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IL NAPOLI nn riesce a superare il Palermo al S.Paolo : 3-3 nel festival del gol e degli errori

Ragazzi, non ci siamo !!!

Credevamo di passare indenni e con facilità un momento poco felice, facendo un sol boccone del Palermo, squadra battagliera, ma inferiore, ma il campo ha detto questo per soli 18 minuti, poi la squadra ha commesso l’ennesimo errore madornale su calcio da fermo e si è di nuovo sfaldata, subendo il gol del pari e non riuscendo a tenere il risultanto nemmeno dopo il nuovo vantaggio, sfilacciata tra i reparti, deconcentrata e, di conseguenza, poco corta e attenta, rendendo perforabile e inutile lo schema di Benitez, che ha bisogno, per essere efficace, di coesione, forma, concentrazione, rabbia agonistica e tanta dedizione, uno schema offensivo e difficile, che ti può regalare gioie solo se con sacrificio mantieni alta l’asticella dell’attenzione.

La squadra, invece, non ha alcuno di questi pregi in questo momento, scarsa forma di alcuni, poca concentrazione di altri e errori difensivi che, come a Bilbao, non si vedono nemmeno in terza categoria.

Esaminiamo i gol subiti, perchè la gara è stata giocata dalle due squadre a viso aperto e va dato merito al palermo di aver disputato un’ottima gara, sfruttando il periodo no del Napoli e i suoi orrori difensivi, figli di disattenzioni individuali e collettive mostruose :

1) il primo gol di Belotti :

su calcio da fermo,lasciato da solo dalla difesa (Henrique era il deputato alla marcatura per Benitez) staccava imperiosamente di testa,bucando l’incolpevole Rafael.

Ora ci sono molte domande da porsi :

A) quali erano i compiti dei difensori in area, almeno quali sarebbero dovuti essere quelli chiesti dal tecnico B) lui (Benitez) dichiara, evidentemente o per errore o per rimarcare la confusione e la distrazione in area che l’uomo che ha saltato (Belotti) doveva essere di Henrique, che era da tutt’altra parte, per la precisione sul secondo palo C) sul primo palo e precisamente su quello dove ha saltato Belotti ci doveva essere il miglior saltatore degli azzurri, che almeno per centimetri doveva essere Koulibaly, che invece marca un altro uomo e non stacca D ) infine la cosa più clamorosa, su Belotti c’era Gargano, mi spiegate cosa fa Gargano in area di rigore e soprattutto come può marcare Belotti che lo sovrasta di 50 cm da fermo ???

Conclusione : o Benitez non impartisce gli ordini giusti o i calciatori non lo cacano di striscio.

Questo gol influisce sull’andamento del primo tempo, perchè a parte il rigore netto e la conseguente espulsione dell’inguardabile Bamba non decretati da un poco attento arbitro, il Napoli si disunisce come al solito, dimostrando poco carattere e becca anche i secondo gol, esaminiamolo :

2) il gol di Vasquez,

Ecco gli orrori/errori

 A) Il centrocampo, ed in particolare Gargano, non chiude sul portatore di palla al limite dell’area, lasciando la difesa, schierata in una inguardabile linea obliqua, del tutto sfalsata, scoperta. B) Ghoulam, uomo già arretrato e non in linea ad inizio azione, si fa attrarre dalla palla e non guarda il suo uomo a sinistra, e si lascia sorprendere dal suo lato sul lancio filtrante di Barreto, perdendosi l’uomo e lasciandolo crossare dal fondo C) sulla palla arretrata, Gargano, che già non aveva seguito il portatore di palla non entra in area e non copre il possibile passaggio all’indietro,restando nella terra di nessuno D) ma l’errore più grave è di Henrique, che non avendo alcun uomo da marcare dietro di se, si accorge in ritardo di essere in posizione inutile e non stringe la diagonale sull’accorrente Vasquez.

Insomma una frittatona collettiva, alla quale Rafael non riesce a mettere una pezza, non il principale responsabile ovviamente, ma non fa una parata da 3 partite !!!

3) il gol di Belotti del 3-3. Altri errori madornali :

A) Albiol esce quasi a centrocampo su Dybala e si fa saltare stupidamente, facendo girare l’attaccante e non tenendolo spalle alla porta accompagnandolo (roba da schiaffi in terza categoria), così da far prendere in mezzo Henrique, sul passaggio filtrante di Vasquez, che restituisce a Dybala, B) il quale fa partire un cross eccezionale per precisione, trovando la traiettoria perfetta per Belotti e vanificando il tentativo in scivolata a centro area di Koulibaly, che per caratteristiche cerca l’anticipo su Belotti, ma è fuori posizione.B) Belotti si inserisce tra Rafael e Ghoulam (poco, anzi per niente colpevoli nell’occasione) e in scivolata insacca a pochi metri dalla porta.

Come avete visto e letto, tutti errori figli della distrazione individuale e collettiva, della poca concentrazione e cattiveria agonistica, che vanificano i 3 gol segnati e un gioco, se non migliorato di molto, almeno costruttivo.

LA PARTITA

Alla quarta di campionato il Napoli non riesce a superare uno spregiudicato Palermo tra le mura amiche del Tempio di Fuorigrotta, quasi privo di fedeli (a stento 20.000 presenze tra abbonati e paganti, causa turno infrasettimanale, crisi economica e non esaltanti risultati della squadra), restano a secco di vittorie dalla prima giornata (anzi dall’ultimo secondo della partita contro il Genoa) e non vanno oltre il 3-3 contro la squadra di Iachini. Una vera e propria giostra del goal che ha premiato la sfrontatezza del Palermo e ha punito la scelleratezza della fase difensiva del Napoli e la poca determinazione degli azzurri a portare a casa la vittoria.

Benitez, aspramente criticato per l’eccessivo turn over di Udine (ma poco per i cambi ritardati, vera pecca della gara) rilancia Mertens con Callejon e Hamsik, ma lascia fuori el Pipita Higuain e gli concede un turno di riposo. Al suo posto Zapata. Tornano in campo Henrique e Inler, al posto di Maggio e Lopez, con Gargano confermato in mediana e il debuttante Ghoulam sulla fascia sinistra. Gli unici esenti da rotazione sono il portiere Rafael e la coppia di difensori centrali Koulibaly e Albiol. Assente solo il brasiliano Jorginho.

Iachini presenta un Palermo spregiudicato con un 3-4-2-1, molto offensivo.

Napoli: Rafael; Henrique, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Inler, Gargano; Callejon, Hamsik (21′ st De Guzman), Mertens (39′ st Insigne); Zapata (25′ st Higuain).

Palermo: Sorrentino; Andelkovic, Terzi, Bamba; Morganella (37′ st Emerson), Rigoni, Barreto (33′ Bolzoni), Daprelà; Vazquez; Belotti, Dybala ( 17′ st Joao Silva).

Il Palermo difende a 3, quindi Hamsik può fare l’elastico tra le linee della difesa rosanero, affiancando Zapata in attacco, con gli esterni offensivi Callejon e Mertens a duellare sulle fasce con Daprela e Morganella. In Mezzo al campo Gargano e Inler se la vedono con Rigoni e Barreto. Vasquez e Dybala appoggiano la prima punta Belotti ed i tre fanno molto movimento, non dando punti di riferimento alla difesa azzurra.

La partita sembra mettersi tutta in discesa dopo i primi 18 minuti, con il Napoli che si porta sul 2-0 con reti di Koulibaly di testa su calcio d’angolo e di un ispirato Zapata, con un piattone destro, indirizzato dal limite nel sette, in ricordo di Marsiglia.

Non solo i gol , ma anche buone trame in velocità e altri 3 gol sfiorati, insomma sembrava che tutto procedesse per il verso giusto, ma come un fulmine a ciel sereno arrivava il primo gol dei rosanero, con il Gallo Belotti, nuovo enfant prodige del calcio italiano che , su calcio da fermo,lasciato da solo dalla difesa (Henrique era il deputato alla marcatura) staccava imperiosamente di testa,bucando l’incolpevole Rafael.

Il Napoli reagiva e a Zapata, atterrato in area mentre si accingeva a presentarsi solo davanti al portiere, non viene fischiato un rigore netto,  e nemmeno decretata la conseguente espulsione del difensore rosanero Bamba.

Dalle stelle alle stalle, in un batter d’occhio arriva il pareggio rosanero con Vasquez, servito dal fondo da un cross di Dybala, sfuggito a Ghoulam e sul quale Henrique non chiude la diagonale. Il piatto destro del trequartista rosanero non  viene intercettato da Rafael e finisce in rete a centro porta. Il Napoli resta scosso dal pareggio inaspettato, dopo che sembrava poter  giocare sul velluto e chiudere la gara da un momento all’altro.

Gli azzurri trovano il goal del 3-2 a fine primo tempo , con un pregevole inserimento di Callejon dalla destra, servito sulla corsa da un calibrato lancio di Gargano. Stop perfetto dello spagnolo e diagonale rasoterra che si insacca a fil di palo (goal che ricorda le prodezze di Careca).

Nella ripresa ancora il Napoli sfiora il goal del 4-2 con Zapata,  ma il Palermo non sta a guardare e risponde con un palo su un bolide di Belotti dalla distanza.

E’ il preludio al goal del pari, con Albiol e Henrique che si lasciano sfuggire Dybala sulla fascia, cross al centro bucato da Koulibaly e deviazione vincente a pochi metri dalla porta di Belotti, che si inserisce tra Rafael e Ghoulam.

L’ingresso di De Guzman e Higuain per Hamsik e Zapata non sortisce effetti, anzi il Napoli perde con il passare dei minuti “verve” e pericolosità e la gara termina sul 3-3 .

Dopo aver creduto di poter amministrare la gara, gli azzurri, subito il primo goal con  la solita ingenuità difensiva su calcio da fermo, si sono sbilanciati in maniera scriteriata, subendo anche  il goal del pari.

Nella ripresa le solite disattenzioni difensive, ma anche poco equilibrio e reparti scollegati e distanti tra loro, che hanno consentito al Palermo di disporre di vere e proprie praterie, con il centrocampo azzurro in difficoltà e distante dalla linea difensiva, spesso mal protetta.

La stagione non è iniziata sotto i migliori auspici e sembra che l’eliminazione alla Champions e i primi deludenti risultati abbiano svuotato di stimoli il gruppo azzurro, che si è improvvisamente accorto di non poter lottare per lo Scudetto, oltre che non poter partecipare alla Champions League e sembra vagare senza un obiettivo da raggiungere e afferrare con i denti, con la determinazione e la voglia, che appaiono mancare alla squadra.

Sta a Benitez, al quale la Società ha confermato massima ed ampia fiducia, trovare la soluzione, la serenità e i risultati.

Le critiche distruttive non fanno bene, capisco l’amarezza del tifoso, ma mandare tutto all’aria alla quarta di campionato e con un progetto tecnico che vede Benitez e troppi uomini da lui voluti come protagonisti, non mi sembra la soluzione, nonostante i dati siano impietosi, con 4 putni in Campionato contro squadre di categoria inferiore, fuori dalla Champions, con 11 gol subiti in 7 gare tra campionato e Coppe..e le uniche due vittorie arrivate, una a tempo scaduto e un’altra contro avversari modesti (lo Sparta) battibili da qualunque squadra italiana.

La ricetta per uscirne ???

Giocare partita per partita col coltello tra i denti e la massima concentrazione, sia come singoli, che come squadra, senza pensare più a risultati, obiettivi e paure di sorta, giocando con l’umiltà delle piccole, sapendo che non eravamo grandi l’anno scorso e che non lo siamo a maggior ragione ora, anche se spesso ci comportiamo da tali,…poi si vedrà..sudata la maglia e dato il massimo se i risultati verranno o meno.

Ai tifosi un appello accorato : non critichiamo, guardiamo le partite senza aspettative e prendiamola con ironia..ne va della nostra salute !!!

 
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3 Comments  comments 

3 Responses

  1. Carlo Torre

    No comment!!

    Ciao Gianlu’…:)

  2. gabrielerosanero

    Il compianto Gianni Brera diceva che lo 0-0 era il risultato perfetto…senza errori niente gol…
    Hai giustamente evidenziato i vs errori…mea culpa per quelli da noi commessi in occasione dei 3 gol subiti.

    Vi riprenderete presto.
    Onore al Palermo, al Napoli e a tutto il sud !

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