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Possibilità di spesa sul mercato e quanto può investire AdL

“Scusate il ritardo” (mò ce vò), non scrivo da 10 giorni, quelli necessari ad eleborare il lutto, visto che viviamo di passione e la cessione di “quello a quelli” non poteva passare senza scossoni emotivi.

Ho evitato di sfogare scrivendo articoli che si sarebbero potuti trasformare in “querele”. Ora la “freva” è passata e forse anche il periodo di convalescenza, anche se resterà una delle pagine più antipatiche della storia del Napoli, che oggi compie 90 anni.

Per questo motivo ho anche deciso di mettere da parte ogni questione relativa allle colpe del Presidente in questi 3 mesi successivi alla chiusura della stagione calcistica, intesa come calcio giocato. Non solo e non tanto per aver consentito il passaggio del traditore agli “scolorati”, ma per non aver dato a Sarri la possibilità di allenare i rinforzi, che comunque arriveranno, sebbene alcuni con imbarazzante e deleterio ritardo.

Insomma per il tifoso 3 mesi di sofferenze indicibili, che saranno in parte mitigate dai sicuri nuovi arrivi (spiegherò perchè), ma che non dovranno più ripetersi, perchè abbiamo una passione che non si può svilire e una dignità che non può essere affossata , facendosi forza dei soli risultati, ottimi per carità, ma migliorabili con piccoli sforzi.

Il danaro non è l’unica cosa importante della vita, in base al quale si può pensare di “smerdare” una tifoseria intera, che è l’anima di questo Napoli e che consente una gestione societaria produttiva. Mi fermo qui.

Riparto da dove ci eravamo lasciati e dalle ipotesi che avevo fatto in caso di cessione di “quello”, che nonostante non fosse necessaria è avvenuta per il pagamento della clausola, per sopperire alla vendita di Pogba.

Avevo scritto :

Gli scenari sono molteplici,

- rinnovo del Pip(p)ita, con aumento di ingaggio di 2-2,5 milioni (senza rinnovo le speranze di trattenerlo sarebbero ridotte al lumicino, se non nulle, perchè avremo un Pipita poco felice e avremo perso l’investimento, quindi conoscendo AdL giusto un pò escludiamo questa possibilità quasi del tutto).

- cessione all’estero per la clausola o per una cifra minore della clausola (+ eventuale contropartita)

- ritorno della Juve su di lui in caso di cessione di Pogba ( a quel punto avrebbe i soldi da spendere necessariamente, nonostante Higuain sia un’operazione molto onerosa, tra clausola e ingaggio x 5 anni da circa 170-180 milioni)

Sappiamo che aldilà delle chiacchiere  il Presidente De Laurentiis tutela i propri investimenti (il Napoli investe al 90% su calciatori) e non farà eccezione per Gonzalo Iscariota.

Non a caso la clausola di 94,7 milioni corrisponde proprio al prezzo di cessione utile a rientrare di tutto l’investimento effettuato : 40 milioni di costo del cartellino e circa 55 milioni lordi di ingaggi in 5 anni.

Quindi fin qua ci siamo, l’investimento ha prodotto i frutti, una plusvalenza di circa 86,5 milioni, cosi calcolata :

sappiamo che il cartellino di”coso”, è stato (e sarà) ammortizzato per chi ancora non lo sapesse (come tutti i contratti quinquennali) secondo la formula di ammortamento decrescente : 40% primo anno, 30% il secondo, 20%, il terzo, 7% il quarto (quello attuale), 3% l’anno prossimo.

Allo stato abbiamo ammortizzato il 90% del cartellino, quindi la cessione per il valore della clausola il Napoli ottenuto una plusvalenza mostruosa di circa 85 milioni (94,7 meno il 10% ancora da ammortizzare negli ultimi 2 anni), risparmiando inoltre 22 milioni lordi, dell’ingaggio di Gonzalo degli ultimi 2 anni di contratto.

Avevo scritto ancora :

Se da un lato questi soldi consentirebbero al Napoli di avere una risorsa economica importantissima sia per il bilancio che per il mercato, non è tutto oro quello che luccica e vi spiego perchè .

- il peso (o comunque l’effetto) di una cessione di Higuain :

Rispetto allo scorso bilancio senza Champions (stagione 2015-2016, la prima di Sarri, chiusosi a 30 giugno 2016), che si chiuderà con un fatturato molto simile a quello dell’anno precedente a noi noto (137 mil del secondo anno di Benitez, con 13 di rosso, ampiamente coperto utilizzando solo 10% delle riserve allora accumulate 72 mil poi divenuti così 59), con qualcosina in più e qualcosina in meno di rosso (tra l’altro creato da AdL con l’acquisto di Grassi e quello di Tonelli a giugno), quest’anno ci saranno i soldi della Champions.

La Champions non solo porterà 30 milioni certi, ma ci farà raggiungere facilmente i 40 con gli incassi al botteghino, i bonus previsti nei contratti con gli sponsor, senza contare che se la Roma non superasse il preliminare e se Il Napoli passasse il girone saremo ben oltre i 50.

Non solo la Champions, ma 10 milioni in più il Napoli li avrà dai diritti televisivi della serie A e dai nuovi partner commerciali arriverà danaro fresco.

Il Napoli quindi, solo con questi soldi vedrà aumentato il fatturato in questa stagione dai 140-150 ipotizzabili nello scorso anno a quasi 200 milioni, avendo sul mercato a disposizione almeno 50-60 milioni per acquisto cartellini e rinnovi.

Ma vi è di più.

1) Un tesoretto di circa 50 milioni.

2 ) La soglia degli ammortamenti strutturali dei giocatori attualmente in rosa (senza considerare i nuovi acquisti) diminuirà di parecchio  e che le  cessioni potrebbero portare oltre a plusvalenze importantissime (Gabbiadini su tutti eventualmente), anche una notevole riduzione del monte ingaggi ( se partissero Zuniga, De Guzman, Rafael, Maggio (o Strinic), Valdifiori , Lopez, Gabbiadini, oltre “quello” di circa 15 mil netti, circa 30 lordi, ossia quelli necessari per i rinnovi di chi resta e gli ingaggi di chi arriva).

Il Napoli arriverebbe a un fatturato di circa 300 milioni, con costi di 120-130, il che significherebbe dover necessariamente spendere ben oltre 100 milioni per non pagare tasse, e fin qui non ci sarebbero problemi, visto che il tifoso sarebbe contento di costruire e rinforzare la squadra con questa barca di danari.

Ma che vuol dire acquistare giocatori per ben oltre 100 milioni? Diciamo 130 che è la cifra più vera.

Vuol dire che il monte ingaggi aumenterebbe e bisognerà stare attenti (ma questo è un problema relativo come spiegherò poi) e la soglia degli ammortamenti addirittura di 50 milioni e oltre (il costo del primo anno di ammortamento, ossia il 40%).

Quale sarebbe l’effetto ?

Nessun problema per l’anno che è appena iniziato visto che hai soldi e un introiti da 300 milioni, ma quale sarà il fatturato nell’anno successivo senza la cessione di “quello” e quindi senza l’incasso di circa 100 milioni e mettiamo senza Champions?

Il Napoli vedrebbe dimezzato i suoi introiti, che tornerebbero sui 150 miloni, con costi raddoppiati pari a 200 milioni, quindi o rischia il default o sarebbe costretto a smantellare gran parte della squadra, perdendo pezzi pregiati.

Nel prossimo articolo cercherò di spiegare con i numeri come ovviare atutto ciò e perchè il Napoli ora dovrà spendere, o meglio investire quasi tutta la somma in surplus ottenuta per non avere un utile tassabile elevato….in pratica un “INutile”.

 
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