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Le fatiche di Champions fermano di nuovo il Napoli : 0-0 col Chievo

Un Napoli stremato dalle fatiche di Champions e con tanti uomini stanchi non riesce ad espugnare il Bentegodi e, pur giocando una gara difensivamente accorta e con la testa giusta, non riesce a portare a casa i 3 punti, mettendo a segno un “golletto”che avrebbe potuto incidere sulla gara.

Il Manchester City ci leva dunque 6 punti nel Girone di Champions e 4 in Campionato, imponendoci due 0-0, quello con l’Inter e questo di ieri.

Gli azzurri devono fare i conti con il venir meno delle energie di alcuni uomini chiave, dopo aver perso Milik e Ghoulam per tutta la stagione (o quasi) :

- l’assenza di Milik costringe ormai da oltre un mese Mertens a giocare sempre, non avendo soluzioni tampone in attacco come prima punta, privandoci altresì della possibilità di cambiare modulo in corso di gara, soluzione che ci avrebbe permesso di sbloccare alcune gare complicate.

- quella di Ghoulam, oltre alla perdita di un elemento fondamentale, non poteva non causarci anche qualche problema nell’immediato, considerato che il suo sostituto, Mario Rui, sino ad ora con condizione approssimativa (che non gli aveva mai consentito di giocare, tantomeno al cospetto di Faouzi in gran spolvero), non è ancora pronto a disputare tutti i 90 minuti ( e ovviamente non ha lo stesso spessore del compagno di reparto).

Il Napoli sino ad ora ha applicato un turn over moderato, la media è di 2,8 rotazioni a partita (la Roma 5,6 ad esempio) e a Sarri questo viene contestato, a torto o a ragione.

Anche a Mazzarri veniva contestato, mentre  Benitez veniva criticato per la situazione opposta, ossia di farne in eccesso.

E’ vero che c’è sempre una via di mezzo, ma viene da chiederci : non è che in tutti e 3 i casi le riserve del Napoli non siano (o siano stati) all’altezzam dei titolari?

Maggio, Rui, Maksimovic, Chiriches, Ounas e Giaccherini (parlo di 2 reparti, anche perchè almeno a centrocampo le rotazioni bene o male si fanno, reparto dove se anche se le riserve non valgono i 3 che giocano di più, almeno la differenza non è poi tanto netta) non valgono Hysaj, Ghoulam, Albiol, KK, Callejon e Insigne.

Se questo è quello che il Napoli società può permettersi, perchè il tifoso chiede ed ambisce a vincere?

Questo lo si sapeva anche a inizio stagione, allora come si fa a parlare di Scudetto con la Champions da giocare?

E’ possibile giocarci le 2 competizioni e credere di poter tenere botta sino all’ultimo?

Certo i 2 crociati non facilitano, rendono ancor più difficile la stagione.

E allora perchè il tifoso si lamenta del pareggio col Chievo?

Il Napoli, come chiunque squadra che gioca la Champions, non può operare scelte, i giocatori, soprattutto i migliori, ambiscono a giocarla come deve essere, non si può credere che si faccia una scelta.

Da mesi che sorrido quando sento parlare di “patto Scudetto”tra i calciatori, come se il patto valesse anche nei confronti delle altre partecipanti.

Certo, ragionando per assurdo, questa rosa ti potrebbe consentire di competere giocando con i migliori una volta a settimana.

Non è un caso che i miglioramenti del Napoli, il miglior Napoli, nello scorso anno si sia visto dopo il Real Madrid , che ci ha fatto crescere, ma ci ha anche eliminato dalla Champions, garantendoci una sola gara a settimana.

Anzi, a voler essere ancor più precisi, i punti fondamentali, almeno per il secondo posto, l’anno scorso li abbiamo persi a cavallo con la semifinale di Coppa Italia con la Juve, gare infrasettimanali dove abbiamo applicato anche un pò di turn over in favore del Campionato e siamo stati per questo fatti fuori dalla Coppa Italia.

Inutile girare intorno al problema.

Forse, se errori ci sono stati, sono proprio quelli di aver voluto credere “anche inconsciamente” (come ha ipotizzato Sarri) di voler operare una scelta, ma anche avallata dalla scelta del Mister ad esempio di non schierare Mertens e Allan a Karkhiv, ma contro il Benevento.

Casomai se si fosse fatto  maggior turn over in Campionato non avremmo tutti questi punti in classifica, forse ne avremmo avuti 1-2 in più in Champions, ma poi?

Ne hai persi 4 e già il tifoso mugugna, figuriamoci con un Napoli da Scudetto (per molti, ma per fortuna non per tutti) al 4°-5° posto.

Ad inzio Campionato ho detto che lo Scudetto sarebbe stato un miracolo e che per vincerlo troppi fattori (anche astrali) sarebbero dovuti confluire, non perchè sono una “seccia” (come scriverebbe qualche buontempone, poco avvezzo alla scienza calcistica), ma perchè avevo valutato la rosa e le 3 competizioni da affrontare.

Ora è ancor più arduo, dopo aver perso 2 pedine molto importanti, delle 14-15 su cui potevi contare per ambire a traguardi più o meno prestigiosi.

Sono invece felicissimo per quel che il Napoli sta facendo (dispiaciuto per i “pochissimi” punti persi per strada) e per la posizione in classifica attuale, per i numeri della squadra, che sta primeggiando in Italia ed in Europa per i dati derivanti dal suo gioco.

Quindi, come ho scritto anche l’altra volta, sognare è bene, ma essere realisti (non pessimisti, come dice qualcuno) fa vedere le cose con più serenità ed obiettività ed evita sfoghi e frustrazioni di chi credeva e crede che il Napoli debba vincere.

La sosta ben venga ovviamente (al netto delle fatiche in Nazionale, con queste inutili soste che prima o poi andranno abolite dal sistema calcio), ma soprattutto per riprendere energie mentali ed il camminio sinora ben intrapreso.

#FNS

 
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