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Il Napoli subisce il Real, ma rende il ritorno una gara vera : 3-1 al Bernabeu

La gara tanto attesa si è conclusa con un 3-1 per i Campioni del Real Madrid, un risultato giusto per quanto visto in campo, con i “Blancos” che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio degli azzurri con Insigne, ma che non hanno chiuso del tutto il discorso qualificazione.

La gara di ritorno al San Paolo non sarà proprio un’amichevole e questo era l’obiettivo minimo del Napoli dopo questa gara.

Non subire l’imbarcata era essenziale e il Napoli ci è riuscito, anche con un pò di fortuna, visti i 20 tentativi dei padroni di casa, segnando un gol, prezioso (auspicabile e pronosticabile).

Partita attesa da mesi, con ansia e curiosità intensificatesi all’approssimarsi del match.

L’invasione napoletana a Madrid, la presenza di Maradona e di tanti altri illustri personaggi tifosi azzurri hanno reso bene l’idea di quanto fosse sentita la partita, vissuta come un evento storico dopo 30 anni dallo scontro tra il mitico Real e il il Napoli di Maradona.

Lo sfavillante Napoli di Sarri sarebbe riuscito a giocare alla pari con i Campioni in carica?

Avrebbe potuto imporre il suo gioco nel tempio del calcio?

I giocatori azzurri avrebbero potuto reggere la pressione su un campo del genere e contro questi avversari?

Questi i dubbi e le curiosità della vigilia, con il tifoso più prudente a sperare di poter vedere una gara vera al ritorno al San Paolo e quello più sognatore che avrebbe voluto addirittura vincere e chiudere all’andata il discorso qualificazione.

Il risultato dice che la gara di ritorno sarà vera e seria, con non molte speranze di qualificazione, ma con possibilità non ridotte a zero.

Il risultato è anche abbastanza fedele rispetto a quanto visto sul campo, con il Real che ne avrebbe potuti segnare altri 4-5 e gli azzurri che avrebbero potuto anche spuntarla con un 3-2 finale, non arrivato per un errore di Mertens sotto porta abbastanza clamoroso e per un gol annullato in fuorigioco, giustamente fischiato.

La prestazione degli azzurri non è stata delle migliori, a causa dello spessore dell’avversario, che ha giocato una delle migliori partite stagionali e di un pizzico di emozione e inesperienza a giocare questo tipo di gare su campo e in uno stadio come il Bernabeu.

Alcuni errori difensivi non hanno aiutato, anche perchè arrivati in momenti topici della gara. condizionandola anche come atteggiamento e nella testa degli azzurri :

- il gol dell’1-1, regalato in un momento in cui gli azzurri , dopo il vantaggio di Insigne, avevano iniziato a prendere fiducia dopo un inizio con qualche plausibile emozione di troppo.

- il gol del 2-1 arrivato a inizio secondo tempo per un altro regalo difensivo, condizionando il resto della gara.

La Champions è una manifestazione che a partire dagli scontri diretti degli ottavi non ti consente di sbagliare molto, anzi pressocchè nulla, le qualificazione nella quasi totalità dei casi si decidono per episodi (Mourinho la chiamava la “Coppa dei dettagli”).

Lo sappiamo bene, ricordando il gol del 4-1 salvato sulla linea da A.Cole su tiro di Maggio a porta vuota contro il Chelsea nell’unico ottavo di Champions disputato che ci costò la qualificazione ai quarti.

Regalare 2 reti al Real, che è capace di inventare gol come quello di Casemiro e la giocata del campione ad ogni istante, non è il massimo della vita.

Sbagliare reti come quella di Mertens, al pari potrebbe esssere letale.

Per fortuna anche il Real ha sbagliato molto, graziandoci in almeno 5-6 occasioni, e Reina ha evitato il gol in almeno altre 3-4 cirocostanze con parate e uscite decisive.

Vedremo al ritorno quali saranno gli errori che conteranno di più sulla qualificazione, se quelli di Koulibaly e Albiol o quelli di Cristiano Ronaldo & C.

Ma veniamo alla gara.

Il Real recupera tutti i suoi calciatori (Carvajal, Marcelo, Modric e lo stesso Cristiano R.) ad eccezione di Bale, sostituito da James Rodriguez, preferito a Isco e a Lucas Vazquez.

Sarri ha tutti gli uomini disponibili, porta addirittura Milik in panchina, pronto per giocare qualche minuto di gara.

Scelte scontate per il Maestro, che inserisce un minimo di necessaria fisicità con Diawara (per Jorginho) e decide di giocarsela a viso aperto, confermando Zielinski per attaccare gli spazi ed aumentare la pericolosità offensiva, al posto di Allan, la cui “garra” e capacità difensiva sarebbe stata ugualmente preziosa.

La scelta col senno di poi si è rivelata poco produttiva :

- Piotr ha giocato una gara sottotono e ben al di sotto dei suoi standard, non solo non risultando utile all’azione offensiva degli azzurri (zero attacco della profondità e degli spazi, ma anche zero iniziative), ma non riuscendo a dare la giusta copertura, proprio sul lato che Zidane ha deciso di attaccare (chiusura in ritardo su Kroos sul secondo gol inclusa).
La mossa tattica di Zizou, quella di tenere Marcelo alto a sinistra, con Ronaldo, ha prodotto l’effetto sperato con Hysaj preso nel mezzo, con Callejon che non poteva sempre ripiegare sulla linea dei terzini, anche per dettato tattico.
La fisicità, l’aggressività e la fase difensiva di Allan, proprio da quel lato avrebbe potuto aiutare parecchio.
Non un errore, ma una scelta sbagliata ex post, che anche Sarri avrà purtroppo verificato…non tutte le ciambelle riescono col buco, anche perchè nelle intenzioni poteva sembrare una mossa giusta per segnare quei gol che ci potessero servire, molto di più di quelli eventualmente subiti.
Il Napoli subisce l’impatto con il Bernabeu, sembra quasi stranito dopo il fischio d’inizio, rischia addirittura di subire gol dopo 20 secondi, ci salva Reina d’istinto, con la manona, su Benzema. Hysaj consente il cross, Kouly in ritardo sul francese. Sorpresi.
Insigne perde 3 palle da evidente emozione, ma gli azzurri ripartono 2 volte, i cross di Mertens e Callejon sono lunghi in entrambe le occasioni.
All’8°arriva improvviso il gol di Insigne, una genialata sfoderata al momento giusto, primo gol stagionale in Europa per Lorenzo (a zero anche gli assist).
Un gol che ricorderemo per sempre e che entra di diritto nella storia del club azzurro.
Hamsik verticalizza, Lorenzo inventa il tiro di prima intenzione che punisce dalla lunga distanza la errata posizione di J.Navas, lontano dai pali come distanza e posizione.
Il Real tenta l’immediata reazione e si rende pericoloso 2 volte con Benzema di testa.
Gli azzurri sembrano aver acquisito fiducia e riescono a manovrare come sanno finalmente, il fraseggio comincia a scorrere fluido, tant’è che Sergio Ramos si innervosisce e becca un’ammonizone per frustrazione.
Purtroppo una disattenzione grave ci punisce e dopo appena 10 minuti dal vantaggio di Insigne arriva il pareggio di Benzema.
 18° minuto cross di esterno dalla trequarti di Carvajal, palla lenta, ma effettata, che sorprende Koulibaly, Albiol e Hysaj messi male : il primo lascia libero Ronaldo, il secondo è costretto a indietreggiare su Benzema, indeciso se coprire su Cristiano, e ritarda il tempo dell’intervento, consentendo il colpo di testa da 2 passi all’attacante francese. Hysaj,che era su Benzema, lo lascia inspiegabilmente.Palla in rete 1-1.
Male, molto male, perchè gli azzurri accusano il colpo e perdono vantaggio e un quel pò di coraggio acquisito, almeno per qualche minuto.
Un errore di Albiol e una palla persa da Diawara sulla propria trequarti mettono apprensione, ma il Real non ne approfitta.
Le ripartenze azzurre vengono vanificate da errori nei passaggi e da qualche palla persa, errori di misura per Hamsik , Diawara e Zielinski. Mertens si limita a qualche appoggio, ma ne perde almeno 4.
Callejon non riesce a fare bene la doppia fase, con Hysaj in perenne difficoltà con la copiia Marcelo-Ronaldo.
Il Real alterna pressione e buon fraseggio e ha una clamorosa occasione, propiziata da Modric (su cui non chiude bene Diawara) e conclusa malissimo da Ronaldo, che spara altissimo da posizione favorevole, grazie anche alla fastidiosa diagonale di Ghoulam.
Anche il Napoli ci prova, ma Hamsik calcia al lato da sinistra in area su assist di Insigne.
Gli azzurri soffrono un pò nel finale e rischiano di capitolare, con Benzema che coglie il palo esterno a tu per tu con Reina, che chiude bene lo spazio con disperata ed efficace uscita.
Il tempo si chiude sull’ 1-1 , buon risultato in fin dei conti.
Buona la prima mezz’ora di Hamsik, Diawara alterna cose buone ad altre meno (una palla persa grave, qualche errore nei passaggi e chiusure non sempre puntuali).
Compitino per Zielinski, che si prende poche licenze e commette anche molti errori, non riuscendo a conferire adeguata copertura, senza aiuto sostanziale a Callejon e Hysaj.
La difesa regge, pur soffrendo a destra con Hysaj e con  Albiol e Koulibaly che patiscono abbastanza Benzema. Ghoulam benino, tranne che per una palla persa e una “lasca” marcatura su James in occasione del gol.
Nella ripresa purtroppo il Napoli si fa sorprendere dopo soli 3 minuti : Koulibaly abbocca come un pollo alla finta di Ronaldo e non lo accompagna sul fondo come  prescrive l’ ABC del manuale del calcio, cross arretrato di Cristiano per Kroos, chiuso in ritardo da Zielinski.
Piatto interno chirurgico del tedesco che si insacca sul primo palo e 2-1 Real. (gol identico o quasi a quello subito da Nainngolan all’Olimpico nella scorsa stagione)
Il Real gasato dal vantaggio alza pressing e ritmo e trova dopo pochi minuti il terzo gol con un vero e proprio Jolly pescato da Casemiro, che con un tiro a volo dalla lunga distanza supera l’incolpevole  Reina.
Anche in questo caso palla persa dagli azzurri in uscita sulla propria trequarti sul pressing del Real.
Sul 3-1 gli spazi diventano ampi, Il Napoli ha 2 ottime occasioni con Mertens, che non ne sfrutta una clamorosa, dimostrando di soffrire un pò di sindrome di Giordano (che a Madrid se ne divorò uno clamoroso, forse ancora più facile).
Il Real ne ha parecchie per arrotondare il bottino, ci salva Reina una volta su James, ci grazia letteralmente Ronaldo (altissimo a centro area), Marcelo non è da meno.
Il Napoli segna anche il 3-2. con Callejon su assist di testa di insigne, ma la rete viene annullata per evidente fuorigioco.
Gli azzurri finiscono con il 4-2-3-1 con Milik  che fa il suo ritorno in campo dopo oltre 4 mesi, ma il risultato non cambia.
Un 3-1 che ci lascia flebili speranze, ma sempre accesa la fiammella in vista del ritorno al San Paolo.
Una gara persa soprattutto per inesperienza, oltre che per diversa caratura tecnica in diversi elementi.
Inesperienza che ci ha fatto commettere parecchi errori in entrambe le fasi e che ci ha condannato in alcuni momenti topici della gara.
Nel post gara lo sfogo del Presidente, su cui glisso e lascio stare, perchè se di sfogo smodato e incomprensibile si tratta lo si può perdonare (anche se sbagliato e incauto), altrimenti sarebbe molto grave.
#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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