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Il Napoli a Berna contro lo Young Boys

Stasera ore 19 il Napoli torna in campo in Europa League per continuare a primeggiare nel suo girone, non certo trascendentale, affrontando a Berna lo Young Boys, squadra che occupa il 5° posto del non eccelso campionato svizzero.

Lo Young Boys, come lo Sparta Praga e lo Slovan B., ha una rosa di valore nettamente inferiore a quella degli azzurri : 23 mil di euro contro i circa 250 mil di quella del Napoli, il che spiega senza troppi giochi di parole l’enorme diffferenza di potenziale degli azzurri rispetto alle sue avversarie del girone.

Il Napoli è e sarà padrone del suo destino in questo girone, per vincerlo non occorre un grosso sforzo e, in assenza di avversari probanti, vi è l’opportunità di operare un turn over cospicuo in Coppa, utile per far giocare chi è impiegato di meno e per testare la forma di alcuni elementi poco utilizzati ultimamente, come Maggio, Mesto, Henrique, Ghoulam, Jorginho, Zapata, Michu,De Guzman, che poco hanno mostrato sinora.

La formazione non è scontata e si conoscerà solo a poche ore dall’inizio del match, e non è detto che riservi qualche sorpresa, come Andujar o Mesto, e che si scenda in campo con alcuni dei titolari, visto che molti non stanno rendendo a livello delle loro potenzialità : Rafael, Albiol, Hamsik, Higuain sotto i loro standard, ma anche Mertens e Insigne hanno mostrato a sprazzi il loro talento.

Benitez in conferenza stampa, in Svizzera, ha parlato senza troppi fronzoli di “cazzimma”, avendone recepitone il significato subito dopo la partita e i punti persi a Milano con l’Inter, in netto ritardo rispetto ad alcune prestazioni poco convincenti degli azzurri, con preoccupanti pause notate in più di un’occasione dal suo arrivo, che ci hanno fatto perdere punti preziosi in campionato e occasioni favorevoli nelle Coppe europee.

Ma veniamo agli avversari :

Lo Young Boys, squadra di Berna, campione di Svizzera 11 volte nella storia, gioca allo Stadio de Suisse Wankdorf Bern, impianto da circa 30.000 posti, con almeno 3000 tifosi azzurri ed oltre che assisteranno alla gara.

Alti e bassi in Campionato per la squadra guidata dall’italo svizzero Forte (40 anni), che aveva debuttato alla grande nel girone sconfiggendo con un sonoro 5-0 in casa i modesti slovacchi dello Slovan, perdendo per 3-1 la successiva gara in casa dello Sparta praga.

Qualificati alla fase a gironi dopo aver eliminato il non trascendentale Debreceni nei preliminari, la squadra svizzera possiede una rosa omogenea, con giocatori duttili, che consentono al proprio allenatore di schierare diversi sistemi di gioco, adattandoli di gara in gara a seconda dell’avversario da affrontare.

Si passa dal 3-5-2 al 3-4-3, sino al 4-2-3-1 coperto, facilmente mutuabile in un 4-3-3.

Tra i pali il giovanissimo portiere camerunense Mvogo (20 anni), titolare inamovibile quest’anno, nato nelle giovanili della squadra.

I difensori centrali possono essere 2 o 3 a seconda dello schema, e sono Von Bergen (il capitano, vecchia conoscenza del calcio italiano con le maglie di Cesena, Genoa e Palermo), affiancato dall’esperto Rochat (31) o dal giovane (19anni) Wutrich.

Gli esterni difensivi, sia nello schema a 4 che a 5, sono Sutter e il ceco Lejckas.

Il centrocampo è solido con i punti fermi Sanogo (ivoriano di gran dinamismo, un tipo alla Gargano, tecnicamente migliore) e il tattico serbo Gajic, affiancati dagli italo svizzeri Costanzo o Bertone, schierati per completare la mediana quando la squadra affronta avversari di rango superiore per dare maggiore copertura al reparto.

In attacco si gioca con una sola punta, da scegliere tra l’esperto francese Horau (ex Psg), il ghanese Afum e il giovane svizzero Frey (20enne da non confondere con l’omonimo cvalciatore del Basilea e della nazionale elvetica).

Ai lati della prima punta le ali titolari sono a destra il 22enne Steffen, esterno col vizio del gol  (in alternativa c’è il giovane Zarate) e l’ala sinistra italo svizzera Nuzzolo, capocannoniere di inzio stagione con 5 reti all’attivo, (in alternativa il kosovaro Nikci), ma non è escluso l’impiego del giapponese Koubo, che può giocare anche dietro la prima punta al posto del terzo centrocampista, in caso di schieramento con il 4-2-3-1.

Insomma una squadra che venderà cara la pelle, cercando di mettere in difficoltà gli azzurri, che potranno imporsi facilmente mantenendo uno standard di gioco normale, essendo di gran lunga superiori agli svizzeri.

 

 
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