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LE PAGELLE di NAPOLI-LAZIO

DE SANCTIS 6 Serata di calma piatta dalle sue parti, assiste da spettatore in campo alle occasioni sprecate dai compagni e alle parate del collega laziale. Mai un tiro della Lazio, coperto dalla ZTL dei tre centrali difensivi azzurri, si consola solo per essere il secondo portiere meno battutto del campionato. Sufficienza o s.v.?

CAMPAGNARO 7 Mezzo voto in più, come a tutti i compagni di reparto. Se il Napoli non è crollato, lo si deve soprattutto ai tre “moschettieri” azzurri della difesa, peraltro aiutati da tutta la squadra, che svolge al meglio la collettiva fase difensiva, a cominciare dagli attaccanti, ai quali va un plauso per l’impegno e il sacrificio profuso, ma dai quali si pretenderebbe qualche gol in più. Hamsik, Cavani e Lavezzi retrocedono sempre in soccorso di centrocampo e difesa, ma sprecano energie a profusione che ne annebbiano i riflessi al momento di concludere a rete o di effettuare le giocate vincenti. Di contro, per come attacca e spinge Campagnaro si potrebbe pensare che il Napoli pratichi il “calcio totale” della vecchia Olanda (qualità diverse in campo, però…con tutto il rispetto per i nostri beniamini). Hugo se la vede con Sculli, che ferma con l’aiuto di Maggio, non disdegna le sue proverbiali scorribande in attacco e sfiora il gol con un colpo di testa che sorprende tutti (fiondandosi sul primo palo  su punizione di Lavezzi), ma che termina alto. Altra prestazione convincente.

CANNAVARO 7 Il Capitano comanda bene la difesa e si occupa di Cissè, che disinnesca senza particolari affanni. Qualche giocata da gran difensore, qualche lancio un pò lungo e 2 piccole indecisioni. Una prestazione sicura, Prandelli non lo vede per la Nazionale, ma di difensori come lui ce ne sono pochi attualmente in Italia. Sempre più autoritario ed esente da errori.

ARONICA 7 San Totò  l’illuminato, conferma che quest’anno per lui non ci sono pause. Sempre attento e concentrato, dalle sue parti non passa nessuno, anzi appoggia più del solito l’azione di Dossena sulla fascia, chiudendo ogni varco e coprendo le spalle al compagno. I tre “moschettieri” della difesa dovranno superarsi contro il City, per meritarsi un posto nella storia. Considerato quello che hanno fatto sinora, possiamo ben sperare. Balotelli, Dzeko, Aguero, Silva e Nasri sono dei campioni assoluti, ma troveranno pane per i loro denti, come già assaporato a Manchester.

MAGGIO 7 Christian è sempre in forma, percorre la fascia con la consueta continuità, è il più pericoloso dei suoi nel primo tempo, in cui si propone  con cross e percussioni, non sempre efficaci. Svolge alla perfezione la fase difensiva, preso nella morsa Sculli-Lulic, non perde un colpo e con l’aiuto di Campagnaro li doma. Non è sempre preciso in fase di conclusione, soprattutto a 5 minuti dalla fine, quando gli capita sul piede l’occasione per sbloccare la gara, non riesce a coordinarsi e spara alto sulla traversa, quasi dal dischetto del rigore. Il treno viaggia ancora, però.

INLER 6+ Tutti da lui pretendono giustamente di più, ma non mi stancherò di ricordare che Inler ha giocato sempre e comunque, oltre alle  5 partite con la nazionale svizzera. Inler è un giocatore molto importante per il gioco di Mazzarri, indiscutibile sia tatticamente, che tecnicamente. Nello schema del tecnico toscano, Inler deve vestire i panni dell’interditore davanti alla difesa, con il compito di far ripartire l’azione, centralmente, ma più spesso con cambi di gioco sulle fasce, essendo dotato di ottimo calcio e di buona visione di gioco. Il compito di avanzare e portare palla, tra i due centrocampisti centrali del Napoli viene riservato a Gargano o a Dzemaili, sia per caratteristiche teniche, che per precisa scelta dall’allenatore. Chi ha seguito Inler nelle ultime stagioni con la maglia dell’Udinese, vedendolo giocare più spesso in fase offensiva, portandosi di frequente al tiro e rendendosi pericoloso più volte nella partita, deve ricordarsi che il centrocampo friulano era spesso a tre, ed Inler era coadiuvato da 2 centrocampisti in entrambe le fasi, spesso Pinzi ed Asamoah, avendo più spazio per offendere. In ogni caso Inler non gioca mai male ed è comunque prezioso nel suo lavoro di diga avanti alla difesa (lo dimostrano i solo 7 gol subiti dall’inizio del campionato), ottime alcune sue giocate, deve tenere d’occhio Hernanes, quando il brasiliano attacca centralmente, cercando di sorprendere il Napoli tra le linee. Non sempre preciso, ma imprescindibile.

DZEMAILI 5 Parte titolare e non riesce ad essere incisivo ancora una volta, copre in difesa, ma spesso perde palla , favorendo le ripartenze della Lazio. Si fa portare a spasso da Ledesma, senza attaccarlo mai con costrutto, consentendo all’argentino di fare il suo gioco, abbassando il ritmo della gara e dettando i suoi tempi a paicimento. Sbaglia appoggi e passaggi, forse non sentendo la fiducia del San Paolo, che sino ad ora ha ammirato poche prestazioni positive dello svizzero. Spesso richiamato anche dai compagni, per alcune sue discutibili scelte di gioco, che rallentano le ripartenze degli azzurri. Nella ripresa pare entrare in campo con piglio diverso, dando maggiore spinta e rendendosi pericoloso con una perfetta punizione dalla distanza, ma le sue buone intenzioni vengono spente sul nascere da Mazzarri, che lo sostituisce con Gargano dopo 12 minuti. Già si storce il naso per il suo costo elevato, confermando lo stupore della spesa effettuata in estate dalla società azzurra per prenderlo, aspettiamo ancora un pò…

DOSSENA 5,5 Non molto in giornata oggi, il Mr Cross azzurro è costretto a un super lavoro difensivo nel primo tempo, quando sulla corsia di sua competenza si alternano Brocchi ed Hernanes, che si aggiungono al terzino destro laziale Konko. Dossena affonda raramente e sbaglia qualche pallone di troppo, vanificando spesso le sue sortite offensive. Non proprio preciso nella ripresa, quando il Napoli decide di attaccare a sinistra con lui e con Lavezzi , in conseguenza dell’infortunio di Konko e dell’entrata in campo del pari ruolo Scaloni, molto più lento e vulnerabile del compagno. Andrea spinge e mette al centro qualche cross interessante, ma deve lasciare il campo per la scelta tattica finale di Mazzarri, che negli ultimi 20 minuti punta sulla difesa a quattro, sacrificandolo per Pandev, che si va aggiungere ai tre tenori, lasciando Aronica a sinistra e Maggio arretrato a destra, ai lati dei centrali, Campagnaro e Cannavaro.

HAMSIK 6+ Marek, discusso e difeso negli ultimi tempi, quasi come scosso dalle critiche, che forse saranno arrivate alle sue orecchie, è più vivace e volitivo. Si propone con continuità e oltre a svolgere il consueto gioco sporco, risultando prezioso più del solito nella fase difensiva, si impegna e cerca la giocata, non sempre precisa, ma almeno più frequente. Evita passaggi banali e all’indietro, anzi lo fa solo in situazioni che glielo impongono. Gli manca l’acuto, il colpo vincente, ma giocando come ieri il gol e l’assist non tarderanno ad arrivare. Ci spiace aver visto l’Hamsik degli ultimi tempi, banale, anonimo, indifferente, che si limita al compitino. Lo riteniamo un giocatore con qualità superiori e pretendiamo che ce le faccia vedere, senza soluzione di continuità e non ad intermittenza nel corso della partita e della stagione. Marek stava dimostrando di evitare pause prolungate e di essere maturato, questa sua temporanea involuzione ci aveva dato da pensare. Per me lui è potenzialmente il più forte giocatore del Napoli.

LAVEZZI 6,5 Meriterebbe di più per l’impegno e la generosità, ma anche questa volta non è preciso in zona gol, e la colpa è solo sua, visto che continua imperterrito a sprecare energie, arretrando troppo spesso a centrocampo ed incaponendosi nei dribbling prolungati in una zona in cui si dovrebbe fare a meno di acrobazie e piroette. Ma Lavezzi è fatto così, sforna assist per i compagni, impegna Marchetti  e lo costringe a compere almeno 3-4 parate miracolose. Crea da solo 4-5 palle gol ad inizio ripresa e si mangia un gol clamoroso. E’ l’ultimo ad arrendersi e meriterebbe miglior sorte nelle conclusioni: Pocho regalaci una magica notte in Champions!

CAVANI 6 Un primo tempo da Cavani ultima versione, vaga per il campo senza colpo ferire, spesso assente nelle azioni offensive. Si accende a tratti e sbaglia i pochi palloni che tocca. Nella ripresa migliora, va alla conclusione in tre occasioni ed anche in gol (annullato per una svista clamorosa del guardialinee), gli manca lo smalto più che la corsa. Lo aspettiamo con ansia nell’impegno di Champions. Martedì ci vorrà il miglior Napoli e soprattutto i gol del matador.

GARGANO 6 Rientra dopo quasi un mese dall’infortunio muscolare e da come corre sembra esssere recuperato del tutto e questa è già un’ottima notizia, Gioca oltre mezz’ora da Gargano, corsa, recuperi, poca precisione al tiro e in alcuni passaggi.

PANDEV s.v Gioca una ventina di minuti, proponendosi in avanti con smania e voglia di stupire, ma non trova la giocata per stendere l’ex squadra.

 

 

 

 

 
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3 Comments  comments 

3 Responses

  1. Pigliat' n'aulin

    Torre,
    oramai si’ comm’ Berlusconi nun t’caca chiu’ nisciun…
    Lo spread con i blog tedeschi è salito a 1.500 punti base. Rischi seriamente il default!!!

    Domani sento Napolitano e vediamo se Monti può occuparsi anche di questo fottutissimo blog!!!

  2. ciccio

    Gianlu’ non ti proccupare io ti seguo sempre, anche perchè continui a non capire un cazzo di calcio e ad essere obnubilato dal tifo. Ti trovo eccezionale, una trasmissione con te, number tullio e rambone scassa tutto.
    Ma a Campagnaro te lo sogni la notte???
    Sei grande continua così!!!

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