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NAPOLI : monte ingaggi e fatturato. Gli stipendi frenano il mercato azzurro.

Il monte ingaggi dei calciatori azzurri aumenta in maniera proporzionale al fatturato della società partenopea, il “salary cap” imposto dal Napoli è ormai un ricordo, almeno alle cifre che ricordavamo.

Già all’epoca di Marino la voce emolumenti corrispondeva al circa il 30-35% del fatturato, allora di gran lunga inferiore a quello attuale, ovviamente si parla degli ingaggi netti e non lordi (che arrivano quasi al doppio…le tasse e i contributi sono una zavorra, tanto più nel mondo dorato del calcio).

All’inizio della avventura in serie A il tetto fissato dal Napoli era di 1 milione di euro e l’ingaggio più alto era quello di Marcelo Zalayeta, di 800mila euro (per un totale di 19 milioni), superato dal primo rinnovo di Lavezzi 2 anni dopo (tetto a 1,5 milioni) a 1,1 milioni.

Già nell’anno successivo (il terzo di A) il tetto fu posto a 2 milioni e l’arrivo di Quagliarella posizionò l’attaccante al primo posto dei giocatori più pagati, con un ingaggio netto di 1,9 milioni di euro.

Cominciarono proprio quell’anno i primi attriti tra il presidente e il d.g Marino ed uno degli argomenti della frizione fu proprio il monte ingaggi, schizzato vertiginosamente da 20 a circa 40 milioni, un costo doppio (anche se anche il bilancio azzurro era quasi raddoppiato), ma con ingaggi troppo alti per giocatori che non ebbero un rendimento direttamente proporzionale a quanto percepito : Navarro, Datolo, Hoffer, oltre ad alcuni contratti onerosi stipulati l’anno della B per calciatori con basso rendimento ed alto costo che il Napoli si è trovato   sul groppone da Bucchi (in primis, prendeva quasi quanto Zuniga attualmente)..finanche alla meteora Rullo..per finire a Dalla Bona.

Da allora e per 3 anni, andato via Marino, il bilancio del Napoli è cresciuto vertiginosamente con la conquista della Champions League e gli introiti derivanti dalla Coppa e dai diritti televisivi, ma il monte ingaggi si è bloccatoper 2 anni restando molto basso rispetto alla crescita del fatturato, attestandosi sui 40 milioni con impercettibili aumenti dal 2009 al 2012.

Il tetto a 2 milioni ha resistito anche l’anno successivo con l’arrivo di Cavani che sostituì Quagliarella non solo sul campo, ma anche in testa alla classifica dei più pagati dalla società azzurra con un ingaggio di 1,8 milioni

Proprio nell’anno della Champions il tetto ingaggi aumentava a 2,5 milioni, con 3 azzurri che hanno sfondato il muro dei 2 milioni a stagione, Cavani (con il primo aumento ricevuto) a 2,2 milioni, Pandev a 2,3 milioni ed Hamsik a 2,1 milioni (quanto percepisce attualmente).

L’anno scorso l’aumento esponenziale del bilancio, dovuto anche alla cessione di Lavezzi, ha consentito agli azzurri di aumentare il monte ingaggi e di fare anche una eccezione per trattenere il matador, raddoppiandogli l’ingaggio e portandolo a 4, 4 milioni in un colpo, ma inserendo al contempo la clausola di cui tutti sappiamo e che ci ha consentito almeno di capitalizzare all’addio paventato dall’uruguaiano, che aveva già sentenziato la sua partenza con espressa richiesta di essere ceduto già alla stipula del nuovo contratto con l’adeguamento riportato.

Ora la conquista della Champions e la cessione del matador hanno fatto schizzare alle stelle il fatturato azzurro e la stagione 2013-2014 verrà ricordata come quella della svolta, anche per il costo degli ingaggi dei calciatori, con i nuovi arrivi che percepiscono compensi non da poco : a partire da Higuain (5,5 milioni netti), proseguendo con Reina (2,2 milioni), Callejon (2,6) e Albiol (2,1)…ai quali seguiranno i nuovi acquisti…e ai quali si accoderanno giocoforza gli adeguamenti per gli altri giocatori in rosa, almeno quelli più rappresentativi , da Hamsik (si tratta per il rinnovo al 2018 sui 4 milioni annui bonus inclusi) a Insigne (anche per lui si tratta sino al 2018 e si aumenterà sensibilmente l’ingaggio attuale di 700mila euro annui).

Molte voci di improbabili partenze, da Insigne (cercato da mezzo mondo), di Armero…e di Cannavaro ..sono messe in giro ad arte ed hanno un unico significato…l’aumento di stipendio…quello che il Napoli dovrebbe assicurare a Zuniga..e quello che la Juventus è pronto ad offrire al colombiano.

Insomma una bella gatta da pelare, perché ora come ora il monte ingaggi è già salito da 55 a quasi 80 milionicifra in aumento pari al 40% del totale…certo anche il fatturato del Napoli salirà  di pari passo..ma quale sarà il limite..e i nuovi acquisti ???…gli si potrà garantire un ingaggio superiore ai 2 milioni ???….e  Skrtel che ne prende 4…e Mascherano che ne prende 5,5…???…

Penso che il monte ingaggi non potrà salire ioltre a 10 milioni, quindi facciamoci il conto e cerchiamo di capire…se di acquisti ce ne vogliono 4 o 5 ..il loro ingaggio non potrà mai essere sopra i 2 milioni a testa…in media,,,è questo il motivo per cui ora come ora le trattative vanno vagliate e sono bloccate…   

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. Carlo Torre

    D’accordo Gianluca ma allora che si fa? Si prendono giovani di belle speranze come si e’ fatto all’epoca per Lavezzi e Cavani? Si, alla distanza medio-lunga rende ma il Napoli mi pare di capire che sia “obbligato” a vincere adesso. O al massimo dal prossimo anno.
    Altrimenti si chiederebbe, molto serenamente, alla societa’ calcio Napoli a quali obiettivi punta.
    Se mi si rispondesse ad un tranquillo quarto-quinto posto (attualmente il Napoli al di la’ di queste posizioni non andrebbe sicuramente), ne prenderei altrettanto serenamente atto e mi rassegnerei all’idea.
    Ma oggi, purtroppo, ancor piu’ di ieri, sono i soldi a fare la differenza e gli emiri del calcio inglese e frncese insegnano che le vittorie arrivano spendendo fiumi di denari. Il che, comunque, e’ di per se’ scandaloso soprattutto in un periodo di crisi in cui uno stipendio medio di un operaio e’ di circa mille euro al mese. Quando va bene.

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