Non bastava la delusione della gara contro il Porto, che subito arriva la beffa della Fiorentina, che espugna il S.Paolo e mette fine ad una settimana da dimenticare e resettare completamente, almeno per quanto concerne i risultati.

Dopo la facile vittoria della Roma contro il Chievo nell’anticipo del sabato, gli azzurri, nonostante le fatiche di Coppa, erano obbligati a vincere per mantenere inalterate le distanze dal secondo posto, con uno occhio vigile proprio ai viola, quarti, ma a ben 10 punti dal Napoli.

Napoli e Fiorentina dovevano smaltire l’eliminazione dall’Europa, rituffandosi nel campionato in attesa della finale di Coppa Italia del 3 maggio, che le vede entrambe protagoniste, ma (come detto anche da Benitez in conferenza stampa) era fondamentale per le 2 compagini vincere questa sfida, con il pareggio che sarebbe stato  comunque una delusione, tarpando le ali ad entrambe per i rispettivi obiettivi.

Putrtroppo la sconfitta rende ormai un miraggio lontano l’obiettivo principe degli azzurri, quel secondo posto, mai così importante come in questa stagione per via dei mondiali.

Arrivare terzi porterà scompensi indicibli per la stagione prossima, che si appresta a diventare una vera e propria “via crucis” per gli azzurri, sotto tutti i profili, da quello sportivo, a quello economico, comportando difficoltà da subito, a partire dal mercato sino alla condizione fisica della squadra, necessaria per poter competere sino alla fine per grandi traguardi.

Elenchiamo gli aspetti negativi :

1) mancati introiti per l’accesso diretto ai gironi di Champions

2) differenza economica notevole tra chi arriva 2° rispetto al 3°in quanto a premi percepiti

3) necessità di disputare il preliminare di Champions,

- con il rischio di trovare avversari ostici e blasonati e, quindi, di prematura eliminazione , con tutte le conseguenze economiche e sportive del caso

- giocare il preliminare senza giocatori importanti o, comunque, non al top della forma, in quanto reduci dal fresco Mondiale

4) iniziare il ritiro in pieno Mondiale,

- senza aver la possibilità di far ambientare i nuovi arrivi (soprattutto se si tratta di campioni che parteciperanno al mondiale)

- con la conseguenza, sempre verificatasi, di un calo fisico nel momento topico della stagione (marzo-aprile) a causa della preparazione anticipata, che potrebbe compromettere gli obiettivi stagionali (tricolore eventuale compreso)

5) difficoltà in sede di mercato

- a convincere i grandi giocatori a traferirsi a Napoli, senza giocare la Champions (e a trattenere i migliori)

- ad acquistare i grandi giocatori prima del preliminare da giocare ad agosto, con il dubbio qualificazione in Champions.

- difficoltà nell’acquistare i grandi calciatori nell’ultima settimana di mercato, con rallentamento obiettivo del loro inserimento in squadra (nel caso in cui riuscissimo a prenderli).

Insomma un dramma sportivo ed economico !!!

Certo dovevamo pensarci prima e non dopo la gara di oggi, evitando di sperperare punti preziosi contro le piccole squadre, che ci avrebbero consentito di guardare la Roma dall’alto verso il basso e non viceversa.

Non ci resta che continuare a giocare con grinta, convinzione e abnegazione, non solo per onorare il campionato, ma per mantenere la terza posizione, per la quale, se ci sarà il Napoli visto contro Fiorentina e Porto, non ci saranno problemi di sorta.

Evito di commentare la gara di ieri, dominata , nonostante l’espulsione affrettata di Ghoulam, provocata da un errore di Albiol, più che dell’algerino (questo va detto e sentenziato).

Certo che se abbiamo annichilito il Porto e dominato la Fiorentina in 10 contro 11, non possiamo che essere soddisfatti delle prestazioni della squadra, che vanno aldilà dei risultati negativi e deludenti, guardando al futuro prossimo con positività e speranza e con la convinzione che il Napoli c’è, è vivo e vegeto e se la giocherà alla morte sino al termine della stagione.

Forza Napoli sempre, forza Benitez e un  grazie ai ragazzi…al bando critiche e parole insensate…questo è il momento di dimostrare attaccamento alla maglia e ai colori azzurri…non possiamo lamentarci se in campo ci sono 11 giocatori che hanno dato l’anima… e anche di più.