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Vi presento il Legia Varsavia

Giovedì prosegue l’avventura europea degli azzurri nel girone di Europa League, dove temporaneamente il Napoli è al comando in virtù del pesante 5-0 inflitto al Bruges al San Paolo, che consente di tenere la testa della classifica per la differenza reti, nonostante sia a pari punti con il Midtjylland, che ha sconfitto in Danimarca i nostri prossimi rivali, i polacchi del Legia Varsavia.

LA STORIA

Il Legia Varsavia è una società gloriosa del calcio polacco, nasce nel 1916 durante la prima guerra Mondiale e partecipa al primo campionato polacco nel 1926, per restarci sino al 1938, arrivando al terzo posto in classifica come miglior risultato.

Squadra dell’esercito polacco vince i primi 2 campionati consecutivamente nel 1955 e 1956, partecipando alla prima Coppa dei Campioni (eliminato dallo Slovan Bratislava).

Negli anni 60 vince più volte la Coppa Nazionale e chiude il decennio con i suo terzo Scudetto. Ottiene anche il miglior risultato europeo nel 1964-65, eliminato nei quarti di finalòe della Coppa delle Coppe ad opera dei tedeschi del Monaco 1860.

Altro ottimo decennio quello degli anni 70, che inizia subito con uno scudetto vinto e prosegue con una prestigiosa semifinale di Coppa dei Campioni, persa contro il Feyenoord (che la vincerà) e un quarto di finale nell’anno successivo (perso con l’Atl.Madrid). Negli anni 70 incrocia e perde anche contro il Milan. Era il Legia di Deyna.

Negli anni 80 vince solo la Coppa nazionale. Sconfitto in Europa dall’Inter per due anni consecutivi.

Negli anni 90 il Legia vince di tutto, Campionato, Coppe nazionali e arriva di nuovo in semifinale di Coppa delle Coppe, dove batte la Sampdoria nei quarti, per poi essere eliminato dal Manchester Utd in semifinale. Gli viene anche revocato uno Scudetto, a pari punti con il Lodz, le due squadre si giocano il titolo per la differenza reti e fanno due goleade sospette. La federazione polacca le punisce e assegna il titolo di ufficio alla terza classificata, il Lech Poznan.

Dal 2000 in poi poche vittorie di prestigio, una Coppa Nazionale e eliminazioni precoci in Europa.

PALMARES

10 Campionati polacchi, 17 Coppe Nazionali e due SuperCoppa.

ALLENATORE

E’ il 46enne norvegese Berg, ex calciatore di Lillestrom, Blackburn (ha anche allenato queste due squadre) e Manchester Utd. Al Legia dal 2014.

STADIO e TIFOSERIA

Lo Stadio è il Stadion Miejski Legii Warszawa im. Marszałka Józef di 33.609 posti, rinnovato nel 2010. La tifoseria, non tanto amata in Polonia, in quanto il Legia era la squadra dell’esercito, è gemellata con la Juventus, quindi non sarà una trasferta tranquillissima per i tifosi azzurri.

LA ROSA e LA TATTICA

Il valore della rosa indica le basse potenzialità della squadra, visto che vale solo 23 milioni, veramente pochi per una squadra che ha più blasone che altro.

Lo schema tattico è il 4-2-3-1 o il 4-4-2, a seconda della presenza o meno del trequartista, che è il giovane 20enne Duda, ora infortunato e in serio dubbio per la gara contro il Napoli.

I CALCIATORI

PORTIERI

Il portiere titolare, inamovibile, è lo slovacco KUCIAK (30), un gigante di 1,94, ex West ham, Zlina e Vaslui, dal 2011 a difesa della porta del Legia, vanta anche 10 presenze con la nazionale slovacca.

Poche speranze di giocare hanno gli altri 2 portieri il 23enne SZUMSKI (arrivato quest’anno dal Piast) e il veterano MALARZ (35)

DIFESA a 4 Non certo imperforabile, con giocatori esperti, ma non irresistibili.

A destra il polacco BROZ (29), al Legia dal 2011, proveniente dal Lodz, dove ha giocato per quasi tutta la carriera, 3 presenze con la nazionale polacca.Viene preferito al compagno di reparto più giovane Bereszinski (23), under 21 della Polonia e ora anche della nazionale maggiore, arrivato dal Lodz nel 2013.

A sinistra il terzino titolare è il veterano Brzyski (33), terzino di spinta, che ha perso un pò della sua verve, al Legia dal 2013, proveniente dal Polonia Varsavia, dopo una carriera in patria, 7 presenze con la nazionale, ma non convocato dal 2010.

I difensori centrali sono il Capitano della squadra, Rzenizczak (28), da 8 stagioni al Legia, non un fulmine di guerra, ma con la giusta esperienza., il nuovo acquisto Pazdan, ex Byalistok e Gornik Z., 10 presenze in nazionale o l’esperto Lewczuk (30), ma può essere adattato anche il centrocampista difensivo Vranjes.

CENTROCAMPO A 2, con due interdittori, abili più a difendere che ad attaccare, posti a guardia della difesa.

Furman (23) è uno dei titolari, acquistato dal Tolosa 2 anni fa, è tornato in prestito al Legia per trovare spazio, ex under 21 polacco è nel giro della nazionale maggiore. 2 gol quest’anno in campionato.

Varanjes (28), bosniaco, è il mediano di corsa della squadra, anche lui 2 gol in Campionato, ex Pandurii e Cluj.

Jodlowiec (30) Un metro e 90, dovrebbe essere conosciuto dai tifosi azzurri perchè accostato al Napoli circa 5-6 anni fa ai tempi del d.g Marino, era tutto fatto, ma la madre si oppose al trasferimento. Non abbiamo perso molto , visto l’evolversi della sua carriera.

I Legia ha altri giovani, poco impiegati in prima squadra e l’infortunato Vrdoljak, croato 32enne.

L’ATTACCO è la punto forte (si fa per dire) della squadra, che ha messo a segno 22 reti in campionato in 10 gare. Il Legia gioca con due ali larghe e un trequartista o una seconda punta dietro la prima.

LE ALI sono il brasiliano Guillherme, a destra (24 anni), da inizio carriera in Portogallo con le maglie di Braga e Gil Vicente, 3 gol e 4 assist da inizio stagione e il polacco Kukharczik a sinistra, autore di 4 gol e 4 assist in stagione, da sempre nel Legia.

Il trequartista è la stella della squadra, DUDA, 20 anni,ma anche in dubbio per la gara di giovedì, come detto, slovacco e nazionale (under 21 e da under anche in nazionale maggiore, 3 presenze), arrivato dal Kosice nel 2014.

In assenza di Duda sta giocando la seconda punta Prjlovic, 25enne attaccante serbo, nato nelle giovanili del Parma, e vero globetrotter, avendo cambiato ben 10 squadre in carriera, per lui 5 gol e 2 assist in stagione.

La punta titolare è il serbo con passaporto ungherese Nicolics, 27 anni, arrivato in estate dal Videoton e autore di ben 12 reti e 4 assist, la metà di quante messe a segno da tutta la squadra.

Insomma una compagine non trascendentale, con qualche buona individualità in attacco, ma squadra da battaglia, che cercherà di mettere in difficoltà la difesa azzurra, ma che il Napoli, giocando con attenzione potrà punire agevolmente con i suoi attaccanti.

Basterà stare attenti e concentrati e non ci saranno molti problemi…mai sottovalutare l’avversario, anche se di categoria nettamente inferiore.

 

 

 

 
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