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Il Napoli perde col City….e purtroppo anche Ghoulam

Una serata tanto attesa per il gran calcio ed il bel gioco, si è trasformata in un mezzo incubo, non tanto per la gara e per la sconfitta, che sulla carta col City, la squadra più in forma d’Europa in questo momento, ci può anche stare, ma soprattutto per l’infortunio occorso a Ghoulam, tra i migliori giocatori in rosa, forse il migliore (con qualche suo compagno) di questo inizio di stagione.

Purtroppo la rottura del crociato, la seconda stagionale, non è una notizia che si può accettare di buon grado.

Il crociato si può rompere per casualità (una buca, uno scontro di gioco) o anche perchè un flessore non regge muscolarmente, ti fa sbagliare il movimento e ti parte, quindi l’affaticamento non è scluso in questo caso, e nessun medico mi potrà smentire credo.

Una rosa di 14-15 elementi, con 11 titolari e 3, 4, 5 buone alternative, che non ti garantiscono lo stesso livello, soprattutto nelle gare contro avversari di spessore, non era garanzia di nulla ad inizio stagione, men che meno adesso con 2 pedine (una fondamentale) perse e mancanti all’appello per un lungo periodo, troppo lungo per sperare di avere ambizioni.

C’è chi sognava e chi, pur essendo consapevole e realista, sotto sotto ci sperava (pur sapendo di non poter competere su 3 fronti…spero per loro).

Non a caso la Champions ci aveva dato poche gioie, soprattutto grazie alla maledetta serata di Karkhiv.

Non a caso si è combattuto alla pari (anzi meglio dell’avversario) con la potenza tecnica del City con gli 11 titolari per 20-25 minuti.

Ora toccherà a Mario Rui, che non è Ghoulam, ma è la sua riserva. Vedremo se la squadra riuscirà a tenere botta e quale sarà il suo rendimento.

Purtroppo non si deve ragionare con i se o con i ma, gli infortuni fanno parte del gioco, del calcio moderno, ai quali si sopperisce con le rose ampie, per chi se le può permettere.

Se avessimo avuto Strinic…se avessimo avuto un terzo attaccante….sono discorsi poco comprensibili, non deve interessare ieri, ma l’oggi e il domani, con la consapevolezza “ab origine” che la rosa non era attrezzata per 3 competizioni (e non per forza per colpa del Presidente), che il Napoli ha una storia e una società che ha vinto 2 Scudetti e in Europa grazie a Maradona e che vincere per noi non è certo la normalità e che aldilà dei sogni (leciti del tifoso) per vincere sono tanti i fattori che devono confluire, non basta il gioco e il Mister, al quale spesso si chiedono intuizioni, che sanno più di miracoli.

Certo chiedere e ottenere Strinic indietro dalla Sampdoria può sembrare ironia, ma sarebbe veramente la soluzione migliore, anche se poco percorribile.

La gara col City di ieri ha detto molto :

- che con gli 11 titolari e solo con loro siamo una squadra molto forte.

- che per competere a certi livelli devi avere un’esperienza e una capacità che ancora non possediamo, seppur migliorati.

- che abbiamo limiti nel Dna sulle palle alte in difesa (Hysaj non è un gran saltatore, Maggio è la seconda volta che non aggredisce la palla come di dovere, come fu con l’Atalanta sul gol di Cristante)

Questo al netto dello scarso rendimento di Hamsik da inizio stagione e degli episodi che non ci hanno detto bene, per sfortuna (infortunio Ghoulam) o per demeriti (gol sbagliato da Callejon e ripartenza concessa al City, momento topico della gara e decisivo dal possibile 3-2 al 2-3).

Credo che dopo l’infortunio di Faouzi il City ci possa interessare anche un pò meno.

Curioso e speranzoso di vedere la reazione col Chievo, campo e avversario ostico, dopo fatiche psicofisiche indicibili e con turnover ormai obbligato.

Ai tifosi : divertiamoci, non esasperatevi in polemiche e critiche eccessive, che tanto la realtà è questa e la stagione lunga, l’obiettivo resta il podio.

#FNS

 

 
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