Facebook Twitter E-mail RSS
magnify
Home Notizie e Commenti Il Napoli esce anche dalla Coppa Italia, con scelte ben precise
formats

Il Napoli esce anche dalla Coppa Italia, con scelte ben precise

Potrei ripetere quello che ho scritto nel post Champions, quando siamo usciti, potrei scrivere di nuovo quello che ho riportato nell’ultimo articolo sul Napoli Campione d’Inverno e sulle residue possibilità di rimanere in quota in Campionato, ma aggiungerò altro a conforto delle mie teorie e su quelli che sono gli obiettivi stagionali della squadra.

Il Napoli ha deciso di giocare con i titolari il Campionato dal primo momento, una scelta non casuale, ma precisa, strategica, ancor più avallata e destinata ad essere perseguita dopo gli infortuni di Ghoulam e Milik, che hanno lasciato un vuoto di organico ancor più evidente di quello iniziale, momento in cui la rosa poteva avere le sue deficienze, anche se non così evidenti.

La strategia non era quella di uscire dalla Champions o dalla Coppa Italia (e sarà lo stesso in EL), ma di giocarci con gli uomini migliori il Campionato, che sia contro il Benevento, il Verona o la Juventus.

Poi il Napoli senza uomini importanti poteva vincere o perdere a Karkhiv, come senza 6 titolari poteva vincere o perdere in Coppa Italia, poteva accadere con la più scarsa Udinese, è accaduto contro la più coriacea Atalanta.

Sarri ha fatto turnover con l’Udinese, lo ha ripetuto quasi uguale con l’Atalanta.

Con l’Udinese ci andò bene (anche perchè i friulani vennero al San Paolo senza attacco e bastò un gol di Insigne nella riprsa per batterli), stavolta contro l’Atalanta, squadra più spigolosa e combattiva e con una rosa ampia, seppur di livello non eccelso, ma con uomini che coprono tutti i ruoli quasi con pari rendimento e con un allenatore che sa il fatto suo, non siamo riusciti a venirne a capo.

Certo non è facile portare sempre il pronostico e il risultato dalla tua quando :

- non hai una prima punta (infortunio MIlik) in alternativa alla tua unica e devi adattare (un buon, ieri) Callejon a farla.

- non hai alternative a Insigne e Callejon sulle fasce (con Giaccherini non altezza e pure out ieri e con Ounas volenteroso, ma ancora acerbo)

- non hai terzini di livello dopo l’infortunio di Ghoulam, ma Hysaj che sta boccheggiando, costretto a giocare sempre, con Maggio e Rui che con tutto il rispetto e l’impegno e la professionalità non ti possono dare quello che ti danno i titolari, almeno nel medio-lungo periodo (poi ti possono gocare bene anche 2-3 partite).

- hai 3 buoni giovani rincalzi a centrocampo, che con evidente solarità non valgono i titolari.

Capita che puoi perdere anche con le 6 riserve dell’Atalanta, che si avvicinano di più al rendimento dei loro titolari, molto di più del livello delle nostre riserve rispetto ai nostri titolari.

Cornelius se la gioca come Petagna, Cristante un pò meno di Ilicic, Goosens come Spinazzola, Palomino come Masiello, Castagne com Hateboer, De Roon come Kurtic.

Tutti giocatori non trascendentali, ma dello stesso livello dei titolari o quasi.

Questo non significa che il Napoli sia voluto uscire dalla Coppa Italia, ma che se l’è giocata sperando di non uscire, ma con questa possibile evenienza ben presente.

Non è un caso che sotto di un gol siano entrati Dries e Lorenzo per Marek e Josè, cambi già prestabiliti, minutaggio scientifico dei titolari, strategia di chi ha voluto gestire gli uomini in vista della gara di campionato, non cambi necessari al ribaltamento del risultato a tutti i costi.

La scelta di giocarci il Campionato per tentare di vincerlo, pur non essendo i favoriti (questo credo sia chiaro a Sarri , al gruppo e a tutti i tifosi), potrà alla fine dei giochi essere deleteria o vincente, ci potremmo trovare con un cerino in mano, ma è una scelta consapevole perchè ritenuta l’unica possibile per tenere accesa la speranza di farcela o comunque di giocarcela senza se e senza ma.

Se siamo attrezzati per vincere lo Scudetto ce lo dirà solo il campo, sicuramente battagliando su 3 fronti con i migliori le speranze, già poche, si ridurrebbero al lumicino, se non dissolte del tutto.

Il primo anno di Sarri, pur facendo turn over all’andata in EL, perdemmo i punti fondamentali proprio a cavallo della doppia sfida col Villareal (pareggiammo col Milan) e perdemmo “filippo e panaro”.

L’anno scorso gli unici punti persi nel ritorno furono a cavallo tra Real Madrid e semifinale di Coppa Italia con la Juventus.

Quindi la strategia non è tanto figlia del caso, ma della consapevolezza “matematica” che  3 competizioni ti levano punti, se non le puoi gestire con rosa ampia.

Averle affrontate con alcune riserve ed aver perso ne è , tra l’altro , la controprova.

Aver giocato le 2 gare col City con alcuni uomini chiave in campo (quasi tutti) e aver perso 4 punti dopo quelle gare con Inter e Chievo è un altro indizio da non sottovalutare.

Aver affrontato le gare del Campionato con i titolari ed essere primo in classifica pur non essendo i favoriti, invece, per ora è la prova che la scelta è stata giusta.

Alla fine si vedrà se il Napoli riuscirà a vincere, ma la consapevolezza è che sia l’unica via per tentare di farlo, senza alcuna garanzia di successo.

Sarà anche la rosa migliore dell’era De laurentiis, ma non è ancora pronta per competere su 3 fronti.

Quindi nessuna accusa al presidente, all’allenatore o ai giocatori (titolari e riserve), ma la realtà e il campo dicono questo.

#FNS

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
1 Comment  comments 

One Response

  1. marco vicario

    grande torre

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>