Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Napoli primo con 60 punti, sul podio di sempre
formats

Napoli primo con 60 punti, sul podio di sempre

Il Napoli batte il Benevento come da pronostico e resta in testa alla classifica, 2-0 con reti di Mertens e Hamsik, raggiunge quota 60 punti dopo 23 giornate, piazzandosi sul podio , al 3° posto, considerato che solo Juve e Inter hanno fatto meglio nella storia, una volta a testa nel 2004-2005 e nel 2006-2007.

Altro record storico del Napoli di Sarri, oltre a quello dei punti ottenuti in trasferta con 11 vittorie e un solo pareggio (0-0 a Verona contro il Chievo), espugnando sino ad ora tutti i campi della serie A, considerato che sullo stesso campo abbiamo battuto il Verona, quindi non c’è Stadio che tenga all’onda azzurra, una vera e propria onda d’urto.

i 34 punti conquistati in trasferta rappresentano anche un record annuale europeo, nessuna squadra ha fatto meglio degli azzurri, nemmeno le superpotenze Manchester City (a quota 32) e Barcellona (a quota 30).

La classifica resta invariata, con la Juventus che subissa di reti il malcapitato Sassuolo allo Stadium, 7-0 con tripletta di Higuain, in un ottimo momento di forma.

Non era questa la giornata giusta per sorpassi o per distacchi, con le due prime della classe che affrontavano avversari più che abbordabili.

La sfida entrerà nel vivo nel prossimo mese, con gli azzurri impegnati nel difficile impegno contro la Lazio e i bianconeri che a cavallo del ritorno in Coppa Italia con l’Atalanta e il doppio gravoso impegno di Champions col Tottenham, non avranno sfide agevoli, dovendo affrontare in trasferta Fiorentina e Lazio, in casa l’Atalanta (anche in Campionato) e il derby col Torino, rinvigorito dalla cura Mazzarri.

Ci auguriamo che la Juventus perda punti in almeno 2 di queste 4 gare, mentre il Napoli dovrà restare attento e concentrato per allungare il passo, nonostante gli impegni casalinghi contro le 2 romane, intervallati dalla Spal al San Paolo e dalla trasferta di Cagliari.

Gli azzurri, attualmente a +12 rispetto alla passata stagione, dovranno giocoforza snobbare l’EL, visto che sarebbe un peccato rischiare di perdere punti in Campionato , schierando i migliori (o parte di essi) nella doppia sfida col Lipsia, in cui avremmo potuto far giocare eventuali rinforzi provenienti dal mercato di gennaio, che alla fine non sono arrivati, come tutti sappiamo.

Tra l’altro siamo stati tutti in apprensione ieri per l’infortunio alla caviglia di Mertens, che per fortuna non appare grave, anzi più lieve del previsto, con Dries che potrebbe essere in campo, come ci auguriamo, sin dalla gara di sabato al San Paolo contro la Lazio.

Nonostante proclami e previsioni azzardate, infatti, gli azzurri sono ancora privi (e lo saranno ancora per un pò) di Milik (e quindi senza un attaccante di riserva) e di Ghoulam (qualcuno ha riferito, incautamente, che sarebbe stato pronto addirittura col Benevento).

Purtroppo la rosa, già deficitaria in qualche ruolo, non è stata integrata a gennaio e giocoforza qualche titolare dovrà essere in campo col Lipsia, a meno che non si decida di aggregare qualche primavera. 11 riserve da mettere in campo non ci sono.

Ma veniamo alla gara di ieri .

Il Napoli, favorito netto dal pronostico, archivia la gara in 45 minuti e spiccioli, nonostante un approccio non perfetto, con il Benevento che ci ha messo in difficoltà nei primi 13 minuti, con ripartenze veloci e ficcanti, arrivando al tiro in ben 4 occasioni, potenzialmente ben più pericolose delle conclusioni finali, che sibilivano ben lontane dai pali di reina e di un tiro del guizzante D’Alessandro, ben fermato da Pepe.

La partita aveva la sua “Sliding Door” al 13°, quando Insigne coglieva con estroso pallonetto la traversa interna.

Da allora il Napoli prendeva le redini del gioco, sfiorava il vantaggio in altre 3 occasioni (la più clamorosa per Hamsik, che scagliava la sua conclusione ravvicinata a botta sicura tra i degenti del vicino Ospedale Rummo), prima di trovare la rete del vantaggio con Mertens.

Ennesima prodezza del belga, che sterzava in area in un fazzoletto, e faceva partire un pallonetto che si insaccava nell’angolo opposto della porta, con Puggioni incolpevole.

Dopo il vantaggio, 20 minuti di dominio azzurro, con i ragazzi di sarri che arrivavano più volte alla conclusioni e sprecavano in molte occasioni il raddoppio, anche con un pò di superficialità in fase di finalizzazione.

Sprecate alcune occasioni per chiudere la gara, gli azzurri rischiavano addirittura il pareggio beffa a 5 minuti dal termine della frazione con Djuricic, che da posizione favorevole, scagliava il suo tiro sull’esterno della rete, dando l’illusione ottica del gol.

Il Napoli per fortuna e per bravura chiudeva subito la contesa ad inizio ripresa con azione ficcante, nata da un recupero palla di Allan e cross perfetto rasoterra dalla destra di Callejon, sul quale Hamsik si faceva trovare pronto, ben appostato sul palo lungo, per battere comodamente in rete il preciso assist del compagno.

2-0 e partita ben indirizzata, con brivido Var, con l’arbitro che assegnava (dopop qualche minuto) il calcio di rigore per un intervento in ritardo di Koulibaly, salvo revocarlo per un fuorigioco ad inizio azione di Sandro, rilevato dagli addetti al “Video Assistant Referee”. Ultimo brivido di una gara poi ben controllata, con i soliti cambi, Piotr-MMarek, Jorginho-Diawara , Rog-Mertens (per l’infortunio di Dries).

I numeri quelli di sempre 60% possesso, ben 90 di precisione (abbiamo media 88%), 17 tiri verso la porta, di cui 9 nello specchio.

Rui di nuovo l’uomo a giocare più palloni (112) con Insigne, spesso nel vivo del gioco, anche se stavolta non decisivo (andava più volte vicino al gol e all’assist).

Buona la gara di Allan e Hamsik (nobilitata dal gol 118), meno precisa e lucida quella di Jorginho (condizionato anche dalla diffida).

Qualche sbavatura iniziale in mezzo al campo, con gli azzurri che hanno concesso almeno 4-5 occasioni al Benevento, con Albiol in difficoltà a difesa scoperta.

Gli attacchi del Napoli sono stati alternati su tutto il fronte offensivo e non solo sull’out di sinistra  (ben presidiato da Letizia), sul quale si attaccato non con la consueta prevalenza (42% dei casi).

Aggiorniamo la classifica con la rete di Dries, che allunga su tutti, quella di Marek (la n.5 stagionale) e gli assist di Callejon e Allan.

67 le reti stagionali (2 gli autogol)

Gol+assist stagionale

Dries 18+11 = 29

Lorenzo 10+8 = 18

Callejon 8+5= 13

Hamsik 5+3 =8

Ghoulam 2+5 = 7

Jorgi 4+3 = 7

Piotr 6 gol = 6

Allan 3+3 = 6

KK 4+1 = 5

Milik 2 gol = 2

Diawara 1+1 =2

Rog 1 gol = 1

Albiol 1 assist= 1

M.Rui 1 assist = 1

 

 

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>