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Il Napoli batte il Leicester 3-2 e si qualifica da 2° ai 16esimi di EL

Il Napoli batte 3-2 il Leicester e passa da 2° in classifica il Girone di Europa League, sfiorando il primo posto, conquistato dallo Spartak Mosca, grazie a un rigore fallito dal Legia Varsavia al minuto 97.

Una vittoria ottenuta col cuore e dopo aspra battaglia con gli inglesi, fragili in difesa, ma coriacei e squadra di tutto rispetto dalla cintola in su, in una delle giornate più piovose di sempre (e anche freddina) al Maradona.

I 3 punti erano indispensabili per il passaggio al turno successivo e gli azzurri sono riusciti a portarli a casa, non senza difficoltà (numerose le palle gol per il Leicester, che ha tirato ben 15 volte verso la porta di Meret, almeno 5-6 in maniera veramente pericolosa, al netto dei 2 gol messi a segno).

Purtroppo la vittoria non è bastata per raggiungere il 1° posto e gli ottavi della competizione e ci costringono a un turno supplementare, da giocare a febbraio (a ridosso della fine della Coppa d’Africa) con le trze dei Gironi di Champions, tutte avversarie probanti (Barcellona, Siviglia, Dortmund, Porto, Lipsia)  e solo 2 più abbordabili, ossia lo Zenit (ex squadra di Spalletti) e Sheriff Tiraspol, oltre all’Atalanta (che non possiamo incontrare), che usciranno dall’urna di Nyon lunedì.

Un Girone sulla carta alla portata degli azzurri, ma che si è complicato grazie alle 2 sconfitte con lo Spartak Mosca, squadra certamente non irresistibile, favorita dall’espulsione di Mario Rui e da una gara giocata in 11 vs 10 per oltre 1 ora al Maradona e dalla non eccelsa prestazione di un Napoli già parzialmente incerottato nella gelida trasferta di Mosca, giocata su campo ghiacciato e sotto la neve, dove sarebbe bastato un pareggio non irraggiungibile per passare in testa il Girone.

Il Napoli , grazie alle 2 gare dominate e vinte col Legia e ai 4 punti ottenuti col Leicester, è riuscito a superare l’ostacolo, relegando gli inglesi in Conference League.

Bem 15 le reti segnate dagli azzurri in 5 partite, fanno da contraltare le 10 subite, ma in Europa vince chi segna di più, mentre in Italia chi subisce di meno, quindi ci può anche stare lo score.

Ma veniamo alla gara di ieri:

Un Napoli incerottato e senza 6 elementi cardine (la spina dorsale africana, oltre a Fabian, Insigne, Lobotka) e con alcuni giocatori ancora non al meglio (Manolas e Politano) è sceso in campo contro avversari di tutto rispetto, seppur falcidiati dal Covid (7 gli assenti, peraltro quasi nessuno titolare).

Spalletti concede fiducia a Petagna e Ounas in attacco (risparmiando Mertens e Politano per l’Empoli), per il resto scelte obbligate con 3 soli centrocampisti rimasti (Elmas, Piotr e Demme) e l’unica linea difensiva possibile (Di Lorenzo-Rrahmani-JJ-e Rui).

Partita giocata sotto un diluvio incessante (i miei complimenti a chi cura il manto erboso del Maradona, che ha retto alla perfezione) e scoppiettante sin dai primi minuti di gioco.

Il Leicester si divora subito un gol da 2 passi (ci mettono una pezza Rui e Meret) e viene punito al 5° minuto dal tiro in diagonale di Ounas.

Almeno altre 2 occasioni enormi per il Leicester (salva Rrahmani su tiro a botta sicura di Ndidi), prima del raddoppio di Elmas, su gran palla filtrante di Piotr e assist più che generoso di Petagna.

Gli azzurri col doppio vantaggio , come accaduto spesso nelle ultime 5 gare, riescono incredibilmente a farsi riprendere nel giro di pochi minuti.

2 cross in area con ribattute corte e conclusioni in porta vincenti di Evans e del giovane Dewsbury-Hall (che ingarra il tiro perfetto), sui quali igli azzurri non accorciano e sono poco reattivi.

Gara che sembrava in pugno, ma ogni certezza si sgretola dopo il doppio colpo degli inglesi ed è tutto da rifare.

La difesa degli azzurri è un piccolo colabrodo (come quella del Leicester d’altronde) e si fa sorprendere in più occasioni, lasciando praterie a destra, dove un non irreprensibile Di Lorenzo e Lozano lasciano troppi spazi ed è di nuovo distratta sui piazzati (ben 4 i gol che nascono su calci da fermo nelle ultime gare, oltre ad altre occasioni concesse e sprecate dagli avversari per nostre esitazioni nella marcatura a zona, veramente deficitaria senza alcuni marcantoni come KK.-Anguissa, ma anche senza Fabian e Osimhen, che pure si fanno valere sulle palle da fermo messe nella nostra area di rigore).

Ottima frazione per Ounas, Demme fatica a contenere a 2 con Piotr in mezzo al campo, col polacco che illumina il gioco con la plla tra i piedi in fase offensiva, ma fa poca copertura. Petagna e Elmas non irreprensibili, ma protagonisti del 2-0.

Ripresa con un Napoli più accorto e più coperto, grazie a Malcuit, entrato a fine primo tempo per un altro sciagurato infortunio a Lozano, che rimedia un colpo in caduta, che gli fa saltare anche un dente (trasportato in Ospedale, non ha riportato fratture per fortuna), che lascia meno spazio agli avversari.

Gli azzurri prima sfiorano il vantaggio con Ounas, spunto e tiro forte sul primo palo di sinistro, su cui Schmeichel si supera, poi con Elmas (palla schiacciata sul secondo palo di testa di un soffio al lato), prima di trovare il 3-2 proprio con il nord-macedone, che servito da un cross di Di Lorenzo in area trafigge il portiere.

Sul 3-2 immediata occasione per il pari concessa da un vero e proprio auto-cross di Di lorenzo nella nostra area, che il Leicester clamorosamente non sfrutta con Maddison, che calcia a botta sicura da 2 passi, non centrando la porta, ma il palo esterno.

Scampato il pericolo il Napoli si chiude esi difende. Entra Mertens per Ounas al minuto 64.

Il Leicester fa girare palla , ma non è più pericoloso come nel primo tempo e Rodgers manda in campo Daka, bomber di Coppa, a meno di 20 dal termine per coadiuvare Vardy.

Contromossa di Spalletti, che fa entrare dopo 5 minuti Manolas al posto di Demme, spostando Di Lorenzo a protezione della difesa, che diventa a 3 (Manlas-rrahmani-JJ), con Rui e Malcuit esterni.

Non mancano i brividi finali, con Vardy lasciato solo a colpire di testa in area, a causa di un fuorigioco errato e alla poca attenzione di JJ nell’occasione e con alcune palle messe in area, su cui Meret & C. non si fanno sorprendere.

Insomma vittoria di squadra e di garra, che ci porta al turno successivo in un momento molto complicato, lasciandoci aperte le porte dell’Europa e dandoci un pò di energie psico-fisiche in più per le ultime 3 gare di Campionato prima della sosta.

Un applauso a Spalletti e ai ragazzi, che con alterne fortune stanno tenendo botta in un perido difficile per i tanti infortuni, che ci è costato primo posto in campionato e nel Girone, ma che grazie alla sagacia del nostro allenatore e all’impegno del gruppo non ci condanna e non sopisce le speranze.

Ora il trittico Empoli-Milan e Spezia prima della sosta Natalizia, per non mollare la presa servono punti, più punti possibili.

#FNS

 

 

 
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