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Il Napoli paga cari 7 minuti di distrazione e perde 2-0 a Bergamo

Il Napoli perde a Bergamo e abdica in Campionato (per un già improbabile posto Champions), dove la rincorsa proprio sull’Atalanta era già, come ho scritto più volte, un miraggio, con la squadra di Gasp avanti di 12 punti e in buonissima forma.

Anche una vittoria ieri non avrebbe cambiato di molto lo stato delle cose, nonostante potesse accendere una flebile speranzella da qui alla fine.

Gli azzurri hanno disputato un buonissimo primo tempo, creando buone trame sino alla trequarti avversaria, perdendosi in fase di conclusione e finalizzazione dell’azione, con un tridente non in giornata di vena, con Lorenzo che si è sacrificato molto sulla fascia di competenza (ma ha concluso con scarsa incisività), un Dries poco ispirato e Politano ancora evanescente.

Peccato perchè nella prima frazione il Napoli è stato padrone a centrocampo con Demme-Piotr e Fabian superiori a Freuler-De Roon e Pasalic e bravi nella doppia fase, di copertura (l’Atalanta pericolosa solo con il Papu dalla distanza e su punizione) e sviluppo dell’azione offensiva.

Bene anche sugli esterni, con doppia copertura di esterni offensivi e terzini, che, almeno nella prima frazione sono riusciti a bloccare le temibili frecce di Gasp.

Solo Maksimovic è in difficoltà con la fisicità di Zapata, ma con l’aiuto di KK riesce a limitare i danni.

La nota dolente, come detto, è arrivata dalla poca concretezza offensiva, con gli azzurri che si sono persi nell’ultimo passaggio e hanno concluso in maniera velleitaria e imprecisa in ben 6 occasioni favorevoli.

Inizia Insigne dopo solo 1 minuti e 20 secondi, che riceve una buona palla in area da Di Lorenzo , ha tempo e spazio per fare male, ma sceglie (come ogni tanto capita purtroppo) di effettuare uno pseudo colpo sotto, passando la palla morbida a Gollini, che lo ringrazia. Quelle cose di Insigne che non capirai mai.

Ci prova Dries da fuori, ma con poca convinzione, prima la manda fuori di prima intenzione (l’idea era buona, la conclusione per nulla), poi calcia piano dal vertice (la sua posizione) tra le braccia di Gollini.

Koulibaly al 15° , la colpisce di testa in area da posizione favorevole su gran palla di Fabian (che in realtà risultava buona anche per Dries appostato dietro Koulibaly), ma il colpo di testa finisce alto (KK non la impatta bene).

Ci prova di nuovo Lorenzo da fuori, stavolta il tiro è forte e deciso, ma centrale, Gollini para.

Nel finale ottima azione in velocità che si conclude con un cross di Rui per Politano, che anticipa tutti, ma non impatta bene e la palla va alta. Altra buona occasione.

Si infortuna Ospina (nulla di grave per fortuna) ed entra Meret.

Il primo tempo degli azzurri fa ben sperare, Atalanta neutralizzata e dominio purtroppo non concretizzato.

Inzio ripresa che non ti aspetti.

L’Atalanta parte aggressiva e il Napoli non si fa trovare pronto e attento.

In 7 minuti ci infilano 2 volte.

Il primo gol di Pasalic

Il Napoli tenta la solita uscita palla al piede, Fabian la perde (Di Lorenzo si mette davanti e non lo fa uscire e Fabian non la spazza), palla che finisce a De Roon, la difesa si alza, ma De Roon allarga a Gomez e Mario Rui si perde Pasalic sul cross (il portoghese si gira  a destra e a sinistra con lo sguardo, ma non lo vede prorio) e il trequartista atalantino la mette in porta di testa.

Il Napoli subisce gol e colpo e non si riprende subito, l’Atalanta ne approfitta e ci coglie di nuovo impreparati dopo altri 5 minuti.

Il secondo gol di Gosens

L’Atalanta riparte sulla destra, Rui viene preso in mezzo tra De Roon e Pasalic, vanno a chiudere Demme e KK, ma Koulibaly resta in posizione ibrida e costringe Maksimovic a scalare su Castagne, con Di Lorenzo che scala su Zapata.

Castagne calcia male e il suo tiro si trasforma in un assist per Gosens dal lato opposto, mollato da Politano che non lo segue (non possiamo capire se per mancanza di energie o se per distrazione), e il forte terzino, solo in area,  batte un incolpevole Meret in diagonale.

Il Napoli dopo aver dominato il primo tempo si trova dopo 10 minuti della ripresa sotto di 2 reti.

Gattuso cerca di dare maggiore vivacità al reparto avanzato mettendo in campo Milik e Lozano per Dries e Lorenzo (entrambi in giornata poco produttiva).

Il Napoli cerca il gol per riaprire la gara. Ci sarebbe anche il tempo, manca oltre mezz’ora.

Lozano ci prova con uno spunto in velocità, chiuso da Gollini in disperata ed efficace uscita bassa al momento di concludere a rete.

Poi ancora il messicano di testa manda al lato su cross di Politano (buono l’inserimento, non facile lo stacco).

Segna Milik, su respinta goffa di Gollini su tiro di Rui che gli rimbalza davanti, ma è in fuorigico.

Ancora Lozano , va in dribbling sulla sinistra, palla al centro e Milik viene anticipato.

Ottima occasione per Fabian, dopo gran tacco smarcante di Piotr, che da posizione ideale non inquadra la porta, palla larga a fil di palo.

Entrano Callejon e Lobotka per Politano e Demme e una girandola di sostituzioni anche per Gasperini.

KK di testa, da posizione ancor più favorevole della prima occasione, la manda alta di nuovo.

Poi è ancora Milik a scivolare al momento della conclusione da buona posizione in area.

Non è giornata.

La gara si chiude sul 2-0 e definitivamente anche le speranze di ridurre il gap con gli orobici.

Gli azzurri hanno comunque l’opportunità di battere la Roma e chiudere al 5° posto una stagione amara in Campionato, ma salvata dalla vittoria della Coppa Italia, oro colato per come si stava evolvendo l’annata.

Il Campionato servirà per valutare chi ha giocato di meno e per poi operare le scelte di mercato, ma anche per tenere tutti sul pezzo dal punto di vista fisico e mentale, in vista del ritorno agostino degli ottavi di Champions a Barcellona, dove per passare ci vorrà il miglior Napoli e una grandissima impresa.

#FNS

 

 

 
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