Le vacanze di Natale sono alle porte e il Napoli regala alla Roma 3 punti, infiocchettati e con tanto di biglietto augurale firmato da tutta la squadra azzurra e da mister Mazzarri.

Doveva essere la partita del riscatto in Campionato, il Presidente aveva chiesto alla squadra 6 punti tra Roma e Genoa per dare un senso al Campionato, in cui si erano persi sin troppi punti e posizioni per le distrazioni europee. Ci si attendeva una partita determinata, vincente e convincente dei partenopei ed invece capita tutto quello che non ti aspetti di vedere, un Napoli deconcentrato, poco attento, sciupone, se non addirittura scellerato.

Mazzarri aveva tessuto le lodi dei propri “figliocci”, gli autori di un’impresa eccezionale, coloro che lo avevano seguito e  ”santificato” come il condottiero di mille battaglie e che gli avevano consentito il glorioso passaggio agli ottavi di Champions, dove, in virtù del sorteggio di venerdì il Napoli sarà atteso ad un’altra impresa, battere gli ostici prossimi rivali del Chelsea.

Appena il tempo di apprendere che il prossimo viaggio all’estero dei tifosi azzurri sarebbe stato a Londra, in uno dei quartieri residenziali più famosi e prestigiosi, quello di Chelsea, appena il tempo di prenotare voli e biglietti della partita, che si appresta già ad essere un’altro evento da “sold out”,  il Napoli era pronto a riprendersi il Campionato, sfidando al San paolo la poco accreditata Roma di Luis Enrique, che in più di un’occasione in questo inizio di stagione è stato sulla “graticola”, contestato per non aver espresso sul campo al meglio i suoi convincimenti sul gioco alla spagnola, possesso palla ad oltranza e improvvise verticalizzazioni, quasi mai viste nell’altalenante inizio di campionato dei giallorossi.

L’allenatore partenopeo aveva sbandierato ai quattro venti la sua felicità per avere finalmente la possibilità di avere tutti i suoi giocatori a disposizione per un’intera settimana, in modo da preparare al meglio tatticamente la partita e di studiare pregi e difetti degli avversari con la dovuta attenzione.

Per come è andata dovremmo dire e sentenziare che forse era meglio non avere tutto questo tempo a disposizione e che forse il troppo studio degli avversari non ha giovato, perchè il tecnico stavolta, oltre a non saper leggere la partita, non ha saputo nemmeno tenere alta l’attenzione e la concentrazione dei suoi uomini, nonostante le sue indiscusse doti di motivatore e colllante del gruppo.

Non penso che quanto dichiarato ai giornalisti in sede di conferenza strampa post-partita corrispoda a quello che il mister avrà detto negli spogliatoi ai calciatori: “siete stati bravi, avete disputato un’ottima gara”!?!….altrochè “siete stati scellerati, peggio di così non poteva andare”!!!

Un turbillon di amnesie difensive da oratorio, una partita tatticamente sbagliata a centrocampo, ed errori e regali a go go in fase offensiva, nonostante la Roma abbia lasciato più che ampi spazi…delle vere e proprie praterie nelle proprie maglie difensive.

Ebbene si la squadra non era attente, non è mai stata concentrata e determinata ad ottenere i 3 punti, si è giocato con leggerezza e superficialità….e si sa che se il Napoli non ci mette grinta , orgoglio e determinazione è capace di perdere con qualsiasi squadra al mondo e di qualsiasi categoria.

Dispiace, amareggia e innervosisce perdere di vista i sogni di gloria in campionato, già dopo un terzo del cammino, fa “incazzare” vedere la Juventus, il Milan, la Lazio e l’Udinese a lottare per le posizioni di vertice e ancor di più essere scavalcati anche dalla mediocre Inter di quest’anno, senza avere ormai la possibilità di reagire e dire la nostra in un campionato, in cui saremmo dovuti essere protagonisti e di gran lunga i migliori.

Invece ci tocca guardare gli altri con il naso all’insù, con lo spettro non solo di non ascoltare l’anno venturo l’inno della Champions, ma con l’incubo di non poter disputare neppure l’Europa league, perchè ci sono tutti i presupposti perchè l’addio all’Europa che conta sia foriero di una perdita economica non indifferente e della dipartita di alcuni dei nostri beniamini più amati e bramati dalle squadre di vertice di tutti i campionati del vecchio continente.

Allora, caro Presidente, una strigliata e una cazziata sonante ai suoi ragazzi ed al Mister va fatta, perchè con questa partita hanno fatto cadere il giocattolo a terra e il giocattolo ora rischia di rompersi e non funzionare più. Ci vuole poco nel mondo del calcio per cadere dalle stelle alle stalle….attenzione….molta attenzione!!!