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NAPOLI-MILAN 3-2 : cronaca e tattica della gara

Alla seconda, debutto al San Paolo affascinante per Ancelotti, contro la storia e il passato, arriva il Milan.

Debutto stagionale anche per i rossoneri, che alla prima hanno visto la loro gara rinviata contro il Genoa per la tragedia del ponte Morandi.

LE SCELTE degli ALLENATORI

Ancelotti schiera lo stesso 11 che ha vinto all’Olimpico, ad eccezione di Ospina, preferito a Karnezis dopo una sola settimana di allenamenti.

Assente, oltre ai lungodegenti Ghoulam e Meret, anche Ruiz, alle prese con un affaticamento muscolare che lo ha fatto allenare a parte in settimana (nulla di grave , riprenderà regolarmente gli allenamenti domani).

Le scelte, oltre che dettate dalle assenze e dalla maggiore fiducia nell’11 iniziale a livello di condizione (e non solo), sono state anche decise per lo schieramento avversario, che è un 4-3-3 speculare a quello degli azzurri, ma con alcune differenze non da poco dal punto di vista degli uomini e dalle loro posizioni in campo.

Gattuso schiera la difesa a 4 con Musacchio preferito al nuovo arrivato Caldara (assente Zapata, infortunato) accanto a Romagnoli, i terzini sono Calabria (c’è Abate in panchina, con Conti ancora alle prese col suo recupero atletico) e Rodriguez, che si devono occupare di Insigne e Callejon, oltre a doversi proporre in fase offensiva.

In mezzo al campo Biglia centrale, su cui si deve alzare Hamsik in pressione (stesso lavoro, fatto a metà da Marek, con Badelj contro la Lazio, che ha indotto anche per questo motivo Ancelotti a schierarlo di nuovo al posto di Diawara, che forse verrà proposto contro schieramenti avversari che giocano con il trequartista).

Ai lati di Biglia le 2 mezzeali sono Kessie, in duello iniziale con Zielinski e Bonaventura (preferito a Bakayoko) dal lato di Allan.

Sugli esterni Suso a destra, a duellare con Mario Rui e a sinistra Borini, dalla parte di Hysaj.

In panchina i nuovi arrivati Castillejo e Laxalt. Assente Calhanoglou per squalifica.

Unica punta Higuain, nella morsa KK-Albiol.

LA GARA (CRONACA e TATTICA)

Prime fasi iniziali di studio, si delineano in campo i duelli annunciati.

Il Napoli abbozza il pressing sul palleggio del Milan, aggressivo recupera con Allan e Rui i primi 2 palloni.

Proprio un paio di incertezze di Rui (si fa saltare da Suso e poi commette un errore in disimpegno) generano qualche piccola apprensione, ma Albiol prima e poi Hysaj chiudono con tempestività i primi 2 attacchi, solo accennati dal Milan.

Il Milan mantiene il possesso e fa girare palla in ampiezza, per eludere il pressing del Napoli e per creare linee di passaggio interne, che alterna  a cambi di gioco improvvisi, con Suso che si accentra tra le linee per creare pericolosità e scompiglio (a turno con una delle mezzeali che si inserisce) e Borini che si allarga, nel tentativo di lasciare più spazio centralmente a Higuain, con Mario Rui impegnato da una parte e Hysaj costretto a stringersi per dare una mano centralmente, ma lasciando spazio all’esterno sinistro rossonero (proprio con questi movimenti nascerà il primo gol del Diavolo).

Al 4° minuto prima occasione per il Napoli

Buona palla tenuta da Milik centralmente e appoggiata ad Hamsik che sposta rapidamente sul lato mancino.

Cross di Mario Rui dalla sinistra (sarà il primo e l’ultimo buono dei terzini azzurri), lungo per Callejon sul lato opposto, cross al volo di Josè in area per l’accorrente Allan, che strozza il tiro, favorendo l’intervento di Donnarumma che blocca a terra il diagonale di prima inenzione del brasiliano.

Il Napoli alza il pressing e non solo consente 2 recuperi palla facili a KK (in anticipo su Higuain), ma ruba anche 2 palloni in zona pericolosa con Allan, che in entrambi casi libera Callejon, prima per l’assist (non si intende con Milik) , poi per il tiro appena in area dal vertice destro, con Romagnoli che respinge il suo diagonale diretto verso la porta.

Il presssing continua e il Milan va in difficoltà, il che già fa presagire come dovrà essere affrontata la gara un pò più avanti.

I rossoneri restano per 5-6 minuti rintanati nella loro area, costretti a spazzare il pallone più che a tentare le ripartenze, con recupero immediato della palla da parte degli azzurri, con Hysaj e due volte con Hamsik.

Una volta recuperata palla l’azione degli azzurri si dimostra rapida e armoniosa, con apertura sulle fasce, dove Rui e Hysaj mettono 2 palle pericolose e fitranti in area, con chiusura in affanno della difesa milanista.

Tutti partecipano alla manovra, ad eccezione di Insigne, poco coinvolto sull’out di sinistra. Infatti alla prima palla che gli arriva si accentra e tira, quasi come per dire, “uagliù ci sto pur io”, ma è un tiro quasi di sfogo, appunto. Altissimo.

In fase passiva Allan va a posizionarsi spesso accanto ad Hamsik (per coprire lo spazio tra le linee, in cui si inserisce spesso Bonaventura) quando ci si difende più bassi e non si alza il pressing, con Piotr che resta più avanzato sul centro-sinistra.

A tratti pare addirittura una marcatura a uomo di Allan su Bonaventura, ma in realtà il brasiliano si sposta dal lato in cui il Milan cerca di creare la superiorità.

Al 12° Insigne spreca una buona occasione in ripartenza su lancio di Koulibaly, si invola verso la porta dall’out sinistro e tenta un tiro a giro in corsa, che assomiglia più a un tentativo di passaggio ( sbagliato peraltro, sic!) a Donnarumma  (come se si fosse a gioco fermo) che a una conclusione. Quelle cose che ogni tanto fa e per cui deve sempre chiedere scusa al San Paolo.

Quarto tiro (a zero) verso la porta, nessuno realmente pericoloso.

Il Napoli non concretizza il buon lavoro fatto in fase di pressing e di costruzione, Hamsik lancia troppo lungo per Callejon e Rui sbaglia un cross.

Al 14° il Milan, che sino a quel momento non aveva fatto nulla (zero assoluto da 10 minuti), passa a sorpresa in vantaggio alla prima occasione creata (un pò come la Lazio sabato scorso, solo con 10 minuti di anticipo).

Lancio lungo di Biglia per Suso sull’esterno, con Mario Rui che lo fa agganciare e girare e gli consente l’improvvisa apertura a destra, dove Hysaj ha un attimo di incertezza (parte su Borini, ma poi si accentra) e consente all’esterno di mettere di testa all’indietro al limite dell’area, con Albiol che tarda la chiusura sull’accorrente Bonaventura, che con un gran tiro di esterno destro al volo (dopo rimbalzo) fulmina Ospina, anticipando il difensore.

Gran conclusione della mezzala rossonera (tanto di cappello), ma dormita della difesa, con Rui poco attento su Suso, Hysaj incerto nella chiusura e Albiol lentissimo nell’accorciare sull’accorrente Bonaventura.

Allan stava andando a raddoppiare su Suso sull’out di sinistra, mentre Marek e Piotr erano alti, non leggendo bene l’azione e non coprendo su Bonaventura.

Se la difesa è stata disattenta (Rui, Hysaj e Albiol), Allan non è riuscito, come doveva, a coprire lo spazio, stante l’avanzata di Marek e Piotr , alti su Biglia e Kessie, considerato che Bonaventura era l’unico ad inserirsi e su di lui andava effettuata la copertura.

Quindi gol figlio della dormita generale, ma i 3 difensori potevano fare molto meglio e sopperire ampiamente alla mancata copertura di Allan.

Un minuto dopo il gol , tra l’altro , abbiamo rischiato di capitolare di nuovo, con Bonaventura, che su un altro cambio di gioco, vince un rimpallo su Hysaj e mette un pallone pericolosissimo sul secondo palo, che attraversa tutta l’area di rigore, spegnendosi sul fondo senza (per una fortuna) alcuna deviazione.

Il Napoli inizia a macinare gioco per riprendere il risultato, non lo fa con foga , ma in maniera ragionata, sia per vie esterne (prediligendo la sinistra, fascia sino a quel momento stranamente poco battuta e , comunque. con Insigne poco coinvolto) e talvolta centralmente.

Hysaj e Rui non riescono a mettere buoni cross (ne sbagliano uno a testa), arriva un calcio d’angolo e una buona uscita alta di Donnarumma che anticipa Koulibaly in sortita offensiva.

Hysaj mette una buona palla in area per Callejon, che incespica e si fa ribattere il cross, ci prova Hamsik dalla lunga distanza. Altissimo pure il suo tentativo.

Il Napoli se la prende troppo comoda, a Milik non arrivano palloni giocabili (i terzini accompagnano l’azione, ma non la finalizzano con cross decenti), Insigne (in serata abbastanza negativa) e Zielinski non incidono, Hamsik non sempre precis.

Non diamo la sensazione di pericolosità a ritmi non elevati.

Il Milan cerca di uscire sempre palla al piede e col possesso infastidisce un pò il Napoli, che non riesce a dare continuità alla manovra offensiva e nemmeno a creare pericoli al bunker rossonero, che copre tutte le linee di passaggio.

Gli azzurri senza pressing asfissiante e senza cambio di ritmo non fanno male.

Al 38° ci sarebbe anche l’occasione per pareggiarla, con una palla vagante che (dopo un lungo e lento giro palla) arriva a Callejon, che si gira al limite dell’area e fa partire un tiro forte sul primo palo, che termina al lato non di molto.

Al 39° primo spunto di Zielinski che trova lo spazio e sferra la bomba dal limite (la prima delle 4 della serata), ma il tiro non è preciso e finisce fuori.

Al 41*viene fischiato un fallo in area milanista a Mario Rui, che in realtà viene travolto da Calabria, che se la cava di nuovo (in precedenza doveva essere ammonito per una trattenuta evidente a Rui, lasciata correre per il vantaggio).

Nel recupero del primo tempo la prima occasione per Milik, che ha toccato pochissimi palloni (saranno appena 26 a fine gara), bomba da fuori, deviata in angolo da Donnarumma.

Si chiude il primo tempo con il Napoli sotto di un gol, per una sola distrazione.

All’Olimpico nei minuti finali era riuscito a recuperare il risultato, creando molto, stavolta ci ha provato in 3-4 occasioni senza trovare il gol del pari.

Un primo tempo iniziato bene, sino al gol subito, poi non c’è stata la veemente reazione che ci aspettavamo.

Il Milan si è difeso con ordine, mettendoci in difficoltà in 3-4 occasioni con repentini cambi di gioco, cercando di giocare sempre la palla, anche se con ripartenze col contagocce.

Gli azzurri hanno difeso abbastanza bene, senza proporre un gioco offensivo esaltante.

Piotr e Insigne poco concreti e presenti ed Hamsik più attento a interpretare il ruolo senza sbavature, che propenso all’invenzione. Buona distribuzione della palla, discreta copertura, ma senza esaltare.

Molto generoso Allan con i suoi recuperi palla, corsa , raddoppi ed incursioni offensive, non esente da colpe , però, sul gol subito.

Attacco nel primo tempo come nei primi 35 contro la Lazio, poco appariscente, con Callejon che si è proposto con maggiore continuità.

I terzini con qualche difficoltà nel duello con Suso e Borini (entrambi non perfetti nell’azione del gol), hanno cercato di accompagnare l’azione con generosità, ma poco costrutto.

Nessun problema per KK e Albiol nel contenere Higuain, partita senza sbavature, fatta eccezione la chiusura in ritardo di Albiol sul gol di Bonaventura.

Ripresa con gli stessi uomini in campo.

Dopo 3 minuti 2 cambi di gioco consecutivi ci trovano ancora dormienti, stesso clichè dell’azione del primo gol, lancio lungo per Suso, Mario Rui come in occasione del primo gol gli concede tempo e spazio , passaggio all’indietro per l’accorrente Calabria, non seguito da Insigne sino al limite dell’area. Stavolta è Koulibaly ad accorciare in ritardo e il tiro del terzino in diagonale sul secondo palo gli passa sotto le gambe, ingannando anche Ospina e si insacca rasoterra.

2-0 Milan e altra dormita degli azzurri, stavolta anche più grave della prima.

2 tiri e 2 gol subiti, non proprio confortante per Ospina il debutto, sebbene non con colpe evidenti.

Il Napoli riparte più aggressivo, non si scoraggia, serve l’episodio, la svolta, un cambio o meglio ancora un gol.

Arriva dopo 3 minuti, con Zielinski che ruba palla sul fraseggio del Milan, che non rinuncia a giocare la palla. Con l’aiuto di Milik la sradica dalle gambe di Biglia, palla a Callejon a destra, che la rimette al limite, dove Piotr la raccoglie e fa partire un rasoterra sul primo palo che non lascia scampo a Donnarumma.

il Napoli accorcia, il San Paolo si fa sentire. 1-2

Gran pressing e gran pressione dagli spalti, subito occasione per Insigne che calcia a botta sicura dal limite sul primo palo, palla fuori di un niente, poteva essere pareggio immediato.

La palla scorre veloce e precisa, il pressing si mantiene sempre alto, si recupera palla subito e si riparte.

Insigne prima mette in mezzo un buon pallone, poi va di nuovo alla conclusione, deviata.

Al 62° occasionissima per Piotr, completamente solo al limite dell’area ha la possibilità di accorciare il passo e di prendere la mira, ma manda la palla fuori. Non era difficile per lui, la più facile delle 3 occasioni nel secondo tempo.

Entra Bakayoko per Biglia.

Entra Mertens per Hamsik e si va a posizionare accanto a Milik, 4-4-2 in fase passiva e 4-2-3-1 in quella offensiva, come la si vuole leggere. Zielinski arretra e fa coppia con Allan in mezzo.

Passano solo 3 minuti e il Napoli la pareggia al 66°: calcio d’angolo, respinta di Bakayoko di testa fuori area con Zielinski che scarica il collo destro al volo, con Donnarumma coperto che non riesce ad arrivare sulla palla, che si insacca alla sua sinistra.

2-2

Il San Paolo è una bolgia !!!

Ben 25 minuti per provare a vincerla.

Ovazione per un intervento in scivolata di Albiol su Higuain al limite dell’area, dopo serpentina dell’argentino, che viene letteralmente “alzato da terra” da Raul, in maniera dura, ma regolare.

Entrano Laxalt per Borini e dopo poco Diawara per Piotr.

Al 73° altro spunto di Higuain in mezzo al campo, Albiol lo falcia, ma dopo la partenza del passaggio, sul quale esce Ospina in provvidenziale e perentoria uscita di piede.

Esce Rui, per una botta all’anca ed entra Luperto.

Al minuto 80 il Napoli passa in vantaggio.

Imbucata in area di Diawara per Allan che si inserisce da destra, difesa tagliata fuori e cross sul secondo palo, dove è tutto solo Mertens, che apre il piattone e appoggia in rete.

3-2 Napoli

Delirio sugli spalti !!!

Negli ultimi 10 minuti non mancano certo le emozioni

Higuain calcia dal limite una buona palla che gli arriva da Laxalt, anticipa Albiol, ma calcia altissimo ” a mò di rigore contro la Lazio”, zona Mostra d’Oltremare.

Il Napoli potrebbe fare il 4° gol in più occasioni, la più clamorosa con Insigne che tira su Donnarumma, dopo scambio in velocità con Mertens.

Finisce 3-2 tra l’ovazione del San Paolo.

Applausi alla squadra e alla sua determinazione, un gruppo che non molla mai, dimostrandolo sin dalle prime giornate agostine, sempre insidiose e superate a pieni voti contro 2 dirette concorrenti per la Champions.

Bravissimo Ancelotti, per come ha saputo gestire la gara nelle fasi più delicate, con cambi di uomini , di ruoli e di moduli.

Grandissima prestazione di Allan, grande secondo tempo di Zielinski e Albiol.

Decisivo Mertens nel finale, per l’adrenalina messa nel match e il gol della vittoria

Molto bravo Luperto, che è entrato in un momento cruciale , dando il suo prezioso apporto senza farsi condizionare dall’emozione.

Ed anche Diawara, entrato dalla panchina e decisivo con il suo assist e la difesa finale del risultato.

Da rivedere Ospina e da seguire l’evoluzione di Hamsik (che oggi non ha affatto demeritato, sufficiente in fase difensiva, bravo nel giro palla, poco propenso alle invenzioni).

Una garanzia ovviamente Callejon e Koulibaly.

Milik non sempre ben servito , soprattutto dai terzini, che oggi hanno sofferto e portato la croce, ingaggiando duelli rusticani con Borini e Suso, commettendo ingenuità sui gol, ma non facendo mai mancare impegno e sostegno al gioco (i cross lasciano a desiderare).

Non una gran serata per Lorenzo, sempre poco preciso e fortunato al tiro, senza l’assist vincente e una giocata delle sue, con qualche palla persa di troppo, ma con il solito impegno.

Un grande inizio per il Napoli di Ancelotti.

#FNS

 

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. enrigo

    Ottima analisi degli episodi della partita. Vorrei solo correggerti su un dettaglio: Albiol non “falcia” Higuain, altrimenti sarebbe stato espulso. In realtà non c’è alcun contatto tra i due, Albiol prova la scivolata per intercettare il passaggio dell’argentino, che però filtra. Nel frattempo prosegue il movimento e incrocia quello di Higuain, che si butta a terra. Ma non viene toccato minimamente. Ciò detto molti arbitri avrebbero abboccato, bravo Valeri e anche coraggioso, in questa circostanza.

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