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IL NAPOLI NON PASSA a CAGLIARI : 0-0 al Sant Elia…si procede a piccoli passi.

Un Napoli già dato per stanco alla vigilia, ma non certo per spacciato nella pur “ostica” trasferta sul “focoso” campo di Cagliari, non riesce ad imporsi in una partita con il risultato che non si sblocca, nonostante le numerose occasioni create dalle due squadre, soprattutto nel primo tempo.

Ci si aspettava un Cagliari aggressivo, sospinto dalla carica del caloroso pubblico sugli spalti, che aspettava al varco il Napoli, nella speranza di regalare un dispiacere ai napoletani, dopo la doppia sconfitta della scorsa stagione.

Invece il Napoli ha tenuto bene il campo, con personalità, nonostante il mini “turn over” operato da Mazzarri e la evidente stanchezza di alcuni dei suoi uomini, che si è fatta sentire alla distanza, annebbiando le menti e le giocate degli azzurri con il passare del tempo.

Molte le occasioni da gol da una parte e dall’altra, con il Napoli che non sfrutta quelle favorevoli ( e sono state molte, segnale che la squadra ha comunque cercato di creare) ed è fortunato a non subire il gol nelle occasioni concesse al Cagliari, che non è riuscito a concretizzare, un pò per la imprecisione dei suoi attaccanti, ma anche che la bravura di De Sanctis, che nega un paio di gol agli isolani.

Ancora una volta sconcertante la prestazione di Cavani, sempre più un corpo estraneo e vagante in campo ( stanco per i numerosi impegni e fuori forma, oltre che  mentalmente distratto per questioni familiari:  la decisione di cambiare casa per spostarsi da Lucrino, dopo il furto subito, lo ha costretto ad alloggiare in albergo, con la famiglia durante la settimana). Lavezzi non era in particolare giornata di grazia, nervoso e arruffone, ed Hamsik  ha giocato in maniera deludente gli ultimi 25 minuti di gara. Solo Santana è apparso un pochino migliorato, proponendosi in attacco con buone giocate e risultando il più pericoloso dei suoi ( sfortunato nella clamorosa occasione in cui ha colto il palo in girata ed a colpo sicuro), almeno nel primo tempo. Bene la difesa, con Aronica in gran spolvero e buona prestazione di Fernandez. Dzemaili è stato utile e preciso in mezzo, Gargano stanco e non molto lucido. Zuniga e Dossena hanno fatto bene la loro parte sulle corsie esterne, sia nella fase difensiva, che in quella offensiva.

LA TATTICA della PARTITA

Mazzarri ha schierato Fernandez in posizione centrale al posto di Cannavaro, come paventato alla vigilia per far acquisire al centrale argentino il ritmo partita e la confidenza con il campo, in vista della trasferta di Monaco in Champions ( Cannavaro, come è ormai noto, è squalificato per somma di ammonizioni, tre e scattta la squalifica nei gironi della Coppa), con Campagnaro ed Aronica nella difesa a tre, per contenere i due attaccanti, Nenè e Thiago Ribeiro. Turno di riposo per Inler. gioca Dzemaili, e per Hamsik, rilevato da Santana, che parte titolare.

Lavezzi e Cavani si alternano nel ruolo di prima punta, mentre Santana svaria su tutto il fronte dell’attacco, partendo da ala ed accentrandosi, cercando di non dare punti di riferimento ai difensori del Cagliari.

Ficcadenti gioca con i quattro difensori in linea, con Biondini che si allarga sulla sinistra di centrocampo per controllare le avanzate di Zuniga e Cossu e Nainggolan che si invertono la posizione a destra per controllare le incursioni di Dossena suula corsia mancina del Napoli. Gargano e Dzemaili, contrastano Conti e Nainggolan al centro.

Queste le formazioni in campo:

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Nenè. A disposizione: Avramov, Perico, Ariaudo, Rui Sampaio, Ekdal, Larrivey, Ibarbo. All.: Ficcadenti

Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Fernandez, Aronica; Zuniga, Dzemaili, Gargano, Dossena; Santana, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Fideleff, Cannavaro, Inler, Maggio, Hamsik, Mascara. All.: Mazzarri

LA CRONACA della PARTITA

PRIMO TEMPO

Pronti via….e il Napoli parte sparato già al primo minuto, con un ottimo spunto di Santana dalla fascia destra e cross velenoso che taglia tutta l’area di rigore, con Cavani sul primo palo e Lavezzi che taglia verso il centro, che non arrivano sul pallone di poco, arriva Dossena dalla sinistra di gran carriera e di esterno sinistro a botta sicura in diagonale sfiora il palo a portiere battuto, dando l‘illusione dell’immediato vantaggio.

Al 4° minuto il Cagliari risponde e Nenè, lanciato da Gargano (sconcertante) in solitudine verso la porta, si lascia ipnotizzare da De Sanctis, che a tu per tu con l’attaccante Cagliaritano  esce a valnga, compiendo un vero e proprio miracolo.

Al 6° minuto il Napoli si rende nuovamente pericoloso con Santana sulla fascia destra, tiro cross dell’argentino e palla che attraversa tutta l’area di rigore, con Dossena che stavolta non arriva all’appuntamento sul palo opposto.

Il Napoli sembra giocare bene, palla a terra, con Lavezzi che retrocede a centrocampo, subendo alcuni falli, non tutti fischiati dall’arbitro. Dossena e Zuniga tengono bene sulle corsie esterne, non disdegnando le sortite offensive.

Al 13° è proprio  Zuniga ad avere una buona occasione, su errato disimpegno di Nainngolan intercetta il pallone e viene anticipato dal portiere Agazzi in disperata uscita bassa, prima di poter raggiungere la palla e concludere a rete.

Al 15° il Cagliari si fa pericoloso su calcio d’angolo Canini di testa anticipa Aronica sul primo palo, ma la sua girata termina di poco fuori.

Al 20° Astori è costretto ad abbandonare il campo per un a botta subita da Lavezzi e viene rimpiazzato da Ariaudo al centro della difesa.

Al 23° il Napoli rischia ancora su calcio piazzato e Nenè di testa coglie la traversa, anticipando Zuniga ( non si capisce cosa ci facesse il colombiano sullo spilungone Nenè, che lo sovrasta per centimetri, in marcatura in area su calcio da fermo).

Il Napoli sembra subire un pò la pressione del Cagliari, ma non demorde, con Cavani che gioca più da terzino che da attaccante e con i difensori che cercano di saltare il centrocampo cagliaritano con lanci lunghi, non riuscendo a manovrare con continuità sulle fasce.

Alla mezz’ora il napoli conquista due calci d’angolo consecutivi e sul secondo Santana si trova all’improvviso libero in area e tutto solo gira la palla verso la porta cogliendo in pieno il palo alla destra del portire Agazzi.

Risponde il Cagliari con un bolide di Nainngolan da fuori area di controbalzo che coglie in pieno la parte bassa della traversa prima di infilarsi al “sette”.

Il Napoli fiora poco dopo il vantaggio con un colpo di testa di Santana su preciso cross di Dossena dalla sinistra, ma Agazzi devia in angolo proprio sulla linea di porta.

Nel finale ci prova ancora il Cagliari pericoloso sulle fasce con Biondini e Agostini, ma la azioni sfumano di poco, con Nenè che sfiora di nuovo il gol.

Il Pocho si innervosisce per la sua prestazione, con giocate che gli riescono molto raramente, e si fa ammonire per un fallo non grave, ma per un’entrata decisa. Forse poteva essere ammonito per l’entrata che aveva messo k.o. Astori e l’arbitro lo ha ricordato.

Primo tempo equilibrato e risultato tutto sommato giusto, con occasioni clamorose da entrabe le parti, il Napoli non riesce a portarsi in vantaggio, ma può definirsi soddisfatto perchè la sorte si bilancia equamente tra le due squadre. Il Napoli controlla bene la manovra del Cagliari e soffre solo su calci piazzati, oltre alle occasioni create da palle perse da Gargano e da Fernandez. Si propone a folate improvvise in avanti, anche se spesso deve ricorrere ai lanci in profondità per Lavezzi , che non trova lo scatto vincente. Cavani si aggira per il campo….lo “spettro” del Matador si limita ad aleggiare. Santana finalmente costruisce qualcosa di positivo, ma non di concreto purtroppo.

Dzemaili appare il più lucido in mezzo al campo ed Aronica il “leader” difensivo.

SECONDO TEMPO

Formazioni invariate.

Il Napoli parte all’attacco e su cross di Dossena, Lavezzi appena dentro l’area prova a girare verso la porta, ma il suo tiro finisce alle stelle.

Ci prova il Cagliari con due cross pericolosi su cui Campagnaro fa bene la diagonale e sventa la prima occasione, ma sul secondo cross si fa anticipare da Conti, che colpisce di testa, ma manda fuori.

Il Pocho continua a sbagliare e Mazzarri , vedendolo anche nervoso e già ammonito, lo sostituisce con Hamsik dopo circa 10 minuti dellla ripresa.Lo slovacco disputerà una mezz’ora senza sussulti e con molti errori e palle perse.

Tatticamente non è certo una mossa azzeccata, io avrei escluso Cavani evanescente e fuori gara, lasciando il Pocho come prima punta, anche se nervoso e non in giornata, almeno sempre capace dello scatto o dell’invenzione vincente, considerato che la stanchezza della squadra si faceva sentire con il passare dei minuti e che la ripartenza manovrata era sempre più rara, il baricentro era sempre più basso ed i lanci per gli scatti del Pocho potevano diventare un’arma più pericolosa e più rapida per raggiungere la porta avversaria.

Il Napoli arretra un pò il baricentro, appare stanco, e il Cagliari pressa, mettendolo in difficoltà ( De Sanctis è costretto a salvare su Biondini), le ripartenze si fanno più rare, solo Dossena con una buona discesa cerca di scuotere la squadra con un tiro dalla distanza non difficile per Agazzi, che blocca.

Al 23° Mazzarri sostituisce Santana , apparso meno presente e sempre più lontano dal vìvo del gioco nella seconda frazione, conMaggio, spostando Zuniga al posto di Santana in avanti, con Cavani che già dalla sostituzione di Lavezzi gioca da prima punta.

Ed al 25° entra anche Inler per l’infortunato Gargano, sospetto stiramento agli adduttori per l’uruguaiano.

Alla mezz’ora due occasioni per il Cagliari con Thiago Ribeiro, che per foruna è impreciso in fase di conclusione.

Al 31° occasionissima per Dzemaili che viene pescato da Hamsik in buona posizione sugli sviluppi di una grande azione di Zuniga, in ripartenza con numero tra due avversari sulla fascia destra, lo svizzero si accentra appena entrato in area , ma tira troppo centralmente e consenta ad Agazzi addirittura di blocare il pallone.

Il Cagliari sostituisce thiago Ribeiro con Ibarbo.

Ma è ancora il Napoli a sfiorare il vantaggio con una conclusione di Maggio in diagonale, che viene respinta da Agazzi, ma Cavani non si accorge nemmeno della deviazione e non segue l’azione, ad ulteriore dimostrazione della “svagatezza” della sua prestazione.

Tra qualche fallo di troppo, dettato dalla stanchezza generale, e  le 2 sostituzioni nelle fila dei cagliaritani, la partita si conclude sullo 0-0 e non permette al Napoli di fare considerevoli passi avanti, anzi gli azzurri sono attualmente staccati di 4 punti dal prossimo avversario in Campionato, l’Udinese dei Pozzo, di Guidolin , di Di Natale e dei “talent scouts” (che benissimo hanno operato anche quest’anno, portando ad Udine i vari, Danilo, Ekstrand, Neuton, Badu, Torje e compagnia), che comanda il campionato di serie A con 15 punti, davanti alla Juventus 13 punti ed al Cagliari a 12 p.

Il Napoli è stato raggiunto dalla Roma e dal Milan a quota 11 punti e rischia di essere staccato dalla Lazio, che affronterà il Bologna in trasferta nel posticipo serale.

Diventa fondamentale per il prosieguo del Campionato battere l’Udinese al San paolo….casomai con il ritorno al gol di Lavezzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. andrea

    GianLù il tuo commento la tua analisi non fanno una grinza. Commenti tecnici ed asettici da vera penna giornalistica e non solo ||
    Ma consentimi di fare delle analisi tecniche ( ne siamo 56 milioni in Italia )e da tifoso .
    Questi turn over ( e questo è il terzo ) mi danno la senzazione che vengono dall’alto e guarda caso proprio con squadre alla portata , che sistematicamente c’intosicano.
    9 punti persi alla settima , ma secondo è media da scudetto? ho l’impressione che abbiano fatto la bocca alla coppa campioni.
    Ma ha capito o presirent che se ascimm for siamo fuori da tutto anche dal campionato e che per due anni se non fa risultato addio coppe e campionato ?
    GianLù tinimm nu pup ca si chiamm Mazzari e o pupar che fa o presirent . ciao

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