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IL NAPOLI vince 2-1 a Firenze con 2 gol da manuale del calcio

Il Napoli sbanca Firenze e dimostra di giocare il calcio migliore del campionato, mettendo a segno 2 gol da cineteca che dovrebbero essere inseriti di diritto nel manuale del calcio e mostrati a tutti i ragazzi delle scuole calcio, due reti magistrali da raccontare e archiviare tra i più belli visti sinora in campionato : l’assist delizioso di Higuain e la conclusione al volo di Callejon, che incrocia magistralmente la palla colpendola in maniera perfetta e mandandola nell’angolino opposto e lo scambio in velocità Mertens-Higuain che mette il belga in condizione di segnare con un diagonale di rara precisione e potenza di sinistro in corsa sono l’essenza del calcio, 2 gol che da soli dovrebbero bastare e cancellare ogni velleitaria e strumentale polemica su decisioni arbitrali che danno soddisfazione solo ai gufi e agli invidiosi di turno, che dovrebbero solo applaudire gli azzurri per quanto mostrato sul campo sino ad oggi in campionato.

Il Napoli ha un gioco, a tratti spettacolare, che i soloni del calcio dovrebbero esaltare e valutare con enfasi ed obiettività, invece di impegolarsi in discussioni inutili sui rigori non concessi ai tuffatori viola…d’altronde la morale del “al lupo al lupo” la conoscono tutti…se cerchi sistematicamente il rigore su falli inesistenti, tuffandoti in area, poi capita che il fallo, quando c’è, non te lo fischiano (l’arbitro, tra l’altro, era coperto e ha potuto vedere solo il tuffo plateale di Cuadrado e non il tocco sulla gamba di Inler).

Cuadrado ha simulato falli per l’intera gara e solo per questo motivo sarebbe dovuto essere cacciato dall’arbitro per evidente slealtà sportiva, senza dimenticare la simulazione di Giuseppe Rossi, di Savic (sul rigore dato e nato da un’invenzione arbitrale), senza mettere in conto che l’espulsione di Maggio è stata affrettata e immeritata (il secondo giallo è tutto da valutare) e che forse c’era un rigore su Mertens e l’espulsione di Compper per secondo giallo per un calcione rifilato a Callejon.

Dunque una vittoria senz’altro meritata e giusta, non valutata con attenzione da molti addetti ai lavori, tralasciando l’igienica Gazzetta dello Sport e la gogna mediatica contro il Napoli esibita sa sempre da Tuttospor(c), che da anni gettano discredito sulla squadra partenopea, cercando di creare dissidi cercando di minare l’ambiente intorno agli azzurri.

Insomma non era facile vincere a Firenze, contro un’ottima Fiorentina, che tra l’altro ha giocato una gara di gran lunga migliore di quella, pur vinta, contro la Juventus e che non ha demeritato.

Il Napoli ci è riuscito, dimostrando di non voler mollare la presa, restando in scia alla Roma e duellando testa a testa contro l’odiata Juventus, ottenendo una vittoria esaltante e che consolida il gruppo, che rafforza la convinzione dei suoi mezzi e la forza del collettivo, potenzialmente pronto a puntare al massimo traguardo.

Nella giornata in cui gli azzurri non godevano dei favori del pronostico rispetto alle avversarie, impegnate in gare molto più facili e accomodanti, la vittoria ha un peso doppio : non perdere il passo e rimanere nella stessa posizione di classifica rafforza anche l’idea di tutti noi e la speranza di poter lottare sino al termine, perché non siamo inferiori a nessuno, anzi abbiamo dimostrato di poter battere chiunque e di giocare un signor calcio.

Ma veniamo alla gara :

Benitez deve fare i conti con le solite assenze per infortunio di Britos (si accorciano i tempi di un suo recupero e lo vedremo in campo prima del previsto) e Zuniga e ha il compito di effettuare un turn over minimo e funzionale alle caratteristiche dell’avversario :

decide di mandare in campo per la quarta gara consecutiva Maggio (che poteva essere risparmiato nella gara interna contro il Torino) per schierare Mesto a sinistra, più adatto del mancino naturale Armero per la marcatura dello sgusciante Cuadrado (mossa che si dimostrerà vincente).

Conferma la coppia centrale Fernandez-Albiol, che hanno mostrato una buona tenuta nelle precedenti 2 gare, non rinunciando alla regia di Inler (ha saltato solo una gara su 13 sino ad ora) accanto al riposato Berahmi (assente per turn over nella gara interna contro il Torino).

Le novità riguardano il reparto offensivo, con Higuain di nuovo in campo (ottima l’idea di farlo scendere in campo dall’inizio, preservandolo nell’ultima mezz’ora di gara, quando i muscoli cominciano ad affaticarsi e l’acido lattico si fa sentire), insieme ai due calciatori più in forma e importanti della rosa Callejon e Mertens (non a caso gli autori dei due spettacolari gol vincenti). Il grande escluso è Hamsik, non in un momento di forma eccezionale, in favore di Pandev, che va a svolgere il ruolo di seconda punta accanto al Pipita (d’altronde la Fiorentina difende a 3…o almeno lo ha fatto nella prima parte della gara).

Montella deve fare a meno di Gomez, ormai fuori da circa 2 mesi,  Ambrosini, Ilicic e Mati Fernandez, tutti infortunati, e soprattutto dello squalificato Gonzalo Rodríguez.

Schiera un 3-5-2 iniziale, molto elastico con Neto tra i pali, centrali Roncaglia-Savic-Compper, in mezzo al campo Aquilani-Pizarro e Borja Valero, sulle fasce Pasqual e Cuadrado, in attacco Joaquin ad affiancare la punta centrale Pepito Rossi.

Pronti via ed è il Napoli a prendere il gioco in mano, anche se è la Fiorentina a farsi pericolosa con uno spunto di Cuadrado sulla destra, che prende qualche metro a mesto, ma è costretto ad allargarsi, calciando alto da posizione defilata.

Si delineano i duelli in campo, con Cuadrado preso da Mesto e Joaquin da Maggio sulla fascia opposta, Berahmi ed Inler a contrastare Aquilani e Borja Valero, con Pandev che infastidisce Pizarro in fase di impostazione, Roncaglia si allarga su Mertens e Pasqual che lotta con Callejon dalla parte opposta.

La Fiorentina cerca di mettere in difficoltà gli azzurri con un possesso palla fatto di scambi rapidi, ma con gli azzurri che chiudono bene i varchi, non concedendo spazi agli avversari nella propria metà campo, con Berahmi ed Inler bravissimi a fare da diga e Callejon che si sacrifica molto in copertura. Bravi Mesto e Maggio a chiudere sugli esterni.

il Napoli passa subito in vantaggio all’11° minuto, splendido assist di esterno di Higuain per Callejon sul versante opposto e gran tiro a volo dello spagnolo che si insacca imparabilmente in porta in diagonale, gol spettacolare ed importantissimo. Napoli 1…Fiorentina 0 !!!

La fiorentina non si scompone e reagisce con veemenza, i viola costringono gli azzurri nella propria metà campo, ma il Napoli svolge alla perfezione il compito difensivo, non concedendo alcuna occasione agli avversari, attenti Fernandez e Albiol, coadiuvati dagli esterni e dal centrocampo.

La Fiorentina pressa e va in forcing, ma non trova spazi, mentre gli azzurri coprono e tentano la ripartenza con azioni in velocità, con Mertens pronto a colpire di rimessa (punizione dal vertice dell’area, alzata in angolo da Neto).

Montella cerca di mischiare le carte e sposta Cuadrado a sinistra (sul quale Mesto ha preso le misure) e Joaquin a destra.

Al 26°, quando gli azzurri sembravano controllare la gara, rendendo inoffensiva una buona e volenterosa Fiorentina, l’arbitro fischia ai viola un rigore molto dubbio, per una impercettibile spintarella di Fernandez su Savic in area, con il difensore viola non più in grado di raggiungere il pallone e proteso in volo d’angelo. Rossi trasforma dal dischetto e la Fiorentina pareggia…con un Benitez molto contrariato.

I viola sorprendono gli azzurri dopo il gol del pareggio e Cuadrado colpisce in pieno il palo alla destra di Reina con un fendente rasoterra dai 25 metri.

La partita si gioca a ritmi vertiginosi e a questa velocità emerge l’estro di Mertens che scambia veloce al limite dell’area con Higuain, perfetto l’assist del pipita che manda il bela verso la porta, controllo in velocità del trottolino azzurro e micidiale sinistro in diagonale che fulmina Neto : 2-1 e Napoli nuovamente in vantaggio al 36° minuto !!!

La Fiorentina si getta in avanti e ha l’occasione giusta per pareggiare : Borja valero vince un rimpallo al limite dell’area  e si presenta solo nell’uno contro uno davanti a Reina, bravissimo il portiere azzurro a non abboccare alla finta del talentuoso centrocampista viola a rimanere in piedi e a chiudere lo specchio della porta, ribattendo con il corpo in uscita lo scavetto  tentato dall’avversario.

La prima frazione si conclude con il Napoli in vantaggio, in una gara piacevole  e frizzante, giocata a viso aperto da due squadre propositive e sempre intente a raggiungere la vittoria.

La ripresa parte con la Fiorentina che fa la gara e il Napoli pronto a ripartire e a colpire di rimessa con azioni rapide e spettacolari, con Mertens e soprattutto Callejon che escono bene in disimpegno palla al piede con numeri di alta scuola.

Grande il sacrificio corale degli azzurri che chiudono bene la Fiorentina, aiutandosi a vicenda, poi due episodi da moviola:

al 52° Mertens, lanciato da inler, viene atterrato in area da Roncaglia, ma l’arbitro fa proseguire, e due minuti dopo è Cuadrado a tuffarsi in area e a venire giustamente ammonito per plateale simulazione.

al 61° fuori Higuain e dentro Hamsik, che garantisce una migliore protezione in mezzo al campo.

Pochi minuti dopo altro tuffo in area, stavolta di Giuseppe Rossi, che l’arbitro non punisce, né ovviamente con il rigore, né con l’ammonizione per simulazione.

E’ lo stesso Rossi che al 64° sfrutta un rimpallo con Fernandez e tira in diagonale da posizione defilata, palla di un soffio al lato.

Al 65° esce Mertens ed entra Insigne.

E’ di nuovo Giuseppe rossi a tentare i tiro da fuori su palla persa al limite da Inler, ma Reina è superlativo e con una gran parata devia in angolo il tiro a giro di Rossi destinato all’angolino alla sua sinistra.

Il Napoli soffre, ma stringe i denti e lo dovrà fare ancora di più dopo l’espulsione di Maggio, decretata dall’arbitro dopo un fallo del terzino sul neoentrato Vecino (che ha sostituito uno spento Aquilani), fallo tutt’altro che da cartellino giallo, certamente meno grave di quello di Compper su Callejon, atterrato con un calcione sotto il ginocchio.

Escono Pandev per Armero e Pasqual per Vargas.

Comincia un finale rovente con i viola pronti a gettarsi in area e a reclamare il rigore, prima per 2 interventi di spalla e petto di Armero, poi per il tocco di Inler su Cuadrado in area nel recupero, volo spettacolare del colombiano che l’arbitro sanziona con il secondo giallo e la conseguente espulsione., tra le proteste del franchi e quelle che seguiranno l’incontro.

Il Napoli vince e riesce a fare le scarpe ai Della Valle…impresa non da poco !!!

 

 

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. stella marotta

    Mi chiedo : perché far uscire Mertens e non Pandev ?….avremmo potuto tentare di chiudere la partita senza tanta sofferenza…tu che ne pensi?

    • admin admin

      ..il Pandev di ieri doveva uscire a prescindere…soprattutto dopo un’ora di gara…momento dal quale non ce la più notoriamente

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