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SIAMO a UN TERZO del CAMMINO : OTTIMO BILANCIO AZZURRO. IL MERCATO è già alle PORTE.

La sosta delle nazionali  (spareggi qualificazioni mondiali e amichevoli) lascia spazio al calcio parlato, purtroppo dopo l’amara sconfitta di Torino che ha lasciato strascichi polemici e non è stata ancora del tutto digerita, con il fegato dei napoletani ancora dolorante.

La sconfitta brucia, ma non ci si deve lasciare andare a pensieri negativi e a commenti affrettati da Bar dello Sport, con critiche eccessive che non possono mettere in dubbio quanto di buono fatto sino ad ora, visto che non si tratta di poca roba..anzi…

Benitez si è dimostrato un grande allenatore e il rendimento del suo Napoli è andato oltre ogni più rosea aspettativa, sia in campionato che in Champions, con gli azzurri in piena corsa in entrambe le competizioni, che hanno inanellato una serie di risultati positivi, consentendo alla squadra di mantenersi a soli 4 punti dalla vetta in Campionato (avendo già affrontato gli scontri diretti fuori casa contro Juve e Roma e insidiosissime e vincenti trasferte contro Milan e Fiorentina), disputando una Champions eccezionale con la sfida di Dortmund che potrà sancire un’impresa anche maggiore e più difficile di quella di due anni fa, rispetto alla quale oggi abbiamo 11 punti in più di allora (la Champions ci ci fece perdere terreno prezioso in Campionato con sconfitte a ripetizione, contro avversari modesti come Catania, Parma, Atalanta, Chievo etc.etc, che ci sono costati cari e amari a fine stagione, facendoci perdere la Champions e relegandoci a un laconico 5° posto, dopo vana affannosa rincorsa)

Allora cominciamo a tracciare un primo bilancio (sportivo) del Napoli di Benitez, :

16 le gare disputate tra campionato e Champions, con ben 12 vittorie convincenti (alcune esaltanti, come quelle di S.Siro che entra nella storia dopo 27 anni di imbattibilità rossonera e quella contro i vice campioni d’Europa del B.Dortmund, oltre alle splendide trasferte di Firenze e Marsiglia) e 4  gare sbagliate, quella contro il Sassuolo e quella dell’Emirates, a cui sono seguite la sfortunata trasferta di Roma e l’amara sconfitta di Torino.

Il Napoli sembrerebbe in difficoltà contro le grandi squadre, ma le sconfitte contro Arsenal e Juventus sono diverse da quella dell’Olimpico, in cui abbiamo disputato una buona gara, determinata da episodi, frutto di errori individuali in fase offensiva (gol sbagliati da Pandev ed Insigne) e difensiva (il duplice ingenuo fallo di Cannavaro). Le sconfitte contro Arsenal e Juve sono, invece, conseguenza di un approccio alla gara errato, che ci ha condannato dopo 20 minuti contro i Gunners (… vi era anche l’assenza di Higuain) e che ha regalato vantaggio e primo tempo a Torino (stavolta Higuain c’era…ma c’è stato anche qualche errore tattico, o una tattica disattesa dei giocatori…rimando all’articolo del “Ciuccio” sul Napolista…veramente un saggio di buon giornalismo sportivo…http://ilnapolista.it/2013/11/parole-benitez-spogliatoio-napoli-juventus-stadium/)

24 i gol segnati in campionato (solo 4° miglior attacco con la Fiorentina,  preceduti da Inter a 29 reti, e Roma e Juve a 26) e solo 11 quelli subiti (di cui 5 ininfluenti sul risultato finale), seconda miglior difesa dopo quella della juventus, con buona pace di coloro che pensavano che senza Cavani lo score del Napoli potesse subire contraccolpi e di coloro che ritengono scarso il reparto difensivo (seppur migliorabile). La sconfitta di Torino, tra l’altro, ha pesato anche su questo dato numerico, i 3 gol subiti e gli zero fatti hanno ribaltato la classifica dei gol fatti e subiti, che prima di questa gara ci vedeva al terzo posto dei gol fatti, e addirittura al primo per quelli subiti, solo 8).

7 i gol in Champions e 6 subiti (di cui 5 ininfluenti sul risultato finale, pesano solo i 2 gol della sconfitta dell’Emirates).

8 gli uomini in gol in campionato, 6 reti per Callejon e Hamsik, 5 Higuain, 3 Pandev, 1 a testa per Inler, Dzemaili, Britos e Mertens.

Da sottolineare l’assenza di Insigne tra i marcatori, con Lorenzo autore di 5 assist vincenti, ma di zero gol in ben 12 gare disputate, che mettono in luce la poca propensione al gol e la poca lucidità sotto porta del “piccolo” talento azzurro, impegnato spesso in ripiegamenti difensivi sul terzino avversario, nemmeno tanto proficui. Situazione che Benitez dovrà (esaprà)tatticamente risolvere.

In Champions Higuain è il mattatore con 3 reti, a segno anche Callejon, Zapata, Insigne (punizione contro il Dortmund) e Inler.

Il Napoli ha innanzitutto dimostrato di essere squadra e di possedere un gioco, con tante varianti in più rispetto al calcio all’italiana proposto da Mazzarri e dai suoi predecessori (che comunque ci ha regalato soddisfazioni) e di effettuare sia la fase difensiva, che quella offensiva in maniera corale, coinvolgendo tutti gli uomini in campo.

La costruzione di una squadra parte dalla sua spina dorsale, il Napoli ha mostrato di averne una di tutto rispetto (Reina, Albiol, Berahmi e Higuain rappresentano una verticale solida e da top club), ma anche gli acquisti targati Benitez costituiscono il plusvalore della squadra, con Callejon, Albiol, Reina…oltre a Higuain e Mertens..che sono stati fondamentali e delle note positive in questo inizio di stagione. Bravissimi anche il sorprendente e sfortunato Mesto e il redivivo Inler. Utile alla causa il buon Maggio, a corrente alternata Pandev e Britos. Poco adatti agli schemi di Benitez, per caratteristiche,  Dzemaili e Armero, che hanno trovato qualche difficoltà ad interpretare i rispettivi ruoli di centrocampista centrale e di terzino difensivo. Ancora un’enigma  Zapata, impiegato a spizzichi e bocconi (autore dello splendido gol di Marsiglia). Fernandez si è dimostrato bravo a sostituire Britos (aldilà di ogni mia aspettativa e di quella di tutti i tifosi credo). Le note dolenti arrivano da capitan Cannavaro e dall’infortunio di Zuniga (che non tornerà in campo prima di natale..poi si vedrà).

Molte le note liete, poche quelle stonate, anche se c’è sempre il modo e il tempo di migliorare le cose, con il mercato alle porte e con il Presidente che ha già sbandierato ai 4 venti di essere pronto ad investire 50 milioni per rinforzare rosa e squadra.

Partiamo dai reparti :

Portieri :

Reina ha mostrato le sue note qualità, conferendo sicurezza al reparto difensivo, di cui è indiscusso leader, protagonista assoluto, ha sempre giocato da titolare lasciando poco spazio, cioè nullo al giovane Rafael, che non ha ancora debuttato, pur avendo secondo me la possibilità di farlo, quantomeno nelle gare interne contro Sassuolo e Livorno.

Non c’è bisogno di intervenire sul mercato, anche se il futuro del Napoli per il reparto è assicurato dalla presenza del portiere brasiliano e dal giovane Sepe, protagonista assoluto in B con il lanciano di Baroni, imbattuto da oltre 600 minuti e uno dei migliori portieri della categoria.

Quindi, anche a dar credito alle voci che vorrebbero Reina come il portiere del Barcellona l’anno prossimo, siamo più che coperti.

Difensori di fascia

la vera sorpresa del reparto sinora è stato Mesto, il terzino (pupillo di Mazzarri) ha avuto la fiducia di Benitez e ha disputato ottime gare come alternativa a Maggio, sostituendolo più che degnamente a causa dell’operazione in artroscopia necessaria a stabilizzare il menisco, che lo ha tenuto lontano per  5 gare dal terreno di gioco, poi il grave infortunio (rottura crociato anteriore) che lo terrà lontano dal campo sino a marzo-aprile e che ha costretto il Napoli a colmare la deficienza sugli esterni difensivi prima del mercato invernale, ingaggiando lo svincolato terzino francese Revelliere, già conosciuto da Benitez, che lo ha avuto con se a Valencia (parliamo di circa un decennio fa). Piede destro, anche se all’occorrenza potrebbe agire anche a sinistra, bravo tatticamente ed in fase difensiva, dicono che abbia stupito tutti nei test atletici, nonostante qualche acciacco e l’assenza di mesi dal calcio giocato. la sua condizione atletica pare sia buona e può rappresentare una buona alternativa a Maggio (e Armero), in attesa del recupero di Zuniga. Non sarà un plusvalore per la squadra, ma comunque una valida alternativa per far rifiatare i compagni di reparto. Insomma sul mercato degli svincolati, l’unico aperto tutto l’anno, non si poteva scegliere meglio.

Altra nota positiva è arrivata dal rinnovo di Zuniga, che ha definitivamente messo da parte le voci di una sua imminente partenza, tarpando le ali alla Juventus e a Mazzarri (che lo volevano fortemente) e a tutte le notizie sul suo passaggio ad altre grandi del calcio europeo (Barcellona e Arsenal su tutti), ma che si è infortunato e che non sarà disponibile per lungo tempo, ormai è fuori da oltre un mese e lo sarà ancora per altri 2 (circa).

Armero non ha disputato molte gare, anche se ha avuto il suo spazio, e non è un terzino sinistro difensivo puro, ma anche una valida alternativa come ala (difficile il suo impiego nel ruolo per la presenza di Insigne e Mertens in quella posizione). Ha dimostrato evidenti lacune in fase difensive, con un paio di svarioni che non  hanno per fortuna inciso sul risultato finale, nonostante i gol subiti per suoi evidenti errori in marcatura e nella diagonale difensiva.Resterà in azzurro sino a fine campionato, poi si tireranno le somme , anche se gli azzurri hanno messo gli occhi su Schmelzer (terzino del Dortmund) e su Bilnd (giovanissimo esterno mancino dell’Ajax, figlio del più noto e pluricampione Danny Blind, campione d’europa con l’Olanda e con l’Ajax), sull’esterno argentino Balanta (giovane jolly difensivo, che può fare anche il centrale di sinistra), sul blaugrana Montoya, altro ragazzo promettente.

Non penso che a gennaio arriveranno altri terzini di fascia dopo l’acquisto di Revelliere, ma siamo pronti ad intervenire per giugno, con sondaggi e trattativa agli albori per Antonelli del Genoa, senza dimenticare il francese Sagna, che non ha rinnovato con l’Arsenal e si libera a parametro zero.

Il sogno di Benitez è il terzino Azpilicueta, terzino destro spagnolo (è di Pamplona e cresciuto nell’Osasuna), in forza al Chelsea, che lo ha acquistato due anni orsono dal Marsiglia per circa 9 milioni di euro, ora ne vale circa il doppio, ha 24 anni e un futuro roseo innanzi a se.

TorreNapoli suggerisce un altro nome, quello dell’esterno destro Amalfitano, in forza al West Bromwich, esperienza e buona tecnica per questo italo-francese di 28 anni, utile nel doppio ruolo di terzino e centrocampista di destra, che ha, tra l’altro, un costo accessibile, circa 5 milioni di euro.

Difensori centrali

Albiol ha conferito un quid pluris al reparto, leader e vero comandante della difesa, ha mostrato ottime qualità ed esperienza, disputando gare accorte e un ottimo rendimento, relegando in panchina lo scontento capitan Cannavaro, vittima del suo contratto con ingaggio fortemente legato alle presenze, e poco utilizzato, con prestazioni scadenti per quello che mostrato in campo sinora. E’ un rebus per l’immediato futuro, restare con queste condizioni contrattuali mi sembra quasi impossibile e alla fine il capitano potrebbe anche decidere di lasciare, con Mazzarri pronto ad accoglierlo all’Inter, ma cìè anche il Milan pronto a prenderlo, oltre a qualche squadra estera interessata. vedremo se a gennaio accadrà qualcosa, sembra difficile un suo rinnovo, visto il poco utilizzo sino ad ora.

Britos ha spesso dormito, alternando momenti di solidità difensiva ad altri che mettono in discussione il suo posto da titolare sul centro sinistra, con svagatezze inammissibili in campo internazionale, poi si è infortunato alla spalla contro la Roma ed è assente da circa 3 settimane, ma è ormai abile e arruolabile, sin da dopo la sosta.. Fernandez, lo ha sostituito degnamente ed ha giocato oltre le aspettative, dimostrando che accanto ad Albiol possono giocare tutti, anche lui che aveva deluso fortemente, soprattutto me che lo avevo bocciato senza prova di appello. Buone le 5 gare disputate da centrale di destra, con prestazioni sempre oltre la sufficienza, chiusure difensive ed anche una buona personalità nell’impostare l’azione, oltre alla pericolosità in zona gol sui calci piazzati. Insomma una piacevole riscoperta, anche se l’errore è sempre dietro l’angolo.

Benitez aveva individuato quale priorità un elemento difensivo di affidamento, anche se mostri sacri e difensori che fanno la differenza non ce ne sono nel panorama mondiale (fatta eccezione per i due campioni del Psg, Thiago Silva e Marquinhos).

Astori è stato scartato da Benitez, valutando il rapporto qualità prezzo, mentre non si è riusciti ad arrivare all’accordo con il Liverpool per Skrtel (troppo costoso l’ingaggio, circa 4 milioni per pensare di spendere altri soldi per il suo cartellino, con gli azzurri che evrebbero potuto coltivare speranze unicamente per un prestito gratuito, come per Reina, ma il Liverpool non ha accettato questa soluzione).

Rami, altro papabile, ha rotto i rapporti con il Valencia, ma non ha mai gradito la destinazione Napoli (per colpa della sorella procuratrice..così si mormora),  ora è andato in  in prestito al Milan.

Insomma il Napoli è alla ricerca del difensore, che sostituirà probabilmente Cannavaro), e la priorità riguarda ancora Skrtel (anche se c’è stato un inserimento veemente dello Zenith che avrebbe messo sul piatto 15-20 milioni per assicurarsi le prestazioni dello slovacco), anche se negli ultimi giorni è sputato un nome nuovo, indicato da Benitez, il centrale della nazionale svizzera e del Basilea Schaar, appena 22 anni.

Abbiamo già detto de talentino del River Plate Balanta, difensore mancino, cercato da mezz’Europa, sul quale il Barcellona ha messo gli occhi da tempo.

Sempre sulla cresta dell’onda il nome di Agger del Liverpool (costo e ingaggio inaccessibile), altro pupillo di Benitez.

Uvini, che ha debuttato da terzino destro nell’emergenza, sarà ceduto in prestito a gennaio, qualora trovasse estimatori.

 

Centrocampisti centrali

Fondamentale Berahmi (lo si è capito anche quando è stato assente per turn over quest’anno), ottima la ripresa di Inler, che ha ripagato la fiducia di Benitez proponendosi con continuità in quest’inizio di stagione, risultando perno fondamentale del centrocampo ed efficace smistatore di gioco, oltre che discreto interditore. Dzemaili ha giocato poco e non possiede le caratteristiche giuste per essere un alter ego di Berahmi (non risultando efficace in fase difensiva), né le geometrie di Inler, ma comunque una valida alternativa, nonostante le difficoltà a giocare da centrocampista centrale, lontano dalla porta.

Il Napoli ha cercato di stringere i tempi per l’acquisto di un centrocampista, non riuscendo ad esaudire i desideri di Benitez, per le difficoltà incontrate per prendere Gonalons (che con il Lione alla frutta, fuori dall’Europa e dalla zona di vertice in Ligue 1, ora farebbe carte false per trasferirsi altrove) e Mascherano, che costa uno sproposito tra ingaggio (5,5 milioni) e cartellino (15-20 milioni), con il Barcellona che lo ha voluto in ogni caso trattenere (DeLa ha sentenziato con un NO secco)

Sono questi i nomi giusti per gennaio, oltre alle voci relative al centrale del Liverpool Lucas Leiva, brasiliano dalle caratteristiche europee, che non è un calciatore che può fare la differenza, ma tutt’al più una pedina con mezzi tecnici adeguati e con doti che si possono sposare con la tipologia di calciatore che il Napoli sta cercando e al centrocampista del Psg Matuidi, anch’esso in scadenza a giugno 2014.

In salita le quotazioni del serbo del Benfica Matic, un gigante del centrocampo, qualità e quantità, ma costo elevatissimo, circa 20 milioni di euro (anche se pagabili in 3 anni, come tutti gli acquisti all’estero). Sarebbe un colpaccio…si vedrà..

Purtroppo, nonostante le sue doti piacciano a Rafa, non potrà avere molto spazio Radosevic, impiegato sino ad ora con la primavera azzurra, con una manciata di minuti in prima squadra, che avrebbe bisogno di giocare di più alla sua età, anche per sperare in una convocazione ai Mondiali con la nazionale croata (per ora è titolare nell’under 21, ma è stato alcune volte convocato nella nazionale maggiore). L’Hajduk Spalato, sua squadra di provenienza, lo riprenderebbe volentieri in prestito (semestrale, a questo punto).

ATTACCO

E’ il reparto dove c’è più abbondanza, ottimo l’inizio stagione di Hamsik poi ln calo da un mese a questa parte,  Insigne, tatticamente migliorabile il suo compito in campo, oltre al problema del gol,   e soprattutto di Callejon (sul quale chi non conosce il calcio appariva un po’ scettico), Mertens sta scalando posizioni ed acquistando estimatori col passare del tempo, Higuain è una certezza (e l’idolo di tutti, che ha soppiantato definitivamente Cavani) e anche Pandev si è dimostrato più che una pedina utile, ma non in partite ad alta velocità, come sostituto del Pipita.

Eravamo dubbiosi e scettici per l’acquisto di Zapata e ovviamente lo siamo ancor di più oggi : non si sa se diventerà mai qualcuno, ma è troppo giovane per tirare le conclusioni e per farlo con la maglia azzurra oggi, dove le occasioni per dimostrare un suo eventuale valore sono state poche e  saranno ancor di meno con il passare del tempo.

A gennaio ci sarà il ritorno di Vargas, dal prestito al Gremio : le quotazioni del cileno sono salite di molto grazie alle sue prestazioni e ai suoi gol nella nazionale cilena e nel campionato brasiliano. Benitez lo vorrà sicuramente conoscere e valutare, anche se non si esclude un suo trasferimento in prestito o una vendita in caso di offerta irrinunciabile (a partire dai 15 milioni

 
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3 Comments  comments 

3 Responses

  1. stella marotta

    Higuain sarà anche diventato l’idolo di tutti,ma per me non vale ancora quanto Cavani…quello che mi ha innervosito specialmente durante la partita con la Juve è una certa mancanza di furore agonistico,come se avesse paura di entrare troppo deciso sulla palla,come se avesse paura di farsi male…non so…in alcuni momenti qualsiasi squadra ha bisogno che il suo campione più rappresentativo dia veramente l’anima e, secondo me,lui ancora non è a questo livello.

    • admin admin

      Higuain non ha le caratteristiche di Cavani, è un giocatore molto diverso, più tecnico e meno trascinatore…però è un bomber fenomenale, che ha bisogno dell’apporto della squadra…purtroppo Cavani non è più azzurro…ma Higuain non lo farà rimpiangere nel medio periodo…

      • ALESSANDRO TORRE

        sono d’accordo con Stella, non discuto assolutamente il grande valore di Higuain ed anche la forte simpatia ed umanità che lo contraddistingue . ma Cavani a Napoli, forse perchè aveva trovato un’ambientazione perfetta, trascinava la squadra e correva fino all’ultimo minuto della partita, segnava moltissimo e teneva occupati almeno due calciatori avversari per tutta la gara.
        Ma niente nostalgie, abbiamo sostituito un campione con un altro campione…

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