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Vittoria (2-1) a Genova nell’acqua (Santa) : Napoli 2°posto in solitaria

Il Napoli dopo le fatiche di Champions e prima della terza sosta del campionato vince 2-1 a Genova contro i cugini.

Reti nella ripresa di Fabian Ruiz e autogol di Biraschi, che ribaltano il vantaggio iniziale di un ottimo Kouame.

Una vittoria insperata, dopo un primo tempo giocato male in cui siamo andati sotto di un gol e una ripresa su un campo di pallanuoto, dove tutto si poteva fare tranne che giocare a calcio.

C’è voluto un gran carattere e una gran dose di buona sorte per cacciare 3 punti dalle sabbie mobili dell’acquitrinio di Marassi, un gran gol di Fabian e una pozzanghera amica, quando le speranze di ribaltare la situazione erano affidate unicamente al Dio Pallone.

3 punti pesantissimi, non solo perchè arrivati in quelle situazioni metereoligiche, ma soprattutto perchè giunte dopo le fatiche di Champions (ne sanno qualcosa Inter, Milan e Lazio, che ieri hanno perso tutte punti).

Si arriva alla terza sosta più sereni e secondi (da soli).

La Juve, invece, gioca un campionato a se, batte anche il Milan dell’ex Higuain, che contribuisce molto alla vittoria dei bianconeri (sbaglia il rigore e si fa espellere, mostrando tutti i suoi limiti caratteriali, ben noti), al pari di un pessimo Mazzoleni, che non vede un rigore solare e la netta espulsione di Benatia (per fallo di mano volontario in area, con cui evita un potenziale gol) e gestisce molto male il resto della gara.

Ma non c’è da stupirsi, anzi queste sono conferme che ogni tanto servono ai sognatori.

Ma tralasciamo quello che col calcio ha poco a che fare.

Gli azzurri conquistano la loro 9^ vittoria sulle 12 partite disputate, confermano di avere il miglior attacco del Campionato (26 reti), migliorando lo score difensivo (siamo la 4^ difesa della serie A, mirando a diventare la seconda, dopo che l’Inter…era la migliore…ha preso 4 schiaffi a Bergamo).

Colgo l’occasione per pubblicare subito la classifica di gol e assist stagionale.

INSIGNE 10 gol + 3 assist = 13

MERTENS 8 gol +4 assist =12

CALLEJON 7 assist =7

MILIK 4 gol + 2 assist = 6

VERDI 1 gol e 1 assist = 2

PIOTR 2 gol = 2

ALLAN 2 assist = 2

FABIAN RUIZ 2 gol= 2

KOULIBALY 1 assist =1

ROG = 1 gol

OUNAS 1 gol = 1

HYSAJ 1 assist = 1

Poco da dire sulla gara, anche perchè la ripresa offre più spunti natatori che calcistici.

Ancelotti fa poco turn over, intuendo la pericolosità della gara.

Tiena ancora in panca Malcuit, Diawara e Rog che restano seduti con i recuperati Luperto e Ounas, l’enigmatico Ghoulam e alcuni giocatori che hanno sostenuto le fatiche di Coppa come Maksimovic, Mertens e Ruiz.

Anche Ospina confermato tra i pali, lascerà il posto a Karnezis alla prossima col Chievo al San Paolo dopo la sosta e il viaggio transoceanico con la Colombia (che stavolta si accollerà anche Allan, alla prima meritatissima convocazione col Brasile).

In campo chi non ha giocato in Europa e che dovrebbe dare migliore affidamento : Piotr, Milik e Hysaj.

I 3 hanno disputato una gara negativa, i 2 polacchi forse anche delusi per l’esclusione ormai fissa dall’11 titolare in Champions.

Il Genoa, con Juric all’ultima spiaggia (Giochi Preziosi), schiera un 3-5-2 equilibrato, con Lazovic e Romulo esterni e Piatek e Kouame di punta.

Il Napoli non gioca un buon primo tempo, l’unico commentabile.

Distanza tra i reparti, molti errori tecnici, non proprio una signora gara.

Albiol e Koulibaly reggono la baracca con buoni interventi centrali.

Il Genoa riparte in praterie , lasciate dagli azzurri in mezzo al campo, con troppe palle perse e non recuperate sulla trequarti avversaria.

Piotr il peggiore, ne perde alcune sanguinose, non riuscendo a offrire nè precisione offensiva, nè la giusta copertura sinistra.

Anche Allan non appare nella sua miglior giornata, sbaglia in fase di costruzione e, nonostante corsa e generosità, non offre il suo solito apporto difensivo.

Marek il più lucido in mezzo al campo, anche senza fare chissà che.

Hysaj lascia troppo spesso spazio a Lazovic, mal coperto da Callejon, anche lui in giornata di non particolare vena e grazia.

Insigne gioca benino nel grigiore generale, coglie un palo sfortuna con una gran bella conclusione e libera in areea Callejon per la seconda più grande occasione del primo tempo con Milik che devia in porta da meno di un paio di metri e radu che fa un miracolo, alzando d’istinto sopra la traversa. Un gol, che sembrava già fatto.

Nonostante la gara poco attenta e precisa il Napoli ha le occasioni migliori sino al gol del vantaggio genoano, arrivato grazie a un bellissimo cross di Romulo dalla trequarti, che sorprende Hysaj, che non indovina la traiettoria e lascia solo Kouame a battere di testa l’incolpevole Ospina sul secondo palo.

Gli azzurri non riescono a raddrizzare la gara nel primo tempo, anzi lasciano spazi pericolosi agli avversari, che ripartono in praterie, con Koulibaly e Albiol costretti a fare gli straordinari, spesso nell’uno contro uno.

Piotr sbaglia tanto, Milik si allarga e non incide, Ancelotti decide di metterli fuori subito, senza spettare tra primo e secondo tempo, in campo Mertens e Ruiz.

Su Genova scende il diluvio, difficilissimo giocare, tanto più per una squadra, come quella azzurra, che predilige il fraseggio e il gioco palla a terra.

La gara viene sospesa e poi ripresa su un campo dove non è possibile giocare a calcio.

Il tempo passa inesorabile tra i calci nelle pozzanghere.

Inaspettato arriva prima il pari di Ruiz, con un sinistro chirugico proprio al limite dell’area, dopo assist magico di Dries.

Un applauso a Fabian che sembrava avere un motore fuori bordo, montato per l’occasione.

Ci si ricorda della vittoria del Napoli di Diego a Marassi, con un sinistro magico alzato da Maradona nell’acqua che batte Bistazzoni.

Il miracolo si ripete e all’86° si materializza con una pozzanghera amica che fa schizzare la palla su punizione dalla sinistra di Rui e autogol di Biraschi, nell’estremo tentativo di anticipare Albiol in area.

2-1 Napoli e 3 punti che valgono oro.

Si ricomincia dopo la sosta con Napoli-Chievo (in cui il turn over sarà massiccio), prima della fondamentale gara di Champions al San Paolo contro la difensivissima Stella Rossa, da battere senza se e senza ma, sperando in buone notizie sotto la Tour Eiffel.

#FNS

 

 

 

 

 

 
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