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Napoli 6 consapevole : 18 punti col 2-0 al Cagliari

Il Napoli batte anche lo “spauracchio” Cagliari dell’ex Mazzarri, 2-0 al Maradona, con reti di Osimhen e Insigne (su rigore), vincendo la sesta gara consecutiva, ossia tutte quelle disputate, mettendo 18 punti in cascina e lasciandosi alle spalle le dirette concorrenti per il posto Champions.

Una partita da prendere con le molle, non tanto per il valore degli avversari, ma per i 2 precedenti passi falsi con i sardi al S.Paolo, che dovevano essere cancellati con una prova vincente, e per le gare consecutive ogni 3 giorni, da ormai 3 settimane e la coperta corta a centrocampo per gli infortuni.

Il Napoli ha giocato una gara da squadra consapevole dei propri mezzi, senza esitazioni, con calma e gesso, senza strafare, dosando le energie per il gran caldo di ieri sera e per l’accumulo di fatica delle gare precedenti.

Tra l’altro Mazzarri non se l’è venuta giocare a viso aperto, ma ha badato a difendere con un centrocampo a 6 e 3 difensori centrali, con l’unico intento di non lasciare spazi e non essere umiliato, non abbandonando il fortino neppure sotto d 1 e 2 reti.

Dominio azzurro nel possesso e nella gestione della gara, con l’unica pecca veniale di non averla chiusa già nella prima frazione, ma comunque entro l’ora di gioco.

I numeri danno l’esatta dimensione del dominio e del controllo della gara da parte degli azzurri :

68% di possesso, 685 passaggi a 268, 887 tocchi, 377 passaggi nella metà campo avversaria, 93% di precisione,  25 lanci lunghi precisi su 34, 17 tiri 7 in porta e 14 occasioni create.

Fase difensiva attenta, palle perse prossime allo zero, attenti e aggressivi nell’immediato recupero della sfera e sulle seconde palle, fraseggio preciso, pericolosità sempre presente.

Anche i singoli non hanno deluso, prestazione sopra le righe di KK, Anguissa, Mario Rui e Osimhen.

Ma bravi tutti, in primis il Capitano Insigne, che ha mostrato numeri di alta scuola, non disdegnando coperture e sacrificio, mettendo a segno il rigore che ha messo la gara sui binari della tranquillità prima dell’ora di gioco.

Fabian un’ora su alti livelli, prima di ammainare le vele con Di Lorenzo, con i 2 stremati dalla fatica, che hanno badato al fraseggio e alle chiusure difensive, non accelerando più, lasciando a compagni più freschi le sortite avanzate.

Ma veniamo alla gara

Spalletti ripropone gli 11 di Genova con il solo Politano per Lozano.

Di Lorenzo stretto ad impostare a 3 con Rrahmani e KK, l’ampiezza lasciata Politano e Insigne, con Mario Rui che ha giocato da interno sinistro , entrando nel campo, quasi da mezzala, sulle tracce di nandez, annullato da un sontuoso portoghese, perfetto sia nelle chiusure che nell’appoggio all’azione, sempre attento, propositivo e positivo.

Rrahmani ha badato più ad impostare (114 i palloni giocati, più di tutti), con KK che si è messo in tasca Joao Pedro, unica punta utilizzata da Mazzarri, anticipandolo con puntualità e scorrrazzando per il campo all’occorrenza.

Grandissimo lavoro in entrambe le fasi di Fabian e Anguissa, che hanno chiuso tutti gli spazi e hanno comandato in mezzo al campo, come 2 centrocampisti di navigata esperienza, accelerando e decelerando, dettando ritmi e tempi della gara, indirizzata a loro piacimento.

Piotr meno appariscente e meno in forma, che si è illuminato a sprazzi, fornendo l’assist vincente ad Osimhen per il gol del vantaggio.

Osimhen veramente incontenibile, pressa, ruba palloni, instancabile, ha reso diamante ogni scarico con la sua agilità, prestanza e presenza, mandando al manicomio un difensore esperto e navigato come Godin, che attualmente fa fatica a stare dietro a un giocatore così dinamico e veloce, tant’è che annebbiato dai continui scatti e serpentine del nigeriano alla fine ha ceduto, abbattendolo platealmente in area.

Victor è un’arma impropria, con caratteristiche diverse è già sulla scia di Campioni come Cavani, Higuain e Mertens.

Mazzarri ha proposto un 3-6-1 catenacciaro assai, tubo centrale con Caceres-Godin e Ceppitelli, Gabbia a destra su Insigne, Lykogiannis su Politano, in mezzo al campo Deiola-Strootman-Nandez e Marin nel tentativo, molto vano direi,  di ingolfare gli spazi centralmente e ripartire (è accaduto molto di rado e senza pericoli corsi da Ospina, che ha vissuto una serata di estrema tranquillità).

Il Napoli ha palleggiato con sapienza e sagacia sino al vantaggio di Osimhen, cercando il varco giusto.

Il Cagliari non si è smosso dalla tattica iniziale nemmeno dopo il vantaggio azzurro, con gli uomini di Spalletti che hanno palleggiato, spesso anche bassi per far salire l’avversario e colpirlo di rimessa, ma la compagine sarda non è mai salita e mai si è scoperta.

Gli azzurri hanno tentato il raddoppio con azioni dagli esterni e con percussioni centrali, non riuscendo per tutto il resto della prima frazione a trovare il varco giusto per il raddoppio, ma hanno chiuso in vantaggio senza rischiare nulla.

Nella ripresa il Napoli ha cercato di essere più ficcante neggli ultimi metri e grazie all’ennessima percussione di Osimhen si è procurato ben presto il rigore del 2-0.

Nemmeno con il doppio svantaggio il Cagliari si è smosso.

I primi cambi al minuto 68 (Spalletti prima di quel minuto interviene con i cambi solo se ce n’è veramente bisogno), a riposo Piotr (che ancora non regge i 90) e dentro Elmas e il solito cambio Politano-Lozano.

Anche stavolta 10 minuti per Ounas e Petagna, al posto di Osimhen e Insigne, i mattatori offensivi della squadra.

I 2 nuovi entrati creano i presupposti per il terzo gol in alcune occasioni e sembrano subito in partita con grande spirito battagliero, che mostra in tutta evidenza la coesione del gruppo.

5 minuti nel finale anche per il rientrante Diego Demme, alla prima panchina stagionale come Mertens.

Stiamo recuperando i pezzi, con Lobotka che probabilmente recupererà nella sosta delle nazionali (spero e credo che resterà a Napoli) e Ghoulam , ancora non arruolabile, ma rientrato in gruppo.

Il Napoli vince 2-0 e chiude una settimana da favola, 3 partite ogni 3 giorni , 3 vittorie , 10 reti segnate e ZERO subite, mostrando condizione fisica, abnegazione, nessun calo di attenzione e voglia di vincere e portare a casa i risultati, oltre a un gioco offensivo ed un assetto equilibrato.

Un inizio scintillante, roseo al di là di ogni aspettativa.

Grandi meriti di Spalletti e del gruppo.

Ora si torna in campo, doppio appuntamento prima della sosta, prima in El al Maradona contro lo Spartak Mosca, poi una difficile e delicata trasferta a Firenze.

La gara con lo Spartak da vincere per il primo posto nel Girone, fondamentale più che mai quest’anno, con gli azzurri che salterebbero i 16esimi a febbraio nel caso -  situazione auspicabile anche in vista della Coppa d’Africa (vero incubo stagionale) – con passaggio agli ottavi direttamente a marzo.

A Firenze invece si deve tenere botta contro una squadra che ha mostrato carattere, sagacia tattica,, grazie a Italiano e con alcuni elementi di qualità superiore, su tutti un fortissimo Vlahovic.

Sarà curioso capire se Spalletti farà un pò di turnover in Coppa, considerata la ravvicinatissima trasferta in Toscana, in cui ci vorrà il miglior Napoli, con soli 2 giorni di relativo riposo.

Ma godiamoci le prime 6 vittorie ora.

#FNS

CLASSIFICA di GOL e ASSIST /(stagionale)

Osimhen 6 gol = 6

Insigne 2+3 = 5

Fabian 2+2 = 4

Lozano 1+2 = 3

KK 2+1 = 3

Politano 1+1 = 2

Zielinski 1+1 = 2

M.Rui 2 assist = 2

Elmas 1 gol = 1

Petagna 1 gol = 1

Rrahmani 1 gol =1

 

 
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