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Vi (ri) presento il Salisburgo

Vi RIpresento il Salisburgo, nostro prossimo avversario del Girone di Champions e già incontrato (e da me presentato) lo scorso anno negli ottavi di Europa League.

La squadra della Red Bull non è più quella della passata stagione, ha cambiato manico (l’allenatore Rose è andato in Bundes ad allenare il Borussia M.) e molti giocatori, i più rappresentativi e anche i più forti, sono partiti nel mercato estivo.

Una mini rivoluzione di tecnico e uomini, che da una parte non ha stravolto però la filosofia di gioco della squadra, affidata al nuovo allenatore, lo statunitense Marsch (di cui parlerò più avanti) e dall’altra ha consentito di inserire in prima squadra, nell’11 titolare, tanti giocatori già presenti in rosa, dopo un anno di apprendistato, che si sono rivelati molto forti, già pronti, e addirittura, in qualche elemento, migliori dei precedenti.

Vediamo come è cambiata la squadra in sede di mercato.

Sono partiti, quasi tutti verso la Bundesliga, tanti pezzi da 90 :

- innanzitutto le punte, Dabbur e Gulbrandsen.

Il primo, l’attaccante israeliano, dopo caterve di gol è andato a sostituire Ben Yedder (passato al Monaco) al Siviglia, mentre l’attaccante norvegese è andato in Turchia al Basaskehir.

Il loro posto è stato preso nell’11 titolare da 2 elementi già presenti in rosa e che giocavano meno, allo stato attuale 2 punte di diamante della squadra, già saliti alle luci della ribalta, i giovanissimi Haland (19), norvegese come il compagno di squadra appena partito, e il maliano Daka (21), velocissimo attaccante. Prima e seconda punta.

Sono partiti le “stelline” Wolf (trequartista, ai cugini del Lipsia, dove ha raggiunto Haidara, partito a gennaio), i forti centrocampisti Schagler (al Wolfsburg) e Samassekou (all’Hoffenheim), entrambi i terzini destri Lainer (al Borussia M.) e Todorovic (al Kiel in Zweite Liga).

Con la partenza di tutto sto “ben di Dio”, in pochi potevano pensare che il Salisburgo potesse essere una squadra altrettanto forte e pericolosa, ringiovanita ulteriormente, ed anche clamorosamente, visto che i partenti avevano tutti tra i 21 e 23 anni (fatta eccezione per Lainer 26 e Dabbur 27), invece sembra addirittura migliore e più pericolosa dello scorso anno.

Abbiamo detto di Haland e Daka, rendimento top in questo inizio di stagione per i 2, con Haland già attenzionato da tutte le big Europee, ad appena 19 anni.

Dal mercato non sono mancati i rinforzi , che già si stanno facendo apprezzare.

Proprio in attacco 2 acquisti interessantissimi : il maliano 19enne Sekou Koita, una vera scheggia, che ho potuto seguire ed ammirare al Mondiale under 20, imprendibile e a tratti irresistibile e il coreano Hee-chan Hwang (23), tornato dal prestito all’Amburgo, anche lui estremamente rapido e volce e anche abbastanza prolifico in zona gol.

A centrocampo, dove non si gioca più col trequartista, ma col 4.4-2 (seppur mutevole in rare occasioni, in cui è stata schierata la difesa a 3) -  e quindi Wolf (andato, come detto, ai cugini del Lipsia) non è stato sostituito – sono arrivati i sostituti di Samassekou e Schlager. Entrambi sono 2 giocatori del mondo Red Bull e già di proprietà del Salisburgo : il maliano Ashimeru, centrocampista centrale di 22 anni, di ritorno dal prestito al San Gallo (in Svizzera) e il centrocampista di sinistra (anche lui 23 anni), il giapponese Okugawa, di ritorno dal prestito dal Kiel (in Zweite Liga).

In difesa la squadra è stata rinforzata con un difensore centrale più esperto, sebbene giovane, il 21enne austriaco Wober, acquisto più costoso del mercato (10,5MILIONI),  considerata la poca affidabilità dei 2 difensori centrali titolari, Ramalho (che infatti gioca meno) e Onguene (veramente poco affidabile e spesso disattento, a dispetto di una struttura fisica importante).

Lainer, cercato dal Napoli e dalla Lazio lo scorso anno (a un passo dal trasferimento in maglia azzurra…poi prendemmo Malcuit) è andato al BorussiaM e il Salisburgo lo ha sostituito col giovane terzino destro dell’Ajax, Kristensen (5 milioni il costo del cartellino).

Insomma una mini rivoluzione, che non ha intaccato la forza della squadra, anzi più pericolosa e forte soprattutto in attacco, seppur più giovane, inesperta e forse vulnerabile a centrocampo, con una difesa abbastanza perforabile.

STORIA

Il Red Bull Salisburgo nasce nel non lontano 2005, quando la Red Bull acquistò l’Austria Salisburgo, squadra austriaca di buon livello che nella sua storia ha un palmares di tutto rispetto.

21 titoli in patria (solo 3 prima dell’arrivo della Red Bull) : 13 Campionati, 5 Coppe nazionali e 3 SuperCoppe.

Una finale di Coppa Uefa, persa contro l’Inter nel 1994.

Dal 2005 il Red Bull Salisburgo è in continua ascesa.

Allenato da Trapattoni e Mattheus (suo vice) dal 2005 al 2008.

Vince il titolo nel 2008-2009, sconfitto nei preliminari di Champions, passa in EL dove vince il girone e viene eliminato nei 16esimi dallo Standard Liegi.

Il Salisburgo vanta un record negativo, eliminata sempre e per 10 volte consecutive ai preliminari di Champions, ma è ormai una presenza fissa in Europa League, Coppa in cui le soddisfazioni sono state molte. Stavolta è riuscita a qualificarsi per la prima volta.

Innanzitutto vanta un record assoluto, perchè è l’unica squadra ad aver vinto per 2 volte il Girone a punteggio pieno (nel 2009-2010 e nel 2013-2014, quest’ultimo anno eliminò anche l’Ajax nei 16esimi, vincendo 3-0 ad Amsterdam, per poi fermarsi negli ottavi contro il Basilea.

L’anno successivo anche nei 16esimi., eliminato dal Villareal.

L’anno sorprendente è stato senza dubbio il 2017-2018, in cui raggiunge la semifinale, persa contro il Marsiglia, squadra davanti alla quale si era piazzata prima nel Girone vinto. Il percorso verso la semifinale è stato epico, eliminate Real Sociedad, Dortmund e Lazio nei quarti.

L’anno scorso ha vinto in carrozza il Campionato ed è stato fatto fuori dagli azzurri in EL negli ottavi di finale (3-0 al san paolo e vittoria per 3-1 degli austriaci in casa, ma con il Napoli in vantaggio 1-0, che si è poi rilassato, dovendo subire 5 reti per l’eliminazione e concesse gol e spazi agli avversari).

IL PERCORSO STAGIONALE

Domina il Campionato austriaco con 29 punti punti sui 33 disponibili nelle 11 gare disputate, con 9 vittorie e 2 soli pareggi,senza sconfitte

Solo +3 sulla seconda (il Lask Linz, come lo scorso anno antagonista a distanza).

Ben 47 reti segnate in 11 gare e solo 10 subite.

Media gol altissima e non si tratta solo del campionato austriaco, visto che in Champions ne ha fatte ben 9 tra Genk e Liverpool.

LO STADIO

E’ il Red Bull Arena Stadium, con capienza di circa 30.000 posti.

Costruito nel 2004 con 77 milioni di euro di spesa (ristrutturato nel 2007). Vanta 4 stelle sulle 5 attribuite dal Uefa.

L’ALLENATORE e il MODULO di GIOCO

Il Mister del Salisburgo è il giovane statunitense Jessie Marsch, 45 anni, che sostituisce Marco Rose, 42 anni, passato al Borussia Moenchegldbach.

La sua carriera da allenatore è cominciata dalla Nazionale Usa (era il vice) ed è proseguita in Nord America con il Montreal Impact, i Pricenton Tigers (squadra in cui ha debuttato come giocatore) per poi passare al favoloso Mondo della Red Bull, con New York, Lipsia (da vice) e Salisburgo

Gioca un calcio molto dinamico, propositivo e aggressivo, schierando spesso la squadra con 4-4-2 e non più  il 4-3-1-2 (di Rose).

Da giocatore un’onesta carriera negli States dal 1996 al 201o con le maglie di Chicago Fire, Chivas e D.C United.

LA ROSA per REPARTI (Valore 95 milioni, ma in continua ascesa, si pensi che Haland, che già ne vale una ventina è valutato ancora 12 milioni e l’anno prima 300mila euro)

Portieri

Il titolare è il 26enne Stankovic, austriaco di origini bosniache, dal 2015 al Salisburgo.

L’alternativa (12 presenze stagionali) è l’esperto Walke, 35 anni, dal 2011 in squadra (attualmente infortunato) e c’è il terzo portiere Coronel in panchina (mai utilizzato)

DIFESA (a 4)

I terzini titolari sono Farkas (o Kristensen) a destra e Ulmer a sinistra, il capitano della squadra.

Farkas, austriaco, 27 anni, è tornato l’anno scorso dopo la rottura del crociato e, avendo davanti Lainer, ha giocato relativamente poco, quest’anno il tecnico Marsch lo preferisce per esperienza e affidabilità al terzino destro Kristensen, molto più giovane e proveniente dall’Ajax.

Il terzino sinistro è l’esperto Ulmer, 33 anni, da 10 al Salisburgo (proveniente dal Ried nel lontano 2009), non fa mancare il suo apporto offensivo, nonostante l’età avanzata per un terzino.

Marsch come alternativa a sinistra ha schierato spesso il difensore centrale Wober.

I difensori centrali (sono ben 6 in rosa)

I titolari sono il brasiliano Ramalho e Onguene, ma si alternano molto con il giovane croato Pongracic e il nuovo arrivato Wober, le alternative sono l’austriaco Valici (24 anni)  e lo svizzero di origni olandesi Van der Werff (solo 5 da titolare), che è out per un infortunio al ginocchio (menisco)

Andrè Ramalho, 27 anni, è un prodotto della Red Bull Brasil, cresciuto in patria nella Red Bull Brasil under 20 è tornato al Salisburgo, dove è maturato calcisticamente,l’anno scorso  dopo le esperienze al Leverkusen (dove non ha sfondato) e al Mainz (in prestito dal Leverkusen).

1 metro e 82, non altissimo per essere un difensore centrale, non proprio un corazziere, ma bravo di testa e nell’uno contro uno, abbastanza rapido e dinamico, ha un buon lancio ed è sicuramente un gran combattente. Poco attento, a volte, tatticamente non certo irreprensibile.

Marin Pongracic, 21 anni, under 21 croata, arrivato nel 2017 dal Monaco 1860 ad appena 19 anni, nei giovanissimi del Bayern, ceduto ai pari età dell’Ingolstadt e poi al Monaco 1860 (seconda squadra). Acquistato per 1 milione, ha già un valore di riferimento di 7,5 milioni.

E’ lui il corazziere della squadra, 1,90, si completa per caratteristiche con Ramalho.

Onguenè, 21 anni, gigante d’ebano di 1,90, nato calcisticamente in Francia (ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili, scegliendo poi la maglia del Camerun), nel Sochaux, è stato acquistato per 2,5 milioni dallo Stoccarda, che lo ha prestato al Salisburgo, riscattato dagli austriaci per 2 milioni  dopo una buona stagione. Molto fisico e arcigno, ma poco affidabile e distratto tatticamente e in marcatura.

Wober, vista l’abbondanza del reparto, spesso è stato schierato da terzino sinistro.

CENTROCAMPO a 2

I titolari Mwepu l’esperto Junuzovic (31 anni, prelevato im estate dal Werder Brema), che ormai ha preso il posto del partente (Lipsia) e infortunato Haidara (crociato). Alternative Bernede (frattura della tibia è out) e Ashimeru.

Zlatko Junuzovic, austriaco, 31 anni, arrivato a giugno dal Werder brema , dove ha giocato per 6 anni (altri 5 con l’Austria Vienna in precedenza). Ha preso il posto di Haidara nell’11 titolare e contribuisce con la sua esperienza (55 presenze con la nazionale austriaca).

Già 6 gol e 7 assist in stagione, ma a lui non è mai mancato lo score offensivo, 67 gol e 121 assist in carriera, 22 col Werder (ben 53 gli assist) 25 con l’Austria Vienna e anche 7 reti in Nazionale.

lo zambiano Mwepu 21 anni, l’anno scorso con molta panchina è diventato titolare.

Sugli esterni giocano a destra Takumi Minamino, 24 anni, acquistato dal Cerezo Osaka per 800mila euro nel 2015 è un importante jolly offensivo, apporto sia in termini di assist che di gol, buona tecnica e velocità.

A sinistra il giovanissimo, ma già bravo e affidabile Szoboszalai, ungherese di 18 anni o in alternativa il coreano Okugawa.

A volte gioca anche Koita a sinistra, in assetto molto offensivo.

L’ATTACCO (2 punte)

Haland e Daka i titolari

Koita e Hee-chan Hwang le alternative, ma c’è anche Smail Prevljak, 23 anni, bosniaco, punta centrale (ha esordito l’anno scorso in nazionale) altro giocatore made in Red Bull, cresciuto nel Lipsia, poi passato allo Salisburgo, 18 reti  in prestito al Mattersburg.

Un super attacco che ha già messo a segno 48 reti.

VALUTAZIONI

Avversario ostico e scorbutico, inferiore agli azzurri solo sulla carta, ma ci vorrà il miglior Napoli per batterli.

Hanno esperienza internazionale e ormai una costante in Europa League, competizione in cui hanno ottenuto ottimi risultati e spesso hanno stupito.

Sono sfrontati, aggressivi, votati all’offesa, ma molto giovani e non imperforabili in difesa.

Saranno 2 bellissime gare, anche perchè il Salisburgo ha attitudini molto offensive, nonostante un buon equilibrio di squadra.

KK & C dovranno stare molto attenti a Haland e a tutti gli attaccanti schierati, veramente pericolosi.

In questo momento i terzini del Napoli sono out (Rui, Ghoulam e Hysaj) , da vedere se Ancelotti preferià schierare gli stessi di sabato col Verona o Luperto terzino bloccato a sinistra, considerato che malcuit potrebbe avere difficoltà contro Gulbrandesen o Okugawa dal suo lato.

D’altronde sarebbe uguale con lo sgusciante Minamino a destra (o chi per lui) per Luperto.

Possibile che il Mister si cauteli con l’inserimento di un centrocampista  sul centro sinistra.

Avversario alla portata, ma il Napoli dovrà sudarsi la qualificazione proprio con loro, giocandosela senza distrazioni di sorta e con il massimo impegno e rendimento. L’avversario altrimenti c’è e può punire.

Gara importantissima quella dell’andata, sconfitta da evitare a tutti i costi, se si vogliono mantenere inalterate e ottime probabilità di qualificazione, ma anche per il momento non esaltante della squadra che ha bisogno di risultati e continuità, mai come in questa fase della stagione.

Vedremo a Salisburgo di pasta siamo fatti.

#FNS

 
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