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IL NAPOLI STECCA LA PRIMA a SASSUOLO (2-1)

In pieno calciomercato, con la squadra ancora da completare, almeno sulla carta, ci si tuffa in Campionato e, un pò come Higuain a Capri, si sbatte inaspettatamente sullo scoglio Sassuolo, avversario dimostratosi ostico e forse messo anche un pò meglio degli azzurri a livello fisico.

La gara ha mostrato in maniera più che evidente alcune lacune della squadra, già note a molti, sotto l’aspetto dell’organico e difensivo in particolare, ma anche dal punto di vista organizzativo, visto che , come prevedibile, gli schemi di Sarri non sono stati del tutto assimilati, sia dai singoli che dal collettivo.

Tenuta fisica,psicologica e tattica ancora tutta da forgiare, con gli azzurri che, passati in vantaggio dopo soli 2 minuti con Hamsik, hanno dominato per 10 minuti, lasciando ben sperare, ma si sono ben presto e gradualmente afflosciati, sino al momentaneo pareggio dei neroverdi di Di Francesco, arrivato intorno alla mezz’ora con Floro Flores, per un evidente svarione difensivo e organizzativo (come meglio diremo poi), per poi sbandare in maniera allarmante, dopo lo choc del gol subito, rischiando di capitolare più volte sino al duplice fischio finale. Solo un grande Reina ha evitato che la partita si chiudesse con un passivo già decisivo nella prima frazione.

Nella ripresa la gara è apparsa più equilibrata, gli azzurri non hanno demeritato, pur non giocando certo un calcio brillante, producendo più occasioni gol degli avversari e venendo puniti nel finale dal gol della vittoria dei padroni di casa, messo a segno da Sansone, arrivato in un momento in cui il Sassuolo appariva stanco e gli azzurri più propensi a cercare il gol della vittoria.

Insomma una punizione non del tutto meritata, ma che non è certo un buon viatico per l’inizio della stagione, anche dal punto di vista della sorte, quella che ci è mancata in più di un’occasione l’anno scorso.

Non ho mai fatto parte della categoria dei disfattisti, quindi, non sono affatto preoccupato da questo passo falso che, a guardare il bicchiere mezzo pieno, potrebbe anche essere venuto non del tutto per nuocere (certo anche con un risultato positivo le lacune sarebbero state ugualmente evidenti),e in una settimana di mercato qualcosa potrebbe cambiare con qualche acquisto importante per rinforzare la squadra : oltre ad un centrale difensivo (Hertaux?) e ad un terzino (eventualmente se partisse Ghoulam) servirebbe numericamente anche una mezz’ala per completare il centrocampo (Sala o Vecino?)

Le squadre di Sarri non hanno mai iniziato bene, ma sarebbe stato comunque importante ottenere almeno un punto anche per l’aspetto psicologico, visto che ad inizio stagione non occorre giocare bene, ma portare fieno in cascina anche attraverso prestazioni poco ortodosse come quella disputata ieri.

Gli schieramenti tattici

Sarri propone un 4-3-1-2 e schiera la linea difensiva preferendo Chiriches sul centro sinistra a Koulibaly accanto ad Albiol, con Maggio a destra e Hysaj a sinistra, ossia gli unici terzini disponibili, viste le assenze di Ghoulam (squalificato) e Strinic (non al top e vittima di un virus gastrointestinale non ancora smaltito). A centrocampo la sorpresa Lopez, preferito ad un Allan evidentemente non a posto fisicamente sul lato destro, accanto a Valdifiori ed Hamsik. In attacco i 3 offensivi sono Insigne, Mertens e Higuain.

Di Francesco propone uno schema speculare con la difesa a 4, Vrsaljiko e Peluso gli esterni e Cannavaro e Acerbi i centrali, 3 centrocampisti bravi a fare entrambe le fasi con Magnanelli centrale, Missiroli a destra e Duncan a sinistra. In attacco Berardi a supportare le punte Floro Flores e Defrel.

L’analisi della gara

Il Napoli parte forte, riuscendo subito, dopo appena due minuti, a sorprendere il Sassuolo con un’azione in verticale iniziata e conclusa da Hamsik, che scambia con  Insigne e ribatte in rete da pochi passi un tiro di Higuain respinto corto da Cannavaro, proprio sul destro dello slovacco. 1-0 per gli azzurri.

Il Sassuolo subisce per 10 minuti il Napoli, ahinoi gli unici di stampo “Sarriano” della gara, si innervosisce e ne fa le spese Magnanelli che entra duro su Mertens al 4° minuto, rimediando un evidente “giallo”.

Il Napoli è corto e aggressivo, con la linea difensiva molto alta, e non consente al Sassuolo di impostare la manovra, impedendo ogni ripartenza e rendendosi pericoloso  2  volte tra il 7° e il 9° minuto : la prima con un duetto Hamsik -Insigne, con lo slovacco che viene “pizzicato”sul tallone da dietro e cade in area (l’arbitro non se la sente di fischiare il rigore), poi con uno schema su punizione che genera un’occasione per Higuain, che tenta la ribattuta in porta dopo un tiro a volo svirgolato da Insigne, con Consigli che devia in angolo (ma anche stavolta l’arbitro non vede).

Insomma sembra che ci siano tutti i presupposti per un ottimo esordio, con Hamsik che appare in serata di grazia, autore di spunti interessanti, oltre al gol, invece al primo affondo del Sassuolo le cose cambiano.

Al 10° minuto il primo segnale, che mostra come la squadra alta lasci spazio, troppo, tra la difesa e il centrocampo, una voragine di 15-20 metri, con Lopez ed Hamsik troppo alti, che faticano a rientrare in tempo,lasciando il solo Valdifiori a protezione della linea difensiva (peraltro preso in mezzo a 3 uomini).

I lanci lunghi per le punte del Sassuolo, ribattuti dai difensori azzurri, non trovano compagni in mezzo al campo, lasciato in balia di Missiroli, Duncan e Berardi, ne approfitta Floro Flores, il cui tiro dal limite è centrale e viene bloccato da Reina.

Questa situazione si ripeterà per altre 4-5 volte, su una delle quali arriverà il gol del pari del Sassuolo.

Il Napoli non riesce a ripartire e commette qualche errore di troppo in fase di possesso, perdendo palle banali per errori di controllo, con Hjsay (veramente poco a suo agio sulla corsia mancina e col piede sinistro) e Mertens.

Al 15° minuto la prima vera palla gol per il Sassuolo : Lopez consente il cross a Peluso dalla sinistra, sul quale la deviazione di Chiriches di testa mette in difficoltà Hysaj, che deve chiudere alla disperata su Berardi, la cui conclusione trova la fortunosa deviazione dell’albanese in angolo. Pericolo scampato.

Il Napoli comincia a perdere sicurezza e veramente troppe palle sulla trequarti avversaria, a turno Higuain, Mertens e Insigne si fanno anticipare, perdono sistematicamente la palla e non riescono a imbastire un’azione per circa 15 minuti, tanti.

L’azione non è più fluida e il pressing alto dei primi 10 minuti solo abbozzato.

Dal 15° è il Sassuolo a fare la gara, con Maggio messo in imbarazzo da un indemoniato Floro Flores, che sarà il migliore in campo per i neroverdi, pimpante e pericoloso per tutta la partita.

Il forcing del Sassuolo produce 4 angoli e altrettante punizioni ai margini dell’area di rigore, ma i veri pericoli arrivano sulle ripartenze avversarie, quando gli azzurri perdono palla e non riescono a recuperarla col pressing alto, con Chiriches e Albiol che chiudono alla men peggio, ma in evidente difficoltà. Su una palla persa da Higuain in mezzo al campo, Chiriches è costretto a fermare per la maglia l’avversario e viene ammonito.

Insigne appare in difficoltà e non riesce nè a produrre buone giocate, nè ad interdire su Magnanelli, Mertens e Higuain perdono almeno 5-6 palloni consecutivi.

Nell’unica giocata di Higuain, lancio perfetto per Insigne di 30 metri, Lorenzo sceglie un improbabile tiro da posizione defilata, senza velleità.

L’azione degli azzurri non riesce a svilupparsi nemmeno sulle fasce laterali, con Hysaj poco preciso sul lato sinistro e Lopez che fa altrettanto sulla destra.

Insomma un Napoli brutto per 15-20 minuti, che subisce anche il gol del Sassuolo al 32°, alla quarta situazione identica consecutiva, lancio lungo di Cannavaro, respinta centrale di Albiol (che poteva indirizzare lateralmente il pallone), assenza delle due mezze ali azzurre, che restano alte, Berardi che si accentra e va ad anticipare Valdifiori, scavalcando la difesa azzurra con un tocco morbido per il taglio di Floro Flores. Chiriches sale con Albiol, Maggio no, rimane tra color che son sospesi, esita, accenna a fare un passo avanti, pur non essendo in linea con i compagni, non segue Floro e lo lascia libero, vanificando anche l’arma del fuori gioco. L’ex azzurro si ritrova solo davanti a Reina e con un destro chirurgico lo batte facilmente.

Bravi i due attaccanti neroverdi, polli in difesa gli azzurri, e i fantasmi si ripropongono, come avvenuto la scorsa stagione e nelle amichevoli estive.

Il Napoli, scosso dal gol del Sassuolo, non reagisce e resta imbabolato come un pugile nell’angolo, il Sassuolo impreversa : perdono palla in 3 minuti nell’ordine, Chiriches (ci mette una pezza Albiol), Hamsik (poi chiude Valdifiori) e per l’ennesima volta Mertens, creando il presupposto per un serio pericolo, con Berardi che si libera di Valdifiori e lancia Defrel, che si beve in velocità Chiriches e Albiol e sul cui diagonale, diretto all’angolino basso, Reina compie il primo paratone della serata, andando ad arpionare la palla.

Proprio non ci siamo, perdono ancora palla Higuain e Lopez, con Valdifiori che è costretto a fermare l’avversario sulla ripartenza e a farsi ammonire.

Al 40° è ancora Reina a salvare gli azzurri : Berardi supera Chiriches e serve Defrel, lasciato libero da Maggio e Albiol, il tiro a botta sicura in piena area viene parato con un istintivo colpo di tacco da Reina, mentre stava per infilarsi tra le gambe del portiere.

Dopo 2 minuti ci prova ancora Floro Flores, ma Reina blocca.

Per fortuna si chiude la prima frazione con Reina che salva gli azzurri dalla capitolazione, evitando un passivo pesante e tenendoci in gara.

Insomma un primo tempo che si conclude sull’1-1, con il Napoli che mostra evidenti difficoltà difensive, grazie anche alla quasi inesistente copertura del centrocampo...infondo anche a 3 il Napoli offre poco filtro, figlio del pressing alto, che quando non riesce produce danni, con la difesa che arretra e il centrocampo che resta alto, automatismi questi da perfezionare con il lavoro e , se possibile con uomini migliori.

La coppia centrale Albiol-Chiriches è troppo lenta per lo schema di Sarri.

Idue terzini non sostengono adeguatamente l’azione offensiva e ancora non riescono a stringere le maglie, restando troppo larghi e non accentrandosi nemmeno a turno. Maggio in evidente difficoltà su Floro Flores e Hysaj in imbarazzo sulla corsia mancina, che dimostra non essere la sua, quella congeniale (a tratti è sembrato impacciato come Britos sul quel lato).

Hamsik si tiene alto e difficilmente riesce a recuperare e lo stesso fa Lopez dall’altro lato, troppo lento per fare velocemente l’elastico tra attacco e centrocampo e recuperare la posizione difensiva. Valdifiori viene spesso lasciato solo in mezzo a 2-3 avversari, rimediando figuracce.

Attaccanti in serata negativa, Mertens irriconoscibile, non da meno sia Insigne che Higuain, con difficoltà nel trovare la posizione giusta in campo, ma anche irriverenti nel perdere la palla con imbarazzante frequenza.

Il Napoli offre il peggio di sè nei 15 minuti finali, ma ha mostrato lacune per una buona mezz’ora. Sarri scontento, ovviamente.

La ripresa è più equilibrata e giocata a ritmi più blandi, almeno nella mezz’ora finale.

Nei primi 5 minuti il Napoli perde palla tre volte (Abiol, Insigne e Mertens) e favorisce due ripartenze del Sassuolo, la prima che si conclude con un tiro alto di Duncan da fuori, sulla seconda ci mette una pezza Albiol.

Gli azzurri tentano la reazione e una azione insistita di Higuain in area (magia tra tre giocatori, sulla quale chiude Cannavaro) favorisce il tiro da fuori di Valdifiori, deviato finisce fortunosamente tra le braccia di Consigli.

Il Napoli comincia a manovrare di nuovo e a giocare palla a terra, ma l’azione ben imbastita si ferma sulle fasce laterali, dove Maggio, Lopez e Hjsay commettono errori di appoggio e di passaggio, vanificando le buone trame.

Mertens al 10° conclude alta sul primo palo una punizione dal limite., procurata da Maggio nell’unica discesa buona della sua partita.

Al 15° esce uno stremato Higuain, che negli ultimi due scatti confermava la forma non al top e la durata limitata, per Gabbiadini e si infortuna uno scatenato Berardi, che deve lasciare il campo per Politano (infortunio muscolare che lo terrà lontano circa 1 mese e mezzo dai campi di gioco).

La gara è equilibrata, il Napoli controlla bene con Chiriches, autore di buone chiusure nel secondo tempo, con il Sassuolo che con il passare dei minuti accusa la stanchezza e riparte di rado.

Gli azzurri non sono brillanti, perdono ancora qualche palla di troppo, ma creano due pericoli con Mertens, prima punizione dal limite che sibila vicino all’incrocio e poi con un tiro ciabattato da buona posizione su assist di Insigne che si spegne al lato.

Lorenzo viene sostituito poco prima della mezz’ora da El Kaddouri (e non sembra apprezzare) ed entra anche Sansone per Floro Flores (bravissimo).

Gli azzurri non sfruttano un buon contropiede proprio col marocchino che allarga troppo il passaggio decisivo per Gabbiadini e sfiorano la rete del vantaggio con un tiro dal limite di Mertens che sfiora il palo.

A 10 dal termine escono Defrel per Falcinelli e Mertens per Callejon.

Proprio lo spagnolo si inserisce bene in area su cross perfetto di El Kaddouri, ma non controlla a dovere e la buona occasione sfuma.

Mentre il Napoli dava la sensazione di provare a farcela a 7 dalla fine arriva la doccia gelata : palla a scavalcare la difesa, Albiol si perde Falcinelli, che va sul fondo ed il cui cross è deviato dallo spagnolo sul secondo palo, mentre Maggio si apprestava a stringere a centro area, finendo sulla testa di Sansone che di testa accompagnava la palla in rete (e reina fatto fuori dalla deviazione di Albiol).

Insomma un gol anche un pò sfortunato, ma figlio della solita distrazione difensiva, con gli azzurri che dimostrano di avere le stesse pecche dello scorso anno, con uomini non proprio all’altezza, a prescindere da schema e allenatore.

Il Napoli tenta senza nemmeno troppa convinzione nel finale di gara, che si chiude con l’amaro esordio e una inaspettata sconfitta.

Beh siamo a pari punti con la Juve non c’è che dire, bisogna lavorare su schemi e organizzazione, imparare la nuova tattica e i nuovi ruoli e rinforzare se possibile la squadra in questa settimana di mercato, in ritardo come sempre, ma meglio che mai, come spesso accaduto nell’era De Laurentiis, visto che la squadra non è stata mai completata da 7-8 anni a questa parte. Critica costruttiva, oltre che realtà inconfutabile.

Ad inizio campionato, d’altronde, non occorre giocare bene, ma fare punti, ed almeno uno oggi ci poteva stare.

Insomma tennimm che ffà.

 

 

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. Vincenzo

    Condivido la puntuale ed attenta analisi di Torre tuttavia ho solo qualche dubbio sul modulo adottato che a mio avviso non sfrutta appieno le caratteristiche dei ns attaccanti (sarebbe meglio un 4 3 3 ) la cui forza è emersa nonostante tutto nello scorso anno, ed è un peccato non riproporre

    • Gianluca Torre Gianluca Torre

      Sarri più volte ha detto di averlo provato senza risultati apprezzabili…diamo tempo ad alcuni di adattarsi al nuovo modulo, in primis a Mertens e Callejon, con il secondo che è il più spaesato

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