Il Napoli, come da pronostico, batte il Cagliari 3-1 al San Paolo, con una prova convincente e spettacolare, con doppietta di Mertens (che raggiunge quota 30 reti nel giorno dei suoi 30 anni) e gol di Insigne, ma anche la Roma vince in scioltezza, 4-1 a S.Siro contro un Milan poco battagliero e arrendevole sin dai primi minuti gioco, lasciando inalterata la classifica, e resta con un punto di vantaggio sugli azzurri a 3 gare dal termine.

Oltre a pareggi sparsi qua e là ,per ora pesa, in ordine temporale, il pari scellerato di Sassuolo, che avrebbe potuto neutralizzare quelli precedenti, almeno per il secondo posto, con gli azzurri che vincendo, come potevano e dovevano, quella gara sarebbero stati avanti ai giallorossi in classifica.

Mancano ancora 9 punti in palio e tutto è possibile, alla prossima Torino-Napoli e Roma-Juventus.

Il Napoli dovrà vincere a Torino (sulla carta dovrebbe vincerle tutte) e sperare che la Roma non batta la Juventus.

Il calendario di fine stagione non aiuta, con la sfida dell’Olimpico che capita a cavallo di semifinale di Champions e finale di Coppa Italia per i bianconeri, che potrebbero tranquillamente perdere con la Roma e non mettere minimamente a rischio il titolo in caso di sconfitta, potendolo  festeggiare allo Stadium la domenica successiva contro il Crotone (gara non certo proibitiva).

Non credo che la Juventus lasci campo e risultato ai giallorossi (o almeno così dovrebbe essere), ma non so se potrà (o vorrà) andare a Roma schierando la miglior formazione, quindi le possibilità che la Roma vinca non sono per niente basse.

Sia noi che la Roma ovviamente meriteremmo il secondo posto per la stagione disputata e, al contempo di perderlo per le occasioni sprecate : il Napoli per i pareggi che hanno visto gettare al vento vittorie (e punti) sulla carta scontate e per aver sprecato il match point a Sassuolo, e la Roma per aver perso in casa col Napoli e il derby, rimettendo gli azzurri in corsa.

Non ci resta che battere i granata e attendere gli eventi.

La serie A è questa, gli obiettivi si costruiscono durante la stagione e difficilmente si ribaltano nei finali, dove le sorprese, almeno contro le squadre che hanno poco o nulla da chiedere sono quasi pari allo zero. Il calendario nei finali è determinante non in base alla forza delle squadre che incontri, ma in base agli stimoli che hanno.

Difficile che (come accade in Inghilterra e in altri Campionati) squadre senza obiettivi si giochino alla morte le partite, “regalando” punti a destra e a manca.

Solo chi deve vincere può, al contrario, perderli e qua sta la gravità del pari al Sassuolo, l’aver sprecato il match point contro una squadra che ha fatto la sua onesta, ma non irresistibile partita , in cui si puù parlare più di demeriti del Napoli che altro (una bella dose di sfortuna).

Basta guardare il Milan di ieri, che ha opposto ben poca resistenza all’avversario, a prescindere dalle forze in campo, basta guardare i punti fatti da Crotone ed Empoli in questo finale.

Lo sappiamo da sempre, quindi, non ci meravigliamo di nulla.

Si può solo vincere e sperare.

#FNS