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NAPOLI -CATANIA 2-0 al S. Paolo : Gli azzurri inseguono la Juve.

Il Napoli regola con un perentorio 2-0 il Catania con reti di Hamsik e Cannavaro negli ultimi 15 minuti del primo tempo e si mantiene a 3 lunghezze dalla Juventus, vittoriosa a Verona per 2-1 contro il Chievo nell’anticipo mattutino della domenica.

Rimangono invariate, dunque, le distanze trai gli azzurri e i bianconeri, dopo il temporaneo aggancio per il vittorioso anticipo contro gli etnei. Il campionato è ancora lungo e le insidie per la”vecchia signora” sono dietro l’angolo, con una Champions dispendiosa, in cui i bianconeri raggiungeranno quantomeno i quarti di finale, a meno di clamorose “debacles” contro il modesto Celtic.

Dopo una sessione di mercato invernale foriera di buono auspici, con acquisti mirati e “azzeccati” (almeno per me), il Napoli doveva mantenere alta la concentrazione sul campo e battere l’ostico Catania di Maran, contro il quale il Napoli aveva perso già 2 preziosi punti all’andata, non riuscendo a segnare in 11 contro 10 per 88 minuti, dopo la prematura espulsione del catanese Alvarez (avvenuta dopo 3 minuti dal fischio di inizio).

Avevamo parlato in sede di presentazione della gara del rebus tattico da risolvere per Mazzarri, privo degli squalificati Campagnaro e Britos (e con Uvini, Aronica e Fernandez partiti in sede di mercato), con Rolando ancora non pronto all’esordio e Grava , unico disponibile, che non giocava da circa 1 anno.

Era l’occasione propizia (e forse obbligata) per schierare la difesa a 4, con Mesto e Zuniga sui lati della difesa, ma anche stavolta Mazzarri ha preferito puntare sull’ “usato sicuro”, schierando Grava a destra e proponendo una difesa ibrida, a 3 in fase di impostazione e a 4 in fase difensiva, con Zuniga che si allineava con Grava, Cannavaro e Gamberini, nel tentativo di fermare Barrientos, largo a destra dell’attacco etneo e Grava che chiudeva su Gomez dal lato opposto, mentre il “toro” Bergessio era preso nella morsa Cannavaro-Gamberini.

In mezzo al campo Berahmi e Dzemaili a battagliare con Izco e Biagianti e con Lodi infastidito da Cavani o Hamsik in fase di impostazione. Mesto sulla destra era libero di attaccare Capuano (preferito a Marchese da Maran).

Pandev era deputato a giocare da sponda e a far salire la squadra (oggi ha conquistato il record di falli subiti), con Cavani ed Hamsik pronti all’inserimento negli spazi, ma anche a coprire su Lodi e Bellusci (che agiva da terzino destro) e ad impegnare i centrali catanesi, Spollli e Rolin (un duo di tutto rispetto…questo Rolin mi piace assai…).

Ma veniamo alla gara :

Si parte subito con 2 occasioni, una per parte : con Pandev che, sullo schema solito del calcio di inizio, viene servito da Mesto, effettua un “doppio sombrero” e tira dalla distanza alto sulla traversa (in precaria coordinazione è costretto ad affrettare il tiro e non fa scendere la palla come dovrebbe) e con Barrientos, che da fuori area calcia di poco alto sulla traversa, dopo respinta di testa di Gamberini.

Il Catania è aggressivo e concentrato, si chiude bene e non consente al Napoli di svolgere una manovra lucida e regolare, con gli azzurri sempre chiusi dai catanesi, ma bravi a frenare sul nascere le ripartenze del temibile attacco argentino, con Grava e Zuniga che imbavagliano Gomez e Barrientos e Cannavaro e Gamberini che lasciano le briciole a Bergessio. Bravi Berahmi (ammonito dopo soli 4 minuti di gioco) e Dzemaili in copertura e attacchi destinati alla fasce, con Zuniga che si fa pericoloso con alcune ottime discese nei primi minuti.

Il Napoli non trova sbocchi centrali e preferisce agire sula fascia destra, dove Mesto, libero da compiti particolari in marcatura, è libero di attaccare Capuano, trovandosi più volte nell’uno contro uno, senza sfruttare però le occasioni propizie.

Per fortuna alla mezz’ora la gara si sblocca, con Zuniga che parte dalla sinistra e tenta il tiro accentrandosi, deviazione di un difesore catanese e palla che giunge ad Hamsik, che si inserisce alla perfezione in area sul secondo palo e con un piatto destro spedisce la palla in rete dal basso verso l’alto. 1-0 per gli azzurri!!!

Il Catania regisce ed il ritmo si vivacizza, DeSanctis esita in uscita in un paio di occasioni e fa correre qualche brivido, che si trasforma in gelo quando a 10 minuti dal termine Zuniga tocca il pallone in area con la mano… per fortuna l’arbitro giudica involontario l’intervento per una spintarella di Bergessio che fa compier a Zuniga un gesto innaturale proprio con il braccio sinistro.

Gli azzurri vanno vicini al raddoppio con una punizione di Cavani che si stampa sulla traversa e rischiano con Grava che spinge un avversario, colpendone un altro con un pugno… anche qui l’arbitro decide di non condannare gli azzuri e si limita ad ammonire giustamente Grava.

I pericoli non finiscono qui, poco dopo Barrientos elude il fuorigioco degli azzurri e , perso da Zuniga, si ritrova libero a pochi metri dalla porta, sbagliando la conclusione a giro sul secondo palo.

Gol sbagliato gol subito, arriva subito il raddoppio degli azzurri con Cannavaro che ribadisce in rete in area un perfetto cross di Hamsik dalla sinistra (slovacco all’ennesimo passaggio vincente, il n°11, con cui diventa il miglior assist man d’Europa). superando un certo Iniesta). 2-0 e squadre negli spogliatoi!!!

Ad inizio ripresa il Napoli non entra in campo concentratissimo e concede troppo al Catania, che guadagna qualche angolo di troppo, su uno dei quali va a segno con Bergessio di testa, ma il gol viene annullato per un evidente fallo dell’attaccante su Zuniga, prima di battere indisturbato in rete.

Gli azzurri contengono, ma subiscono un pò il Catania, viene ammonito Dzemaili (che diffidato salterà il prossimo impegno contro la Lazio all’Olimpico di sabato).

Mazzarri al 18°minuto opera la sua prima sostituzione con Berahmi che, ammonito e a solito rischio espulsione, esce per Inler.

Il Napoli ci tenta con Cavani, che sbaglia il tempo dello stacco e spedisce fuori di testa su ottimo cross di Mesto, ma rischia di prendere gol su punizione a giro di Lodi al 20° minuto, che supera la barriera e trova un gran De Sanctis, pronto alla deviazione plastica in angolo, con la palla che girava rientrando pericolsamente vicino al palo.

Entrano Almiron per Izco e Insigne per Hamsik (a 15 dal termine), il Napoli non concretizza alcune pericolose ripartenze, con il catania sempre più sbilanciato in avanti, ma non subisce il gol, grazie agli otttimi Gamberini e Cannavaro, che chiudono tutti varchi nel finale (a 7 dal termine entra anche Armero).

Partita da vicere e portata a casa come da pronostico…ci attende un crocevia fondamentalela Lazio all’Olimpico nell’anticipo del sabato…una gara dalla quale si potrà cominciare a capire di che pasta siamo fatti !!!

 

 
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