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Il Napoli batte 3-1 il Feyenoord come da pronostico

Prima vittoria degli azzurri in Champions, primi 3 punti nel Girone contro il Feyenoord al San Paolo, 3-1 con reti del tridente piccolo (hanno segnato tutti e 3) e pasticcio finale per la rete della bandiera degli olandesi con Amrabat.

Il Feyenoord, avversario di quarta fascia nel Girone (non certo il più morbido sulla carta delle squadre di quarta), in piena crisi e con 3 assenti importanti, non è stato avversario difficile da superare per un Napoli che ha giocato una gara non eccezionale, ma sufficiente per avere la meglio con discreta facilità del blasonato club olandese.

Gli azzurri dopo il 2° turno restano terzi nel Girone pur agganciando lo Shakhtar a 3 punti (in vantaggio per il 2-1 contro gli azzurri nella gara d’esordio), che ha perso come da pronostico sul campo del Manchester City 2-0, con gli inglesi, nostri prossimi avversari nel doppio confronto, primi a punteggio pieno.

Gli ucraini ora avranno il doppio scontro diretto con gli olandesi, che si giocano tutto e che secondo me renderanno la vita difficile alla squadra di Donetsk, soprattutto se recupereranno gli infortunati (si spera almeno)

Il Girone è ancora molto aperto, almeno per la seconda piazza, che vale la qualificazione agli ottavi.

Ma veniamo alla gara di ieri che ha visto protagonisti :

Reina, autore di 5 parate (una difficile e fortunosa) e fondamentale quando sul 2-0 ha evitato che la partita si riaprisse, parando il calcio di rigore di Toonstra.

Koulibaly, partita difensiva da leader assoluto, ha impostato dalle retrovie con grande personalità, come sta capitando spesso con Jorginho asfissiato dal pressing olandese. Alla resa dei conti Koulibaly 120 passaggi, Jorginho 56.

Allan in forma strepitosa da inizio stagione, recupera palloni, va sempre in pressing risultando prezioso per il riposizionamento della squadra, corre per 3, si propone con discreta qualità in fase offensiva. Insomma possiamo anche ammettere che in questa fase lui è imprescindibile, siamo quasi Allan dipendenti. Pedina fondamentale che talvolta è stato (a torto) additato come l’elemento da migliorare nell’11 titolare, ma che in realtà è utilissimo alla rosa per le sue caratteristiche di interditore e corridore. Peso che nell’arco di una stagione lunga ed estenuante si fa sentire. Ora, tra l’altro, regge il centrocampo azzurro, in cui è dominatore incontrastato.

Il tridente piccolo, rimasto orfano dell’alternativa Milik, ormai è una certezza, segna puntualmente almeno 3 reti, con una intesa ai limiti della perfezione. Ieri non sempre benissimo – soprattutto Mertens, che non è stato molto preciso negli appoggi e negli scambi (generoso come sempre nel pressing) – ma tanto è bastato per creare e finalizzare le 3 reti, sulle quali c’è molto (moltissimo) della imbarazzante difesa olandese (nascono tutte e 3 da palle perse nella propria trequarti sul pressing azzurro).

Sarri ha schierato l’11 migliore, fatta eccezione per Albiol con problemi alla schiena, con Maksimovic in campo (autore di una buona gara, con qualche lieve incertezza palla al piede e con la disattenzione finale) e Chiriches non ancora al meglio (recuperato da poco tempo dall’infortunio alla spalla e da una botta al piede)

Il Feyenoord, come detto, senza tre pedine importanti, è stato costretto a schierare un centrocampista, Tapia nella linea difensiva al posto dello scafato Botteghin, addirittura estromettendo il più esperto Van der Heyden e mettendo il campo il giovane e promettente St.Juste.

L’assenza del danese Jorgensen (la punta centrale titolare) , invece, ha costretto Van Bronckhorst a modificare l’assetto tattico della squadra ed anche il modulo, schierando un 4-3-3 senza punta centrale, inserendo un centrocampista in più (Amrabat), non nutrendo fiducia nel sostituto naturale di Jorgensne, Kramer (lo avevo paventato nell’articolo di presentazione).

Sta di fatto che gli azzurri sono passati subito in vantaggio, dopo appena 8 minuti (in precedenza un più che sospetto fallo in area su Mertens) con una palla rubata da Callejon , con Insigne che si è involato centralmente verso la porta e ha scaricato un preciso destro dal limite da fuori area, che si è insaccaato a fil di palo rasoterra alla destra del portiere Jones (esperto 35enne che ha sostituito il titolare Veermer).

Il Feyenoord ha tentato la reazione, giocando in velocità e discreto palleggio, ma gli azzurri hanno retto bene, vanificando una serie di azioni di rimessa con errori di misura e nell’ultimo passaggio.

Il Napoli in vantaggio si è limitato a non rischiare, con i due terzini che sono rimasti molto bassi per contenere gli esterni offensivi Berghuis (dalla parte di Ghoulam) e Toornstra e Boetius che si sono alternati al centro e dal lato di Hysaj.

La gara non è esaltante, poche le occasioni da rete sino agli ultimi minuti del primo tempo in cui finalmente gli azzurri hanno un sussulto e vanno vicini allla rete con Callejon, Jorginho e Hamsik.

Ad inizio ripresa altra palla persa dal Feyenoord e Mertens si ritrova solo davanti al portiere che batte comodamente piazzando la palla di piatto destro.

2-0 Napoli.

Risveglio del Feyenoord che di impeto reagisce e impegna due volte Reina da fuori.

La gara sembra in cassaforte, ma l’arbitro Collum (pessimo) si inventa un rigore su Berghuis, che si butta tra Ghoulam e Koulibaly lasciandosi cadere.

Per fortuna Reina compie il miracolo.

Subito dopo  altra palla persa dal Feyenoord nella propria trequarti, Mertens l’appoggia facile sull’accorrente Callejon che defilato sulla destra mira l’angolino basso opposto e lo centra.

3-0 Napoli.

3 punti in cassaforte, ma un pasticcio finale, incomprensione tra Maksimovic e Koulibaly, ne approfitta Amrabat che segna all’ultimo secondo il 3-1.

Quarta gara in pochi giorni, da vincere e l’obiettivo è stato raggiunto senza eccessiva brillantezza, come normale dopo due trasferte impegnative anche dal punto di vista mentale contro Lazio e Spal.

Il Napoli centra la sua 9^ vittoria nelle prime 10 gare , 30 gol segnati e solo 8 subiti.

Poco da dire e solo da essere strafelici.

Domenica a ora di pranzo c’è il Cagliari, gara ovviamente da vincere, nonostante l’orario infame, anche perchè dopo la sosta (che di per sè non gioverà), avremo un periodo abbastanza duro che dirà molto sulle ambizioni del Napoli sia in Campionato che in Champions, dove incontreremo Roma e Inter a cavallo della doppia sfida col City.

#FNS

 

 

 

 

 
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