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Brutto passo falso col Sassuolo : il Napoli perde 0-2 al San Paolo

Non fai in tempo a dare scacco matto alla Real Sociedad che lo prendi dal Sassuolo.

Gattuso si fa irretire da De Zerbi. un pò come contro l’AZ , ma con modalità diverse,  e viene di nuovo tradito dal suo quadrilatero offensivo che non punge e non mette a segno nemmeno una rete, sbagliando qualche occasione di troppo.

Amara sconfitta casalinga 0-2 con reti di Locatelli su rigore e Maxime Lopez nell’ultimo minuto dei 7 effettivi di recupero.

Le reti subite, casuali, nella ripresa, un rigore per un ingenuo intervento di Di Lorenzo e il gol del tecnico e bravo Maxime Lopez allo scadere dei minuti di recupero, con gli azzurri tutti in avanti e con un gol nnullato per fuorigioco di Osimhen, poi appena trattenuto al limite dell’area di rigore, con il raddoppio che avviene tra le proteste a gara ormai compromessa.

Meno casuale è quello che è avvenuto durante il resto dei 90 minuti.

Gattuso schiera l’11 più affidabile e in forma in questo momento, senza Insigne e con Hysaj a sinistra.

Piotr e Elmas recuperano post Covid, ma ancora non in forma vanno in panchina.

Di nuovo 4 offensivi, con l’imprescindibile Bakayoko in mezzo con Fabian e i 4 offensivi. Torna Manolas con KK.

Il Sassuolo è senza i suoi attaccanti più forti, Caputo e e Berardi, oltre alle assenze di Djiuric, Toljan e Haraslin (questi ultimi 2 colpiti dal Covid), oltre all’infortunato Romagna.

Schiera, quindi, una formazione con il giovane Raspadori unica punta, ma con un 11 comunque di tutto rispetto.

Consigli tra i pali (autore di ottime parate e di sicure uscite).

Difesa a 3 con Chirches, Ayahn e Ferrari, bravissimo l’ex azzurro leader difensivo, roccioso Ferrari di testa e come presenza in area.

Sugli esterni Muldur a destra e Rogerio a sinistra, pronti a ripartire e a serrare le file sugli esterni con i ripiegamenti di Boga e Traore, che in prima battuta vanno sui terzini azzurri.

In mezzo al campo un bravissimo Locatelli e un Maxime Lopez fastidioso e pungente, che si alterna con Traore a supportare Boga, posizionandosi con l’ala (adorata da me e da Giuntoli) tra le linee di difesa e centrocampo azzurro, facendoci abbassare il baricentro e facendo schiacciare Bakayoko e Fabian davanti ai nostri centrali difensivi.

Risultato?

Gattuso per evitare le imbucate ha aspettato più basso per larghi tratti della gara, inibendo poi le nostre ripartenze, con gli azzurri che recuperavano palla troppo a ridosso della propria area, dovendo percorrere 2/3 di campo per raggiungere quella avversaria.

Altra arma difensiva di De Zerbi è stata il possesso, fondamentale quando non hai punte e sbocchi offensivi per non subire troppo l’avversario, possesso con punte superiori al 60%, chiuso in vantaggio netto nel primo tempo e leggermente più basso nella ripresa dopo il primo vantaggio (ma nemmeno tanto 57% a 43%).

Possesso facilitato dall’uomo in più a centrocampo.

Molto bravo tatticamente De Zerbi, che ha proposto il 3-4-2-1 in fase offensiva e un 5-4-1 in fase difensiva.

La differenza dei moduli tutta nel movimento delle 2 ali (Boga e Traore), che si allargavano sui nostri terzini in fase di non possesso e si accentravano tra le linee in fase di possesso, coadiuvati dai terzini, Muldur e Rogerio, liberi di spingere in fase offensiva e pronti a chiudersi in fase difensiva, grazie al movimento ad eleastico, ad allargarsi e ad accentrarsi, delle ali.

Detto questo, la partita ha avuto un suo svolgimento ben preciso e il Napoli non ha saputo sfruttare le occasioni, finendo addirittura per perdere.

Analizziamola nelle sue fasi e nei suoi momenti cruciali.

Il Napoli parte aggressivo e non attende l’avversario nei primi 10 minuti, tant’è che :

- prima Chiriches regala palla a Fabian favorendo la conclusione di Mertens, che con uno dei suoi classici tiri balistici non trova però la porta (la palla esce di poco fuori)

- poi è Consigli a regalare palla a Osimhen, forse sorpreso dal regalo, tant’è che pensa solo a centrare la porta, non avvedendosi del ritorno del portiere, che riesce miracolosamente a prendere il tiro (errore c’è comunque, perchè la palla andava scaraventata in porta o forte o comunque alzandola, anche per evitare l’intervento del difensore sulla linea).

In questi primi 10 minuti il Napoli pressa alto e recupera subito la palla.

Il Napoli poi prende un’imbucata, bravo KK nell’uno contro uno con Raspadori.

Come spaventato il Napoli si abbassa, Gattuso comprende che il Sassuolo potrebbe sorprenderlo tra le linee.

Si abbassano anche Dries, Politano e Lozano, che ricevono palla a 40-50 metri dalla porta avversaria e le ripartenze diventano quasi impossibili.

Il Sassuolo non aggredito gira palla comodamente e senza affanni per 20 minuti.

Con il Napoli in possesso , invece, si chiude 5-4-1, ingolfa centralmente con 6 uomini (come fece l’AZ, anche se qua i centrali difensivi sono 3 a cui si aggiungono 2 centrocampisti e la punta in prima battuta) e con 4 elementi sugli esterni (come fece l’AZ).

Il Napoli trova pochi sbocchi, cerca di allargare con i terzini, ma Di Lorenzo sbaglia almeno 3-4 cross, a Osimhen non arriva un pallone, Dries e Lozano evanescenti non trovano lo spunto, Politano si muove, ma non è concreto.

L’inizio azione è reso difficile dal pressing alto e posizionale dell’avversario, Fabian non trova la giocata.

Alla mezz’ora Osimhen tenta la giocata da solo, si libera benissimo in velocità e potenza, si accentra , ma tira forte, ma con poca precisione e la palla si alza sulla traversa.

Almeno è una scossa e il Napoli reagisce d’impeto e ricomincia a pressare alto per 10 minuti, creando le premesse per segnare, ma non riuscendovi.

Ci prova Fabian da posizione buona in area, ma la porta viene respinta da Consigli, ci prova Politano 2 volte (tiri respinti), Lozano in azione solitaria con tiro fiacco e bloccato a terra da Consigli, Mertens la spara alle stelle da fuori e poi una buona punizione deviata in corner dalla barriera.

Osimhen ci riprova di testa, anticipa il portiere, ma manca la porta, con palla alta su cross di Hysaj.

Certo si rischia in 2 occasioni, bravo Ospina a deviare in angolo una conclusione sotto la traversa, poi bravo Di Lorenzo con una diagonale e area spazzata di testa (uno dei rari interventi positivi  del terzino azzurro nella serata), ma almeno si creano occasioni, ne conto 5-6 nella parte conclusiva del tempo.

Il Napoli riparte nella ripresa non con lo stesso impeto, anzi Di Lorenzo si fa sorprendere da Rogerio (con Ospiina che para il tiro del terzino sul primo palo) e grazie a una palla persa da Manolas il Sassuolo ritorna al tiro da fuori con Locatelli, con palla che sibila non lontano dal palo alla sinistra di Ospina.

Abbiamo una buona occasione con Dries su punizione, ma Consigli è attento e devia in angolo (altra buona parata, almeno la numero 3).

Seguono 3 corner infruttuosi, dei ben 12 del solo secondo tempo che il Napoli non riuscirà a rendere concreti.

Al 57° l’ingenuo fallo di Di Lorenzo in area, che atterra Locatelli con palla in pratica già di Manolas, intervento maldestro e in ritardo di un Di Lorenzo veramente deleterio oggi, come mai visto prima. Serataccia.

Lungo conciliabolo del Var , che poi fa fermare il gioco con Mariani che assegna un giusto rigore.

Trasforma Locatelli.

Il Napoli invece di reagire si innervosisce. Ammonito Manolas per un intevento duro.

Comincia la collezione dei corner.

Dries la potrebbe pareggiare al 66° , in caso di pareggio avremmo avuto tutta la gara davanti, occasione grossa, ma Dries sbaglia un gol non da lui, imbeccato sul secondo palo da un perfetto assist di Politano, la cicca completamente, ciabattando fuori a 2 passi dalla porta.

Altra occasione “sliding door”della partita dopo quella iniziale di Osimhen.

Non la sfruttiamo.

Comincia la girandola dei cambi a metà ripresa.

Fuori prima Lozano per Petagna, con Dries che si sposta  sinistra, ma è evanescente anche lì e Gattuso mette dopo poco Elmas al suo posto.

Entra Rui per Hysaj.

Nel Sassuolo entra anche Defrel per Traore.

Il Napoli ci prova con Osimhen che si libera di nuovo bene, ma la sua conclusione ds posizione defilata viene deviata in corner.

Altra serie di 4 calci d’angolo  : ne escono un colpo di testa di KK alto e uno di Manolas centrale. Troppo poco.

Il Napoli non è continuo nel suo forcing perchè il Sassuolo è bravo nel palleggio e rallenta la pressione azzurra, il che innervosisce non poco e rende la squadra di casa più irrequieta.

Entra Zielinski per Politano, ma nessuna delle sostituzioni darà l’esito sperato, contribuendo solo al caos degli ultimi 15 minuti, arrembaggio all’arma bianca.

De Zerbi spezzetta con le sostituzioni, prima Obiang per Boga, poi Kryakoupoulos per Muldur.

Il Napoli fa incetta di corner, arriva un tiro di Mario Rui largo, un colpo di testa alto e innocuo di Di Lorenzo sul primo palo. Nulla.

Molti angoli e punizioni battuti anche male sul portiere, cross corti e lunghi.

De Zerbi spezzetta ancora, fuori Chiriches per Marlon e Bourabia per Raspadori.

Il Napoli ha le ultime 2 chances con Osimhen, che coglie il palo (con altra deviazione di Consigli) e Manolas ribadisce in rete, ma Var conferma fuorigioco in partenza di Osimhen e annulla.

Poi il tempo della scaltra trattenuta a Osimhen lanciato verso la porta, le proteste e il gol del 2-0 in contropiede del Sassuolo.

Partita sprecata dal Napoli e vinta con merito dal Sassuolo, che non ha rubato nulla , giocando una gara accorta, con squadra compatta, preparata tecnicamente e tatticamente e premiata dal risultato finale, per abnegazione e impegno.

Gattuso dovrà riflettere, l’AZ non è stata una meteora, ma un monito sul come operare col nuovo schema.

I 4 offensivi ti possono far esaltare e deprimere allo stesso tempo  se non fanno la differenza, perchè perdi il centrocampo e le redini del gioco.

Certo le alternative non le hai avute perchè sono stati assenti Piotr e Elmas, ma ora sono tornati e credo che Gattuso più che tornare allo sperimentato e affidabile 4-3-3, cerchi non non mutare lo schema, ma di renderlo più equilibrato, inserendo un centrocampista in più sugli esterni offensivi o dietro la prima punta.

Il giocare a ritmi serrati ogni 3 giorni (ricordo che si gioca tutte le settimane in Europa e non a settimane alterne) impone cambi tattici e di uomini e ogni tanto riserva sorprese.

Tranne il Milan in Magic Moment ne hanno fatto le spese tutti, Inter, Atalanta, Piemonte, Lazio e Roma, ma anche in Europa Tottenham, Arsenal , Liverpoool (non dimentichiamo il 7-2 patito con l’Aston Villa e le vittorie di misura contro le piccole nelle ultime) Chelsea (3 pari e una sconfitta), Manchester City (2-6 col Leicester, ma anche altri passi falsi) , ma anche Barcellona (pari ad Alaves, sconfitta nel clasico e col Getafe), Real (che ha perso in casa con Shakhtar e Cadice) Atletico Madrid, Siviglia, Dortmund, Lipsia.

Nessuna squadra è esente da sconfitte e scivoloni tra Coppe e Champions.

Il Napoli deve stare sereno e sul pezzo, ricominciare il tourbillon di partite e andare a vincere a Rijeka per il girone di EL, casomai cambiando, come detto, qualche pedina per avere maggiore equlibrio e controllo delle partite.

#FNS

 
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