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L’UDINESE di GUIDOLIN, dei POZZO e dei “Talent scouts”

Nel mercato estivo la solita rivoluzione dei giovani talenti arrivati da tutte le parti del Mondo, scovati con abilità e competenza dall’esperto settore di “scouting”, ossia degli osservatori, che l’Udinese sgunzaglia in tutte le parti del globo e che guardano e riguardano video, immagini e partite di ogni calciatore immaginabile che calca i terreni di gioco in tutti continenti.

La famiglia Pozzo, da anni alla guida della società friulana, ha compiuto l’ennesimo miracolo, allestendo una squadra competitiva con pochi milioni di euro, con una saldo attivo di mercato di circa 50 milioni, incassati dalle cessioni di giocatori importanti, che ha saputo rimpiazzare con altrettanti giovani talenti a basso costo.

Certo qualche acquisto ogni tanto lo potrà pur sbagliare, ma i conti tornano alla grande e sono sempre felicemente in attivo e ogni anno si sfornano nuovi campiocini da far crescere e cedere nel tempo al miglior offerente. Sono sempre 2-3 le partenze eccellenti, che consentono alla Società di incamerare plusvalenze eccellenti ed al contempo di non smantellare la squadra, che si arricchisce di giovani talenti da inserire gradualmente, ma da far giocare e da far diventare veri calciatori.

Tra l’altro l’Udinese è capace ( e lo è stata sempre) di vendere a peso d’oro i suoi campioncini e di vendere “bene” qualunque altro calciatore della rosa, oltre ad individuare i campioni del futuro, si pensi alle cessioni solo degli ultimi 2 anni, con Alexis SANCHEZ, acquistato per soli 3 milioni di euro nel 2007 dal Cobreloa in Cile  ( sudamerica dove è rimasto nel 2007 nelle file del Colo Colo e nel 2008 con il prestito in Argentina al River Plate) per disputare 3 grandi annate in bianconero, dove è definitivamente esploso nella scorsa stagione, tanto da essere stato sotto la supervisione del Barcellona, che lo acquistato per 26 mioni di euro ( oltre a tutta una serie di bonus a favore della squadra friulana, legati a presenze, rendimento e gol con la maglia blaugrana). Per non parlare di INLER, il grande ex della partita di domani, acquistato nel 2007 per 1 solo milione di euro dallo Zurigo, nel campionato svizzero, e venduto a circa 18 milioni di euro al Napoli. Ceduti anche ZAPATA, preso nel Deporivo Cali in Colombia giovanissimo per 500mila euro e venduto al Villareal per 9 milioni.

Per non pensare a quanto varranno i vari Benatia ( preso da svincolato dal Clermont Foot, squadra francese di serie B), Armero ( preso per poco più di un milione di euro dal Palmeiras in Brasile), Asamoha, Isla ( acquistato per 500.000 euro), Abdi ( svincolato)….e potremo continuare all’infinito per raccontare i veri e propri “numeri” fatti dagli osservatori dei bianconeri.

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