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Debutto vincente al Diego Armando Maradona in serie A : 2-1 alla Samp grazie a un super Lozano

Il Napoli debutta con una vittoria in serie A al “Diego Armando Maradona”, che per ora ha visto un pareggio col sapore di qualificazione in EL e questa vittoria, seppur sofferta e di misura contro la Sampdoria, ottenuta grazie a un super Lozano, entrato nella ripresa con la squadra in difficoltà e sotto di una rete e consente agli azzurri di ribaltare una partita con un gran gol, un assist e una grande prestazione.

3 punti fondamentali e necessari per restare tra le prime 4 , che addirittura ci consentono di accorciare le distanze dalla capolista Milan (bloccata sul 2-2 in casa dal Parma).

Per il resto vincono quasi tutte le contendenti, Piemonte, Inter, Roma e Atalanta (oltre alla sorpresa Sassuolo). Fa eccezione la Lazio, che perde in casa dal coriaceo e battagliero Verona, pagando le fatiche di Coppa.

Il Napoli riesce a sopperire , invece, almeno per quanto concerne il risultato, alla ravvicinata e dispendiosa sfida di giovedì contro la Real sociedad, portando a casa una vittoria importante, non senza difficoltà e patemi.

L’assenza perdurante di Osimhen (i tempi di recupero dell’infortunio alla spalla purtroppo di dilatano e ci sono poche speranze di vederlo in campo per questa fine del 2020, ma ci speriamo), che ha saltato le ultime 6 gare (e probabilmente arriverà a 10) costringe Gattuso a rivedere tutto l’assetto tattico della squadra.

Il baricentro basso, pensato per sfruttare le caratteristiche dell’attaccante (e di Lozano), giocando di rimessa e negli spazi, lasciando campo da percorrere, non ha molto senso e il Mister ha ripensato parzialmente modulo, interpreti e compiti, con l’inserimento di un terzo cemtrocampista, Zielinski, che ci consente di mantenere più il pallino del gioco, ondeggiando nel ruolo di trequartista e di mezzala, di difenderci con 4-5-1 come una volta e di attaccare con Piotr fra le linee.

Almeno in serie A così si rischia di meno in fase difensiva, mantenendo parzialmente inalterato il potenziale offensivo, ma attaccando diversamente e trovando delle difficoltà in più quando il baricentro è troppo basso e si è costretti a ripartire percorrendo troppo campo per arrivare alla porta avversaria, soprattutto quando non c’è Lozano.

Limiti e difficoltà già mostratesi contro Milan e Real Sociedad, quando ci vengono a pressare e a prendere alti.

Ieri le difficoltà sono , invece, state di altra natura nel primo tempo, con gli azzurri che non sono riusciti ad arginare le ripartenze veloci della Samp, soprattutto in mezzo al campo, con Thorsby e Jankto, entrambi con un passo nettamente più veloce dei nostri centrocampisti (Fabian , Piotr e Demme), spesso presi d’infilata in seguito a palle perse nella trequarti avversaria.

Gattuso schiera Meret tra i pali, considerando che Ospina gli è stato preferito per caratteristiche nella gara di EL e questo ha alterato la totale alternanza.

E’ costretto a far giocare di nuovo Di Lorenzo a destra, che ormai paga lo scotto delle gare ogni 3 giorni sempre da titolare per l’assenza di Hysaj e la perdurante indisponibilità di Malcuit.

Preserva Rui e schiera per la terza volta in stagione Ghoulam titolare.

Torna Manolas accanto all’onnipresente KK.

Centrocampo con Demme, depuntato a contenere Verre davanti alla difesa e a far ripartire l’azione, con accanto Fabian e Piotr (più avanzato).

In attacco Politano, Insigne e Dries.

Ranieri schiera difesa a 3 con Ferrari-Yoshida e Colley, Candreva a destra e Augello a sinistra, Ekdal centrale con Thorsby e Jankto mezzeali, Verre in appoggio a Quagliarella unica punta.

Il Napoli approccia bene, con alcune verticalizzazioni e un palleggio deciso e veloce, ma dura poco, circa 5 minuti, poi un lento e progressivo calo, con errori di misura e palle perse.

Il Napoli crea poco (un paio di tiri di Piotr, uno sibila vicino al palo) e rischia di subire il gol su calcio d’angolo con Ghoulam che anticipa tuttti nei pressi della linea di porta.

Politano e Insigne restano larghi e senza spunti, si accentrano poco e Mertens resta isolato e troppo lontano dalla porta quando l’azione si sviluppa dalle retrovie.

Quando si perde palla nella trequarti avversaria sono dolori, con i centrocampisti della Samp, molto più veloci e rapidi dei nostri, che ci prendono d’infilata nei buchi centrali lasciati in mezzo al campo.

Piotr e Fabian fanno poco filtro e poco costrutto e mettono in difficoltà Demme, che deve controllare Verre e spesso si trova in mezzo agli altri centrocampisti doriani che scendono senza ostacoli.

Al 20° arriva il vantaggio della Sampdoria, con il Napoli che perde palla centralmente, Piotr e Fabian arrancano, apertura di Verre per Jankto, con Di Lorenzo che si accentra e non scala sul centrocampista che si invola verso la porta.

Jankto si allunga la palla, ma Meret, anche lui sorpreso dal tocco sbagliato dell’avversario, decide di restare in porta e non ne approfitta (una frazione di secondo difficile da intuire), venendo poi perforato da distanza ravvicinata.

Il Napoli mostra difficoltà nella reazione e appare un pò spaesato, continuano gli errori (uno maldestro di KK che regala palla, ma poi va a chiudere sulla conclusione Quagliarella in posizione defilata).

Ci provano Mertens di testa e Insigne da fuori, ma Audero respinge entrambe le conclusioni.

Un Napoli che non convince e che si trova sotto di una rete a fine primo tempo.

Di Lorenzo, Koulibaly e Insigne appaiono stanchi per le troppe gare consecutive e poco lucidi, alternando buone cose ad amnesie improvvise, Fabian sembra un corpo estrneo alla squadra, con poca fase difensiva e senza incidere in quella offensiva. Politano sempre largo, troppo, fa quasi il terzino e non trova alcuno spunto. Dries isolato ne becca poche.

Centrocampo asfaltato dalle percussioni dei doriani.

Gattuso non attende la ripresa e manda subito in campo Lozano e Petagna, spaccando la partita e mettendosi col 4-2-4, escono un evanescente Politano e lo spento Ruiz.

Lozano trasforma il Napoli, va al cross dal fondo in 2 occasioni, fa ammonire 2 avversari, sembra in ottima vena e lo conferma con uno stacco imperioso e tempisticamente perfetto su cross di Mertens, anticipa Augello e pareggia quasi subito al gara, al minuto 53.

Gattuso prosegue con la sua opera di rimodellamento della squadra : dopo 15 minuti fa uscire Demme e mette un pò di sostanza per evitare ripartenze, inserendo Bakayoko per Demme e Rui per Ghoulam (che non ha i 90 minuti per spingere).

Il Napoli attacca, la Samp riparte di rado e quando lo fa la linea di difesa azzurra riesce puntualmente a mettere in offside gli attaccanti, con Manolas bravissimo nelle chiusure.

Sugli scudi sempre Lozano, che prima coglie un palo clamoroso in diagonale e poi scatta sul fondo si beve Augello e mette un cross favoloso che Petagna gira in porta di testa.

Napoli in vantaggio al 70°.

Ultimi 20 senza correre grossi pericoli, ma in apprensione, con gli azzurri che non riescono a chiuderla , pur avendo un paio di ghiotte occasioni con Mertens (si fa respingere il tiro ravvicinato da Audero) e Di Lorenzo che finalizza male un’azione in superiorità numerica.

Lorenzo e Dries fanno “garra”e negli ultimi 15 si prodigano a tutto campo, non lesinando energie.

Entra Lobotka per Piotr (stanchissimo, alla quinta di fila) per serrare i ranghi.

Ultimo 10 minuti di battaglia con 4 ammoniti, ma il Napoli ne esce vittorioso e con i 3 punti.

Un bravo a Gattuso che corregge la squadra in corsa e rimedia allo svantaggio e a un primo tempo poco rassicurante.

Ma grazie soprattutto al Chucky Lozano che, in gran momento di forma, entra nella ripresa e fa tutto lui, scatta, sprinta, va sul fondo, crossa, segna, coglie il palo, fa ammattire Augello e serve l’assist vincente per Petagna.

Il Napoli non sarà bello, ma abballa.

Primo nel Girone di Europa League (pur non giocando granchè bene, per usare un eufemismo) e 3° in classifica in Campionato, ma virtualmente in testa alla pari col Milan (per il -1 e la gara in meno)…con uno scontro diretto perso in inferiorità numerica con i rossoneri.

Un pò di continuità stagionale nei risultati finalmente, ora toccherà trovarla nel gioco.

#FNS

 

 
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