere di più della sua smodata e frustrata reazione), starà fuori due gare in Campionato, ma potrà dimostrare il suo valore già con la gara in Turchia, in cui può anche essere decisivo. Contiamo su di lui e forse la squalifica gli porterà un pò di tempo per risolvere introspettivamente mesi stressanti e non dipesi esclusivamente da lui.

Insomma la strada da qui a gennaio (poi vedremo cosa avremo fatto) sarà dura e in salita, ma c’è da lavorare e da fare, guardando a questo difficile periodo con ottimismo.

#FNS

 

 

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. falco

    per adesso a cos chiù bell o Goll e Locatelli. Che libidine !!!!!!

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