Il Napoli aveva l’imperativo categorico di vincere la gara contro il Marsiglia per continuare a sperare nella qualificazione agli ottavi di finale di Champions e, seppur con qualche difficoltà (dovuta a qualche cambio in vista del big match di Torino di domenica contro la Juventus) ci riesce, battendo di misura 3-2 la squadra francese, scesa a Napoli con poco da perdere, ma decisa a vender cara la pelle e a conquistare il primo risultato positivo nella competizione dopo 3 sconfitte rimediate nelle prime 3 gare.
Il risultato dell’altra gara in programma nel girone tra Dortmund ed Arsenal, che ha visto la sorprendente vittoria degli inglesi sul difficile campo del Westfalen stadium per 1-0, ha complicato non poco la situazione degli azzurri, che non dovranno uscire sconfitti a Dortmund nella prossima gara per nutrire buone chances di qualificazione.
Insomma una bella gatta da pelare, con gli azzurri che dovranno compiere l’impresa in Germania e che vincendo potrebbero ribaltare il pronostico, qualificandosi agli ottavi addirittura in anticipo nel “girone della morte”. Partita tutta da vedere e da gustare quella del 26 novembre a Dortmund, nella quale gli azzurri si giocheranno il tutto per tutto.
Ma veniamo alla gara di ieri :
Benitez deve rinunciare a tre pezzi importanti del reparto difensivo, oltre agli infortunati Zuniga (non lo rivedremo in campo prima di Natale) e Britos (ormai prossimo al rientro in gruppo), c’è stata la tegola Mesto (uno dei migliori sino a questo momento in stagione e sorpresa positiva finora), che opratosi al crociato anteriore, rientrerà non prima di marzo-aprile.
Rafa deve fare i conti anche con il turn-over, nonostante l’importanza di questa gara, in vista della delicata e difficile trasferta di Torino contro la Juventus di domenica sera (posticipo ore 20,45) e decide di tenere a riposo anche 2 pezzi da 90 come Hamsik e Berahmi (la cui assenza si è fatta sentire oltremodo nella gara contro i francesi).
Dunque, difesa quasi obbligata con Maggio e Armero, unici terzini a disposizione e coppia centrale Albiol-Fernandez (con Cannavaro per l’ennesima volta in panca…forse era una delle ultime occasioni per vederlo in campo). In mezzo al campo Inler e Dzemaili. In attacco Callejon e Mertens sulle ali e Pandev dietro la prima punta Higuain (in netta ripresa).
Il Marsiglia di Diop (che ha salvato la panchina dopo una serie di preoccupanti sconfitte), arriva al San Paolo dopo 3 sconfitte nelle 3 partite del girone e con la testa sgombra da obiettivi può giocare senza patemi e con la forza di chi non ha nulla da perdere.
Assenti i difensori Mendes e Fanni (terzino destro), Diop schiera il suo solito 4-2-3-1 speculare a quello di Benitez, con Mandanda tra i pali, difesa a 4 con gli esterni Abadallah (terzino destro che sostituisce Fanni) e Morel (preferito a Mendy), centrali Nkoulou e Diawara (al posto dell’infortunato Mendes, come nella gara di andata). Inmezzo al campo Cheyrou e Romao (il sacrificato è Imbula, che si accomoda in panchina). In attacco Valbuena-Thauvin e A.Ayew dietro la punta centrale Jordan Ayew (preferito all’acciaccato Gignac).
Il Marsiglia parte bene e gli azzurri sono un po’ imballati all’inizio, non apparendo disinvolti come al solito, la palla non gira come dovrebbe e la manovra risulta lenta e imprecisa.
Al 5° minuto però un guizzo di Callejon mette Mertens in posizione ideale per battere il portiere, ma il suo tiro di mezzo piatto interno a botta sicura non gira come dovrebbe e si perde di un soffio al lato, alla sinistra di Mandanda.
Il Marsiglia si rende pericoloso sulla fascia destra, dove Armero incontra qualche difficoltà nel contenere Thauvin (con Abdallah che scende, costringendo mertens all’affannoso ripiegamento).
Proprio da un angolo conquistato dalla destra arriva l’improvviso ed inaspettato vantaggio dei francesi al 9° minuto, con Maggio che sul corner si fa anticipare di testa sul primo palo dal gigante Ayew che insacca all’angolino basso alla destra del portiere, incolpevole e immobile, quasi come impietrito dal colpo vincente dell’avversario.
Partita che inizia subito in salita, con gli azzurri in svantaggio di una rete (era successo solo 2 volte in precedenza di andare sotto e sono arrivate le sconfitte contro Roma e Arsenal).
I partenopei reagiscono subito e uno spunto di Mertens sulla sinistra (si beve con un colpo di tacco Abdallah) si conclude con un tiro purtroppo centrale, bloccato dal portiere avversario.
Il Napoli non è preciso e molti sono gli errori e le palle perse, Maggio e Armero non riescono ad impostare dalle fasce laterali (sbagliando gli appoggi), Dzemaili perde qualche pallone ed è impreciso in fase di possesso palla (regalando palle agli avversari), Pandev appare spaesato e poco attivo, Mertens si propone con alterne fortune.
Tra l’altro, l’assenza di Berahmi consente al Marsiglia di ripartire pericolosamente in mezzo al campo con Dzemaili che non garantisce copertura difensiva e Pandev che non dà una mano in fase di ripiegamento, né è utile alla manovra offensiva. Per fortuna Fernandez e Albiol chiudono bene in difesa.
Callejon cerca di essere incisivo come al solito e, servito da un buon passaggio in profondità di Maggio, mette al centro dal fondo per Higuain, anticipato sul primo palo.
Siamo al 20° e sul conseguente calcio d’angolo un colpo di testa di Fernandez viene respinto col corpo da Mandanda, palla che finisce fuori area ad Inler, che la controlla e sferra un bolide di sinistro al volo che si insacca alla sinistra del portiere, dopo una parabola discendente, gran gol e pareggio degli azzurri 1-1 e risultato ristabilito dopo 10 minuti, con esplosione del San Paolo !!!
Il Napoli, rinfrancato dal gol del pari, non si accontenta e trova subito, dopo nemmeno 2 minuti, il gol del vantaggio : cross di Callejon per Pandev, colpo di testa in area e sponda per Higuain, la palla è spizzata da Diawara, si impenna e finisce sul piede dell’argentino, il Pipita si coordina e di collo destro manda in rete. 2-1. Napoli in vantaggio e pubblico in visibilio !!!
Il Marsiglia reagisce e gli azzurri lasciano troppi spazi ai centrocampisti avversari, con gli azzurri che si difendono e che riescono a contenerli in qualche modo. Bene Albiol e Fernandez (ammonito per un fallaccio su Ayew), Maggio e Armero difendono meglio che ad inizio gara. Inler cerca di fare interdizione, ma Dzemaili latita in mezzo al campo e le ripartenze azzurre non riescono.
Ci prova Jordan Ayew di testa (palla alta) e dalla distanza (blocca Reina).
La partita è maschia e molti sono gli scontri in mezzo al campo, ma l’arbitro non fischia mai, interpretando la partita all’inglese.
A 5 dal termine ci prova Higuain, ma il suo tiro da posizione defilata coglie l’esterno della rete dando la sensazione del gol, almeno a noi allo Stadio.
La prima frazione di gara si conclude con il Napoli in vantaggio per 2-1.
Gli azzurri disputano una gara generosa, ma non eccezionale, con molte imprecisioni tecnico tattiche:
Gli esterni difensivi sono un po’ in difficoltà ed il centrocampo non fa filtro (si sente l’assenza di Berahmi soprattutto nelle ripartenze avversarie e Dzemaili non garantisce la stessa copertura in interdizione, né è produttivo in fase di costruzione) e che fa girare poco velocemente la palla, con Mertens non preciso e Pandev che non incide, non trovando la giusta collocazione in campo ed estraniandosi per larghi tratti della gara.
La ripresa riprende con un Napoli poco deciso e intento a controllare la gara, senza ripartenze ficcanti.
Il Marsiglia è sempre pericoloso e Thauvin tira sull’esterno della rete, facendo correre un brivido sulla schiena agli spettatori presenti e a Reina, che sembrava essere comunque sulla palla.
Al 56° fuori Vabuena, dentro Payet, ala per ala, nulla cambia.
Gli azzurri tentano di rallentare il ritmo della gara, ma l’errore è sempre dietro l’angolo, con Fernandez che ogni tanto, pur disputando una buona gara, ritorna quello disastroso, sbagliando qualche appoggio e con palle perse da Dzemaili e Pandev in mezzo al campo, che fanno mugolare i tifosi e li spazientiscono.
Tanto tuonò che piovve, al 63° (quasi in contemporanea con il vantaggio dell’Arsenal a Dortmund) il Marsiglia pareggia,ennesima palla persa in mezzo al campo dagli azzurri, ripartenza del Marsiglia (i centrocampisti azzurri latitano), cross dalla sinistra di Payet e Armero non interviene con il destro (suo piede innaturale) e si fa anticipare sul secondo palo di Thauvin che appoggia in rete…stessa disattenzione difensiva del colombiano di domenica contro il Catania, quando non marcò Castro sul secondo palo.
Partita sul 2-2, con altra frittata degli azzurri, oggi troppo imprecisi e distratti, soprattutto in alcuni elementi.
Finalmente Benitez fa uscire Pandev e fa entrare Hamsik. Nel Marsiglia esce J.Ayew ed entra il bomber Gignac.
In 3 minuti la gara si accende e prima un errore di Fernandez innesca un pericoloso contropiede del Marsiglia che per fortuna non riesce ad andare in gol, poi l’immediata reazione azzurra con il gol del 3-2 di Higuain, che appoggia in rete su assist di Mertens, imbeccato da Fernandez (con Hamsik in strategica posizione di fuorigioco ininfluente).
Il San Paolo esplode per l’ennesimo vantaggio azzurro e per la ritrovata Champions.
Il Napoli gasato dal nuovo vantaggio sembra sciogliersi e va più volte vicino al gol, ma il Marsiglia non demorde e un tiro di Ayew, deviato, esce di poco al lato.
A 10 dal termine entra Insigne per Mertens e dopo 2 minuti coglie un clamoroso palo a Mandanda battuto.
Si susseguono i ribaltamenti di fronte con il Marsiglia che va di nuovo pericolosamente alla conclusione ed Armero che scende sulla fascia, arriva sotto porta e fa partire un tiro tra palo e portiere, impreciso e fuori dopo aver attraversato tutto lo specchio della porta.
Benitez capisce che le occasioni sprecate per chiudere la gara sono già arrivate e all’89°fa entrare Berahmi per Dzemaili per blindare il risultato sino al termine e non correre più rischi. In 4 minuti berahmi sradica 5 volte la palla dei piedi dei francesi e l’arbitro fischia la fine al termine dei 3 minuti di recupero.
Et voilàààààààààà……………….l’avventura continua
azz, ” seppure con qualche difficoltà ” GianLù kill se meritavano e paccher !!!
però sono positivo , se abbiamo vinto così, significa che a “cecatella” ce vò bene .
Comunque Barba Bianca o vò o nun vò adda metter a mano int a sacc.
difesa, centrocampo e attacco e non solo i famosi tre , ci vuole qualcuno in più .
P.s. GianLù quando siamo andati via le bottiglie volavano come foglie al vento .
so che ti devi ancora riprendere dalla batosta di torino , ma aspetto con ansia le tue pagelle e la tua analisi della partita senza essere di parte, hammsik compreso e senza l’alibi Rocchi .
bidò vuoi aggiornare il blog