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Napoli 7 bellezze, sbanca anche Firenze : 2-1 al Franchi

Il Napoli dopo la disavventura con lo Spartak in EL riprende la marcia in campionato e infila la settima vittoria nelle prime 7 gare, 2-1 ai viola a Firenze con reti di Lozano e Rrahmani, che ribaltano la rete iniziale di Martinez Quarta.

Napoli corsaro anche a Firenze, la più dura e la più difficile tra le prime battaglie settembrine, alla settima gara giocata ogni 3 giorni con un pò di stanchezza che affiora, ma che non limita gli azzurri e non gli preclude di chiudere il filotto conquistando gli ennesimi 3 punti.

Coesione, abnegazione, voglia di reagire alle avversità, già manifestate di sovente nelle altre gare, hanno consentito agli azzurri di venire a capo anche in questa temuta e difficile trasferta, non mollando niente in classifica.

Una gara in cui il Napoli ha saputo gestire le residue energie, riuscendo a ribaltare il punteggio, soffrendo e portando la croce e colpendo al momento giusto.

Ovviamente chi le vince tutte è al primo posto, ma la classifica lascia il tempo che trova dopo sole 7 partite e con avversari in scia agguerritissimi, il che conferma che questo Campionato è equilibratissimo e senza padrone incontrastato…pur non mettendo limiti alla provvidenza divina (e azzurra) per il prosieguo.

Il Napoli raccoglie tutte le residue energie, chiede l’ultimo sforzo prima della sosta ottobrina a Di Lorenzo, KK, Rui, Fabian, Anguissa, Lorenzo e Osimhen, che le hanno giocate tutte o quasi , senza mai lesinare una goccia di sudore e con impegno encomiabile.

Politano e Lozano in staffetta producono e segnano, ma non manca l’apporto degli altri :

- un grandissimo Rrahmani (ancora in gol su piazzato) non solo in difesa con KK, ma anche decisivo sui calci da fermo in area avversaria, che si lascia preferire a un non irreprensibile Manolas (per ora).

- sempre pronti a dare una mano Petagna, Elmas e Ounas

-recuperati alla causa Piotr e Meret, ora devono ritrovare forma e migliorare il rendimento, soprattutto il polacco, su cui puntiamo molto, deve dare continuità a prestazioni e giocate, mostrate solo con sprazzi di classe, ma con grosse pause e lunghe assenze durante le partite. Migliorerà forma, tenuta e rendimento giocando, dopo la fastidiosa botta al ginocchio che ne ha rallentato la preparazione a inizio stagione.

Sulla via del recupero Mertens, Demme e Lobotka, potranno trovare la piena forma grazie alla sosta, così come Juan Jesus, un pò ai margini in questo inizio, dopo 2 anni in cui ha giocato poco e niente.

Aspettiamo Ghoulam, più per curiosità che per concrete speranze di rinascita…ma mai dire mai.

I terzini di riserva non esaltano, anzi a sinistra non ci sono e abbiamo pagato un pò per questo in Europa, dove contiamo di fare meglio e bottino pieno nelle 2 sfide contro il Legia, decisive per il passaggio nel Girone.

Insomma un inizio di stagione con i fiocchi, grazie a Spalletti, capace di dare un gioco propositivo, equilibrio di squadra e sagacia tattica, oltre che coesione e convinzione nel gruppo, alimentata dai risultati.

I numeri dicono molto di questo inizio :

Napoli primo in A per

- punti (21) e rendimento (Rating 6,93)

- possesso (57,3%)

- precisione tecnica (89,1% passaggi riusciti)

- minor numero di gol subiti (3)…dato che ci fa particolarmente piacere

Secondo invece

per tiri 16,4 (dietro la Roma, 17,3 che ci ha scavalcato in questa giornata)

per reti segnate , 18, contro le 22 dell’Inter (forte di 2 set 6-0 e 6-1 contro Genoa e Bologna), quindi noi abbiamo distribuito un pò meglio.

CLASSIFICA di GOL e ASSIST /(stagionale)

Osimhen 7 gol = 7

Insigne 2+3 =5

Fabian 2+2 = 4

Lozano 2+2 = 4

Zielinski 1+2= 3

KK 2+1 = 3

Rrahmani 2 gol =2

Politano 1+1 = 2

M.Rui 2 assist = 2

Elmas 2 gol = 2

Petagna 1 gol = 1

Di Lorenzo 1 assist = 1

Ma veniamo alla gara di Firenze:

Spalletti cambia poco e ritorna qualche pedina sino ad ora titolare, come Ospina, Rrahmani, Anguissa.

Nonostante il tour de force alcuni giocatori hanno giocoforza speso meno energie in EL come Rui e Insigne (uno per l’espulsione prematura e la sostituzione anticipata l’altro), come Zielinski, Anguissa Osimhen, Lozano in campo solo un tempo (il messicano soli 15 minuti).

Di Lorenzo, KK e Fabian gli stakanovisti, ma pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a spendere le ultime energie rimaste.

Italiano schiera uno speculare 4-3-3 e si formano vari duelli uno contro uno.

Odriozola-Insigne, Lozano-Biraghi, Osimhen nella morsa Milankovic-Quarta, in mezzo al campo Piotr- Pulgar, Anguissa-Bonaventura e Fabian-Traore, poi Rui-Callejon- Di Lorenzo-Gonzalez e Vlahovic tenuto da KK e Rrahmani.

Il Napoli inizia alternando baricentro basso e scarico su Osimhen con pressione alta per cercare di rubare palla in zona pericolosa, in entrambe le circostanze dà la sensazione di poter colpire, ma non risulta molto pericoloso.

Gli azzurri giocano per lo più sul lato sinistro (alla fine gli attacchi da quel lato arrivano al 51% delle azioni totali, numeri da asse di sinistra sarriano), coinvolgendo poco Lozano, che sarebbe potuto diventare un’arma in più per gli spazi in ripartenza, ma non viene sfruttato a dovere.

L’occasione migliore per Anguissa di testa su corner, che mette al lato non molto lontano dai pali.

La Fiorentina parte forte, ma si perde nella trequarti avversaria con parecchi errori di misura nei passaggi e nei lanci. facendosi pericolosa con un bolide di Pulgar  respinto con buon riflesso da Ospina e sui piazzati, con Milenkovic.

Insigne e Osimhen tentano di scardinare la difesa viola, ma non riescono a dare concretezza alle loro giocate.

Linea difensiva azzurra impegnata a difendere, i terzini partecipano al gioco , ma offendono poco con Callejon e Gonzalez da tenere.

Fabian e Anguissa meno dinamici del solito, fanno il loro dovere, meno Piotr, che subisce un pò lo scarico quasi sistematico su Osimhen, venendo tagliato fuori dal gioco, con gli azzurri che cercano poco la manovra e gli uomini tra le linee.

Gara equilibrata che la Fiorentina sblocca su cormer, con Fabian che resta fermo, credendo che la traiettoria abbia sorpassato la linea di fondo, poco reattivo fa mettere al centro il pallone a Vlahovic sul quale si avventa Quarta, lasciato solo da Piotr (che lo stava marcando) e sul quale non accorciano i centrali azzurri.

Il difensore centrale argentino colpisce solo e indisturbato e batte Ospina.

Il Napoli reagisce e dopo 10 minuti riesce a trovare il pari, grazie all’ennesimo scatto di Osimhen, che si beve Quarta, che lo atterra in area senza mezzi termini, secondo rigore conquistato dalla furia nigeriana.

Calcia Insigne forte e centrale, con miracolone di Dragowski, sulla respinta il portiere anticipa Lorenzo che tenta il tap-in di testa, ma la palla arriva a Lozano che da pochi passi è bravo e scaltro a scaraventare la palla in porta.

1-1 con un pò di apprensione per il Var che valuta inesistente (giustamente) un ipotetico fallo di Insigne sul portiere.

Gli azzurri tengono botta nel finale, prima è Lozano ad impegnare il portiere viola con una percussione e tiro dal limite e poi  Osimhen sfiora l’eurogol in rovesciata a coronamento di una splendida azione corale di alto profilo.

Il secondo tempo si apre con la Fiorentina all’assalto, che cerca di sorprendere il Napoli, arivando vicina al gol del vantaggio con mischia dopo corner e poi con tiro respinto da Ospina.

Ma è il Napoli a sorpresa a segnare con schema su calcio piazzato, con Piotr che si allarga, poi torna verso la palla battendo al posto di Insigne e riuscendo ad ingannare la difesa viola. Ottimo il cross morbido di Piotr che trova Rrahmani sul secondo palo, abile a piazzare la palla da pochi passi sul palo lungo.

Napoli in vantaggio 2-1.

Gli azzurri si chiudono e ripartono, esce uno spento Zielinski, autore dell’assist vincente e di poco altro, ed entra un dinamico (ma poco preciso) Elmas, che non arriva per millimetri su un prezioso assist di Osimhen, dopo altra volata con cui si beve Quarta, che già ammonito lo lascia andare e non lo ferma con le cattive.

Entra anche Politano per Lozano per contenere e portare palla con preziosi spunti in velocità e maggiore freschezza atletica.

Fabian e Anguissa danno fondo alle loro ultime energie chiudendo tutti varchi e quando non ci sono loro ci pensa un immenso KK a togliere gli azzurri dalle castagne sul fuoco con alcuni interventi decisivi con i viola in superiorità numerica.

Il Napoli ha un’altra grossa occasione con Osimhen, che a botta sicura spara sull’esterno della rete.

Nella Fiorentina entrano prima Sottil per Callejon, poi Torreira per Pulgar.

Spalletti a 20 dal termine si cautela con Demme per Insigne, spostando Fabian in avanti e Elmas per Lorenzo, che non è proprio contento di uscire, per usare un eufemismo.

Demme ancora non abituato a ritmi elevati e alla partita cerca di chiudere i varchi, ma i suoi interventi sono spesso fuori tempo, ma c’è Anguissa che esce alla distanza e nel finale sradica 2-3 palle pericolose dai piedi degli attaccanti viola.

Il Napoli si compatta e riesce a portare a casa un risultato prezioso e una gara complicata, la più difficile delle 7 disputate, soprattutto per le energie profuse in Coppa e nelle partite precedenti.

Ora la sosta per recuperare gli infortunati e far acquistare forze a chi ha già recuperato dagli infortuni, ma non è ancora al top.

Nella speranza di sempre di non avere sorprese dalle nazionali, che ci hanno tolto già Lobotka per oltre un mese mell’ultima tornata di settembre.

Si ripartirà al Maradona contro il tembile Torino di Juric…in ricordo di quel Napoli-Verona, che andrebbe definitivamente cancellata con una sonora mazziata ai granata (non ce ne vogliano) e al suo allenatore.

#FNS

 
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