Il Napoli riesce a vincere, con molta fatica rispetto al pronostico della vigilia, la partita con la Salernitana, 1-0 grazie a un gol di Zielinski nella ripresa e allunga in testa alla pari col Milan, che riesce ad espugnare l’Olimpico in una gara ben giocata e condita dalle solite polemiche arbitrali su alcuni episodi, alla fine determinanti sul risultato finale.

Gli azzurri, privi di Osimhen e Insigne (in panchina) per fastidi muscolari, riescono a portare a casa 3 punti preziosi e l’ennesima gara senza subire gol (la 5^consecutiva delle 9 stagionali su 14, ben 8 su 11 in Campionato, in cui i gol subiti restano solo 3).

Non la migliore gara degli azzurri, che soffrono l’assenza di Osimhen come nell’unica altra gara in cui il nigeriano era out (per squalifica) col Genoa, , ed anche ieri sera come allora, è risultato decisivo l’ingresso di Petagna, a Marassi con un gol e ieri con la traversa colta nell’azione del gol di Piotr, che ribadiva in rete dopo batti e ribatti in area.

Il Napoli ha retto bene in fase difensiva, ma per lunghi tratti non è riuscito a dare concretezza all’azione offensiva, grazie a una non irreprensibile gara degli attaccanti, con Piotr che sino al gol aveva giocato una delle sue peggiori gare, divorandosi la palla del vantaggio nel primo tempo.

Poco incisivo Lozano, un Politano generoso che non è risultato molto pericoloso e un Dries ancora una volta evanescente, alla sua seconda gara da titolare in stagione.

Il non aver sbloccato subito la partita, con la possibilità di amministrarla, l’ha resa più complicata del previsto, non solo sino al vantaggio, arrivato a metà ripresa, ma anche successivamente e nel finale per l’espulsione di Koulibaly (trattenuta su Simy da ultimo uomo), che faceva il pari con quella di Kastanos (piede a martello sulla caviglia di Anguissa), decretata poco prima.

Da sottolineare la buona gara difensiva e un ottimo Di Lorenzo (che ha salvato anche sulla linea di testa su punizione di Ribery dal limite, ossia nel punto in cui KK aveva commesso il fallo da espulsione), il migliore di una comunque attenta linea, ben protetta da Fabian e soprattutto da Anguissa, che ha giocato un’ampia fetta di gara con la spada di damocle dell’ammonizione.

Alla fine ci teniamo stretti risultato e porta inviolata, che ci consentono di allungare sulle pretendenti al posto Champions : hanno perso punti Lazio, Atalanta, Piemonte e Roma.

Solo le milanesi tengono il passo, i rossoneri quello degli azzurri, gli interisti un pò più giù a -7 con il derby alle porte, mentre il Napoli affronterà alla prossima l’ostico verona al Maradona.

Una gara molto difficile per il gran momento di forma degli uomini di Tudor, che ha sostituito un fragile Di Francesco, ripotando gli scaligeri in alto in classifica (terzi da quando è arrivato il nuovo allenatore) e con un assetto di squadra molto simile a quello di Juric, con stesso spirito battagliero, corsa e aggressività e un Simeone in grande spolvero, autore di una doppietta con cui ha steso il Piemonte  e ben 8 reti messe a segno (con poker alla Lazio).

Il ricordo della gara dell’anno scorso dà sempre fastidio, anche se grazie a Spalletti e un gruppo ritrovato, è un pò più sbiadito.

Abbiamo la possibilità di cancellarlo per il momento e di prenderci la nostra rivincita, nonostante l’assenza di KK, che sarà assente per squalifica e alcuni altri elementi da valutare, su tutti Osimhen e Anguissa (che è anche diffidato e dopo la sosta c’è l’Inter a Milano).

Ora testa al Legia e all’Europa League, dove ci attende una vera e propria battaglia a Varsavia, gara molto importante per la qualificazione e per la testa del Girone.

Arrivare primi sarebbe auspicabile in vista della Coppa d’Africa, saltando i sedicesimi di finale di febbraio, per proiettarci negli ottavi direttamente a marzo.

#FNS

CLASSIFICA di GOL e ASSIST STAGIONALE