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1-1 col Psg al San Paolo, qualificazione possibile

Il Napoli non riesce a compiere il passo più lungo verso la qualificazione, ma ottiene un pareggio che, alla luce della clamorosa sconfitta del Liverpool a Belgrado, ci tiene non solo in corsa per la qualificzione, con probabilità aumentate, ma ci colloca nuovamente al primo posto del Girone.

1-1, con reti di Bernat a primo tempo ormai scaduto e pareggio nella ripresa su rigore, abilmente conquistato da Callejon e freddamente realizzato da Insigne con una conclusione precisissima e imparabile all’angolino basso alla destra di Buffon.

Battere alla prossima la Stella Rossa al San Paolo, missione non impossibile nonostante la squadra serba sia tornata in corsa con il poco ipotizzabile 2-0 ai Reds a Belgrado, ci potrebbe dare la qualificazione immediata in caso di mancata vittoria del Psg in casa contro il Liverpool, ma amche il 70% di probabilità di passare il turno in caso di sconfitta degli inglesi.

A quel punto il Napoli andrà ad Anfield non solo con la possibilità del doppio risultato, ma anche con l’opzione sconfitta con un gol di scarto e almeno una rete realizzata, considerato l’1-0 casalingo contro gli uomini di Klopp.

Abbiamo considerevoli speranze di passare il turno, quindi, ma concentrazione deve restare altissima perchè è un girone ancora tutto da giocare, equilibratissimo, con le sorprese ancora dietro l’angolo. considerato quanto accaduto sino ad ora.

Il Napoli resta l’unico imbattuto, anche dopo le 3 gare con Liverpool e Psg e addirittura primo, come detto, restando nelle prime 2 dalla prima giornata, quindi meritando per ora sulla carta (e sul campo) la qualificazione.

Psg-Liverpool sarà un partitone senza esclusione di colpi e noi non dobbiamo commettere (non creduti) passi falsi al San Paolo contro la Stella Rossa, squadra che sa difendersi molto bene, ma che una volta passata in svantaggio lascia molto a desiderare, non avendo giocatori eccelsi per praticare un proficuo calcio offensivo.

FORMAZIONI e TATTICA

Ancelotti schiera la solita formazione che stupisce in Champions e che, quindi non si cambia.

Le 2 punte piccole appaiono scontate, con Dries tornato ai suoi livelli di forma.

La vera novità tattica è di Tuchel, che approfitta del momento poco felice di Cavani, bloccato nelle 2 settimane precedenti da problemi fisici (ed appena recuperato, va in panchina), schierando un difensore in più, come nel finale di Parigi e stavolta un 3-4-2-1 che un duplice scopo :

- contenere con 3 difensori gli attaccanti azzurri e mettere Di Maria e Neymar tra le linee, più accentrati, per cercare di sorprendere il Napoli.

Quindi out Cavani, dentro Kerher.

Buffon tra i pali dopo la squalifica di 3 turni. Ritorna Thiago Silva centrale per Kimpembe.

Sugli esterni Meunier e Bernat. A centrocampo Verratti e Draxler.

LA GARA

San Paolo gremito con oltre 50.000 spettatori.

Urlo della Champions con vette altissime di decibel.

Squadra pronta e concentrata.

Il Psg fa la partita, il Napoli resta attento e concentrato cercando la ficcante ripartenza.

Tattica giusta, soprattutto per non lasciare spazi ai parigini, che si districano bene con fraseggio e la tecnica dal primo pressing.

Al 5° minuto primo brivido con Neymar che va in profondità da destra (dopo palla persa da Callejon in mezzo al campo con palla al Napoli), palla all’indietro a Mbappe che prova il tiro dal limite e Koulibaly che lo mura per la prima volta, saranno 6 le chiusure provvidenziali e i 5 gli uno contro uno vinti, in una splendida gara di Kalidou.

Il Napoli manovra benissimo di rimessa, con azioni precise, ma che si spengono, come spesso accade, ai margini dell’area avversaria o sulla trequarti.

Ci prova Mertens con un paio di spunti, poco felici.

Il tridente non è precisissimo e anche Ruiz in appoggio non fa benissimo in fase di finalizzazione e ultimo passaggio.

Leit motiv della gara, fraseggio Psg, Napoli chiude, riparte bene, ma non riesce a finalizzare l’azione.

Ogni tanto qualcosa al Psg devi concedere, un tiro dalla sinistra di Mbappe in buona coordinazione di collo pieno finisce alto sulla traversa.

Un paio di uscite di Ospina sono provvidenziali, una alta in presa su cross di Meunier deviato da Hamsik e una bassa a valanga.

Gli azzuri tengono bene il campo, Koulibaly tampina Mbappe e lo disinnesca, Albiol e Maksimovic fanno buona guardia, molto bene Rui, con chiusure perentorie sulla fascia e appoggio alla azione offensiva , che non sempre conclude con precisione.

Allan combatte in mezzo al campo con Neymar, Hamsik svolge bene il compito tattico, impostando con buona precisione e velocità, si alza su Di Maria quando questi arretra il raggio di azione e va a tamponare su Draxler, lo stesso fa Allan con Neymar e Verratti. Un lavoro durissimo per entrambi.

Manca lo spunto del tridente.

Gli azzurri non riescono a creare grossi pericoli, se non nel finale con alcuni angoli e piazzati guadagnati e un tiro di Insigne deviato in angolo, ma tengono bene dietro, lasciando poche occasioni ai parigini. Unico tiro in porta di Di Maria da fuori, lento e centrale, bloccato da Ospina.

Primo tempo accorto e ben giocato sino alla trequarti avversaria, ma allo scadere, anzi a tempo scaduto succede l’impensabile.

Le due squadre aspettano il fischio finale dell’arbitro, Psg in possesso che scambia la palla con lentezza, il Napoli attende il fischio.

Improvviso passaggio di Thiago Silva su Mbappe, proprio al minuto 46 (uno di recupero), l’arbitro concede l’ultima azione, gli azzurri sembrano aver già la testa negli spogliatoi dopo lo sforzo profuso.

Invece Mbappe mette la palla in area da sinistra, nessuno chiude su Bernat, che arriva da dietro, Allan lo lascia ai compagni di difesa, Ruiz si distrae un attimo guardando con la coda dell’occhio chi potesse arrivare dietro di lui, è una frazione, un attimo, Bernat si incunea in area e cadendo riesce a mettere la palla in porta a pochi passi da Ospina.

Incredibile !!!

La partita era già finita, invece questo episodio ci costa caro, ci fa andare sotto e arrabbiare non poco.

RIPRESA

Il gol preso a tempo scaduto avrebbe ammazzato un cavallo, ma il Napoli resta con la testa sul collo e la rabbia si trasforma in energia positiva da sfogare sul campo e contro la difesa avversaria.

Comincia un’altra gara, Napoli arrembante, spettacolare e sciupone, grazie anche a 2 miracoli di Buffon su Mertens e a un salvataggio disperato di Thiago Silva sul tap in di Dries a porta sguarnita, dopo deviazione di Buffon su incursione di Callejon.

Dopo 5 minuti della ripresa parte l’assedio.

Maksimovic pericoloso di testa su angolo, palla alta

Il serbo scende ormai con continuità e fiducia, appoggiando l’azione con alcune palle filtranti precise e pericolose (3 assist spettacolari)

Rui fa lo stesso dall’altro lato, chiudendo con precisione un paio di ripartenze del Psg.

Il Napoli alza il baricentro, scioglie le redini, schiaccia il Psg nella propria area, recuperando velocemente le seconde palle.

Su filtrante di Maksimovic in area Dries tira in diagonale di prima intenzione e gran parata di Buffon che devia la palla, in tuffo sulla propria destra.

Il Napoli guadagna corner su corner.

Ci prova Ruiz dalla distanza e pallone deviato in angolo, sul quale Dries in area tenta il pallonetto, che Buffon in volo plastico alza sulla traversa indietreggiando.

Un vero e proprio bombardamento alla porta del Psg.

Tiri di Ruiz e Insigne ancora respinti. Ancora Ruiz da fuori, alto.

Arriva anche l’occasione per Callejon, che si coordina in area, ma il suo tiro, ben indirizzato trova una provvidenziale deviazione di Kerher.

Cross classico di Insigne dalla sinistra per l’inserimento di Callejon, Buffon anche qua ci mette una pezza.

4^ conclusione di Ruiz da fuori, anche questa non precisa.

Le azioni da gol sono tante.

La “Santeria” viene giù quando Marquinhos devia in porta da pochi passi, sfiorando il clamoroso autogol per anticipare Ruiz, ma la palla finisce proprio su Buffon, che para anche questa.

Il tempo di assistere a un break di Neymar e dopo 17 minuti di assedio il Napoli la pareggia con merito.

Palla in zona pericolosa dopo tocco errato di Thiago Silva, Callejon , bravissimo nella ripresa, ci crede e si fionda tra il difensore e Buffon, procurandosi un rigore netto, in maniera molto scaltra.

Giusto coronamento del’assedio. Insigne non si fa irretire, nè intimorire da Buffon e dai laser dei tifosi del Psg, che tentano di infastidirlo.

Freddo e preciso mette all’angolino.

1-1 al 62°.

Manca mezz’ora. Tutto è possibile.

Il Napoli non si getta avanti all’arma bianca, sa che gli avversari possono punire, ogni palla diventa pesantissima.

La difesa azzurra tiene bene, aumenta il fraseggio, il Napoli rallenta con giudizio.

Il Napoli rischia grosso per un intervento di Maksimovic che stende Bernat in area (unica ingenuità del difensore di una grandissima gara), l’arbitro non se la sente di fischiare il rigore per il tocco leggero, ma che è netto.

Comincia una girandola di cambi, tra il 70° e l’80°.

Entra Zielinski per uno stremato Ruiz (sempre titolare nelle ultime gare).

Poi Kimpembe per Meunier.

Nel Psg ultimi 10 minuti per Cavani (che non toccherà un pallone), con Ancelotti che inserisce Hysaj per Maksimovic, con Neymar che si allarga a sinistra.

Dries fa un movimento strano, attimi di apprensione, esce con Carletto che inserisce Ounas, più veloce e ficcante di Milik, visto che il Napoli paga un pò lo scotto dello sforzo profuso e deve contenere, cercando di ripartire.

Negli ultimi 15 minuti il Psg alza il ritmo, ma viene fuori un Allan mostruoso, che sradica palloni agli avversari e morde le caviglie di Neymar e soci, con foga, irruenza, ma con correttezza.

Dove non c’è Allan, c’è Koulibaly, che con Albiol ferma ogni tentativo, perfetti negli ultimi 15 minuti.

Finisce 1-1 con gli azzurri che tengono botta sino al termine, fermando il Psg.

Bene Ospina, ormai una certezza.

Grandissima partita di Maksimovic e Mario Rui. (forse per entrambi la migliore in carriera, almeno difensivamente parlando per il terzino portoghese)

KK imperiale, con la sicurezza di Albiol.

Bene Hamsik, gran partita dal punto di vista tattico e del sacrificio, oltre alla buona tencica con cui fa girare la palla. Sta entrando nel ruolo ogni volta con maggior consapevolezza.

Allan mostruoso, soprattutto nei finali di gara, oggi determinante (ben 13 palle recuperate).

Difficile individuare il migliore con un super Callejon nella ripresa.

Bravi tutti e un applauso a Lorenzo per il rigore decisivo e il 10° gol stagionale.

#FNS

 

 

 

 
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