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Il Napoli batte la Spal (1-0) e tiene dietro la Juventus

Il Napoli mantiene la testa della classifica, battendo con il minimo scarto la Spal, 1-0 con gol dopo soli 5 minuti di Allan, e tiene dietro la Juventus, che riesce ad avere la meglio su un Torino poco battagliero nel derby, spuntandola con il medesimo risultato, 1-0, grazie ad una rete di Alex Sandro.

I bianconeri non mollano la presa e per la terza volta riescono ad imporsi in trasferta , con l’ennesima gara sparagnina , ma vincente, riuscendo a superare anche l’ostacolo derby, grazie a un Torino con poca grinta e cuore, che non impensierisce minimamente l’avversario, concedendogli i 3 punti con il minimo sforzo.

Avevo ottimisticamente sperato che la Juventus perdesse 4-5 punti nelle 4 gare (Fiorentina, derby, Atalanta, trasferta all’Olimpico con la Lazio), invece, nonostante le fatiche di coppa, i bianconeri hanno vinto le prime 2 gare in trasferta, sulla carta non semplicissime, giocando due gare difensive, sfruttando le poche occasioni propizie per passare in vantaggio, mantenendo (anche fortunosamente a Firenze, con meno difficoltà ieri) il risultato e portando a casa 6 punti preziosissimi, che gli consentono di restare agganciati al Napoli.

Gli azzurri fanno il loro dovere, battono un avversario sulla carta di categoria inferiore, pur con qualche difficoltà, dovuta a un atteggiamento sin troppo accorto, figlio di una manifesta superiorità percepita sul campo.

In vantaggio dopo soli 5 minuti con Allan (dopo 3 tentativi di Insigne prima del vantaggio, tra i quali un palo interno), gli azzurri trovavano gli giusti spazi, andando vicino al raddoppio nel giro di pochi minuti  con Callejon (tiro a volo da pochi passi e gran parata di Meret).

La facilità con cui gli azzurri riuscivano a contenere e tenere a bada l’avversario (impalpabile in fase offensiva con il solo Antenucci di punta), dando (e avendo) la sensazione di poter affondare a piacimento nelle maglie difensive emiliane, allentavano un pò troppo la pressione e il ritmo dell’azione, con gli uomini di Sarri che di tanto in tanto crevano pericoli, ma che non affondavano il colpo con la dovuta determinazione.

Arrivavano i tiri da lontano di Koulibaly, Hamsik (2 volte, fuori e ben lontano dai pali) e Mario Rui, le conclusioni di Mertens e Hamsik, che esaltavano Meret, ma la sensazione è che gli azzurri non ci provassero con la dovuta cattiveria e il cinismo utile a chiudere subito la gara. Anzi la troppa sicurezza allentava la foga agonistica e a tratti la gara veniva giocata sotto ritmo, seppur in controllo totale.

Nonostante i pericoli si limitassero a una conclusione dalla lunga dstanza di Viviani, Sarri non poteva essere contento dell’atteggiamento dei suoi, che non hanno mai cercato il raddoppio con la determinazione dovuta e richiesta a gran voce dal Mister.

Nella ripresa gli azzurri scendevano in campo concentrati, pur non producendo grosse palle gol nei primi 15 minuti.

Dopo poco più di un’ora di gioco arrivava il 2-0 con assist di Allan e colpo di testa di Hamsik (prossimo ad essere sostituito con Zielinski), ma il gol n° 99 del Capitano del Napoli in maglia azzurra in Campionato veniva prima concesso poi annullato dal Var per un millimetrico fuorigioco.

Il Capitano si innervosiva ed usciva poi per lasciare il posto a Zielinski. Gli azzurri che avevano assaporato il gusto della vittoria, invece erano costretti a ripartire e a proseguire una gara che ritenevano per alcuni secondi chiusa.

Il tutto avveniva non senza qualche apprensione, più per colpa del risultato ancora in bilico, che per l’effettiva pericolosità dell’avversario.

Gli azzurri badavano ad amministrare e a non commettere errori, più che a cercare cn insistenza il raddoppio, che pure veniva sfiorato in alcune occasioni con Mertens (2 volte, con punizione dal limite che usciva di centimetri aldilà del palo coperto dalla barriera), con Albiol da pochi passi su calcio d’angolo e con Insigne, dopo azione personale in serpentina e palla che lambiva il palo lungo alla sinistra di Meret.

La gara lentamente volgeva al termine e si manteneva sull’1-0 sino al liberatorio fischio finale dell’arbitro.

3 punti utili alla classifica contro un avversario nettamente inferiore, che il Napoli ha lasciato in partita per 90 minuti.

Gare che capitano e che vanno prese come tali e che, forse, in altre stagioni avremmo pure avuto la sfortuna di pareggiare. Quindi, bene così.

La superiorità in campo è stata comunque netta, aldilà di quanto dica ilm risultato, con gli azzurri, molto attenti in fase difensiva, che hanno dominato, pur non giocando a ritmi alti, ma producendo gioco e pericoli a sprazzi e quanto basta.

67% di possesso, precisione alta e  in media Napoli (88%), 19 tiri a 4 (5 a 1 nello specchio), pericoli quasi pari a zero.

Il duello continua, testa a testa.

Il Napoli nel posticipo di lunedì a Cagliari, con la trasferta di Lipsia, ormai solo una zavorra, da giocare giovedì.

La Juventus contro l’Atalanta domenica, con replay di Coppa Italia dopo soli 3 giorni.

#FNS

 
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