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Buona la prima nel nuovo San Paolo : 2-0 alla Samp

Il Napoli al debutto stagionale nel San Paolo post Universiadi, vince 2-0 contro la Sampdoria (doppio Mertens), vittoria meritata e importante per riprendere il cammino dopo la sfortunata e mal giocata partita di Torino contro i bianconeri.

3 punti molto importanti per il morale della squadra (anche l’anno scorso furono 6 i punti dopo le prime 3 gare) e che hanno dato molte indicazioni ad Ancelotti, o meglio conferme sulla bontà di alcuni nuovi elementi come Di Lorenzo ed Elmas, oltre a Lozano.

Mio debutto da abbonato al San Paolo, nei distinti, centrale, ma in prima fila, dietro la balaustra, posizione non ottimale, ma già mi sono affezionato al mio posto (che per ora viene rispettato) e ai miei compagni casuali del nuovo Campionato (tutti abbonati).

Un buon lavoro di restyling e uno stadio veramente bello, tutto azzurro e con i tabelloni finalmente. A livello di prostata tengo ancora bene, considerato che non ho visto i nuovi bagni.

32.670 spettatori il dato ufficiale, abbonati compresi (circa 13.00), contro il Liverpool saranno almeno 45.000.

Una gara sbloccata abbastanza presto, con possibilità di chiusura immediata (sfortuna sulla traversa di Mertens e gol sfiorati da Elmas e Lozano), ma anche a rischio per lunghi tratti e con qualche pericolo di troppo (2 i miracoloni di Meret).

Chiusa, non senza qualche brivido negli ultimi 15 minuti, con la decisione del Var, che per fortuna ha convalidato il 2-0 di Mertens (Man of the Match, con le 2 reti del successo e un’ottima e generosissima prestazione) su assist “di esperienza” del debuttante Llorente.

Prima “clean sheet” stagionale, seppur messa a rischio parecchie volte durante la gara (concediamo ancora troppe occasioni).

Ancelotti ha lasciato a riposo Manolas, stanco per la  doppia sfida in nazionale, e ancora corto di affiatamento coi compagni di reparto. Lo rivedremo contro il Liverpool. Maksimovic ha fatto una buona gara, dopo qualche tentennamento iniziale, sempre pulito in  uscita, nessuno strafalcione grave, chiusure perentorie nel finale. Koulibaly è apparso più in forma e , sebbene non al 100%, ha dato un contributo importante per la vittoria finale.

Sempre una sicurezza Di Lorenzo, autore di un assist prezioso, Mario Rui ha giocato una buonissima partita (queste sono le avversarie con cui deve giocare e può farlo bene), commettendo solo 2-3 leggerezze, dalle quali per fortuna non abbiamo subito danni.

Il filtro a centrocampo non sempre garantito dal generosissimo e molto bravo Elmas e da Fabian Ruiz, che è cresciuto progressivamente durante la gara. Il pressing alto molto efficace, i dolori arrivano quando il primo pressing viene vanificato, con le distanze tra i reparti che ancora non sono registrate alla perfezione, al netto di occasioni concesse da palle perse dai giocatori azzurri (più di una sanguinosa).

Buona la copertura sulle corsie esterne, dove spesso abbiamo anche creato la superiorità, meglio a destra, anche se i tentativi sono arrivati dal lato sinistro, non sempre efficaci, con Zielinski poco reattivo, soprattutto nel primo tempo.

Note liete in attacco, con Mertens mattatore e sempre più leader del gruppo, Lozano pericoloso e che anche oggi ha mostrato le sue doti (stanco dal viaggio transoceanico) e Llorente decisivo e importante al debutto (presenza in area non da poco)…peccato che con lui in campo abbiamo sbagliato tanti cross. Insigne ha fatto 20 mnuti nel finale per scaldare i motori in vista del Liverpool.

Nota speciale per Elmas, avevo detto a fine mercato che lui “stupirà”, ed è sulla buona strada, lo avevo inquadrato bene e per me sono conferme, il “maleducato del calcio” già gioca con disinvoltura innata nel centrocampo azzurro, ed ha  anche ampi margini di miglioramento. Con un pò di pazienza, forse neppure troppa, a breve si ammirerà un’altra stellina.

Ma veniamo al raccconto della gara.

FORMAZIONI e TATTICA

Ancelotti difende 4-4-2 e attacca con il 2-4-2-1-1.

Meret tra i pali

A riposo Manolas, i 2 centrali difensivi sono KK e Maksimovic, i terzini Di Lorenzo e Mario Rui, che oggi fanno i terzini veri e propri.

Davanti alla difesa Fabian ed Elmas, mentre resta riposo Allan, che tornava dal viaggio intercontinentale e viene preservato per il Liverpool.

Insigne ancora non pronto, lo sarà martedì, si accomoda in panchina con Zielinski al suo posto, come nel secondo tempo di Torino.

A destra Callejon si accentra quando sale Di Lorenzo  e si allarga in copertura , Mertens arretra a giocare con la squadra e Lozano va negli spazi, ma i 2 duettano di frequente.

Di Francesco si snatura e schiera la difesa a 3 (Ferrari, Murillo e Regini), 2 terzini (Bersezinsky e Murru), 2 centrocampisti (Ekdal e Linetty), 2 trequartisti, o mezze punte (Caprari e Rigoni) e Quagliarella di punta, che svaria su tutto il fronte avanzato, con i 3 offensivi che cercano di non dare alcun punto di riferimento.

Un 3-4-2-1 dinamico negli uomini d’attacco e statico nei 5 difensori, che salgono di rado, lasciando agli altri 5 la manovra offensiva e anche il pressing alto. La Samp ha raramente concesso spazi per le ripartenze agli azzurri, nemmeno sotto di 2 gol.

i 3 centrali si occupano di Mertens e Lozano, sugli esterni Murru-Callejon e Bereszinsky-Zielinsky gli accoppiamenti.

Linetty e Ekdal a battagliare con Fabian e Elmas.

I 3 offensivi, Rigoni, Caprari e Quagliarella, che si scambiano spesso le posizioni, cercando di non dare alcun punto di riferimento.

LA PARTITA

Pochi minuti di studio, con la Sampdoria che pressa subito alta per disinnescare l’azione del Napoli sul nascere (azzurri che trovano qualche piccola difficoltà  in uscita), e dopo 4 minuti arriva il primo tiro in porta con Fabian Ruiz che impegna a terra un attento Audero, che blocca il tiro forte, ma non angolato.

Al 6° minuto subito cartellino giallo per Makssimovic, che si alza e ferma Quagliarella in ripartenza a centrocampo (che lo aveva anticipato e se ne stava andando in velocità).

Importante questa situazione (seppur fallosa), perchè Manolas aveva raramente accorciato il pressing sull’attaccante avversario a Torino, concedendo per questo motivo alcune palle gol al Piemonte Calcio (che, apro parentesi nella parentesi, ha lasciato 2 punti a Firenze oggi).

Dopo 2 minuti Maksimovic si fa anticipare pure da Rigoni in azione analoga a quella dell’ammonizione e nella stessa zona di campo, ne nasce un’azione sulla destra che porta a un calcio d’angolo, grazie a una successiva chiusura di Mario Rui .

Sul corner un rimpallo, che sorprende un imbambolato Zielinski,  favorisce una girata molto ravvicinata in porta del difensore della Samp, Ferrari (che anticpa sempre Maksimovic). Primo miracolo di Meret che devia in angolo in caduta con la manona di richiamo.

Il Napoli poco preciso in fase di impostazione. Scende bene a destra, ma a sinistra non riesce a finalizzare, con Zielinski che perde 3 palle consecutive. I cross di Callejon e Di Lorenzo non arrivano a destinazione. Mertens viene colto in fuorigioco.

Al 12° il Napoli passa in vantaggio.

Lozano arretra , scambia con Callejon , che si accentra e lascia spazio a Di Lorenzo, superiorità creata sull’esterno, cross basso del terzino e Mertens, con un movimento rapace da prima punta sul primo palo (alla Inzaghi, sarà piaciuto ad Ancelotti), anticipa tutti e fulmina Audero con un tiro a fil di (primo) palo.

Gran gol di Dries.

In quasi 5 minuti il Napoli ha 3 grandissime occasioni per raddoppiare.

Dopo 2 minuti, azione elaborata e lunga del Napoli che cambia gioco da destra a sinistra, scambio Elmas-Piotr e cioccolatino del polacco per il “maleducato del calcio”, che si butta nello spazio come faceva Marek e si trova a tu per tu con Audero, leggermente defilato a sinistra in area : il diagonale non è dei migliori e il gol è sbagliato, ne esce quasi un cross rasoterra, su cui si getta a pesce vanamente Lozano.

Nemmeno un minuto e pressing alto vincente del Napoli, la palla arriva a Lozano che dal limite si accentra e strozza il tiro sul primo palo, con la sfera che esce di una ventina di centimetri (a un Rocco dal palo).

La Sampdoria non si è ripresa dal gol, è all’angolo, anzi proprio dall’ennesimo corner nasce la palla gol più clamorosa per il Napoli. Sul secondo palo Kalidou riesce a recuperare un palla in tackle e Mertens in un fazzoletto la raccoglie e scarica un gran destro all’incrocio opposto che si stampa sulla traversa interna e rimbalza fuori dalla linea di porta,

Il Napoli poteva colpire subito e dare un duro colpo all’avversario, chiudendo la gara.

Non solo, ma dopo 3 occasionissime rischia di capitolare come a Torino su un calcio d’angolo a proprio favore.

Si fa trovare scoperto in uscita su calcio d’angolo di nuovo, roba da non crederci !!!

Palla a Quagliarella sulla trequarti azzurra che si gira e fa partire un lungo lancio rasoterra, bucato da Maksimovic e lisciato da Elmas (errore grave), con Rigoni che se ne va in porta da solo. Meret fa un miracolo da 100 punti (anche se ne salva per il momento 2) e devia il tiro dell’argentino.

In un quarto d’ora scarsa è successo di tutto (18 minuti in totale giocati).

Le emozioni non finiscono qui perchè il Napoli sul corner della Sampdoria si invola verso la porta avversaria, con Lozano che inchioda sul piede una palla altissima in corsa e va in percussione centrale dritto per dritto con Mertens, che viene anticipato in scivolata e il Napoli guadagna un altro corner.

20 minuti di adrenalina pura.

Altra azione in percussione da sinistra del Napoli Rui-Zielinski, con il polacco che va al cross dal fondo da posizione pericolosa, ma trova la deviazione di un difensore, che smorza il traversone tra le braccia di Audero.

L’arbitro chiama il “cooling break“, anche perchè sono stati 22 minuti ad alta intensità, veramente senza respiro.

Nemmeno il tempo di tornare in campo che Quagliarella inventa un tiro dei suoi, girandosi in una frazione di secondo al limite dell’area, la palla sibila rasoterra sul secondo palo, con Meret che non sembrava pronto alla deviazione.

4 occasionissime a 3 e il Napoli ancora in vantaggio 1-0. Poteva essere come a Firenze.

Il botta e risposta non finisce qua.

Prima Elmas si conquista una punizione dal limite che Mertens calcia sulla barriera, poi un paio di errori in dimpegno di KK mandano gli avversari verso la porta, Quagliarella chiuso da Maksimovic in angolo da posizione pericolosa.

Al 32° altra azione che si sviluppa da destra a sinistra del Napoli, Mario Rui la conclude dalla distanza con un tiro alto sulla traversa.

Al 36° Fabian , un pò in ombra negli ultimi 20 minuti, perde palla a centrocampo e prende un’ammonizione per evitare una ripartenza (ma forse subendo fallo e per questo viene ammonito anche Ancelotti per proteste).

Viene ammonito anche Caprari per fallo su Lozano lanciato in percussione centrale.

Le 2 squadre sono un pò stanche nel finale di tempo (sforzo notevole profuso per oltre mezz’ora con un caldo notevole), molti errori, fioccano i falli e anche i cartellini.

Altro bolide di Quagliarella dalla lunghissima distanza, che sfiora il palo alla destra di Meret.

Il Napoli soffre fino al termine, poca la copertura offerta dal centrocampo, con Fabian ed Elmas bravini in fase di palleggio, ma abbastanza sterili in fase difensiva.

Napoli chiude in vantaggio, ma ancora concede (come nelle prime 2 partite) molte occasioni agli avversari, 3 tiri di Quagliarella e le occasionissime di Ferrari e Rigoni (oltre ad almeno altre 3 palle in area pericolose)

Stessi errori da palle perse, da calcio da fermo, addirittura ripetuto quello da calcio d’angolo.

Per il resto la squadra costruisce tanto e in questa frazione di gara non ha concretizzato le potenziali palle gol.

1-0 giusto, ma poteva essere anche un 4-3.

SECONDO TEMPO

La gara inizia nella ripresa e una buona palla di Callejon per Mertens viene intercettata da Ferrari in scivolata.

La Samp riparte e Napoli senza il filtro del centrocampo di nuovo, Caprari parte alle spalle di Fabian e sfida nell’uno contro uno Maksimovic, va sul fondo, ma Rui è bravo a fare la diagonale da sinistra e sventare la minaccia.

Il Napoli risponde, sgroppata di KK, lanciato da Rui, dalla quale scaturisce un angolo per il Napoli, sui cui sviluppi una serpentina da sinistra di Elmas (salta Murillo come un birillo) che si incunea in area, facendo fuori 2 avversari, e fa partire una gran botta sul primo palo, ben coperto da Audero, che devia in angolo.

KK resta in attacco sugli sviluppi del corner e ne guadagna un altro dopo un buon dribbling sul fondo. Anche questo angolo è infruttuoso.

Al 53° scambio veloce al limite dell’area Mertens-Piotr-Elmas, che va al tiro da fuori , forte, ma alto di un metro sulla traversa.

Al 58° bella palla filtrante di Di Lorenzo per Mertens, il cross per Lozano viene intercettato con una scivolata da Murillo.

Gli azzuri hanno la partita in controllo e non consentono ripartenze agli avversari, anzi spingono per cercare il gol del 2-0.

Ci prova Mertens a giro dalla distanza, ma con poca convinzione, la palla va fuori senza impensierire Audero. Poi un altro suo tiro abbatte Murillo, colpendolo al volto.

Sempre bravo Mario Rui nelle chiusure difensive, fa un’altra buona diagonale, sarà la quarta almeno, oltre ad altre chiure importanti.

Altra percussione centrale di Elmas, che sta salendo in cattedra in questa difesa, il tiro da fuori area non è altezza della preparazione e si spegne al lato.

Mertens vivace, cerca sempre di essere pericoloso e di creare i presupposti per il gol, seguito a ruota da un volitivo Callejon, non sempre preciso al cross (duetta bene con Di Lorenzo, grande intesa tra i 2).

Al 65° entrano Llorente per Lozano e Leris per Regini nella Samp.

Dopo 1 minuto, percussione di Mario Rui, rimpallo e palla a Llorente in area, che controlla e appoggia abilmente indietro a Mertens sull’uscita di Audero, Dries indirizza verso la porta e la trova, con Murillo che non riece a deviare.

Il Var conferma.

2-0 Napoli.

Dentro Gabbiadini, esce Caprari.

Il Napoli in scioltezza, taglio da sinistra a destra di Mertens per Callejon, con Josè che si coordina e fa partire un bolide a volo, alzato sulla traversa da Audero a mano piena.

Il solito Quagliarella ci riprova con un tiro a volo da fuori, palla di poco fuori sul primo palo.

A 15 dalla fine entra Insigne per Elmas.

Il Napoli rischia di prendere gol, cross di Murru dalla sinistra (prima volta sorpreso Di Lorenzo) e Gabbiadini a centro area da due passi, in spaccata, riesce solo a toccare , ma non a deviare in porta.

Ultimo cambio nella Samp, esce Rigoni, entra De Paoli, mentre nel Napoli esce Mertens, che si prende la standing ovation del San Paolo e entra Younes.

Il Napoli concede un’altra occasione a Gabbiadini con Piotr e fabian che non fanno filtro, ma il tiro dal limite, da ottima posizione per uno con il suo sinistro, per fortuna è molto alto.

Insigne ha 3 buone occasioni, tiro a giro ben preparato e indirizzato, di pochissimo fuori sul secondo palo, poi su palla filtrante di Callejon non ha spazio e conclude sul portiere in uscita. Infine un suo tiro cross per poco non beffa Audero, che devia la palla all’ultimo istante.

Sono 5 i minuti di recupero, ma la gara finisce così.

2-0

#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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