Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Obiettivo Champions centrato, con molti rimpianti : PRIMA PARTE (girone di andata)
formats

Obiettivo Champions centrato, con molti rimpianti : PRIMA PARTE (girone di andata)

Il Napoli con il tardivo e roboante 6-1 al Sassuolo si è garantito l’accesso alla Champions, obiettivo stagionale imprescindibile per il futuro prossimo, ossigeno necessario per tenere economicamente per la società e per cercare di restare ai vertici del calcio italiano.

Il ritorno nella massima competizione europea era obiettivo dichiarato e perseguito ad inizio stagione, dopo 2 anni di magra e delusioni, nonostante la buona continuità con cui gli azzurri sono rimasti in Europa, mai mollata, anche se non sempre onorata a dovere.

Dopo il “flop” Ancelotti e l’anno amaro di Gattuso, con l’enorme delusione post Napoli-Verona, il Presidente si è affidato a Spalletti, allenatore che ha sempre centrato l’obiettivo principe prefissato dal Napoli e che nemmeno stavolta, complice un Campionato in cui sono venute meno alcune squadre di vertice, ha fallito.

Ma questo Campionato, iniziato nel migliore dei modi, mitigando le amarezze dello sconsiderato finale della stagione scorsa (tutta da dimenticare) ha riservato più di una sorpresa e gli azzurri si sono ritrovati a lottare per il titolo a sole 7 giornate dal termine, con la compiacenza delle avversarie.

Senza un “ammazzacampionato” e con Milan e Inter, che hanno fatto a gara per tenere a galla gli azzurri, rimediando sconfitte e pareggi improbabili, il Napoli ha avuto una delle occasioni più favorevoli dell’era AdL, per cercare di provare a portare a casa il 3° Scudetto della storia.

L’occasione gli azzurri se la sono giocata nel peggiore dei modi, conquistando un solo punto sui 9 disponibili contro Fiorentina, Roma ed Empoli, avversari non proprio irresistibili nel finale di stagione, come dimostrato poi dai fatti.

Ripercorrere le tappe del Campionato aiuterà a capire perchè, nonostante infortuni e Coppa d’Africa, il Napoli ha sprecato la grossa occasione :

Per il terzo anno consecutivo quel che resta di Ghoulam rimane in rosa e non viene acquistato un terzino sinistro.

Gli azzurri, con i soli innesti di Anguissa e Juan Jesus, oltre a Zanoli aggregato dalla Primavera e al ritorno di Malcuit e Ounas (dal prestito a Fiorentina e Crotone) iniziano alla grande la stagione.

Nonostante le assenze di Mertens (recupero operazione alla spalla) e Demme (fratturatosi in ritiro) e senza Anguissa, che arriverà dopo le prime 2 giornate e con Juan Jesus (non gioca da 2 anni circa), non ancora pronto.

NAPOLI-VENEZIA 2-0

- Debutto col Venezia, sulla carta facile, ma si complica subito con espulsione di Osimhen e infortunio di Piotr. Il Napoli mostra voglia e carattere e grazie a 2 rigori di Insigne vince 2-0, nonostante la inferiorità numerica. Buon esordio e buone indicazioni sia per quanto riguarda il gioco, ma soprattutto per la reazione in 10.

GENOA-NAPOLI 1-2

- Alla seconda, trasferta a Genova contro i Grifoni, il Napoli deve fare a meno di Piotr e Osimhen, oltre che dei 3 della precedente gara. Spalletti schiera Insigne falso nueve, va in vantaggio con Fabian, ma viene ripreso a 20 dal termine da Cambiaso, non molla e a 5 dal termine trova il gol del 2-1 e della vittoria con Petagna, che dopo la rete decide di restare al Napoli, come chiesto da Spalletti.

Anche qua un altro intoppo, si fa male Meret, che resterà fuori per 3 settimane e torna Ospina titolare tra i pali.

I 6 punti agostini sono un buon inizio e mostrano un Napoli vivace e volenteroso, con Lobotka, mai impiegato da Gattuso nell’ultima stagione, schierato nel suo ruolo davanti alla difesa (in assenza di Demme e Anguissa), che non sfigura, anzi disputa due buonissime partite, tirato a lucido.

Spalletti si mostra intelligente e schiera un 4-3-3 con gli uomini più adatti a disposizione.

NAPOLI-PIEMONTE 2-1

Dopo la sosta delle Nazionali al San Paolo è atteso il Piemonte.

Il Napoli non ha ancora Mertens e Demme, in Nazionale si fa male Lobotka, Piotr torna in panca. abbiamo Meret out. Spalletti è costretto a schierare subito Anguissa titolare, appena arrivato e con un solo allenamento alle spalle, che fa un partitone. Torna Osimhen , al quale viene ridotta la squalifica.

Il 4-2-3-1 caro a Spalletti ritorna.

Gli azzurri vanno sotto per un errore marchiano di Manolas, ma non mollano, trovano il pari con Politano e allo scadere il gol da 3 punti del 2-1 con Koulibaly su calcio d’angolo.

UDINESE-NAPOLI 0-4

Il Napoli alla quarta va a Udine (nel frattempo una splendida doppietta di Osimhen ci regala un prezioso 2-2 a Leicester in EL. con gli azzurri sotto 2-0, altra reazione che fa ben sperare).

Ancora out Mertens, Demme, Lobotka. Torna Meret in panca, dove c’è ancora Piotr. Cominciano 2 staffette Lozano-Politano e Rrahmani-Manolas (il greco out dopo l’errore col Piemonte).

Il Napoli indirizza la gara già nel primo tempo con i gol di Osimhen e Rrahmani (di nuovo su piazzato), la chiude con KK a inizio ripresa (sempre su piazzato) e col poker , targato Lozano nel finale.

Insomma un bel vedere, per gioco, reazione alle avversità, conduzione della gara e altri 2 gol su piazzato, Spalletti passo dopo passo si guadagna la fiducia dei tifosi. Ottimo inizio.

SAMPDORIA-NAPOLI 0-4

Il Napoli si ripete a Genova con la Samp., altro poker, altra clean sheet.

Anche stavolta sono out Mertens, Demme e Lobotka.

Meret non è ancora pronto al rientro da titolare.

Si ripete il 4-2-3-1, con la coppia Fabian-Anguissa in grande spolvero, stavolta supportata da Zielinski, in pratica al debutto (con gol).

Anche qua il Napoli è bravo a indirizzare la gara con i gol di Osimhen e Fabian nel primo tempo e chiusa in maniera tombale in 1 ora con i gol di Piotr e Osimhen.

Tifosi partenopei alle stelle e fiducia nella squadra in netta ripresa.

NAPOLI-CAGLIARI 2-0

Squadra che vince non si cambia.

Tornano Demme e Mertens in panchina, Lobotka non ancora.

Il Napoli vince anche la sesta, col Cagliari. La sblocca con Osimhen, incontenibile e la chiude con un rigore di Insigne dopo meno di 1 ora di gioco. Poi saggiamente amministra in vista dell’Europa League con lo Spartak.

Al San Paolo arriva la prima sconfitta inaspettata in EL, però con l’handicap, per una prematura espulsione di Mario Rui. Finisce 2-3, un punteggio che purtroppo sarà una costante nelle (non eccessive, ma alcune dolorose) sconfitte del Napoli durante la stagione.

FIORENTINA-NAPOLI 1-2

Il Napoli dimostra che la sconfitta con lo Spartak era solo un incidente di percorso.

Assente il solo Lobotka, Dries gioca i suoi primi 6 minuti dopo il ritorno dall’infortunio.

Va a Firenze in formazione tipo e sbanca anche il Franchi con i gol di Lozano e Rrahmani (di nuovo su piazzato, con schema alla Dortmund, battuto da Piotr). A nulla vale il gol viola di Vlahovic.

Rrahmani a suon di gol e buone prestazioni prende il posto ormai fisso, con Manolas relegato in panca. Lozano continua ad alternarsi con Politano.

NAPOLI-TORINO 1-0

Torna Juric al San Paolo.

Torna anche Lobotka in panca. Meret non è più rientrato titolare dopo l’infortunio. Gioca Politano in perfetta alternanza col Chucky.

La gara è più complicata del previsto , Insigne sbaglia un rigore, la risolve Osimhen nel finale con uno stacco imperioso di testa.

Mertens entra  a 20 dal termine e partecipa alla vittoria finale.

Prima di andare all’Olimpico, turno di EL, da vincere col Legia, un pò di turnover per Spalletti, che fa giocare Meret in Coppa, rilancia Dries dal primo minuto (di punta al posto di Osimhen). Spazio a Juan Jesus, Demme ed Elmas, tutti e 3 alla prima da titolari.

Il Napoli la vince 3-0, ma solo nei 15 finali, con i gol di Insigne (il primo su azione della stagione, purtroppo sarà questo per un pò), del subentrato Osimhen e di Politano.

ROMA-NAPOLI 0-0

La serie di vittorie consecutive si interrompe all’Olimpico, pari a reti bianche contro la Roma di Mou.

Ormai la formazione tipo si conosce a memoria, inclusa la staffetta Lozano-Politano.

Il Napoli non gioca una gara brillante, ma è penalizzato da almeno un paio di decisioni arbitrali di Massa, che nel finale butta fuori anche Spalletti, per un applauso interpretato come scherno.

In ogni caso altra clean sheet e un pareggio non da buttare su un campo difficile e contro avversario non semplice.

Spalletti ha tutta la rosa a disposizione. Ma durerà poco, purtroppo.

NAPOLI-BOLOGNA 3-0

Il Napoli riprende la marcia nel turno ifrasettimanale col Bologna.

Un solo cambio, Elmas per Piotr, che tra tutti è quello che ancora non ha convinto, spesso fuori dal gioco, saltato dallo scarico per Osimhen.

Gli azzurri indirizzano la gara nel primo tempo 2-0 e la chiudono in un’ora, grazie a Fabian (inizio di stagione di alto livello e con gol frequente, acanto a un gran Anguissa) e doppio rigore di Insigne.

SALERNITANA-NAPOLI 0-1

Il derby campano va al Napoli, che non gioca granchè ma riesce a spuntarla contro i granata con un gol di Zielinski, che almeno segna una rete decisiva, pur non convincendo.

La Salernitana è poca cosa e Spalletti da un turno di riposo a Osimhen e Insigne, giocano Dries punta e Lozano e Politano insieme per la prima volta.

Il Napoli di giovedì va a Varsavia e vince 4-1, prendendosi i 3 punti necessari per comandare il Girone. Anche qui Spalletti fa un pò di turnover, oltre a Meret ormai portiere di Coppa, giocano Juan Jesus, Demme, Elmas e Petagna titolari.

Segnano Mertens e Piotr su rigore, Lozano e Ounas, rientrato dopo problema muscolare con l’Algeria.

NAPOLI-VERONA 1-1

Ritorna l’incubo Verona e anche stavolte ci impone l’1-1, primo mezzo passo falso casalingo.

Non gioca KK, al suo posto Juan Jesus.

Il Napoli si fa beffare da Barak e Simeone (complici Rui e Rrahmani), ma riprende la gara dopo 5 minuti, al 18° con un gol di Di Lorenzo.

Partita maschia, con il Verona che picchia e l’arbitro Ayroldi in pessima serata.

Il Napoli non è preciso, va 16 volte alla conclusione, ma 1 solo tiro va nello specchio, 2 pali.

Spalletti tarda un pò i cambi, con Mertens e Ounas che entrano solo a 4 minuti dalla fine.

INTER-NAPOLI 3-2

Dopo la sosta delle Nazionali big match a S.Siro. Il Napoli è saldo al comando e nessuno lo può raggiungere per il momento.

Viene meno qualche pedina per il Covid, out Demme, Politano e Ounas.

Gli azzurri in formazione tipo, passano in vantaggio con Piotr, dopo 20 minuti, ma vengono raggiunti da un rigore (mano di Rui) e sull’1-1 non affondano, venendo puniti da Perisic su corner di testa all’ultimo minuto della prima frazione.

Nel tentativo di recuperare il Napoli nella ripresa si getta in avanti, ma si fa sorprendere in contropiede da Lautaro, addirittura su angolo a favore. Gli azzurri lasciano campo all’Inter e non riescono a fermare la ripartenza nemmeno con un fallo.

Putroppo un duro colpo degli azzurri, che perdono Osimhen per una testata con Skriniar (che lo terrà out per mesi).

Spalletti mette Petagna per Osimhen sul 3-1 e non Dries, che entra a soli 15 dal termine, segna l’eurogol del 3-2 e sfiora il gol del clamoroso 3-3 calciando alto da buona posizione.

Il Napoli perde con onore, ma non riesce a dare la prima spallata al Campionato.

Prima sconfitta in Campionato, ancor più amara per l’infortunio di Osimhen.

Il Napoli comincia da questo momento ad avere una serie di defezioni importanti, va a Mosca in EL senza Osimhen, Insigne, Anguissa, con Fabian e Rrahmni in panca, dovendo rinunciare a Demme, Politano e Ounas.

Dentro Lobotka, JJ, Elmas e Petagna-Dries in attacco.

Torna titolare Lobotka, che purtroppo provoca un rigore e poi arriva anche il 2 -0 (doppio Sobolev, che di testa anticipa KK), a nulla serve il gol di Elmas a metà ripresa. Campo semighiacciato e ingiocabile. Il Napoli perde il primo posto per l’EL, che vale gli ottavi.

UNA SCONFITTA A MOSCA, CHE TUTTI DIMENTICANO IN FRETTA PER L’IMPROVVISA SCOMPARSA di MARADONA, un lutto incommensurabile che ci travolge e che subito convince la città ad intitolargli giustamente lo Stadio. Lutto che durerà a lungo per la beatificazione del nostro idolo, che vivrà sempre nei nostri cuori e in ogni angolo della città.

NAPOLI-LAZIO 4-0

Il Napoli onora il debutto del Maradona in una notte magica e intrisa di emozioni.

Una gara a parte. Esoterica. Da Santeria.

Il 4-0 alla Lazio si ripete come nella più magica delle giornate di Diego (identico il risultato), che si impossessa di Mertens e grazie alla gran tecnica del belga-napoletano ci regala una doppietta alla Diego. Completano l’opera Piotr e Fabian, con 2 altri bei gol.

SASSUOLO-NAPOLI 2-2

Il Napoli va a Sassuolo senza Anguissa e Osimhen. Rientrano in panca Politano e Demme.

Gioca Lobotka con Fabian e con Dries di punta ne beneficia di nuovo Zielinski, che gioca bene e fa 2 assist, dopo il gol alla Lazio.

Il Napoli gioca e va sul 2-0, con le reti di Dries e Fabian. Ma si rilassa nel finale prendendo gol da Scamacca.

Si fa male Koulibaly. infortunio muscolare per troppo minutaggio a 10 minuti da termine.

Il Napoli prende il gol del 2-2 da Ferrari a 1 minuto dal termine, che svetta su Juan Jesus, poi anche il 3-2 in bambola, ma il Var annulla.

2 punti buttati al vento, ma si parla anche di un punto guadagnato, per il gol del 3-2 annullato.

Primo vero passo falso degli azzurri, inaspettato per prestazione e tempistica dei gol subiti, al quale si aggiunge l’infortunio di Koulibaly.

Il Napoli perde la “verticale Africana”, vero surplus di inizio stagione.

NAPOLI-ATALANTA 2-3

Il Napoli deve affrontare al Maradona un’Atalanta in gran forma a 3 giorni dalla partita decisiva col Leicester in EL, senza la verticale africana e Insigne.

Spalletti ridisegna il Napoli con un 3-5-2, acccentrando Di Lorenzo accanto a JJ e Rrahmani.

Centrocampo a 5 con Malcuit e Rui esterni, in mezzo Lobo-Fabian e Elmas. Di punta Lozano-Mertens.

Gli azzurri vanno sotto, ribaltano Dries e Piotr in grande spolvero, ma capitolano 3-2, giocando comunque una buona e battagliata gara, tant’è che nonostante la sconfitta gli azzurri escono tra gli applausi.

Il Napoli ripete la gara con l’Atalanta contro il Leicester, soprattutto come gioco e ardore agonistico, grazie a una doppietta di Elmas e a una rete di Ounas. 3-2 finale, il Napoli passa il Girone, ma da secondo e affronterà il Barcellona (in crisi prima del mercato di gennaio e l’arrivo di Xavi).

Peccato, ma ai tifosi piace la reazione degli azzurri, che sopperiscono col gioco e la voglia alle assenze.

Nonostante gli 8 punti lasciati per strada (12 in totale per ora), che fanno perdere agli azzurri la testa della classifica, durata 15 giornate.

Al momento solo il pari di Sassuolo resta veramente indigesto.

NAPOLI-EMPOLI 0-1

Tornano Anguissa e Insigne in panchina. Per KK e Osimhen i tempi sono parecchio più lunghi.

Il Napoli è atteso al riscatto dopo la vittoria col Leicester anche in Campionato.

L’avversario è morbido sulla carta e il Napoli si rilassa. Spalletti dà fiducia a Ounas ed Elmas, molto utilizzati nel periodo, con Dries di punta.

Il Napoli non riesce a segnare e a indirizzare la gara nel primo tempo, troppo blandi i ritmi, come invece fatto con tutte le medio-piccole sino ad ora.

Spalletti dopo 1 ora sullo 0-0 leva Mertens e fa entrare Petagna. Non una buona mossa, se vuoi cercare di vincere. Casomai mettili entrambi. Fa entrare Insigne, che non ha forza nelle gambe e si regge a stento in piedi post Covid (infatti non giocherà titolare a Milano col Milan nè la successiva con lo Spezia)

Purtroppo a 20 dalla fine segna Cutrone, gol alquanto casuale e fortunato, il Napoli ci prova ma ha scarsa mira, sono 30 le conclusioni alla fine, ben 24 non centrano lo specchio, una si infrange sul palo.

Il Napoli butta altri 3 punti, non impossibili riuscendo addirittura a perdere.

Una mazzata non creduta e accolta non senza polemiche, 2 sconfitte consecutive al Maradona non sono proprio un buon viatico.

MILAN-NAPOLI 0-1

Il Napoli si riprende, va in vantaggio subito con Elmas a Milano e tiene botta sino al termine, senza Insigne, Osimhen, KK, Rui (problemino alla caviglia) e con Lobotka appena rientrato, che torna in panchina e ben sostituito da Demme, che fa diga col rientrante Anguissa.

Gioca Petagna di punta e non Dries, per dichiarata mossa tattica. Altra buona prova di Piotr.

Il Napoli riesce a ottenere una vittoria di prestigio, che ringalluzzisce i tifosi e infonde fiducia, aggancia il Milan e si piazza secondo a 4 punti dall’Inter.

NAPOLI-SPEZIA 0-1

Alla vigilia della sosta natalizia il Napoli incontra lo Spezia.

Gli azzurri sono ancora senza Osimhen, KK e Insigne. Rientra titolare Lobotka con Anguissa.

Il Napoli come contro l’Empoli non alza i ritmi nel primo tempo e addirittura va sotto con una sfortunata autorete di Juan Jesus.

Con il Napoli sotto Spalletti ripete l’errore con l’Empoli, leva Mertens tra il primo e il secondo tempo e inserisce Petagna, senza avere altri attaccanti in panchina.

Il Napoli è abbastanza evanescente, si divora un paio di gol con Lozano e perde tra i fischi.

In conferenza Spalletti motiva la sostituzione di Mertens, riferendo di non aver voluto sbilanciare la squadra e non ammette l’errore, ripetuto.

Un brutto Natale per i tifosi azzurri. Che umiliazione le 3 sconfitte consecutive al Maradona !!!

Insomma una cavalcata iniziale macchiata da 2 prestazioni inqualificabili contro Spezia ed Empoli (dopo i 3 punti buttati a Sassuolo), in cui Spalletti ci ha messo molto del suo, criticato per la prima volta da quando è arrivato a Napoli.

2 sconfitte in casa che spengono un pò i sogni di gloria.

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>