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LE PAGELLE DI PALERMO-NAPOLI

DE SANCTIS 6,5  Comincia subito bene la gara opponendosi al fiacco destro di Budan, lanciato a rete da un rimpallo. Esce a valanga su Vasquez che gli si presenta solo davanti alla porta, chiudendo lo specchio e inducendo il giovane debuttante argentino all’errore. Sempre puntuale e tempestivo nelle uscite, anche fuori dai pali e fuori dall’area di rigore, anticipando gli attaccanti avversari, con un’ottima lettura in anticipo di lanci e traiettorie. Conferisce la solita certezza al reparto arretrato, che ormai dirige alla perfezione.

CAMPAGNARO 6,5 Preciso nelle chiusure difensive e pronto a sostenere ed accompagnare Maggio sulla fascia destra. Commette qualche errore in marcatura, ma non grave per fortuna. Determinato e deciso come sempre, dà il suo apporto di forza e sostanza. Chiude su Miccoli, quando il bomber tascabile palermitano si sposta dalle sue parti.

CANNAVARO 6+ Se la deve vedere spesso con Budan, che talvolta lo mette in difficoltà nel primo tempo, ma lui tiene botta e non si fa più sorprendere. Attento in difesa, concede poco all’estetica e bada al sodo. Prova sopra la sufficienza.

ARONICA 6+ Non di fa tradire dall’emozione davanti ai suoi concittadini. Perde qualche palla nel primo tempo, ma senza combinare danni eccessivi. Combatte e chiude con autorità dal suo lato, dal quale con il passare del tempo non si passa più. Qualcuno lo ritiene responsabile sul gol di Miccoli, ma diamo onore al piccolo attaccante per il bel gol di testa realizzato a tempo quasi scaduto.

MAGGIO 6 Scatta e si propone in avanti ad intermittenza, affonda poco rispetto a quanto visto di recente. Mantiene la posizione e il controllo della corsia di competenza senza particolari spunti. Meno arrembante del solito, gioca in ogni caso una partita buona, considerando anche che aveva Balzaretti da contenere, in costante presenza del raddoppio di centrocampisti palermitani.

INLER 7 Deputato alla marcatura di Vasquez, quando si inserisce centralmente, è costretto ancora una volta (ma lo sarà sempre per preciso schema tattico) da mazzarri a fare la diga davanti alla difesa. Stavolta lo fa più che discretamente, sradicando più di un pallone dai piedi degli avversari, rilanciando con precisione. Dai suoi piedi passano quasi tutti i palloni in fase di impostazione, così come sempre dovrebbe accadere. Detta i tempi del gioco, rallentandolo a dovere in seguito al doppi vantaggio azzurro. Non disdegna le sortite in avanti, trovando anche il perfetto assist per il 3-0 di Hamsik. Personalità e classe al servizio della squadra, con tante energie, fisiche e mentali, recuperate. Così ci piace!!

GARGANO 7+ Il “Mota”si fa in quattro per la squadra, passeggia sui resti del centrocampo del Palermo, è dappertutto e…udite udite… sforna un assist al bacio per Pandev in occasione del vantaggio siglato dal macedone, dopo un “coast to coast”che taglia e sventra tutta la difesa avversaria. Inesauribile e sorprendentemente preciso negli appoggi, è stato l’uomo in più del Napoli nella gara odierna in mezzo al campo. Alla faccia dei suoi detrattori di turno…

DOSSENA 6 Sbaglia molti appoggi e controlli elementari. Spesso ci fa “bestemmiare”, salvo poi farci ammirare i suoi millimetrici cross con i quali pesca Cavani per tre volte solo davanti al portiere, che il matador vanifica, non centrando la porta. Spinge più di Maggio stavolta, non sempre in maniera proficua. Nel complesso gioca una partita con alti e bassi che non è da buttare, anzi…

HAMSIK 7 Si vede a sprazzi nella prima frazione di gioco, mentre sale in cattedra nel secondo tempo, siglando un gol dei suoi con un perfetto inserimento in area di rigore, che Inler non si lascia sfuggire, pescandolo solo davanti al portiere. Un pò defilato, aggira l’estremo difensore palermitano e mette in rete in “estirada”, con la solita freddezza e l’innato senso del gol. Prende spesso l’iniziativa e questo ci piace assai. Quando vuole è un grande giocatore e lui ne deve solo essere consapevole. I suoi sterili passaggi all’indietro sono ormai un flebile ricordo. Bravo Marek, adesso che sei di nuovo papà, potrai dimostrare ancor di più la tua personalità e il tuo senso di responsabilità. Doppi auguri!!!

PANDEV 7+ Il Macedone sale in cattedra finalmente. Il suo apporto alla squadra è in ascesa libera. Ispirato e voglioso come non mai, perde qualche palla, sbaglia qualche dribbling, ma è davvero poca roba rispetto a quello che costruisce e che capitalizza. Diverso da Lavezzi, partecipa più alla manovra corale su tutto il fronte dell’attacco, si offre da sponda, si smarca e libera i compagni. Non avrà la forza, la capacità di dribbling e di attaccare la profondità del Pocho, ma quello che fa Lavezzi con tanto sudore, lui è capace di realizzarlo con un semplice tocco, senza scomodarsi troppo. Dimostra tutte le sue capacità e il suo talento nella semplicità con cui  mette a sedere l’avversario che lo marca in occasione del gol, per come protegge la palla, per  come si gira verso la porta e nel modo in cui la centra con flemma e lucidità. Lo possiamo ammettere, Goran è “iuocatore fernùto”. Sfiora la doppietta e addirittura la tripletta con pregevoli giocate e tiri precisi che escono fuori di di millimetri, coglie uno sfortunato palo, esalta le qualità del portiere del Palermo. Un valore aggiunto nella seconda parte della stagione, ora che ha ritrovato fiducia nei suoi mezzi, forma fisica, ispirazione e pieno adattamento agli schemi offensivi di Mazzarri. Grande Goran!!!

CAVANI 7,5 Il Barbera è stata la sua Arena, ma lui a Palermo non era ancora diventato Matadòr. Spesso fischiato per i gol che sbagliava, a volte clamorosi, più che applaudito per quelli che segnava. Non era certo un brutto anatroccolo, trasformatosi in cigno all’ombra del Vesuvio ( o meglio sul lago di Lucrino), ma ancora giovane ed inesperto, non sempre veniva impiegato da titolare ed ancora immaturo per essere consacrato nell’Olimpo del calcio. Il Cavani rosanero aveva solo fatto intravedere tutte le sue immense qualità, esprimendo a “spizzichi e bocconi” le sue enormi potenzialità. Generoso sempre e comunque, Mazzarri stravedeva per lui, proprio per la sua abilità, il suo senso di sacrificio e il suo essere centravanti di movimento, colui che è capace di segnare ed essere spietato sotto porta, ma senza dare punti di riferimento all’avversario, giocando sempre per la squadra. De laurentiis è stato bravo a prenderlo prima che esplodesse definitivamente e prima che il costo del suo cartellino diventasse “off limits” per il rigido budget del Napoli. I Palermitani, generosi come i partenopei, con i quali c’è un particolare feeling culturale, oltre che un’atavica simpatìa, hanno accolto con un applauso scrosciante la prodezza con cui ha messo a segno il gol del 2-0 per gli azzurri. Una parabola arcuata ed imprendibile dalla sinistra, lontano dall’area di rigore, con cui ha centrato l’angolo alto alla sinistra del portiere, un tiro “alla Del Piero”…anzi “alla Cavani”, che ha dimostrato di possedere nel proprio DNA, facendoci ammirare di sovente questo tipo di giocate. Il matadòr si è commosso alla dimostrazione di stima ed affetto dei suoi ex tifosi, ringraziandoli e scusandosi per l’accaduto. Una bella pagina di calcio vissuto.

DZEMAILI e ZUNIGA s.v Entrano a partita ampiamente conclusa

CHAVEZ s.v C’è gloria anche per lui, per la seconda volta Mazzarri lo fa entrare sul 3-0 per il Napoli, dopo S.Siro. Ho detto tutto.

 
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4 Comments  comments 

4 Responses

  1. boca junior

    gianlù vuoi commentare questa coppa italia …….e non sei neanche venuto su skype

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