Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Napoli arriva la ottava di fila : grazie a Ospina e Osimhen, 1-0 al Toro
formats

Napoli arriva la ottava di fila : grazie a Ospina e Osimhen, 1-0 al Toro

Il Napoli batte anche il Torino di Juric e conquista l’ottava vittoria su 8 in Campionato, con la squadra di Spalletti che eguaglia il record di vittorie del Napoli di Sarri.

Prestazione gagliarda contro il battagliero Torino di Juric, avversario ostico, soprattutto se non si riesce a sbloccare il risultato.

Gli azzurri, nonostante le occasioni ghiotte (rigore sbagliato da Insigne a metà primo tempo, rete annullata da Var a Di Lorenzo dopo meno di un’ora e un clamoroso palo di Lozano) hanno penato per non averla sbloccata, rischiando anche di subire in qualche occasione sui contropiedi granata, salvati da un paratone di Ospina e premiati da un grandissimo stacco di Osimhen, che ci regala la ottava gioia e gli ennesimi 3 punti.

Il Napoli mette 24 punti in cascina nelle prime 8, mostrando grande spirito di squadra e sacrificio, premiato dal risultato finale, giusto e meritato, ma ottenuto con qualche patema di troppo in una di quelle gare che, se ti gira storto, sappiamo che si possono anche non vincere o addirittura perdere, quindi una vittoria con gusto ancora maggiore.

Ma veniamo subito alla gara.

FORMAZIONI e TATTICA

Spalletti schiera l’11 preferito, badando poco alle fatiche di molti per le Nazionali,.

Continua solo con la staffetta Politano-Lozano, con il primo che viene scelto anche perchè il messicano è stato l’ultimo a tornare dal viaggio transoceanico, con Ospina, che resta titolare tra i pali.

Giocano i 3 reduci dalla trasferta africana, l’asse portante della squadra, con l’instancabile Di Lorenzo e ovviamente chi è rimasto a Napoli, come Rui, Fabian e Politano. In campo Insigne, che ne ha fatta solo una parziale in Nazionale.

Out Malcuit, Ounas e Manolas, gioca Rrahmani, ormai fisso accanto a KK.

Recuperati alla causa Dries e Demme, abili e arruolabili. Prima panca per Ghoulam e con Lobotka che rientra tra i convocati, ma ancora non pronti per giocare.

Juric disegna un 3-4-2-1 molto coperto, non potendo contare ancora su Belotti dal primo minuto e con alcuni elementi importanti out come Praet, Pjaca, Verdi, Edera e Zaza (che va in panca, ma non è pronto).

Spalletti applica qualche accorgimento tattico.

Sugli esterni il Toro ha Singo e Aina, che non possono essere tenuti a tutta fascia per ovvi motivi fisici (diversità di stazza e potenza) da Politano e Insigne, quindi il buon Luciano raddoppia sugli esterni con Rui e Di Lorenzo, con i nostri 2 esterni offensivi che hanno il doppio compito di tamponare e di accentrarsi tra le linee.

Fabian resta più arretrato ad impostare con i 2 centrali e Di Lorenzo viene liberato sulla fascia con il compito di offendere, stravolgendo la fascia di attacco, con Rui che resta guardingo e con compiti di impostazione a inizio azione e il terzino destro che spinge in coppia con Politano, tant’è che il Napoli atteccherà per il 39% delle azioni dal lato destro (si era arrivati ad attaccare a sinistra in altre occasioni con punte del 51%, ieri solo il 33% delle volte).

Juric piazza le su marcature a uomo a tutto campo.

Bremer su Osimhen, Djidji su Insigne, Aina su Politano, Singo su Rui, Linetty a tamponare su Fabian a inizio azione, Lukic e Mandragora (che si fa subito male e viene sostituito da Konè) a occuparsi di Anguissa e Piotr. Brekalo su Di Lorenzo e viceversa.

LA GARA

Il Toro parte aggressivo e il Napoli deve attendere 10 minuti per farsi pericoloso con una verticalizzazione di prima di Insigne per Osimhen e grande spunto del nigeriano, che si conclude con un bolide da fuori che non passa lontano dal palo, con Milinkovic-Savic che può solo guardare la palla spegnersi sul fondo, per sua fortuna.

Di Lorenzo sembra nella giornata buona, spinge molto a destra e crea la superiorità e la pericolosità, su un suo cross Osimhen ci arriva di testa, saltando alto su Bremer, ma la palla va alta sulla traversa, da buona posizione.

Il Torino si fa pericoloso su corner, con Bremer lasciato solo in area, che per fortuna impatta centrale, trovando Ospina pronto a bloccare la palla. Poi è Brekalo a provarci dal limite e ancora Ospina è bravo a non farsi sorprendere sul primo palo, deviando in angolo.

Il Napoli ci prova sui piazzati, che tanto ci hanno premiato in questo inizio, e Di Lorenzo trova il rigore per un ingenuo e falloso intervento di Konè.

Batte Insigne, fiacco e centrale e si fa respingere il rigore, non riprendendosi psicologicamente poi dall’errore.

Rui soffre un pò la fisicità di Singo, ma con l’aiuto di KK lo contiene, mentre Rrahamani è irreprensibile in marcatura.

Anguissa recupera palloni (alla fine ne contiamo 6) e mostra pezzi di grande tecnica in mezzo al campo, risultando come sempre uno dei migliori.

Prezioso Fabian, braccato da Linetty, ma che fa un lavoro oscuro di cucitura e chiusura (ben 8 gli interventi difensivi positivi) al limite della nostra area, vedendo poco per preciso compito tattica la metà campo avversaria.

Impalpabile anche stavolta Piotr, che poteva incidere e rischiare la giocata, ma si è limitato al compitino tattico e passaggi semplici, mostrando di non essere in un gran momento, dal quale prima o poi dovrà uscire.

Grande generosità di Politano e Lorenzo, entrambi poco concreti però, ai quali non riesce lo spunto e la giocata vincente, provata a più riprese, al contrario di Piotr (un pò in ombra).

Il Napoli non sfrutta i 3 dietro Osimhen e non riesce a sbloccarla, anche per il rigore sbagliato.

Il primo tempo si chiude sullo 0-0 e con il Torino che riesce ad essere pericoloso nel finale con azione di contropiede su generoso attacco del Napoli, che rischia un pò nel tentativo di sbloccarla allo scadere della prima frazione e si scopre.

La ripresa si apre senza sostituzioni.

Anche la seconda frazione ricalca il primo tempo con il Toro aggressivo e gli azzurri che si fanno pericolosi dopo 10 minuti su piazzato, la sblocca Di Lorenzo di testa, ma il Var annulla per millimetrico fuorigioco.

Dopo 15 minuti entra Lozano per un ormai spento Politano e dopo meno di 4 minuti il Chucky centra un palo clamoroso con un diagonale forte e preciso.

La giornata non sembra essere quella delle migliori.

Ci pensa Ospina al minuto 66 a compiere un miracolo da 2 passi su Brekalo, in slalom gigante, poi è lo stesso Brekalo a mangiarsi un gol con deviazione sul secondo palo, non lontano dalla porta.

Il Torino non sfrutta le sue occasioni.

Girandola di sostituzioni a 20 dal termine.

Nel Napoli fuori Insigne e Zielinski (autori di una gara sotto standard) e dentro Mertens accanto a Osimhen e Elmas (che si piazza a sinistra al posto di Lorenzo).

Il Napoli a 10 dal temine la sblocca.

Dries scambia in velocità, a mò di flipper, dal limite, doppio triangolo con Osimhen e KK, va sul fondo e mette sul primo palo, deviazione, palla che si impenna su Elmas, si alza e Osimhen imperioso mette le molle, si alza in cielo e buca la porta con una stilettata precisa di testa, mandando in visibilio il Maradona.

Un gol, un boato, una liberazione, uno sfoogo alla sofferenza, che ci libera un urlo da paura.

Napoli in vantaggio !!!.

10 minuti di sofferenza finale (con Lozano che esce per scelta tattica per Juan Jesus, un pò contrariato, ma capirà…ha già capito) più per apprensione che per pericolosità granata e vittoria n.8 portata a casa.

I punti sono 24.

I gol subiti solo 3 in 8 partite, dato confortante e che va tenuto in gran considerazione

Ora trasferta difficile all’Olimpico, prima della parentesi importante in El contro il Legia.

Doppio scontro con i polacchi da vincere per trovare la testa  del Girone e riprendere le possibilità di qualificazione.

#FNS

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>