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UN NAPOLI STANCO e FORTUNATO VINCE a PARMA 2-1 con un SUPER LAVEZZI

Dopo le fatiche infrasettimanali di molti protagonisti ”azzurri”, impegnati con le nazionali in tutte le parti del globo, il Napoli gioca e vince a Parma ad ora “tortellino” (12,30) nell’anticipo mattutino della 26^giornata di Campionato, settima del girone di ritorno.

I partenopei sono obbligati come sempre a prendere i 3 punti per continuare la cavalcata verso il 3°posto, dopo aver riacciuffato per i capelli il Campionato, inanellando 3 vittorie consecutive nelle precedenti partite, che hanno consentito loro di tornare ai vertici, con il 5°posto conquistato dopo aver superato l’alterna Roma e la disperata Inter di Ranieri.

Mazzarri in settimana ha lavorato con pochi uomini a disposizione, non riuscendo a preparare al meglio la delicata sfida di Parma, non potendo contare su numerosi elementi, ben 11 (De Sanctis, Maggio, Campagnaro, Fernandez, Zuniga, Inler, Dzemaili, Gargano, Hamsik, Pandev e Cavani), e le sue scelte hanno privilegiato chi è rimasto ad allenarsi a Napoli. Il Tecnico toscano ha così deciso di schierare Grava sul centro-destra della difesa (scelta giusta per le caratteristiche dell’avversario da marcare, Giovinco), Cannavaro centrale (per contrastare l’attaccante Okaka, chiamato a sostituire Floccari al centro dell’attacco parmense) e Britos a sinistra (per lo squalificato Aronica). Campagnaro e Fernandez, impegnati con la nazionale argentina mercoledì, si accomodano in panchina (ma entrambi giocheranno, quasi tutta la partita per gli infortuni occorsi a Britos e Grava nel primo tempo). A centrocampo turno di riposo per Inler (anche lui giocherà nella ripresa in sostituzione dello scarico Gargano) e spazio al duo Gargano Dzemaili, con Hamsik nella sua recente collocazione di centrocampista avanzato, in posizione un pò più arretrata del solito. I tre se la vedono con i muscolari Mariga, Musacci e Galloppa. Sulle fasce, Maggio a destra duella con Modesto e Dossena aiuta Britos nella marcatura del veloce e pericoloso Biabiany. In attacco Lavezzi e Cavani sono marcatib quasi a uomo da Santacroce e paletta, con Zaccardo pronto al raddoppio.

Queste le formazioni in campo:

PARMA (3-5-2): Mirante, Zaccardo, Santacroce, Paletta, Biabiany, Mariga, Musacci, Galloppa, Modesto, Giovinco, Okaka. Panchina: Pavarini, Brandao, Morrone, Valdes, Pereira, Jonathan, Marques. Allenatore: Donadoni.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Grava, Cannavaro, Britos, Maggio, Gargano, Inler, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Cavani. Panchina: Rosati, Campagnaro, Fernandez, Zuniga, Dzemaili, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

Il Napoli non parte bene, subito si capisce che gli azzurri non sono molto lucidi e predisposti, non trovando schemi e giocate e sbagliando molto sia in fase di costruzione che di disimpegno. Molte le disattenzioni, in fase di marcatura si scala male sull’avversario e si perdono metri e posizioni preziose, lasciando al Parma l’iniziativa troppo spesso. Il Napoli mette poco la palla a terra, non riece a fraseggiare, si fa irretire dal Parma e rischia in più di un occasione di subire il gol, graziato dagli avanti parmensi, ai quali difetta la mira.

Si infortunano Grava (infortunio muscolare non grave) e Britos (forte contusione la piede operato, il destro), Gargano e Dzemaili soffrono, poco assistiti da Hamsik in coperura e la  difesa traballa sulle percussioni di Biabiany e Giovico, che non riescono a trovare la giocata vincente, ma sfornano assist preziosi che i compagni non sfruttano,sbagliando favorevoli occasioni. L’unico veramente ispirato appare Lavezzi, sempre pericoloso e sgusciante, che si batte in un duello affascinante con l’ex Santacroce.

Il Napoli riparte di rado e si affida alla vena del Pocho e spesso ai lanci lunghi dalla difesa, quasi mai precisi e spesso deleteri. Lavezzi fa guadagnare alla squadra metri e punizioni preziose e cerca la giocata, lanciando Cavani (a cui viene annullato un gol su cross di Dossena, colto in fuorigioco sulla fascia prima di servire il compagno) e proponendosi pericolosamente al tiro (anche stavolta “a giro” dal limite dell’area, ma fuori).

La partita è spezzettata da continui falli e sospensioni e stenta a decollare. Ma al 38°Lavezzi trova la giocata per Cavani che viene agganciato in area da Musacci, inducendo l’arbitro a fischiare il calcio di rigore. Cavani si fa parare il tiro da Mirante dagli 11 metri, calciando centralmente, ma si fa perdonare segnando sulla ribattuta del portiere, sulla quale è lesto ad anticipare tutti e ad appoggiare nella porta sguarnita.

Napoli in vantaggio, che rischia di subire subito dopo il pareggio (per fortuna la palla del possibile pareggio capita sui ruvidi piedi del difensore argentino Paletta), ma che riesce a chiudere 1-0 il primo tempo, in maniera fortunosa e non proprio meritato per quanto mostrato in campo.

Nella ripresa il Napoli mostra di essere in difficoltà, rimanendo troppo sulla difensiva e sbagliando molto nelle ripartenze, non facendo presagire nulla di buono rispetto a quanto già fatto vedere nella prima frazione di gioco. Nonostante tutto il Parma, che recrimina un rigore per un braccio involontario di Dossena in area, non riesce a passare e sbaglia almeno due facili occasioni con Mariga e Giovinco.

Mazzarri vede (come tutti noi) Gargano in difficoltà e lo sostituisce con Inler, che mostra una “verve” diversa rispetto al compagno di reparto e si fa apprezzare subito per alcune giocate preziose. Nonostante non crei chissachè, il Napoli cerca di rendersi pericoloso in contropiede con il solito lavezzi e con Cavani che ci prova in un paio di circostanze, ma i suoi tiri in area vengono bloccati da Mirante.

Il Napoli continua a soffrire ed il Parma raggiunge il pareggio a 15 minuti dalla fine: angolo regalato da Campagnaro agli avversari, colpo di testa di Paletta, lasciato da solo in area e deviazione vincente di Zaccardo su corta respinta di De Sanctis : pareggio tutto sommato giusto per il gioco espresso dal Napoli…non proprio un bello spettacolo…anzi, dopo il gol del pari il Parma si getta in avanti per cercare una vittoria non certo impossibile.

Viene espulso Mazzarri (reo di aver superato più volte il limite dell’area tecnica e di aver risposto in maniera poco consona a chi glielo faceva notare)…e come per magìa…il Napoli si sveglia come a Villareal sotto la guida dell’ottimo Frustalupi ed il “Pocho” a 5 minuti dalla fine fa esultare tutto il popolo azzurro (migliaia i tifosi sugli spalti del tardini), scattando in posizione di fuorigioco su assist di Cavani e battendo in diagonale Mirante in uscita, senza che arbitro e guardialinee si accorgano della posizione irregolare dell’argentino.

La partita è agli sgoccioli, ma tutt’altro che finita, con il Parma che si riversa pericolosamente in massa nell’area azzurra ed il napoli che manca clamorosamente per ben 2 volte il colpo del k.o. con Lavezzi (che riesce a sbagliare a porta vuota su assist di Inler) e con Cavani (che da meno di un metro dalla porta non riesce a deviare la palla in rete su cross di Dossena).

Il Napoli alla fine riesce ad imporsi (finalmente un pò di fortuna anche per noi) e a conquistare il 4° successo consecutivo (6°risultato utile consecutivo) e a portarsi a soli 3 punti dall’Udinese (fermata sullo 0- 0 in casa dalla temibile Atalanta), rimanendo a soli 5 punti dal 3° posto, occupato in solitudine dalla Lazio di Reja, vincente nell’odierno derby capitolino contro la Roma per 2-1, staccando Roma e Inter, rispettivamente di 5 e 6 punti e consolidando la 5^posizione (utile alla qualificazione all’Europa league).

E l’avventura continua…

 
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