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LE PAGELLE di MARSIGLIA – NAPOLI

REINA 7 Infonde sicurezza a tutto il reparto, dirigendo la difesa e bloccando tutte le conclusioni avversarie, compreso il cross al 93°, che va a prendere in un nugolo di calciatori in area, dimostrando temerarietà, esperienza e spericolatezza. Esce con prontezza in presa alta. Poco, anzi niente può sul gol subito.

MAGGIO 7+ Aveva giocato la prima gara dopo il ritorno dall’infortunio appena tre giorni prima e mostra di non risentire affatto dall’assenza dei campi di gioco, dimostrando già una buona forma. Bravissimo in marcatura, tiene bene la fascia insieme a Callejon (averlo davanti rende tutto più semplice), anticipa, pressa e non consente agli attaccanti del Marsiglia di superarlo nemmeno in un’occasione. Quando può (raramente) si spinge in avanti. Ottima prestazione da terzino destro, ruolo che fa sempre più al caso suo.

FERNANDEZ 6,5 al debutto in Champions si fa apprezzare, giocando una gara attenta con pochissime sbavature (si fa anticipare in un paio di occasioni e sbaglia un paio di rilanci). Nessun errore grave o indecisione deleteria. Buone chiusure di piede e di testa, Albiol al suo fianco lo istruisce a dovere e i due si muovono bene in linea. Bravo anche ad impostare talvolta l’azione (parte da lui l’azione del primo gol, pesca Higuain a centrocampo che poi si inventa l’assist per Callejon). Passi avanti.

ALBIOL 7 Una gara attenta nella prima frazione, in cui lui e Fernandez non devono compiere interventi decisivi, grazie al lavoro degli esterni e dei centrocampisti che pressano ovunque e non consentono al Marsiglia di arrivare nei pressi dell’area di sovente. la sua esperienza esce fuori nella ripresa, quando deve intervenire più volte fermando gli avversari, con chiusure difficili e preziose. Svetta di testa e su tutti i cross (spesso dalla trequarti) che i francesi spediscono in area, giocando quasi da libero. ha la caratura di un difensore con esperienza internazionale e il suo peso si avverte.

ARMERO 5,5 Difficile dare un’insufficienza nella prova odierna della squadra, ma se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, Armero (e Higuain) la meritano per i troppi errori. Il colombiano tiene bene la fascia (anche se Payet, non proprio in giornata si marca da solo) e la sua fase difensiva è sufficiente, ma sbaglia troppo in fase di impostazione, assist e anche conclusione (tiro sbilenco sull’esterno della rete, invece di servire in mezzo Higuain), dimostrando una tecnica approssimativa. Molte azioni nascono e si concludono con un suo passaggio sbagliato che vanifica una buona manovra della squadra.

BERAHMI 7,5 Un Leone anche a Marsiglia, instancabile, indomabile e sempre in moto. Recupera e sradica dai piedi degli avversari palle a ripetizione, con un gran Inler al suo fianco dialoga e si intende alla perfezione. I due non sciupano un pallone e ne recuperano una cinquantina. Pressano, raddoppiano sugli esterni, recuperano la palla, smistano e ripartono. Distruttori e costruttori di gioco, giocano una gara perfetta, lasciando le briciole e l’ammirazione ai centrocampisti avversari, che nulla ci hanno capito.

INLER 7,5 Vedi Berahmi.

CALLEJON 8 In molti erano scettici, tuttalpiù il loro era un giudizio anonimo, un discreto giocatore, normale, uno dei tanti e comunque un panchinaro, anche se al Real Madrid. Callejon o “Calletì”(il suo surname) li smentisce tutti e dall’inizio dell’anno gioca come un “top player”, un calciatore tatticamente e tecnicamente dotato, con una grinta fuori dalla norma. Ideale per il gioco di Benitez e non solo, difende, pressa, riparte, smista, si propone, fornisce assist, si smarca tra le linee e soprattutto va alla conclusione e segna (stavolta un gran gol). Ripiega in difesa, punta l’avversario che annichilisce (povero Mendy). Destra, sinistra, centro, prima e seconda punta…tutto sa fare. Jolly prezioso e giocatore che ogni tecnico vorrebbe avere in squadra. Perfetto !!!

MERTENS 8 Lo seguo da oltre 3 anni, da quando l’ho ammirato la prima volta contro gli azzurri nelle file dell’Utrecht. Con lui giocava un certo Van Wolfswinkel, che in molti accostarono al Napoli, ma io mi chiedevo : ma non è molto più forte Mertens, che a me ricorda un po’ vagamente Zola (pur giocando da ala sinistra) ??? Mette il turbo dal primo minuto sino al termine della (sua) gara, facendo letteralmente impazzire il terzino destro Fanni (sostituito per ko tecnico), sforna quasi 10 assist (in una partita di Champions sono un record), dribbla e sfreccia come una saetta. Si propone e detta la ripartenza alle azioni, quando ha campo e può sfruttare la sua tecnica in velocità non si tiene a bada. Troppe le giocate positive per ricordarle tutte (la punizione all’angolino, i dribbling sulla sinistra, l’assist di tacco per il gol di Zapata, i tre assist per Higuain..anche sul gol mangiato…, per Hamsik …e molto, molto altro). Impressionante stasera !!!

HAMSIK 6,5 In ripresa, ha un piglio diverso ed è presente finalmente. Lo aspettavamo da 4-5 gare, nelle quali non aveva dato il meglio di sé (..anzi), stavolta c’è, forse fa bene il suo con il Pipita davanti, i cui movimenti lo agevolano e gli creano lo spazio. Tant’è che è sempre nel vivo del gioco, svolge il suo compito tattico in copertura, cuce il gioco agendo di raccordo tra centrocampo e attacco. è èprotagonista nelle ripartenze e cerca l’inserimento negli spazi. Entra nell’azione del secondo gol e fa tante cose positive. Non è decisivo come al solito, ma giocando così non dobbiamo aspettare molto per rivederlo protagonista assoluto, qual è.

HIGUAIN 5+ Finalmente ritorna in campo e come per magìa il Napoli torna a vincere, anche se il merito stavolta non è proprio tutto suo. fa i giusti movimenti e dimostra che il problema muscolare non lo condiziona più di tanto, ma la forma, quella non c’è e lo dimostra quando affonda (il suo scatto non è poderoso come nei giorni migliori), spesso anticipato ed in ritardo sulla palla. Si mangia un gol da “pulcino” alle prime armi (bastava piazzare morbidamente la palla di piatto in rete sul primo palo), si riscatta (in minima parte) con l’assist per Callejon (anche se il gol poi lo spagnolo se lo costruisce e lo inventa). Insomma gioca un’ora (anzi 57 minuti) senza molti sussulti, ma l’importante è ricominciare.

ZAPATA 7 Mezz’ora in campo, il tempo di scaldare i motori e dopo 10 minuti si inventa l’eurogol che non ti aspetti. Una giocata che forse appartiene al suo Dna calcistico, ma che nessuno gli ha mai visto fare in partita, forse nemmeno in Argentina. Tutti felicemente stupiti per il gol dell’oggetto misterioso che non è un campione e che appare un ragazzo serio e con voglia di apprendere. Speriamo che diventi un elemento su cui contare per il futuro. Mi sta simpatico..un po’ Silenzi, un  po’ Zalayeta.

Mesto e Insigne s.v entrano nel finale, il primo per disposizione tattica (chiude la fascia sinistra, con lo spostamento di Armero avanti a lui al posto di Mertens), il secondo per Hasmsik (avrei fatto entrare dzemaili per sopperire alla stanchezza dei centrocampisti…non l’ho capita)

 

 
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