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LE PAGELLE di NAPOLI-BOLOGNA

REINA 4,5

Voto condizionato ovviamente dalla papera sul gol di Verdi. E dire che era partito benissimo salvando il risultato con un ottimo intervento su Dzemaili dopo soli 3 minuti. Difficile parare e mantenere alta la concentrazione quando ti arrivano 2-3 tiri in porta a partita, ti raffreddi anche mentalmente. Il lavoro dei portieri delle grandi squadre però è proprio questo, saper farsi trovare pronti nelle rare occasioni in cui serve. Da un pò di tempo (anche nella passata stagione) ci ha abituati ad ammirarlo nelle uscite (alte e di piedi), ma a qualche incertezza di troppo tra i pali, con difficoltà a valutare le traiettorie di questi palloni tecnologicamente sofisticati e leggeri. Non siamo al livello dello “Jaboulani”, un vero e proprio “Super Tele”, umiliante per il gioco del calcio, ma poco ci manca. Nel suo caso è escluso che la traiettoria, pur beffarda, abbia potuto influire più di tanto, considerata la distanza siderale da cui è partito il tiro e la visuale totalmente sgombra. O troppa sicurezza di prenderla o difetto di concentrazione (che non deve più capitare) o, a questo punto, qualche problema di vista.

HYSAJ 5,5

Non ha cominciato proprio alla grande la stagione. Ha sofferto gli attaccanti del Pescara, ha sofferto Niang, ha sbagliato a Kiev sul gol subito e  nel primo tempo ha talvolta patito la velocità del 17enne ucraino che agiva da suo lato. Ieri Krejci è stato avversario probante, che ha messo in mezzo da quella parte 4-5 cross pericolosi e anche con lui a tratti non sono state rose e fiori. Abbiamo negli occhi un Hysaj invalicabile, quasi disumano, mentre nelle prima 4 gare è tornato su livelli terrestri, non insufficienti, ma non da alieno della fascia difensiva destra. Primo tempo in cui è sceso senza particolare costrutto solo in un paio di occasioni. Nel secondo ha sofferto abbastanza come tutta la squadra.

STRINIC 6+

Al debutto stagionale non ha demeritato. Molto bene nel primo tempo, in cui non ha concesso nulla a Di Francesco, grazie anche all’apporto di tutta la squadra in fase difensiva. Anzi è stato bravo non solo difensivamente, ma ha anche appoggiato l’azione offensiva, arrivando al cross in 3 occasioni (2 volte bene, uno lungo), Nella ripresa in difficoltà soprattutto per il calare di forze ed energie (crampi dopo poco più di un ora di gioco). Non era abituato a reggere a ritmi elevti i 90 minuti e Sarri lo ha sostituito con Ghoulam dopo 20 minuti (sostituzione felice, perchè dopo appena pochi secondi è arrivato, casualmente, il vantaggio di Milik).

KOULIBALY 6,5

Un primo tempo perfetto, non tanto in fase difensiva dove ha svolto un lavoro relativamente probante, perchè il Bologna era senza attaccanti e la fase difensiva di centrocampo e attacco degli azzurri gli ha consentito interventi tranquilli per uno come lui, ma molto buono in fase di impostazione. Nella ripresa balla con tutta la squadra : un errore proprio in fase di possesso (pericoloso) e non sempre attento dietro, maluccio in un paio di occasioni (posizione su cross di Krejci bucato e si è fatto saltare in uscita alta da Rizzo con Reina salvato da Ghoulam).

ALBIOL 5+ Il peggiore degli azzurri. Continua a sbagliare in fase di impostazione con molta frequenza, 3-4 errori con conseguente pericolosa ripartenza avversaria sono troppi. Anche a Kiev 2-3. Chiude un pò in ritardo sul tiro di Dzemaili. Per il resto tiene bene la linea difensiva e sopperisce con l’esperienza a un’evidente stanchezza. L’età avanza e siamo a 5 gare consecutive. Comprensibile la sua situazione con gli infortuni di Chiriches e Tonelli e Maksimovic non ancora pronto fisicamente e tatticamente.

JORGINHO 6+ Braccato fin quando è stato in campo da Nagy, che Donadoni gli appiccica addosso. E’ costretto a giocare spalle alle porta, ma è intelligente nello smistare palloni a ripetizione a destra e sinistra per Hamsik e Zielinski che fanno il suo lavoro in fase di impostazione, vanificando dal punto di vista del gioco la mossa tattica di Donadoni. Non batte più gli angoli (ed è un bene). Cala vistosamente nella ripresa. E’ uno dei più stanchi, perchè non solo non ha la resistenza di un Callejon o di un Hysaj, ma è quello che percorre più chilometri a gara, trovandosi sempre nel vivo del gioco, imposta, fa ripartire l’azione ed è sempre pronto in copertura. Calato lui (fulcro), non è un caso che il baricentro si è abbassato e tutta la squadra ne ha risentito. Urge riposo e Diawara. In alternativa anche Hamsik o Zielinski possono cimentarsi nel ruolo o cambiare schieramento, sempre a 3 , ma con Allan e Zielinski centrali e Hamsk avanti a loro (in alternanza col polacco). Soluzione tattica che potrebbe favorire anche l’ingresso di Rog.

ZIELINSKI 7+ Raramente ho visto un giocatore alla sua età giocare con questa personalità e padronanza, oltre a doti tecniche indiscusse e con abnegazione tattica quasi già da veterano. Ho scritto “Zielinski è il calcio”. Non solo per quello che mostra adesso, ma soprattutto per gli ampi margini di miglioramento che lo potrebbero portare ben presto nell’Olimpo dei Top Player. Corsa, tecnica, cattiveria agonistica, un centrocampista a tutto tondo, che può giocare in qualsiasi ruolo e in qualsiasi schema del centrocampo. Un acquisto top (era perfetto a gennaio , a dir la verità). Sa smistare la palla e portarla, spaccando il campo e la gara con i suoi affondi. Vissione di gioco e tiro. Insomma trovatemi un difetto, aldilà della giovane età che lo porta ad essere istintivo e a non scegliere sempre la soluzione giusta dopo la penetrazione bruciante. Sarà uno degli elementi decisivi della stagione, come lo è stato in questo inizio. 2-3 palle perse non scalfiscono di un millimetro una grande prestazione.

HAMSIK 7,5 Raramente così vivo e vitale (sempre al centro dell’azione), preciso nei passaggi e sfornatore di assist (9 aperture e verticalizzazioni da urlo nel solo primo tempo). Non perde un pallone. Inventa l’assist per il primo gol di Milik, va al tiro in 3 occasioni. Sempre al servizio della squadra, soprattutto quando va a fare il Jorginho nel finale di gara, seppur alla quinta gara consecutiva e con la stanchezza che sembra non patire (mezz’ora di riposo a Kiev è stata salutare e gli ha permesso di giocare con buona tenuta questa gara fino al termine). Anche lui dovrà riposare primo o poi. Prestazione super del Capitano, dopo alcune gare non brillantissime, a dir la verità (fatta eccezione per la gara di Palermo).

CALLEJON 7,5 Instancabile, perfetto nella doppia fase e stoccatore infallibile di inizio stagione ( ha sempre iniziato alla grande a livello di score realizzativo, lo ricordiamo nella stessa vena sottoporta l’anno scorso e nel primo anno di Benitez), Capocannoniere della serie A con 5 reti (1 assist) e a quota 50 reti in maglia zzurra. Seguito, anzi inseguito, a tutto campo da Torosidis, lo fa impazzire e arrabbiare quando lo sorprende alle spalle nel gol dell’1-0 , con un inserimento tempisticamente perfetto e un’incornata sul secondo palo da attaccante scafato.Non molla mai la presa e la sua indole lo porta a correre tutti i 90 minuti. Nel primo tempo , con il Napoli che gioca spesso centralmente e a sinistra fa una fase difensiva perfetta, segna e va al tiro. Ha l’intelligenza e la capacità di spostarsi a piacimento per il campo, offrendo soluzioni e superiorità numerica in altre  zone, dove si dirige anche per giocare qualche pallone ed essere sempre protagonista. Un inizio folgorante, ne gioca 5 e sembra essere riposato come nella prima gara.

INSIGNE 7- Primo tempo di grande spessore. Dialoga che è un piacere con i compagni, sbagliando meno del solito. Va al tiro pericolosamente in 4 occasioni, meno in altre 2 (in cui calcia debolmente). Si sacrifica in fase difensiva con un paio di ripiegamenti in cui recupera palle preziose al limite dell’area azzurra. Non riesce a segnare , ma l’assist a Callejon (il suo pezzo forte, da quella posizione) vale il prezzo del biglietto. Nella ripresa soffre con tutta la squadra, sbaglia qualcosina e perde un paio di palloni che danno il via a pericolose azioni di rimessa del Bologna. Si divora il gol del 3-1, vanificando lo splendido assist di Allan e la sua bellissima azione in percussione. Quasi impossibile sbagliare un gol così da qualla posizione a porta vuota, ma proprio per le leggi della fisica…avrà studiato Dzeko. Ma va bene così.

GABBIADINI 5+ 2 gare da titolare in campionato come Milik, segnale di fiducia da parte di Sarri, che non lo priva della possibilità di giocarsi le sue carte, adoperando un’alternanza tra le due prime punte. Come a Pescara la prestazione non è stata positiva, manca il gol, ma anche il tiro. I movimenti non sono sempre quelli giusti e se riceve poche palle dai compagni è dovuto anche a quello. Si sacrifica e fa bene il lavoro sporco in  copertura. Sappiamo che non è il suo ruolo congeniale quello di prima punta e che per caratteristiche deve fare la seconda, ma è il nostro attaccante e per questo gli va concessa fiducia, visto che i suoi gol e le sue buone prestazioni le ha sempre fatte, quindi va aspettato con pazienza. Pazienza e tranquillità che deve avere anche lui e accettare il periodo non proprio positivo finalmente con un sorriso, quello che vorrebbero vedere i tifosi del Napoli che lo hanno applaudito forte al momento della sostituzione, dimostrando un amore viscerale per Manolo.

MILIK 8 Che dire, chi se lo aspettava questo inizio adrenalinico del giovane e forte Arkadiusz. 3 doppiette (non a caso col doppio 9 sulle spalle), tutte decisive. Tocca pochi palloni e li trasforma in oro. Dopo la testa, che usa da bomber, anche 2 reti di sinistro, di tecnica e scaltrezza la prima, di personalità e potenza la seconda. Non credevo potesse avere questo impatto devastante, pur conoscendone le buoni doti, ritenendole non superiori a quelle di Gabbiadini dal punto di vista tecnico (soprattutto quelle relative al piede sinistro, che usano entrambi). Ovvio che i movimenti innati sono quelli della prima punta, quindi il paragone non regge, i giocatori sono del tutto diversi per caratteristiche. Entra e segna al primo pallone toccato, al secondo di nuovo gol e al terzo manda in porrta Zielinski provocando l’espulsione di Krafth. The Man of The Match in 3 gare. 6 reti in 3 gare e due spezzoni. Se il buongiorno si vede dal mattino, abbiamo trovato un altro pezzo da 90.

Ghoulam e Allan 6,5 Entrano nel finale e danno un grandissmo apporto, fondamentale per i 3 punti. Ecco cosa vuol dire la panchina lunga e la rosa ampia e l’abbiamo sfruttata al 50%, aspettando i 4 nuovi acquisti e il ritorno di Chiriches. La loro freschezza e la loro bravura fanno la differenza. Faouzi si propone, spinge, va al cross e salva un gol già fatto. Allan giganteggia sui centrocampisti del Bologna, serve un assist splendido a Insigne dopo azione spettacolare in percussione e serve a Milik la palla del terzo gol di testa (non sarà un vero e proprio assist, ma è fondamentale per recuperare la palla da cui nasce il gol).

 

 

 

 

 
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